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Autore: honeysuckle_s    19/04/2011    3 recensioni
Pubblicità!!! Nooo, niente spam, tranquille!! ^_^ I nostri partecipano ad un programma di presentazione e selezione del migliore spot.. fatto da loro! Chi vincerà???
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Ehi, Kagura, fa un po’ vedere la targhetta.” Disse Kikyo. Inuyasha incollò il naso al premio. La piccola Rin si sporse per guardare meglio la vincita. Ognuno di loro, tranne la terza classificata, era contento di non essere stato chiamato. Anche in Kagome si era accesa la fiamma della competizione e la prepotente speranza di essere ripresa, in trionfo, come vincitrice.



Kagura intanto sedeva e si guardava intorno con l’amaro in bocca. Non era facile gestire la sua arroganza e le sue manie da prima donna. Evitò accuratamente di guardare Sesshomaru, e a quel punto si concentrò per scagliargli mentalmente le migliori maledizioni.







Dopo pochi minuti, i finalisti persero attenzione per la targhetta di Kagura e tornarono a concentrarsi su Byakuya. Il quale prese nuovamente in mano il microfono e attese l’ok per la registrazione successiva.

Una volta datogli il consenso, il presentatore poté riprendere il suo breve discorso.




“Amici miei carissimi! Abbiamo appena consegnato il terzo premio alla sig.na Kagura! Il suo spot è stato ritenuto abbastanza interessante da meritare la targhetta di riconoscimento! Adesso andremo a conoscere il secondo classificato di questa edizione dell’”Advertise Yourself!”.







La valletta con la coda alta si avvicinò aggraziata al presentatore. Reggeva in mano una busta.




Con calcolata lentezza la porse a Byakuya.





Quel passaggio di mani fece nuovamente salire la tachicardia ai finalisti. Anche gli spettatori del pubblico si sporgevano per vedere meglio.

Byakuya guardò l’obiettivo con un sorrisetto.






“Adesso aprirò la busta e leggerò il nome del secondo classificato.”





Non mosse un muscolo per una manciata di secondi.





Rin gemette. “Sig. Sesshomaru, ma quanto tempo ci mette?” “Quell’idiota” ringhiò il demone, “se potessi gli staccherei la testa e la metterei al posto del lampadario.” “Ma che cavolo dici?” gli rispose Kagome, “parlare in questo modo davanti a una bambina! Sesshomaru, sei proprio un selvaggio!” “Ohhhh, tesoro! Non sapevo fossi cresciuto allo zoo!” disse Jakotsu. Gli occhi del demone divennero rossi. Gli bastò, tuttavia, sentire il tocco della mano di Rin sulla sua per bloccare seduta stante la trasformazione.






Byakuya aprì la busta a rallentatore.






Inuyasha sibilò: “Leggi il nome, leggi il nome, leggi il nome, leggi il nome, leggi il…” Miroku lo guardò male. “Cagnaccio molesto, fà silenzio!”

Koga si girò come una iena. “Volete finirla? Subito!!”





Il presentatore estrasse lentamente il foglio bianco.





Sango avvertì lo stomaco liquefarsi. Kikyo cercò di mantenere la solita espressione di pietra, ma si vedeva che era stravolta. Naraku le prese nuovamente le mani. Sentiva il respiro pesante e affannoso.






Tutti loro non volevano sentire il proprio nome. Arrivare secondi? Che beffa! Ormai tutti puntavano al primo premio. Ciascuno di loro sentiva di aver dato il meglio nel girare lo spot, per cui perché l’impegno e l’ambizione non dovevano essere adeguatamente riconosciuti?








“Amici che ci seguite attentamente da casa…”








Silenzio strategico.







“…stiamo per conoscere il nome…”







I finalisti avevano tutti il respiro pesantissimo e gli occhi fuori dalle orbite. Anche Kagura, benché fosse già stata premiata, era tesa come un elastico.







Pausa.






Lunga pausa.







“…del secondo classificato…”






Byakuya si ammutolì nuovamente.






Anche gli spettatori non osavano fiatare.






Era come se fosse scesa una cappa.







Silenzio.







Nessun mormorio.






Byakuya continuava a tacere.






Silenzio.






Prolungato silenzio.





“...che è…”





I concorrenti quasi sobbalzarono al falso allarme.






Niente.







Mutismo.





Cuori che non riuscivano a smettere di galoppare.





Pausa.






Silenzio.





                                                                                                  “KOGA!!!!!!!”








Seguì uno scroscio di applausi ed urla. Il demone era quasi saltato in aria, al sentire il suo nome. I concorrenti, vuoi per l’ansia da scaricare, vuoi perché erano stati contenti di non essere stati chiamati, lo circondarono.

Volarono pacche sulle spalle, complimenti, congratulazioni, buffetti sul viso, occhiolini.

Koga, tuttavia, non sembrava essere molto contento.





Vedendo che il vincitore non si avvicinava a ritirare il premio Byakuya tuonò al microfono: “Koga! Non essere timido! Vieni qui!”





“Sei forse cieco?? Non vedi che sono circondato?? E poi, chi è che mi ha gufato per non farmi vincere??” tuonò il ragazzo.


Gli altri concorrenti decisero di abbattere la timidezza sconfinata di Koga e lo sollevarono, portandolo di peso verso Byakuya. Jakotsu fece in modo che le sue mani fossero quante più vicino possibile al sedere del demone.

Miroku sospirò. Non poteva essere Sango la persona che sollevava? Uhm… Naaa, l’avrebbe massacrato in pubblico, pessima idea. Kikyo? Aveva la sensazione che se solo ci avesse provato un fulmine avrebbe fatto a pezzi lo studio e lo avrebbe colpito in pieno. Kagome? Palparle il sedere sarebbe stato come palpare Tessaiga all’atto di scagliare la cicatrice del vento. Kagura? Sì, certo. E dopo avrebbe potuto essere il burattino della sua danza macabra di cadaveri. Meglio vivo, e in astinenza. Si rassegnò a trasportare quel demone che si agitava peggio di un’anguilla.  






I ragazzi fecero scendere Koga in maniera un po’ brusca e tornarono a sedersi.






“Sig. Koga! Lei è arrivato secondo! Un bel riconoscimento, non trova?”

“Secondo te ho partecipato per arrivare secondo? Ma che hai al posto del cervello, due neuroni che giocano a calcetto?”


Byakuya lo guardò mortificato ma anche torvo. “L’arroganza è evidentemente un tratto distintivo del vincitore” disse risentito, “ad ogni modo, miei fedeli amici, lo spot è stato premiato perché, a detta della giuria, invoglia anche chi non è sportivo ad approcciarsi al movimento. Possiamo ora consegnare l’invidiatissima targhetta a Koga!”





La ragazza dalla coda alta, tra un boato di nuovi applausi, consegnò il premio al demone.





Koga tornò alterato alla sua postazione. Invidatissima? Una sciocca targhetta? E, cosa ancora più sarcastica, ad un passo, uno solo, dalla vittoria?? Gli altri fecero per avvicinarsi, ma lui li scacciò in malo modo. Si sedette a un estremo del divano senza guardare in faccia nessuno. Che diamine! Secondo!
  
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