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Autore: Occlumensia    20/04/2011    3 recensioni
Harry ha commesso un errore, che gli farà sopportare una visita nel più profondo dell'essere che è Severus Snape: nel bene e nel male.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Note della traduttrice:

Altra storiella molto particolare di Occlumensia; se avete apprezzato "Esprima un desiderio professore" amerete molto anche questo Snape, messo a nudo suo malgrado in un impeto di correttezza nei confronti del suo odiato allievo.

La storia originale è ancora in fase di scrittura da parte dell'autrice, i primi quattro capitoli sono già pronti ed avranno aggiornamenti regolari, per gli altri... ragazzi, dipenderà dall'autrice ^^

La storia originale la trovate qui --> http://www.fanfiction.net/s/6714558/1/Pour_le_Meilleur_et_pour_le_Pire

OOOoooOOOoooOOO

Venerdì 8 settembre 1996 - Hogwarts
 
« Lei è un incompetente senza speranza »
« Fa presto a dire così » sussurrò Harry
«  Chiedo scusa? »
 
La voce mielata suonò sgradevole alle orecchie di Harry che contrasse la mascella,la collera fulminò tutto dando un'intensità pericolosa ai suoi occhi smeraldi.
La fatica decuplicava la sua rabbia, e l'allenamento di Occlumanzia non sembrava volgere alla fine.
 
Aveva fallito durante il quinto anno, perché riprovare all'inizio di questo sesto anno ad Hogwarts?
Era stupido! Un'idea di Snape per distruggerlo, sicuramente.
 
« Sono stanco » disse il Grifondoro
« Oh! Messer Sopravvissuto è estenuato! Eppure i corridoi la accolgono per le numerose uscite notturne. Suo padre era come lei, che ne è di lui adesso? E' riuscito solo a generare un incompetente che saccheggia il lavoro altrui con la sua ignoranza e la sua flemma leggendaria »
«  MIO PADRE E' MORTO, STRONZO! » Urlò il rosso e oro, prima di riprendere con una calma terrificante. «Morto... morto per l'incompetente essere che sono. Lei non ha il diritto di criticarlo per questo. »
 
Severus  si rivolse al suo allievo, abbassando la sua bacchetta, un'idea folle, strampalata, in testa.
 
« Può andare, tornerà domani dopo la colazione. Avrò qualcosa da mostrarle. »
 
Sabato 09 settembre 1996 - Hogwarts
 
Harry bussò alla porta dell'appartamento del suo maledetto maestro. Sospirò dolcemente ed entrò. Nessuno rispose, ma la porta era aperta e lui non aveva intenzione di restare mezz'ora al freddo nei sotterranei.

Il rosso e oro aprì la porta, che cigolò. Sicuramente il sui insegnante c'era! Non aveva mai visto questa stanza, sembrava un laboratorio. Scivolò nell'ombra volendo divertirsi: da come il professore sembrava sprofondato nella sua mistura sperava di spaventarlo. Da quando era anche scherzoso con il suo odiato  insegnante?
«Le sue doti di discrezione sono pari a quelle che possiede in pozioni! »

Harry, deluso,  imboccò rapidamente le scale che lo separavano dal pozionista; scivolando, cadde sul maestro dei sotterranei che fece cadere ciò che aveva nelle sue mani nel calderone, avendo impedito di riflesso che il naso del suo allievo incontrasse il pavimento di marmo. Un "boom" suonò significativamente, e Severus ed Harry svanirono.

«Hmm ... Professore? »
 
Harry si raddrizzò, ignorando il luogo dove si trovava per lasciar scendere il suo sguardo sul terreno sulla figura del suo maestro. Mordendosi il labbro, imprecò. Stava per essere ucciso! Severus, che si era ripreso a sua volta, si alzò pronto a gridare contro di lui quando qualcosa lo paralizzò. Il rosso e oro, non essendo attento, abbassò la testa guardando i suoi piedi con interesse prima di borbottare:

« Suggerirei che io vada direttamente da Gazza per la punizione! Così evitiamo i momenti intensi e divertenti delle nostre discussioni... OH! Chi è? Da quando ha un bambino che va a spasso nel suo appartam... Dove siamo? »
 
Harry si era finalmente accorto che era lontano dai luoghi noti di Hogwarts. Guardò le pareti scure rivestite da numerosi quadri, i magnifici serpenti  ondeggianti sul marmo delle pareti e del pavimento. Su un muro intero era incollato il vessillo di Hogwarts, e dall'altro lato utensili Babbani. Harry guardava il bambino, che non doveva avere più di otto anni, correre per la casa, le mani premute contro le sue orecchie, quando sentì forti le grida di una donna.

Un uomo dall'aspetto spaventoso si diresse verso il bambino prendendolo in braccio, in un gesto tutt'altro che amabile.

« Severus Snape! Cosa ti ho detto un milione di volte?! Non si corre per casa! E cosa fai?! »
 
L'uomo brandì il braccio verso la bandiera di Hogwarts ed i serpenti ondeggianti sulle pareti e sul pavimento. Il volto severo di Tobias Piton fece ritrarre il bambino che cercò di lottare con forza.

« Non l'ho fatto apposta Padre! Sono venuti da soli! La bandiera è perché ... »
« Non è stato lui a fare questo, sono stata io, Tobias. »

Una donna dal viso rosso per delle recenti percosse emerse nella stanza. Il suo naso sembrava rotto e il labbro inferiore spaccato. Il sangue scorreva e ne imbrattava il mento. Gli occhi, neri come quelli di suo figlio, erano privi di espressione; la paura le sembrava sconosciuta allorché fu chiaro che sembrava soffrire spesso.
 
« Tu! Eileen! Sei tu che hai fatto questo? »
« Serpenti e bandiera. Per quanto riguarda la corsa di Severus, gli ho detto di correre tappandosi le orecchie fino a che stavo ... parlando con te. Voleva solo obbedire. »

Tobias rilasciò Severus, guardandolo severamente.

« Non ascoltare mai più tua madre Severus! E guarda cosa succede a coloro che disobbediscono! »

E il primo colpo quasi tramortì Eileen Prince che rimase impassibile, il suo dolore talmente noto che nulla più sembrava farla urlare. Probabilmente perché le sue corde vocali erano troppo sfruttate per la giornata.
 
Da quel momento, Harry si voltò e lanciò uno sguardo al suo insegnante. Quest'ultimo guardava con fascino morboso la scena, soffrendo ad ogni colpo inferto. I suoi occhi trasudavano la stessa confusione del bambino che restava ad osservare sua madre svenire; i calci la sfiguravano ancora di più. Nell'angoscia del momento, Harry corse fino alla madre nella speranza di evitarle i colpi, ma i piedi e la cintura Tobias gli passarono attraverso. Il rosso e oro, in preda al panico, alzò lo sguardo verso il Severus dell'epoca e lo vide vacillare, prima di svenire, interrompendo il ricordo; il paesaggio cambiò con esso.
 
« Pro ... »
« E 'un ricordo, non possiamo cambiare ciò che è accaduto Potter, il tuo cuore di Grifondoro fuori luogo non può cambiare la situazione », rispose il Serpeverde , la sua voce aveva ripreso le abitudini ironiche quando i suoi occhi erano tornati vacui.
« Perché siamo qui professore? »

Severus sospirò, doveva rispondergli, infatti sapeva bene che tutto ciò non sarebbe accaduto se quello scarto di Grifondoro non fosse stato lui! E che il fottuto Sopravvissuto non avrebbe dovuto cadergli addosso! Era stata anche colpa sua.
 
« Volevo mostrarle perché tanto odio nei confronti di suo padre, e quello che ho avuto il coraggio di fare per mantenere lei in vita! Sfortunatamente, la sua stupidità tipicamente Grifondoresca ci ha portato ad approfondire tutti i miei ricordi e non solo quelli che avevo selezionato. Questo deve essere accaduto a causa della polvere di fata e dell'essenza di bambù del Sud che avevo nelle mie mani! Erano gli ultimi ingredienti, e sono loro che decidono la quantità di memoria da vedere; è terribilmente diverso da un Pensatoio, perché secondo la dose di questi due ingredienti, vediamo la stessa quantità in proporzione di ricordi. In altri termini, vedremo un flacone di polvere di fata e di essenza di bambù del sud di ricordi! Per quanto riguarda la percezione di tali memorie, la differenza è che le viviamo miscelate con i pensieri dei ricordi del donatore.»
 
Harry rimase sconcertato di fronte a queste parole. Quindi era colpa sua, unicamente colpa sua. E mentre rifletteva, alzò gli occhi interrogativamente verso Severus. L'uomo indovinò ciò che aveva in mente.

« Quando una cosa del genere accade, raramente si ha il tempo di pensare. Ecco perché non ne abbiamo sentitii. Non ce n'era nessuno. I miei pensieri erano ciò che stava avendo luogo davanti ai miei occhi, nient'altro. »

Il giovane annuì. Prima avrebbe potuto dire al suo insegnante qualcosa come "Questo non mi sorprende Professore. Sicuramente non possiede abbastanza spirito per avere pensieri! " ma ora era solo triste. Quante volte in passato il bambino aveva visto la madre esser picchiata prima che la sua vita cedesse? Perché lui lo sapeva, lei era morta per i colpi che l'uomo le aveva inferto.

« Qual è il ricordo successivo? »

« Quello. »
 
Harry sorrise quando vide una giovane donna dai capelli rossi e gli occhi di smeraldo brillante. Era bellissima e il suo sorriso gli risollevò il cuore. Sapeva che l'impressione di vedere un fantasma era  orribilmente naturale vista la persona davanti a lui. Morta. Sua madre era viva davanti ai suoi occhi quando sapeva che erano anni che se ne era andata. Un sorriso triste gli nacque sulle labbra e una lacrima colò, mentre la dolce voce di Lily Evans si faceva sentire.

« Sevy! Ho una notizia incredibile e fantastica da darti! »

« Hai finalmente capito che quell'incorreggibile idiota di James Potter non vale nulla della dolce e intelligente Lily Evans? » Severus sogghignò * Come se Lily potesse aprire gli occhi davanti al grandissimo James Potter!  Non sarà mai giusto per lei. Spero solo non si bruci le ali *
 
Harry sussultò udendo l'eco della voce dal suo professore. Erano i pensieri quelli! Ritornò alla scena dove vide sua madre dare un colpetto dolce sulla spalla di Severus ridendo.

« Oh! Quando la smetterete di accapigliarvi! Sono ben sei anni che vi accanite così. Ti ho quasi perso una volta. »

A queste parole, il pozionista guardò in basso, non riuscendo tuttavia a non far cadere la sua maschera. Avrebbe fatto un errore fra qualche tempo. Si sarebbe unito alla parte sbagliata, la sua vita non aveva più motivo di essere. Avrebbe chiuso gli occhi e sofferto in silenzio per recuperare e guarire. Era stato scelto da uno dei più grandi maghi, era stato un onore. Avrebbe mostrato al mondo che i babbani come suo padre  erano meno di niente. Solo Lily e i suoi genitori erano persone di nobile cuore. E li avrebbe protetti.

« Un idiota rimane un idiota. »

« Ti ha salvato la vita. »
 
* Come se avesse avuto altra scelta. Quell'idiota di Black mi avrebbe ucciso! * « E' a causa sua e di Black che ero in pericolo. »

« Sei sempre così adorabile con Remus. »

Severus borbottò.  * Il licantropo non ha fatto altro che obbedire alla sua condizione. Non è per questo che mi piace o che lo biasimopiù di tanto! Dovrò inventare qualcosa che fermi Lupin dall'attaccare gli altri come un cane attacca colui che gli ha arraffato le sue cose.*

« Lupin non è il colpevole. »
 
« Hmm ... Sì. Alla fine! Non ero venuta a dirti tutte queste belle parole piene di amore e saggezza, ma soprattutto per dirti che ... »

Il volto della giovane donna si illuminò, i suoi occhi di smeraldo vorticarono mostrando fino a che punto voleva che l'altro indovinasse. Impreparato per giocare a quel gioco, Severus rognò.

« Mi sembrava che in sei anni fossi cresciuta! »

« Dai! Iniziamo il nostro settimo anno, e ... alla fine ... indovina! Settimo anno, maggiore età ... fidanzamento, matrimonio? Questo non ti dice nulla? »

« In breve Lily Evans! »

« In breve mio caro signor Severus Tobias Snape, mi sposerò presto e mi chiamerò Potter! »
 
* Dimmi che non è perché lei è incinta che è così pressata! * Severus rimase esteriormente impassibile mentre stringeva i pugni. Che aveva fatto Potter ancora?

« Sei incinta? »

« No! Sev! Non sei felice per me? Me lo ha chiesto, tu sei il mio migliore amico, ho pensato giustamente che potevi essere lieto di apprendere che sono innamorata, fidanzata, e sposata quando usciremo da Hogwarts! »

« A quando il bambino? »

Lily si bloccò, sapeva che le discussioni sui bambini di solito finivano male, e per un motivo terribilmente semplice. Severus era gay, lui non ne avrebbe mai avuti. Inoltre, egli aveva il segreto timore che, se per qualche miracolo avesse potuto procreare, la violenza dal padre lo avesse comunque traumatizzato a tal punto da fargli imitare i suoi gesti, sui figli come su tutte le altre persone che poteva amare.

« Non fino ai vent'anni. »
 
« E' giovane. »

« Non troppo » sussurrò.

« Hmm. » * Troppo presto ... Essere madre a vent'anni ...*

Severus annuì e diede un colpetto leggero sulla spalla della giovane donna, mostrandole così che avrebbe accettato di sostenerla. Anche se non voleva, teneva a Lily. La amava come si ama una sorella ...

Harry, che aveva seguito il ricordo, sorrise ad ogni parola pronunciata da sua madre, felice di sentire la sua voce. Si girò verso il suo maestro e lo interrogò.

« Quanto tempo dopo questa scena sono nato? »
 
« Poco più di tre anni. Lily ha calcolato bene! Ti ha avuto a 20 anni come desiderava. »

Harry sorrise commosso, ridacchiando. Avrebbe stuzzicato delicatamente il pozionista, annunciando:

« Vedo da chi ho ripreso il mio brutto carattere e la mia dolce determinazione! »

« Un Potter combinato con una Evans fa un ... risultato davvero orribile in effetti. »

« Finalmente mi piace la miscela Prince-Snape. »

A questo annuncio, il professore si congelò. Guardò con la coda dell'occhio l'allievo prima di sospirare, irritato di sentirsi toccato dall'osservazione del suo allievo.

« Cambierà presto idea Signor Potter. »
  
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