Va
bene così.
Ricordami
perché sono vivo, dato che mi sembra di averlo
dimenticato.
Ricordami per
quale motivo abbia combattuto. Anche
se sono sicuro che lo abbia fatto per te.
Ricordami
perché ho lasciato che i giorni passassero,
mentre i miei ricordi si imputridivano in questa cella.
Perché
non mi sono attaccato alla mia innocenza,
sapendo che il mondo non
conosce giustizia.
Ricordami
perché ho deciso di scavare a mani nude
tra le macerie.
In mezzo a tutti
quei graffi, è rimasto anche
qualche brandello di dolore.
Spiegami
perché ora a marcire sono io.
Perché
siamo rimasti soli con le nostre fotografie
ingiallite.
Spiegami
perché le mie notti sono vuote.
Perché
da qui non
si vede più la luna.
Sono rimasto
incastrato a metà del tempo: tra la tua
morte e la mia.
Non sento
più il tuo respiro. Eppure era marchiato a
fuoco su di me.
Ed ho
dimenticato il sapore delle tue labbra.
L’ho
cercato, dentro me. Ma c’era solo
vuoto.
I Dissennatori
aleggiano e si portano via anche
quello che mi resta. Quel poco che ho salvato
dall’oscurità.
Ho perso me
stesso, qui, da
qualche parte.
Ed
all’improvviso, si intreccia dietro le tue
palpebre sigillate quella che avrebbe
potuto essere la tua vita.
Ne sei certo:
non l’avresti voluta.
Va
bene così. E’ sempre
andata bene così.