Libri > Cronache del mondo emerso
Segui la storia  |       
Autore: Rimhia    21/04/2011    3 recensioni
Simyf è una ragazza che abita nella Terra del Mare, figlia di un Cavaliere di drago e di un ax-assassina. La sua vita scorre normale come tutte le altre, fino a quando incomincia a sentire dentro di sè un vuoto che le impedisce di continuare a vivere come prima. Così decide di compiere un viaggio pericoloso: vuole vedere il mare delle Terre Ignote. Verrà aiutata da una sua amica, ma oltre il Saar la aspettano gli elfi che la guarderanno sempre con disprezzo e ostilità.
Tra questi conoscerà il principe di una delle loro città che la "accoglierà" nel suo palazzo come serva, ma con un ruolo particolare.
La ragazza si adeguerà a questi cambiamenti in un modo o nell'altro, però non sa ancora cosa potrà succedere tra loro a causa della loro vicinanza.
Questa è la mia prima ff che scrivo e, se vi ho incuriosito almeno un po', sarei molto felice se lo leggeste.
Grazie e buona lettura!
P.S. I primi capitoli, che dovrò revisionare, potranno annoiare, ma dal settimo in poi sarà tutto diverso da come era prima e più movimentato. Spero che vi piacerà!
Contiene elementi di alcuni manga.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kryss, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Completezza
Incontri nelle Terre Ignote


Era arrivata da una settimana in quelle terre.
Rigel l'aveva aiutata ad attraversare il Saar e si erano congedati una volta raggiunta la sponda opposta.
Si era addentrata nella foresta superando la paura che l'aveva assalita da subito: infatti si era accorta in fretta dell'assordante silenzio che riempiva quel luogo e della scarsa luce che riusciva a infiltrarsi tra le foglie e potè confermare le sue conoscenze in proposito grazie a ciò che aveva letto e i racconti della madre, essendo una cara amica della regina Dubhe. Inizialmente, ebbe timore di quel posto, ma le paure andavano affrontate, quindi si fece coraggio e si mise in marcia.
Ovunque posasse il suo sguardo, non poteva che essere estasiata dall'ambiente circostante. Alberi dai tronchi imponenti e dai rami intrecciati da foglie caratterizzati da marroni e verdi intensi venivano contrastati dai colori vivaci di numerosi fiori sparsi un po' dappertutto che "sbocciavano" di tanto in tanto.
Non aveva mai visto tanta vita vegetale, neanche nella Marca dei Boschi e, come previsto, non vi era traccia di nessun animale.
Sapeva di non essere molto gradita da quelle parti e potrebbe essere attaccata in qualsiasi momento da una bestia o da uno spirito, ma era preparata:  si era creata attorno una barriera con Kara , quindi era al sicuro. Però non poteva continuare così. Doveva raggiungere al più presto il villaggio degli Huyé. Il Makhtahar avrebbe potuto accettarla in quelle terre e sarebbe stata libera di aggirarsi indisturbata in quel luogo e raggiungere la costa occidentale.
Passò i giorni successivi dirigendosi verso ovest e potè confrontarsi con i vari cambiamenti di paesaggio e clima.
Il suo viaggio non era di certo dei migliori. Dovette faticare molto in quel periodo e la situazione era stancante, quasi spossante, ma in un certo senso la incuriosiva. Era felice di avventurarsi in un mondo diverso e le Terre Ignote facevano proprio a caso suo. Era entusiasta di scoprirne il fascino e questo la incitava a non perdersi d'animo. Ogni notte incontrava Meas in sogno che la aiutava indicandole il percorso da seguire e i migliori frutti commestibili di cui cibarsi, dato che le provviste portate non erano infinite. Aveva mangiato frutti dalle forme e dai colori improponibili che a prima vista non avrebbero tentato nessuno, quando, invece, erano squisiti, dissetanti, gustosi e davano un'ulteriore carica di energia in più.
Dopo pochi giorni, raggiunse il Padre della Foresta dove sapeva che Dubhe e Lonerin si erano fermati in seguito alla fuga dalla Gilda.
Simyf rimase esterefatta nell'ammirare quell'albero immenso e sacro. Aveva la chioma argentea e il tronco chiaro contrastando con il verde lussureggiante di quel posto.
Ci vollero altri giorni prima che arrivasse in prossimità dei monti. Passò atraverso un vasto prato decorato da numerosi fiori e seguì il corso di un fiume situato in fondo ad un precipizio che delimitava la radura. Si addentrò di nuovo nel bosco seguendo la catena di montagne.
Meas le aveva detto di seguirne le pareti rocciose cosicché potesse individuare dall'alto il villaggio degli Huyé.
Seguì il consiglio dell'amica, ma si sentiva un po' inquieta: prima di addormentarsi, avendo i sensi molto sviluppati grazie all'addestramento, sentiva sempre delle vibrazioni scuotere la terra attorno a lei. All'inizio si allarmò non riuscendo a spiegarsi quel fenomeno, ma presto capì che si trattava della conseguenza del passaggio o, più banalmente, del movimento di un drago sulla roccia.
Se ne percepiva le onde tramite la terra, significava che era vicina al suo obiettivo, però non credeva che l'incontro accadesse così presto!
Dopo cinque giorni di marcia, iniziò a notare delle strade comparire e sparire nel folto della foresta, segno che da quelle parti ci abitava qualcuno.
Poi avvertì delle scosse maggiori di quelle che sentiva durante la notte, come se qualcosa si stesse avvicinando a lei. Controllò che davanti a sé non ci fosse niente e si girò per fare lo stesso. Assicurandosi che nessuno l'avesse seguita, si rigirò per proseguire, ma si bloccò vedendo due brillanti occhi rossi che la fissavano. Rimase immobile dov'era. Si rese conto che si trovava dinanzi alla creatura più antica che ci fosse e il padrone delle Terre Ignote: il Makhtahar.
Non si era accorta che le si era avvicinato. Sapeva cosa doveva fare, però non riusciva a muovere un muscolo. Era incantata dagli occhi del drago, aveva perso ogni contatto con la realtà ed era immersa in quell'abisso millenario da cui non riemergeva.
Non si accorse di stare trattenendo il fiato da troppo tempo e la mancanza di ossigeno la fece ritornare alla realtà. Inspirò ed espirò profondamente e si mosse per inginocchiarsi, ma il drago sbuffò. La giovane sentì il suo respiro  avvolgerla e si preoccupò per la sua vita. Erano molto vicini e la creatura davanti a lei era più grande e avrebbe potuto ucciderla in qualsiasi momento.
Tremò e abbassò il capo chiudendo gli occhi. Le sarebbe dispiaciuto morire: non avrebbe più rivisto i suoi genitori e non avrebbe mai ammirato l'oceano delle Terre Ignote.
Si sarebbe aspettata di tutto e si stupì di udire una specie di risata da parte del drago. Scattò a guardarlo e vide in quegli occhi divertimento e... curiosità, sì, curiosità nei suoi confronti.
A quel punto pensò fosse arrivato il momento di inginocchiarsi. Percepì il tocco leggero dell'animale sulla sua testa e questo gesto la rese felice. Si rialzò sotto il suo sguardo che ruggì facendola sussultare e che si allontanò lasciandola sola.
Simyf continuò la sua strada e, dato che il Makhtahar l'aveva accettata in quelle terre grazie a quell'incontro, potè osservare con piacere lo scorrere della vita attorno a lei.
La vegetazione era incantevole e realizzò che anche gli animali non erano da meno: infatti c'erano numerose creature molto particolari e curiose e molti tipi di draghi di vari colori, imponenti e con piccole ali sulle scapole.
Si guardò intorno con interesse e gioia. Le piaceva sempre di più conoscere quel mondo immerso nella natura e pieno di vita.
Presa com'era, non si accorse che qualcuno si stava avvicinando.
Quando sentì dei fruscii provenire da alcuni cespugli, si allarmò guardandosi attorno circospetta. Si maledì per non aver portato con sé le sue armi, ma una voce calma e gentile la tranquillizzò. Poi vide comparire tre gnomi con il corpo snello, i capelli e la barba color blu scuro e le orecchie appuntite che la fissavano con una lancia in mano. Rimase stupefatta: erano le creature più bizzarre che avesse mai visto. Dovette ammettere che la incuriosivano molto e capì che aveva davanti gli Huyé, popolo ospitale ed allegro che aveva aiutato Nihal, Sennar, Dubhe e Lonerin in passato.
Restarono fermi dov'erano per qualche altro attimo in cui si studiavano a vicenda con i volti stupiti e curiosi. Poi uno dei tre avanzò verso di lei che, invece, stava al suo posto.
-Erakhatar Yuro?- lo Huyé le rivolse la parola arrivato a pochi passi di distanza fra i due indicando con la mano libera l'est.
Simyf guardò il direzione della sua mano e annuì con il capo sapendo cosa significassero le due parole. A quel punto, gli Huyé le sorrisero e anche lei sorrise.
-Venire...villaggio...noi...- le propose un altro Huyé.
-Va bene!- rispose raggiante l'umana capendo cosa volessero dire.
-Scusa, parlare poco barbaro...- si giustificò lo Huyé più vicino.
-Non c'è problema.- li rassicurò muovendo con noncuranza la mano.
-Andare?. chiese il terzo Huyé-
Simyf accettò e si incamminarono verso il loro villaggio.

Angolo autrice:

Ecco qua il terzo capitolo! XD
Finalmente succede qualcosa! Prima non facevo altro che scrivere pensieri, sogni e ricordi, ma adesso ho smosso un po' le acque. Sto già scrivendo il prossimo capitolo e vi anticipo che c'è di mezzo un altro sogno con una sorpresa. Se non vi piacerà, ditemelo, ma i sogni ci saranno per forza in altre occasioni, mi spiace. u.u

Per questo capitolo ho dovuto riportare delle descrizioni dalle Guerre e per altro ho usato la logica e un po' di buon senso per rendere credibile il viaggio. E poi qui ci sono gli Huyé e il loro Dio Drago.
Pensavo che ne avrei scritto in un altro capitolo, ma questo sarebbe risultato troppo corto.
Il prossimo l'ho appena iniziato, ma credo che potrei pubblicarlo entro i primi di maggio, o almeno lo spero. o.o
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo! ^^ Non penso che quello precedente sia stato un granché dal risultato... ha inizio la mia rovina?? ç.ç
Aster: Già! v.v
Io: E tu che ci fai qui?!? o.O
Aster: Ti ho confermato la tua rovina. u.u
Io: Sei crudele! ç_ç
Aster: Colpa tua che non appaio nella tua ff. u.u
Io: TU?? Nella mia ff?? Non farmi ridere! Non ci potresti mai essere perché sei già morto da 60 anni! v.v
Aster: Nuuuuu!!! ç.ç
Io: Accontentati che sei molto presente in "Festa in piscina"!
Aster: In effetti è vero! O.O Vado! *va alla villa*
Io: Ok... Ehi! Aspetta! La piscina è vuota! *Aster non si vede più* Parole all'aria... -.-"
Beh... Lo scoprirà da solo, poverino.
Ritornando a noi, ringrazio chi ha letto, chi segue la mia ff e chi ha recensito.
Mi spiace per qualcuno, ma per certi avvenimenti (come la comparsa di una certa persona) dovrà aspettare ancora un po'.
Mi sono detta di scrivere di meno nel mio angolo, ma lo sclero per colpa di Aster me lo ha prolungato.
Alla prossima e bacioni! X^
Ciao! XD ^-^

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cronache del mondo emerso / Vai alla pagina dell'autore: Rimhia