Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: war    21/04/2011    3 recensioni
Una sola è la legge che permette l'esisistenza dell'Universo come lo conosciamo: l'equilibrio. Esiste una casta di guerrieri che su di esso vigila e si adopera affinche esso resti immutato nel corso degli eoni. Il compito affidato a Niane è semplice; normale routine di controllo per un post Hades. Ma qualcosa non va come dovrebbe andare e il Santuario sarà di nuovo teatro di scontri...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gemini Kanon, Gemini Saga, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Just tonight I will stay
And we’ll throw it all away
When the light hits your eyes
It’s telling me I’m right
And if I, I am through
And it’s all because of you

- Just tonight – The Pretty Reckless -



Saga emette un sospiro, solo più profondo.
Mi mordo le labbra.
Fortunatamente non si è svegliato.
Perché fortunatamente?
Perché nella foga del momento mi sono completamente dimenticata qual è la mia condizione.
Sporca, con gli abiti mezzi laceri e con il sangue di Yezebel che disegna simboli magici sul mio corpo.
Una doccia non mi avrebbe fatto di certo male.
E poi…
So che Saga è li.
So che mi sta aspettando.
So che sta bene.
Posso anche prendermi il tempo che serve per presentarmi a lui almeno pulita.



L’acqua scorre sul mio corpo.
E’ calda al punto giusto.
Il profumo di frangipane riempie il piccolo abitacolo della doccia.
L’acqua ai miei piedi ha un colorito rosato.
Il mio corpo sta tornando pulito.
I capelli mi si appiccicano al volto e alle spalle.
Non mi danno fastidio.
E’ bello risentire ogni parte del proprio corpo.
E’ bello sapere di averlo ancora un corpo.
Esco dalla doccia accompagnata da uno nuvola di vapore.
La prima cosa che vedo è lo specchio sopra al lavandino e il mio riflesso in esso.
Gli occhi hanno mantenuto la sfumatura aurea, anzi direi che si sono come schiariti.
Adesso hanno la stessa tonalità dell’ambra.
I capelli sono neri.
Come petrolio.
Il viso ha mantenuto la stessa linea di sempre.
Davvero sono la reincarnazione di Nemesi?
A quanto pare così è.
Eppure non mi sento affatto diversa.
Mi piacciono le stesse cose di prima.
Sorrido al mio stesso volto che pare un po’ spaesato.



Indosso un paio di pantaloni corti di lino color sabbia e una canotta marrone che ben si abbina a quello che ho scelto.
Ho optato per dei sandali di cuoio alti fino al ginocchio e fatti di listelli.
Sono comodi.
Il sole sta tramontando dietro l’orizzonte.
Tutto è acceso di rosso e arancione.
Il paesaggio fuori dalla finestra è quello della dimora di Uno di Nove.
Questo significa che i danni subiti dalla distruzione della scacchiera non hanno riguardato la materialità delle cose, ma solo le nostre ‘anime’.
E’ bello saperlo.
Mi perdo un attimo nei riflessi del pavimento di granito rosa.
Sembra in qualche modo più brillante, più vivo…
E intanto fuori stanno calando le tenebre.
Il mio cuore ha un tuffo.
Saga.
Saga siede sul davanzale del balcone fatto a colonnato.
Il cielo alle sue spalle è acceso di riflessi rosa, viola e blu.
Il sole è ormai tramontato.
E lui ha l’aria così… Sola.
Mi umetto le labbra e attendo, indecisa su cosa fare.
Lui pare così etereo… Potrebbe davvero sparire dalla mia vista come un sogno al mattino?
La sua triste solitudine mi ha fatto venire un groppo alla gola.
E mi sento irritata.
Ultimamente non faccio che piangere.
Dovrei vergognarmi.
Senza più esitare raggiungo Saga.
Se deve essere scontro, se devono essere insulti, che siano.
Poi cercherò di fare del mio meglio per salvare il salvabile.
Non credo che la sua prima reazione rivedendomi possa essere molto diversa da quella di Kanon che mi voleva prendere a schiaffoni e mi ha insultata per bene.
Non che non me lo sarei meritato però…
Non è stato piacevole.
Saga è così immerso nei suoi rumorosi pensieri che non mi ha sentita arrivare alle sue spalle.
Non è così che si dovrebbe comportare il Leader dei Quattro.
Ma forse non lo è più.
Siamo liberi.
Però penso che ciò che siamo stati ci si sia incollato addosso come un’ etichetta.
Ci vorrà un po’ a rimuoverla.
Non ci ho ancora pensato, ma io mi sento ancora il Due di Nove?
Sogghigno di me stessa.
Non mi sono mai sentita il due di Nove.
Quella carica mi serviva per realizzare il mio scopo.
A quel tempo avrei accettato qualsiasi ruolo e qualsiasi cosa.
Non sono pentita di averlo fatto, l’ho già detto molte volte.
Il mio cuore perde un battito per poi accelerare il ritmo pazzamente.
Cerco disperatamente una frase da dire, una cosa qualsiasi ma le parole si sono ammutinate.
E’ lui a parlare.
- Ti ho vista… Versare il tuo sangue fino a dissanguarti. – la sua voce è bassissima e piena di angoscia.
Vorrei abbracciarlo, ma non so come reagirebbe e scopro che questo mi spaventa.
Cerco i suoi occhi violetto.
Il naufragar m’è dolce…
Com’era quella poesia?
Che pensiero dannatamente imbecille!
Lui è pallido e muove di nuovo le labbra, ma non produce alcun suono.
- Sono tornata… - sussurro così piano che mi chiedo se sia riuscito a sentirmi.
Lo scatto di Saga è così violento e così veloce che non ho nemmeno fatto in tempo a vederlo.
Mi abbraccia così forte e così intensamente che il respiro si è mozzato nei miei polmoni.
- Anche se sei uno spirito venuto a tormentarmi per la mia inettitudine ti chiedo di non andartene! Amore mio! –
- Non sono uno spirito ma lo diventerò presto se non mi lasci respirare! – protesto
Lui allenta la stretta ma non pare intenzionato a lasciarmi andare.
- Sai di frangipane. Sai di sale e sangue… - dice annusandomi i capelli e il collo.
- Meno male che non puzzo di sudore- ribatto ironica.
- Deficiente! Deficiente!!!!! DEFICIENTE!!!!!!!! – sbotta lui in un grido simile ad un ruggito.



Abbiamo gridato.
Ci siamo detti, in moto tutt’altro che diplomatico, tutto quello che era in sospeso e che c’era da dire.
Mi sono presa la mia parte di colpe.
Saga ha fatto lo stesso.
E dopo la tempesta è arrivata la pace.
So che Saga è geloso di Yezebel.
Gli è grato per avermi salvata, ma è arrabbiato perché non ha potuto essere lui a farlo.
Quando ho voltato le spalle a Lei, lui si è sentito tradito.
Ma soprattutto si è sentito abbandonato.
Come se io, che avevo promesso di proteggerlo e di stargli a fianco, non lo volessi più.
Ci ha messo un po’ a capire.
Quando voleva odiarmi, c’era quel “ti amo” che gli avevo detto prima di andare via.
- Tu per me sei insostituibile. Ma soprattutto sei la sola cosa a cui io tenessi veramente in tutto quello schifo. –
- Davvero? –
- Non sei obbligato a credermi. Quello che provo per te te l’ho già detto. Non lo ripeterò di nuovo. Dirlo spesso lo priva del suo vero significato. Ho iniziato tutto questo per te e per me. Per darci una possibilità. Poi quando ho capito che un noi non era permesso, l’ho fatto per te. Per rendere libero almeno te. E quando le cose sono diventate davvero dure, quando ho visto che hai condiviso… Il tuo corpo… -
- Sesso, solo sesso – mi interrompe lui
Faccio un cenno della mano come per accantonare l’interruzione
- Allora l’ho fatto per me. Non mi interessava sopravvivere. Volevo solo spezzare quelle catene che ci erano state messe senza che ci venisse chiesto. Non è stata una scelta, non è stato libero arbitrio. A noi nessuno ha chiesto nulla. Siamo solo divenute pedine di un gioco di potere fra una Dea e un Demone. E quando sono stata là sopra… Non è stato più nemmeno solo per me. Ma per tutti quelli che erano nella mia condizione. –
- Si, lo immaginavo. Tu sei fatta così… - sospira lui.
- Non volevo allora e non voglio nemmeno ora interferire con le tue decisioni e le tue scelte. Sono abbastanza matura da accettare un rifiuto, almeno credo. Forse Athena è davvero colei che vuoi seguire per tutta la tua vita… Non devi sentirti vincolato da quella che è stata una decisione solo mia. Ho pensato che fosse la cosa giusta da fare e l’ho fatta, quindi anche tu devi fare altrettanto. Sei libero, Saga. Davvero libero. –
- So anche questo. – sorride lui.
Restiamo in silenzio.
Lui seduto sul letto con i gomiti poggiati sulle cosce leggermente aperte.
Io sono al davanzale, con il fumo della sigaretta che sfuoca i contorni del paesaggio di tetti illuminati.
Saga si alza e mi prende la sigaretta dalle dita.
Aspira una generosa boccata di fumo e la trattiene un attimo nei polmoni prima di lasciare uscire la nuvoletta grigia dalle sue labbra socchiuse.
- Dal mio ritorno in questo mondo… Sono successe moltissime cose. E’ stato frastornante. Un tempo credevo di avere cose che mi sono state tolte, ma in compenso ne ho avute altre. Ho preso delle posizioni che non intendo rinnegare. Io non me la sento di fare promesse che durino l’eternità, ma fino a quando mi vorrai… Io sarò al tuo fianco. Questo è il solo punto fermo che sono in grado di mettere ora. –
Sorrido.
Allungo le mani verso il suo torace, per aprirgli la camicia.
I bottoni saltano uno ad uno sotto il tocco delle mie dita.
E quando vedo il suo torno, nudo, i bottoncini dei capezzoli che paiono irridermi… Vedo altre mani.
Altre mani di donna.
Esito.
Saga afferra saldamente il mio polso.
- Non posso cancellarlo. Sono un uomo e come ti ho detto ho cercato qualcosa in altre donne, quando ero così… Non so, quando mi sembrava di non poter nemmeno respirare… -
- Quante dopo di me? – non mi piacerà la risposta. Lo so anche prima di chiedere, ma non mi sono potuta esimere.
Lui ci pensa un poco.
- Tre. Quattro se quello che dice Milo è vero. Ero troppo sbronzo per ricordare. – ammette, poi passa al contrattacco. – E tu? Quanti dopo di me? –
- E’ un insulto solo il fatto che tu lo chieda! – protesto.
- Più di quattro? – lui ha gli occhi sgranati.
- Ma sei scemo!? – sbotto, poi mentre arrossisco miseramente, ammetto .- Nessuno –
- Fai l’amore con me. Cancella dal mio corpo ogni ricordo di qualsiasi altra donna, anche se si tratta di divinità. – chiede lui.
- Lo sono anch’io, una divinità, intendo… -
- Ti senti tale? – chiede lui.
- No. Mi sento solo Niane Kyle Barber. E come tale desidero vivere in questo mondo. –
La mano di Saga mi ha afferrato i capelli sulla nuca, mi costringe a piegare indietro la testa, con ferma sollecitudine.
- Baciami, stupida! –
E poi sono solo labbra calde e morbide e timide lingue che si rincorrono.
La passione verrà dopo.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: war