Ho scritto questa breve storia per raccontare ad alcune persone che non sapevano tutto…
Buona lettura! 
 
Premetto che dai 14 ai 18 anni è il periodo in cui tutti vorrebbero fermare il tempo. Qui si vivono i momenti più belli della propria vita… l’adolescenza… i primi amori... gli amici…
Quando si ha questa età molto spesso si soffre per una persona… si soffre per amore…
Quando sentivo le mie amiche dire che stavano talmente male per un ragazzo da piangere per ore intere in bagno, io dicevo che erano “troppo piccole” per soffrire. Cercavo di tirargli su il morale e quando non ci riuscivo stavo li a chiedermi il motivo dei miei sforzi invani. Non capivo cosa volesse veramente dire “amare una persona”…
 
Durante le ore della mia prof di disegno, sento “le lezioni di vita”. Lei parla di cose molto importanti, che ti lasciano dentro un segno indelebile, lei perde ore intere per farci crescere come vere donne e veri uomini, anche se è molto femminista. Quante volte parla dell’amore, del fatto che non dobbiamo farci imporre regole da nessuno…
Ormai è un anno che seguiamo i racconti della sua vita e ognuno di noi si è fatto proprie idee: c’è chi pensa che lei dovrebbe farsi i cavoli suoi, perché dopotutto non è ne nostra madre ne nostra sorella per dirci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare! Oppure ci sono persone più buone come me, che invece di reagire come quindicenni scazzate, riflettono su quello che sta dicendo e se proprio non sono d’accordo interviene dicendo la propria! Sento troppe persone dirle a dietro interi “rosari” di parole perché tenta di metterci sulla buona strada, e questo mi da proprio sui nervi.
A volte quando va sull’argomento “fumo”, i “fumatori incalliti” intervengono dicendo che se va bene ai loro genitori nessuno gli impedirà di farlo. Lei replica che se un genitore incoraggia i propri figli a fumare non è proprio il massimo e tutte le volte si accendono discussioni anche tra di noi. Siamo una classe unita ma a volte troppo distaccata, anche una piccola lite ci costringe a schierarci o da una parte o dall’altra. Uno ha il diritto di non fare niente e di stare li ad ascoltare entrambe le parti ma non ha neanche soddisfazione…
Ci tengo a dire che lei è un donna che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e soprattutto da noi! Non permette che ci siano persone che fanno il gesto della “flebo” al braccio o cose del genere!
Forse è stato grazie a lei che sono riuscita a dire ad una mia carissima amica che un tipo era carino. Lei senza sapere niente, dietro ai suoi anni di esperienza di mamma e prof, è riuscita a descrivere i sentimenti che provavo nel vederlo. Questo non vuol dire le classiche farfalline nello stomaco o la paralizzazione di tutti i muscoli, anzi tutt’altro!
 
Lui, il fatidico Luca, è venuto più di una volta a lavorare nella mia classe benché fosse molto più grande! Io, stupida, una volta sgarrai diventando leggermente rossa e così la mia compagna di banco Rachele se ne accorse. Se fosse stato un lavoro individuale non sarebbe successo niente perché non sta a guardarmi 24 ore su 24, ma purtroppo il destino, a volte molto crudele, volle che stavamo discutendo di un progetto.
Lui che cosa cavolo nella nostra classe?! Cosa?! Non so quante volte me lo sono chiesta in due minuti! Lui parlava con prof e quello lo invitava tutte le volte a restare a lezione!
Una persona normale sarebbe contenta di vedere una persona che ritiene carina, ma io lo iniziavo a odiare, o forse non ancora così tanto perché il mio umore passava da super felice a super arrabbiata e triste.
Pensate che all’inizio di lui mi avevano colpito i suoi capelli… nient’altro, non il suo fisico, il volto, niente…
I capelli scuri, abbastanza lunghi e ricci. Ma non il solito riccio, quello particolare che in pochi hanno. Quello che cresce in lunghezza e non in volume (spero che mi abbiate capito XD).
Del suo volto me ne accorsi una mattina camminando con una mia amica per i corridoi. Lui aveva una leggera barba e quella mattina non c’era più, come per magia... se l’era tagliata.
Lì notai i suoi occhi color pece così profondi e il piercing, la new entry. All’apparenza sembra una persona seria, troppo seria, che non ride alle battute. Ma avendolo in classe per 10 minuti è tutta un'altra persona. Deve soltanto sciogliersi!
Neanche a farlo apposta tutte le mattine lo vedevo e lo vedo tutt’ora.
È una strazio, mi perseguita!
Pensate una sera, per la disperazione, sono arrivata a versare delle lacrime per lui… lui quella persona che si fa odiare e desiderare!
Premetto che non gli parlo e che lui non sa e non sospetta niente. Io sono una brava attrice. Divento rossa nei momenti in cui lui o qualche persona che non deve sapere non c’è. Ne parlo solo con gli amici più stretti e non sperpero tutto ai quattro venti.
Pensate che la mia carissima amica mi ha persino consigliato di chiedergli il numero, dice che sarebbe venuta lei con me, all’inizio ero entusiasta ma ora capisco che è meglio lasciare stare perché, come dice la mia allenatrice, potrei trovarmi davanti una persona che mi inganna. Magari con me fa tutto il carino e il gentile, ma ai suoi amici dice tutt’altro. Detto questo dico che sono una che ama il rischio e se qualcuno mi vuole far soffrire è meglio che lo faccia ora e non quando sarò veramente innamorata di una persona. Quindi Ely prometto di pensarci ancora un pochino!
Ora fortunatamente sono le vacanze di Pasqua e per qualche giorno non l’ho visto. A parte quel sabato sera non mi è mancato cosi tanto…
 
 
Per tutte le persone che mi conoscessero dico e sottolineo che questo lo trovo SOLO carino!
E se qualcuno mi chiedesse perché l’ho scritta risponderei dicendo che almeno chi è così interessato saprà tutto.
Non è niente di che e se ci saranno aggiornamenti aggiungerò un capitolo…
Baci Mich!