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Autore: Juniper Fox    22/04/2011    6 recensioni
«La guardò alzarsi e, con la dignità di una Regina ferita a morte, uscire di scena»
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Bitter End


Sentiva la testa girare vorticosamente, quella mattina.
Faticava a tenere aperti gli occhi, le palpebre erano troppo pesanti e reclamavano un meritato riposo. Come aveva fatto a ridursi così?
Non lo ricordava. Se le avessero chiesto qual’era il suo nome, era più che sicura di non avere una risposta certa.
Giaceva stanca su un letto che, forse, aveva già visto prima d’allora.
«Pansy» si accorse di una voce, ma non le diede troppo peso; magari non stava chiamando lei.
Spostando il gomito – non senza fatica – sbatté contro quella che si rivelò una bottiglia. Whiskey Incendiario, a giudicare dall’odore.
«Pansy, sei ubriaca?» Perché quella voce non la lasciava stare?
Poteva percepire una nota esasperata e scocciata in quella domanda che il ragazzo – era una voce maschile, non c’erano dubbi – aveva posto a qualcuno di non meglio identificato.
Decise di aprire gli occhi, cercando di incanalare tutte le sue forze in quell’unica e semplice azione, e pian piano riuscì a sollevare le lunghe ciglia provando a mettere a fuoco l’immagine davanti a lei.
«Per Salazar, Pansy, cerca di riprenderti. Non ho intenzione di farti da Elfo Domestico, non vorrai farmi sporcare il mio nuovo completo!»
A quel punto la ragazza capì che ce l’aveva con lei. Lo sguardo che le stava rivolgendo sembrava arrabbiato, come se lei avesse combinato qualcosa di grave.
Lo stordimento provocato dall’alcol, tutto d’un tratto, sembrò svanire, lasciando spazio alla comprensione e a ricordi sbrindellati appartenenti alle ultime ore – sempre che si ricordasse bene.
«Malfoy» borbottò rivolta al biondo, che nel frattempo si era inginocchiato per essere alla sua altezza. «Cosa vuoi?»
Se fosse stata leggermente più padrona di sé, gli avrebbe sicuramente tirato uno Schiantesimo, anche se la sua mente stava considerando se valesse la pena finire ad Azkaban per un Cruciatus.
«Prima di Schiantarti, direi che dovresti riprenderti dalla sbronza» celiò il ragazzo con un sorriso ironico dipinto sul volto.
Era sempre stato così, per loro due: le loro menti sembravano lavorare in perfetta armonia – che si trattasse di gusti culinari, vestiti o comportarsi da Serpeverdi bastardi e senza coscienza.
«Vai a farti fottere, Malfoy» disse con più enfasi di quanta avrebbe potuto permettersi. Stava rimettendo insieme tutti i pezzi del puzzle che sembrava aver perso a causa della sbornia.
«Sempre elegante nel parlare, a quanto vedo» le rispose Draco lasciandosi sfuggire un sorriso. Pansy ubriaca era uno spettacolo che in pochi avevano visto, perché era sempre stata brava a nascondere le sue marachelle agli altri. Dopotutto, una Serpe che non sa mentire non è una vera Serpe.
«Sempre un idiota platinato, a quanto vedo» ringhiò la ragazza. In quel momento litigare con Draco era l’ultima cosa che avrebbe voluto, ma non si sarebbe mai abbassata a non rispondere ad una provocazione. Evidentemente, era questo a cui puntava il ragazzo.
Pian piano si portò a sedere, prendendosi poi la testa con le mani a causa del forte dolore. Non aveva mai sopportato le cefalee degli altri, figurarsi le proprie.
Riaprendo gli occhi vide la mano di Draco allungata verso di lei, una fialetta dal contenuto giallognolo nella stretta.
«Ti farà sentire meglio» le spiegò - evidentemente era una pozione contro il mal di testa, ciò di cui, in quel momento, aveva più bisogno.
Con un gesto secco, Pansy prese la fialetta e la aprì, cercando di buttarla giù tutta d’un fiato prima di poter sentire l’odore nauseante della medicina.
Chiuse gli occhi e per qualche minuto rimase assorta nei propri pensieri, ascoltando semplicemente il suono dei loro respiri. Quando pensò di sentirsi leggermente meglio, decise di guardare dritto negli occhi il ragazzo davanti a lei.
«Ti sposi» sussurrò con un tono a metà tra la tristezza e la rabbia. «Ti sposi e non hai avuto il coraggio di dirmelo»
Quando l’aveva scoperto, la sera prima, si era sentita morire. Certo, non stavano più insieme – sebbene il loro rapporto fosse molto particolare e assolutamente indefinibile, in quel momento – però lei era sicura che ci fosse ancora qualcosa tra loro. Ricordò come, la sera prima, Astoria era entrata nella Sala Comune con un sorriso soddisfatto e l’anello al dito, annunciando a tutti il lieto evento. Ricordò l’espressione di Draco, quel suo cercare di essere impassibile alla notizia, quel suo sguardo fugace verso di lei, una muta ammissione di colpa.
Pansy aveva semplicemente preso una bottiglia di Whiskey dalla riserva personale del biondo e si era rintanata in camera a bere, cercando di dimenticare tutto. A quanto pareva, ci era riuscita magnificamente, prima che Draco arrivasse in suo soccorso.
«Io..»
«Non osare chiedermi scusa. Non dirmi niente. Non parlarmi, non guardarmi, nulla. Ieri sera hai perso il privilegio della mia attenzione»
Draco la guardò alzarsi e, con la dignità di una Regina ferita a morte, uscire di scena.
Era calato il sipario sulla loro storia, quell’opera che andava avanti da anni aveva finalmente visto la fine.
Si era rivelata essere una tragedia.







Angolino autrice
Dunque, questa storia è uscita così, a caso.
L'avevo iniziata qualche settimana fa e oggi l'ho finita (anche se a voi non frega niente).
Nonostante tutto, a me piace!
Spero anche a voi :)

B.


Ps. Un grazie a Hyperviolet Pixie che mi ha aiutato con il titolo. 
   
 
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