- Amo la
cioccolata. Quel suo sapore amaro, dolce allo stesso tempo che si scioglie in
bocca e che ti va sentire viva.
- C’è
chi dice che per scaricare la tensione la cosa migliore è un orgasmo, questo
almeno è quello che dicono i ragazzi
compresi dai quindici anni all’attimo prima di morire. Cazzate, sono tutte cazzate.
- La
cioccolata è il vero antistress che Dio ci ha mandato per farci toccare il
paradiso nel momento esatto in cui lo mordiamo ma poi, una volta digerito,
farci rifinire nel mondo di merda in cui siamo costretti a vivere. E che
siamo costretti a dividere con altre merde come lui, aggiungerei io.
- Scorpius
Hyperion Malfoy è una merda e io sono la cioccolata, se così possiamo dire.
- Scorpius Malfoy è un ragazzo
odioso, che si crede perfetto, unico, magico mentre l’unica cosa che ha di
magico è la bacchetta e no, non quella che ha mezzo le gambe. Credetemi, quello
che lui si ostina a definire punto di vantaggio e di orgoglio è solamente un
grande fregatura come tutto ciò che lo riguarda.
- Basti
pensare che la cioccolata- e dico io, la cioccolata che è inanimata e silenziosa-
riesce a farmi provare un piacere maggiore rispetto a quello che riesce lui
anche solamente con un complimento.
- Che
poi lui non sa nemmeno come comportarsi con una ragazza! Ne ha avute tante-
dice,- ne avrà tante – afferma,- eppure non sa minimamente come trattare con il
genere femminile.
- Per
lui dire un “ sei veramente stupenda, tesoro” equivale ad un “ sei
terribilmente scopabile, puttana.”
- Non
che lo abbia mai detto a me, chiariamoci, altrimenti sarebbe andato a finir
dirittamente nel paese di Peter Pan ovvero quello che non c’è perché lo avrei
ucciso, ucciso a suon di bacchettate in quella lurida bocca, ridicola e priva
di valore.
- Oh,
lo ucciderei.
- Lo
ucciderei anche ora, adesso, mentre seduto avanti a me, di fianco a mio padre,
mangia come un maiale sputando nei piatti circostanti.
- Dio,
cosa ho fatto di male per meritarmi un
ragazzo tanto disgustoso?
- Molti
credono, e anche io lo avrei pensato fino a qualche tempo fa, che Scorpius e
mio padre non sarebbero andati d’accordo perché così tremendamente diversi: lui
un Malfoy e l’altro uno Weasley, cosa potevano avere in comune d’altronde?
- Niente, appunto, ma come Morgana mi aveva punito una volta
facendomi innamorare dell’incognita niente numero uno poteva punirmi una
seconda facendo innamorare l’incognita numero due della numero uno.
- Tradotto?
Mio padre adorava Scorpius.
- Penso
ricorderò in eterno quando, nel mezzo del pranzo, si alza e ci guarda fisso,
con sguardo da pesce lesso che, però, nel suo gergo significa solamente
attento.
- Quando
Ron Weasley posa una fettina di pane sul tavolo state certi che deve dire per
forza una cosa di importante e lo so perché l’ultima volta che lo ha fatto, mi
ha detto zio Harry, ha comunicato che si sarebbe sposato con la mamma.
- Di
conseguenza vederlo accigliarsi, farsi serio, posare la fantomatica fettina di
pane come Re Artù rivolto all’Ancillotto
mi fa tremare giusto un pochettino. Ma giusto di poco, eh?
- -Rose,- mi dice- tu e Scorpius state insieme
da tanto, vero?-
- Allontano
disgustata il piatto dove il mio ‘ amore
picciuttoso’ ha appena sputato e mi rivolgo a mio padre- sì, papà, da quasi
due anni- aggiungerei un purtroppo ma sinceramente il mio stomaco si è così
chiuso da non avere aria a sufficienza per dire altro.
- Ron
sorride- bene, è proprio quello che volevo sentirmi dire.-
- Alzo
un sopracciglio scettica scordandomi della mia pasta al forno sputacchiata da
Scorpius e scambiandomi una sguardo con lui.
- Ebbene?
- Papà
sorride e stringe la mano di mamma- Oggi è Pasqua, Rose.- mi dice solo.
- Ebbene al quadrato?
- -Quando
ti deciderai a darci anche tu qualche pulcino biondo?-
- Ebbene al cub…
- Eh?
- Pulcino al … che?
- Mamma capisce la mia espressione confusa e
tira un calcio sotto il tavolo a papà, poi sorride.
- -Un
nipotino, tesoro, tuo padre intendeva un piccolo bambino.-
- …
- Oh, cazzo!
- Un
genitore normale mi avrebbe guardata a lungo serio per poi farsi scappare un
sorriso e urlare un “ ma sto scherzando, Rose” per poi rivolgersi al mio
compagno e intimargli che se avesse osato a mettermi le mani addosso anche
solamente con il pensiero prima del matrimonio lo avrebbe castrato
personalmente a crudo con gli attrezzi da cucina.
- I
miei? Non sono genitori normali, lo avrete capito già da voi!
- Mio
padre mi fissa a lungo con il suo sguardo alla “ ma che ho detto di male?”
mentre io mi affogo con l’acqua e Scorpius allontana disgustato il piatto
davanti la sua faccia. Ecco, l’idea di avere un figlio da me deve averlo
ripugnato così tanto da avergli fatto passare l’appetito; almeno un fattore
positivo c’è.
- Io e
il mio ragazzo ci scambiamo uno sguardo che è pieno di significato i quali
partono dal “ o mio Dio cosa stanno farneticando” al “ Scappiamo e rifuggiamoci
in Alaska con una scorta di preservativi!”
- Ora
una mente normale vi chiederebbe quale secondo voi è il mio di pensiero e quale il suo ma mi sembra più
che certa la risposta.
- E
quindi si sorvola anche su questo.
- La
botta finale, miei cari amici però, giunge con mio fratello Hugo che, privo di
tatto così come papà, affamato, si intromette nel claustrofobico silenzio
creatosi chiedendo a Scorpius se può continuare lui a mangiare il piatto di
pasta da lui lasciato.
- Il
biondino mi guarda spaventato come se mi stesse cercando di comunicare qualcosa
che però io non capisco. Solitamente i suoi sguardi celano tutti un “
rinchiudiamoci in bagno che sono in astinenza”, ma dubito che in questo momento
stia pensando al sesso specialmente dopo quello che mio padre ci ha appena
chiesto.
- Un
bambino,capite?
- Io ho
solamente venti anni, ventuno il prossimo Gennaio e sentirmi chiedere,
implorare quasi, questa cose da mio padre mi… sconcerta?
- Non so nemmeno io cosa provo so solo che
vorrei chiudermi in bagno e vomitare, vomitare per l’immagine di Scorpius che
mi sputa nel piatto e che ancora mi tormenta, vomitare per il disgustoso modo
di Hugo che ha di porsi a tavola e anche per l’orrendo modo che ha papà di
dimostrarsi d’accordo alla mia relazione.
- Cazzo,
è Pasqua no? Che motivo ha di rovinarmi l’esistenza anche oggi?
- Gesù
risorge, le uova di cioccolata sono buone e croccanti e gli uccellini fanno “piopio”, perché diamine non si mangia un pezzo di
cioccolata anche lui e tace così come è giusto che faccia un ignorante come lui
in materia di relazioni?
- Quando
stava con mamma so solamente che per chiederle di sposarlo la minacciò quasi o
meglio, la proposta sembrava molto ad una minaccia di morte.
- “Sposami” le aveva detto senza un sorriso e senza un anello. Stavano pranzando e impugnava malamente un coltello. Mamma mi ha riferito che un secondo prima di dire “sì” si è rivista tutta la sua vita davanti per poi immaginarsi il coltello conficcatole nel fianco sinistro. Il suo assenso deve essere stato più simile ad un gemito che a un piacevole sospiro come si legge nelle favole.
- Non
oso immaginare se e come sarà la proposta di Scorpius un giorno; lo guardo con
la punta dell’occhio iniziare a tormentarsi le mani sotto il tavolo e sorrido.
Il mio povero ragazzo non è per nulla romantico e la cosa più romantica che mi
ha detto da quando ci conosciamo è stata un “ se solo non fossi stata la cugina
del mio migliore amico penso che ti avrei mandato a fanculo anni prima di
conoscerti realmente e mettermi con te. Ma invece ho resistito.”
- E
quindi so già che non mi posso aspettare molto
quando o come decideremo di mettere realmente su famiglia ma presumo che
se mio padre non smette all’istante di metterlo in imbarazzo con i suoi sguardi
alla “ io pretendo un discendente” rimarrò vedova ancora prima di diventare
moglie.
- Ah, l’amarezza
della vita.
- Cala
un silenzio sempre più imbarazzante e …piccolo che viene però salvato da Hugo che emette
strani rumori con la bocca mentre succhia la pasta dal fondo del piatto. Mamma lo
trucida con lo sguardo.
- -Se
continui così non potremo fare affidamento su di te per avere qualche nipote,
Hug. Mangia compostamente!- lo rimprovera con garbo.
- Lui
ricambia lo sguardo indispettito come se fosse un bambino di due anni poi mi
fissa intensamente forse pregandomi di accontentarli presto affinché la
smettano di rompere le palle a lui.
- E
siamo a quota tre.
- Tre
coglioni che vogliono un bambino da me, da me.
- Che poi, sono per caso un utero in affitto che
si può comprare e fecondare quando si vuole?
- E se
fossi sterile? E se fossi solamente contro al diventare madre adesso? E se
volessi vivere la mia vita?
- E se
solamente avessi voglia di mangiare delle uova al cioccolato, verrebbe
scambiata come una voglia la mia?
- Verrei portata all’ospedale per parto
prematuro o sarei libera di godermi questa Pasqua come altri migliaia di
cristiani?
- La mia
famiglia, però, non è uguale a quella di questi altri fantomatici migliaia di
cristiani quindi no, non sono libera di fare un cazzo.
- E
quindi mi mangio le unghie sperando che almeno questo mi aiuti a reprimere la
voglia di cioccolata al latte.
- Alla Kinder, spero, per sentirmi anche io un po’
più piccola e donare a loro il piacere di avere un’altra peste per casa.
- Mamma
pulisce la cucina, Hugo sta sul suo
letto- presumo- a parlare al telefono con qualche ragazza e non oso immaginare
a fare cosa altro e papà dorme sul divano.Tutto è nella norma.
- Io e
Scorpius sediamo come sue scemi sulle sedie della cugina, rigidi, come se ci
stessero puntando un fucile contro e ci stessero studiando il che è veramente ridicolo.
- Mamma
ci dà le spalle, sorride, Scorpius mi dà le spalle ed è teso, io do le spalle a nessuno e sono
incazzata.
- Il
mondo mi dà le spalle e anche lui sorride. Che cazzo sorridono tutti quanti?
- Dopo
qualche altro minuto di silenzio catacombale mi alzo dalla sedia facendo
volutamente rumore per far voltare Scorpius dalla mia parte.
- Lui mi
guarda confuso con quella faccia da pesce lesso che Madre Natura gli ha dato
non ho capito in seguito a quale punizione. Con la mano gli faccio segno di
seguirmi di sopra.
- -Mamma,
- proclamo a voce alta- io e Scorp andiamo un po’ di sopra.-
- -Dove?-
mi risponde senza voltarsi.
- -In
camera.-
- -Andate
in camera mia e di tuo padre, starete più comodi!-
- …
- Sono
senza parole.
- Mia
mamma, la mia povera madre che pulisce i vetri cinque volte perché casta e
pura, spaventata di lasciarli sporchi e tremendamente e rigorosamente legata
alle regole mi sta invitando a scopare sul suo letto?
- Ma è o
meno mia madre?
- Scorpius
trattiene una risata con la mano al che io gli tiro un calcio in mezzo le
gambe; geme.
- Mamma
mi volta preoccupata con ancora lo straccio rosa tra le mani – tesoro, stai
bene?- gli chiede.
- Lui
sorride e annuisce prima di essere trascinato velocemente da me su per le
scale. Mentre corriamo per il corridoio riesco solamente a sentire la voce di
mamma ricordarmi che le lenzuola sono pulite e che quindi non ci dobbiamo fare
problemi a sporcarle.
- Sporcarle.
- Quella donna sopravvaluta il mio ragazzo,
veramente, davvero crede che lui abbia qualcosa che sporchi apparte la bava?
- Okay,
non voglio sapere risposta… certe volte l’ignoto è la scelta migliore.
- E questa è la mia Pasqua.
- Sono
seduta a terra, con il ragazzo che dovrei amare e che amo, amo nel amore più
puro e candido ma anche più segreto nel mondo. Lui non sa di questo mio
sentimento.
- Nonostante
stiamo insieme da quasi due anni non gli ho mai detto ti amo, non ne ho mai
sentito il bisogno. A volte quando lui mi stringe forte a se lo penso così
intensamente che spero che gli arrivi il mio pensiero, ma ne dubito perché dopo
nemmeno due secondi inizia a ronfare e la cosa non prometterebbe niente di
buono.
- Sono
seduta al suo fianco e a dividerci ci sta solo un grande, enorme uovo di pasqua
aperto che insieme divoriamo.
- Ci
guardiamo e sorridiamo.
- -Vedo
che ti piace la cioccolata.- mi dice.
- -La
amo.- i miei denti sono ancora pieni di cioccolata eppure Scorpius mi guarda e
sorride. Con amore.
- -Non
me lo hai mai detto a me,- osserva serio.
- Io non
perdo il mio entusiasmo- Sì, lo so, ma tu non sei la cioccolata.-
- -Ah,
no?-
- -No!
Lei non mi tradirà mai.-
- -E che
ne sai tu? Lei va in bocca a migliaia di gente-
- -Vero,
ma lei ama solo me. Il nostro è un legame indistruttibile,
forte e impenetrabile. Non puoi capire.-
- Scorpius
stringe tra le mani un grande, enorme direi, pezzo di cioccolata e rimane così senza morderlo e farselo
sciogliere in bocca. Lo fisso inerme senza riuscire a capire come possa
resistere al fascino di quella bontà marrone.
- Lo
scruto come un assetato guarda l’acqua nel deserto osservando quelle mani che
in questo momento immagino stringere di tutto, all’infuori che me.
- Lui
sorride posando per un attimo la cioccolata a terra il che mi fa sbarrare gli
occhi disgustata. Come può osare mettere per terra tale delizia?
- Vorrei aggredirlo, ucciderlo, ma lui non mi da tempo
perché si avvicina a me e mi stringe. Forte.
- Mi
stringe facendomi cadere dalle nuvole, mi stringe con amore e non con
desiderio.
- Mi ama
più adesso che in due anni che stiamo insieme, forse.
- Mi ama
davvero.
- Lascio
cadere anche io il pezzo di cioccolata a terra e sorrido, sorrido tra le
lacrime.
- So che
non c’è bisogno di dirlo, so che lui lo sa già eppure una coppia necessita di
questo momento.
- C’è
chi lo fa con la prima notte di sesso, chi dopo due settimane che stanno
insieme e chi, come noi, tra i residui di una camera sporca di cioccolata, in
una casa che non è la loro e tra un uovo di pasqua rotto e mangiucchiato.
- C’è ci
lo fa con affetto, c’è chi lo fa con obbligo.
- Noi?
- Noi lo
facciamo in un modo del tutto particolare.
- Non
piango, non mi commuovo e non rido, ma sono solo me stessa perché poggio la
testa sulla sua spalla e penso fortemente che lo amo, lo amo come amo la
cioccolata,lo amo come una mamma ama il proprio bambino, come un tifoso la sua
squadra di Quidditch.
- Lo amo
profondamente e lui, questa volta, mia ascolta, si sincronizza sulla mia stessa
frequenza e mi sente veramente.
- Sorride,
infatti, sulla mia spalla e mi bacia il collo lento e dolce, poi sospira.
- -Anche
io ti amo, tesoro ma preferisco le fragole alla cioccolata. Nostro figlio sarà
un bambino molto grasso se prenderà da entrambi.-
- E
rido, rido veramente.
- Rido
perché mi accorgo che lo amo e che forse sarei veramente pronta a innamorarmi
di un altro lui.
- Rido
perché sono contenta e perché lui non si addormenta tra le mie braccia.
- Un
anno dopo ..
- -Spiiiinga. Signora, Spinga! Così, ce la sta
facendo. Vedo la testa.-
- Col
cazzo che vedi la testa imbecille, vorrei dirgli, non stai nemmeno guardando
tra le mie gambe.
- E
dovrebbe però poi penso che la sua
scelta è dettata anche da Scorpius che, al mio fianco, trucida con lo sguardo
il ginecologo affinché tenga mani e sguardo a posto. Oh, se ci tiene ai suoi
arti mi sa che fa bene a metterseli nel culo come aveva prima saldamente
consigliato mio marito.
- Esatto,
marito.
- Ci
siamo sposati cinque mesi fa, al buio di una stupida giornale invernale.
- Faceva
freddo, era tutto spento se solo non ci fosse stata la
radiolina di Hugo a illuminare la piccola chiesa. Era una Domenica e lo stupido
che mi ritrovo per fratello stava seguendo la partita in diretta della sua
squadra preferita.
- Ricordo
ancora il “ GOAAAL” che urlò nel mezzo
dello scambio degli anelli!
- Abbiamo
litigato già una cinquantina di volte da quel giorno e uno di questo è stata la
sera stessa, eppure abbiamo sempre trovato un modo per fare pace.
- E lo amo.
- Lo amo
perché in questo momento mi stringe la mano facendo finta di non sentire gli
insulti che gli sto dicendo e continuandomi a stare accanto.
- Mamma
e papà saranno contenti, penso, saranno contenti perché alla fine hanno avuto
il bambino che desideravano e perché finalmente saranno nonni quando io ho solo
ventidue anni.
- E sarò
contenta anche io quando le smagliature saranno diventate solamente un brutto
ricordo e quando il dolore atroce che mi attraversa mi passerà. Sarò contenta
perché saprò che la Pasqua e vicina e quindi potrò gustare nuovamente un uovo
di Pasqua delizioso, così come piacciono a me.
- Sorrido
quando l’ultima spinta mi rende madre e libera nuovamente da questo atroce
dolore. Mi rilasso e mi lascio andare sui cuscini, stremata.
- -Signora,
complimenti. Avete partorito una splendida bambina con .. un grazioso neo sul labbro sinistro. No, mi
scusi mi sbagliavo: è una voglia signora, una voglia marrone. Sa cosa potrebbe
essere?-
- Apro l’occhio
sinistro e incontro quello di mio marito che ride senza staccare lo sguardo da
me sussurrandomi che sono una pazza, anomala e insensibile donna che ha
rovinato per sempre la vita di mia figlia con i miei insulsi desideri. E io,
secondo voi, me ne importo veramente?
- No.
- Più
che altro pregusto il mio dolce uovo di cioccolata che mi aspetta come premio
di questa fatica di Ercole. Perché Ercole ha ucciso draghi e sconfitto mostri
ma credetemi potrà essere stato stanco quanto vuole ma non ha mai, e dico mai, partorito una bambina grande
quanto un uovo della Kinder gigante.
- E non venitemi a dire che io non amo mia figlia, sapete? Perché se l’ho paragonata a della cioccolata c’è un motivo e per me, statene certi, non ci potrebbe essere dimostrazione d’affetto più grande.
- Salve a tutti e buona pasqua. Mi sono ripromessa di scrivere di Rose e Scorpius almeno per ogni festa e lo farò. La storia originale Kick Ass non sta avendo più tanto successo, ma spero che almeno questa OS possa piacere. Qui incontriamo dei personaggi diversi da come li abbiamo sempre visti: Ron adora Scorp come Hermione e Rose è diversa dal solito prototipo ma uguale a quella di Kick.
- Hugo è scemo ma lo adoro e Scorpius è perfettamente il mio ragazzo ideale: dolce, pazzo, isterico, maliziosa ma innamorato.
- Questa storia non è stata scritta a fini di lucro perché i personaggi sono di J.K Rowling ma è stata scritta solo per farvi sorridere e per darvi i miei auguroni sinceri. Spero non ci siano grossi errori :)
- Fatti e avvenimenti sono frutto della mia fantasia **
- Un bacione e ancora Auguri; Mangiate tanta cioccolata Kinder <3