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Autore: _Breath    22/04/2011    7 recensioni
-Rose,- mi dice- tu e Scorpius state insieme da tanto, vero?-
Allontano disgustata il piatto dove il mio ‘ amore picciuttoso’ ha appena sputato e mi rivolgo a mio padre- sì, papà, da quasi due anni- aggiungerei un purtroppo ma sinceramente il mio stomaco si è così chiuso da non avere aria a sufficienza per dire altro.
Ron sorride- bene, è proprio quello che volevo sentirmi dire.-
Alzo un sopracciglio scettica scordandomi della mia pasta al forno sputacchiata da Scorpius e scambiandomi una sguardo con lui.
Ebbene?
Papà sorride e stringe la mano di mamma- Oggi è Pasqua, Rose.- mi dice solo.
Ebbene al quadrato?
-Quando ti deciderai a darci anche tu qualche pulcino biondo?-
Ebbene al cub…
Eh?
Pulcino al … che?
Mamma capisce la mia espressione confusa e tira un calcio sotto il tavolo a papà, poi sorride.
-Un nipotino, tesoro, tuo padre intendeva un piccolo bambino.-

Oh, cazzo!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Amo la cioccolata. Quel suo sapore amaro, dolce allo stesso tempo che si scioglie in bocca e che ti va sentire  viva.
C’è chi dice che per scaricare la tensione la cosa migliore è un orgasmo, questo almeno è quello che  dicono i ragazzi compresi dai quindici anni all’attimo prima di morire.  Cazzate,  sono tutte cazzate.
La cioccolata è il vero antistress che Dio ci ha mandato per farci toccare il paradiso nel momento esatto in cui lo mordiamo ma poi, una volta digerito, farci rifinire nel mondo di merda in cui siamo costretti a vivere.  E che siamo costretti a dividere con altre merde come lui,  aggiungerei io.
Scorpius Hyperion Malfoy è una merda e io sono la cioccolata, se così possiamo dire.
Scorpius Malfoy è un ragazzo odioso, che si crede perfetto, unico, magico mentre l’unica cosa che ha di magico è la bacchetta e no, non quella che ha mezzo le gambe. Credetemi, quello che lui si ostina a definire punto di vantaggio e di orgoglio è solamente un grande fregatura come tutto ciò che lo riguarda.
Basti pensare che la cioccolata- e dico io, la cioccolata che è  inanimata e silenziosa- riesce a farmi provare un piacere maggiore rispetto a quello che riesce lui anche solamente con un complimento.
Che poi lui non sa nemmeno come comportarsi con una ragazza! Ne ha avute tante- dice,- ne avrà tante – afferma,- eppure non sa minimamente come trattare con il genere femminile.
Per lui dire un “ sei veramente stupenda, tesoro” equivale ad un “ sei terribilmente scopabile, puttana.”
Non che lo abbia mai detto a me, chiariamoci, altrimenti sarebbe andato a finir dirittamente nel paese di Peter Pan ovvero quello che non c’è perché lo avrei ucciso, ucciso a suon di bacchettate in quella lurida bocca, ridicola e priva di valore.
 Oh, lo ucciderei.
Lo ucciderei anche ora, adesso, mentre seduto avanti a me, di fianco a mio padre, mangia come un maiale sputando nei piatti circostanti.
Dio, cosa ho fatto di  male per meritarmi un ragazzo tanto  disgustoso?
Molti credono, e anche io lo avrei pensato fino a qualche tempo fa, che Scorpius e mio padre non sarebbero andati d’accordo perché così tremendamente diversi: lui un Malfoy e l’altro uno Weasley, cosa potevano avere in comune d’altronde?
 Niente, appunto,  ma come Morgana mi aveva punito una volta facendomi innamorare dell’incognita niente numero uno poteva punirmi una seconda facendo innamorare l’incognita numero due della numero uno.
Tradotto? Mio padre  adorava  Scorpius.
Penso ricorderò in eterno quando, nel mezzo del pranzo, si alza e ci guarda fisso, con sguardo da pesce lesso che, però, nel suo gergo significa solamente attento.
Quando Ron Weasley posa una fettina di pane sul tavolo state certi che deve dire per forza una cosa di importante e lo so perché l’ultima volta che lo ha fatto, mi ha detto zio Harry, ha comunicato che si sarebbe sposato con la mamma.
Di conseguenza vederlo accigliarsi, farsi serio, posare la fantomatica fettina di pane come Re Artù rivolto all’Ancillotto  mi fa tremare  giusto  un pochettino. Ma giusto di poco,  eh?
 -Rose,- mi dice- tu e Scorpius state insieme da tanto, vero?-
Allontano disgustata il piatto dove il mio ‘ amore picciuttoso’ ha appena sputato e mi rivolgo a mio padre- sì, papà, da quasi due anni- aggiungerei un purtroppo ma sinceramente il mio stomaco si è così chiuso da non avere aria a sufficienza per dire altro.
Ron sorride- bene, è proprio quello che volevo sentirmi dire.-
Alzo un sopracciglio scettica scordandomi della mia pasta al forno sputacchiata da Scorpius e scambiandomi una sguardo con lui.
Ebbene?
Papà sorride e stringe la mano di mamma- Oggi è Pasqua, Rose.- mi dice solo.
 Ebbene al quadrato?
-Quando ti deciderai a darci anche tu qualche pulcino biondo?-
Ebbene al cub…
Eh?
Pulcino al … che?
 Mamma capisce la mia espressione confusa e tira un calcio sotto il tavolo a papà, poi sorride.
-Un nipotino, tesoro, tuo padre intendeva un piccolo bambino.-
 
 
 
Oh, cazzo!
 
 
 
 
Un genitore normale mi avrebbe guardata a lungo serio per poi farsi scappare un sorriso e urlare un “ ma sto scherzando, Rose” per poi rivolgersi al mio compagno e intimargli che se avesse osato a mettermi le mani addosso anche solamente con il pensiero prima del matrimonio lo avrebbe castrato personalmente a crudo con gli attrezzi da cucina.
I miei? Non sono genitori normali, lo avrete capito già da voi!
Mio padre mi fissa a lungo con il suo sguardo alla “ ma che ho detto di male?” mentre io mi affogo con l’acqua e Scorpius allontana disgustato il piatto davanti la sua faccia. Ecco, l’idea di avere un figlio da me deve averlo ripugnato così tanto da avergli fatto passare l’appetito; almeno un fattore positivo c’è.
Io e il mio ragazzo ci scambiamo uno sguardo che è pieno di significato i quali partono dal “ o mio Dio cosa stanno farneticando” al “ Scappiamo e rifuggiamoci in Alaska con una scorta di preservativi!”
Ora una mente normale vi chiederebbe quale secondo voi è il  mio  di pensiero e quale il suo ma mi sembra più che certa la risposta.
E quindi si sorvola anche su questo.
La botta finale, miei cari amici però, giunge con mio fratello Hugo che, privo di tatto così come papà, affamato, si intromette nel  claustrofobico silenzio creatosi chiedendo a Scorpius se può continuare lui a mangiare il piatto di pasta da lui lasciato.
Il biondino mi guarda spaventato come se mi stesse cercando di comunicare qualcosa che però io non capisco. Solitamente i suoi sguardi celano tutti un “ rinchiudiamoci in bagno che sono in astinenza”, ma dubito che in questo momento stia pensando al sesso specialmente dopo quello che mio padre ci ha appena chiesto.
 Un bambino,capite?
Io ho solamente venti anni, ventuno il prossimo Gennaio e sentirmi chiedere, implorare quasi, questa cose da mio padre mi…  sconcerta?
 Non so nemmeno io cosa provo so solo che vorrei chiudermi in bagno e vomitare, vomitare per l’immagine di Scorpius che mi sputa nel piatto e che ancora mi tormenta, vomitare per il disgustoso modo di Hugo che ha di porsi a tavola e anche per l’orrendo modo che ha papà di dimostrarsi d’accordo alla mia relazione.
Cazzo, è Pasqua no? Che motivo ha di rovinarmi l’esistenza anche oggi?
Gesù risorge, le uova di cioccolata sono buone e croccanti e gli uccellini fanno “piopio”,  perché diamine non si mangia un pezzo di cioccolata anche lui e tace così come è giusto che faccia un ignorante come lui in materia di relazioni?
Quando stava con mamma so solamente che per chiederle di sposarlo la minacciò quasi o meglio, la proposta sembrava molto ad una minaccia di morte.
“Sposami” le aveva detto senza un sorriso e senza un anello. Stavano pranzando e impugnava malamente un coltello. Mamma mi ha riferito che un secondo prima di dire “sì” si è rivista tutta la sua vita davanti per poi immaginarsi il coltello conficcatole nel fianco sinistro. Il suo assenso deve essere stato più simile ad un gemito che a un piacevole sospiro come si legge nelle favole.
Non oso immaginare se e come sarà la proposta di Scorpius un giorno; lo guardo con la punta dell’occhio iniziare a tormentarsi le mani sotto il tavolo e sorrido. Il mio povero ragazzo non è per nulla romantico e la cosa più romantica che mi ha detto da quando ci conosciamo è stata un “ se solo non fossi stata la cugina del mio migliore amico penso che ti avrei mandato a fanculo anni prima di conoscerti realmente e mettermi con te. Ma invece ho resistito.”
E quindi so già che non mi posso aspettare molto  quando o come decideremo di mettere realmente su famiglia ma presumo che se mio padre non smette all’istante di metterlo in imbarazzo con i suoi sguardi alla “ io pretendo un discendente” rimarrò vedova ancora prima di diventare moglie.
Ah, l’amarezza della vita.
Cala un silenzio sempre più imbarazzante e …piccolo  che viene però salvato da Hugo che emette strani rumori con la bocca mentre succhia la pasta dal fondo del piatto. Mamma lo trucida con lo sguardo.
-Se continui così non potremo fare affidamento su di te per avere qualche nipote, Hug. Mangia compostamente!- lo rimprovera con garbo.
Lui ricambia lo sguardo indispettito come se fosse un bambino di due anni poi mi fissa intensamente forse pregandomi di accontentarli presto affinché la smettano di rompere le palle a lui.
E siamo a quota tre.
Tre coglioni che vogliono un bambino da me,  da me.
 Che poi, sono per caso un utero in affitto che si può comprare e fecondare quando si vuole?
E se fossi sterile? E se fossi solamente contro al diventare madre adesso? E se volessi vivere la mia vita?
E se solamente avessi voglia di mangiare delle uova al cioccolato, verrebbe scambiata come una voglia la mia?
 Verrei portata all’ospedale per parto prematuro o sarei libera di godermi questa Pasqua come altri migliaia di cristiani?
La mia famiglia, però, non è uguale a quella di questi altri fantomatici migliaia di cristiani quindi no, non sono libera di fare un cazzo.
 E quindi mi mangio le unghie sperando che almeno questo mi aiuti a reprimere la voglia di cioccolata al latte.
 Alla Kinder, spero, per sentirmi anche io un po’ più piccola e donare a loro il piacere di avere un’altra peste per casa.
 
 
 
 
Mamma pulisce la cucina, Hugo  sta sul suo letto- presumo- a parlare al telefono con qualche ragazza e non oso immaginare a fare cosa altro e papà dorme sul divano.Tutto è nella norma.
Io e Scorpius sediamo come sue scemi sulle sedie della cugina, rigidi, come se ci stessero puntando un fucile contro e ci stessero  studiando il che è veramente ridicolo.
Mamma ci dà le spalle, sorride, Scorpius mi dà le spalle ed  è teso, io do le spalle a nessuno e sono incazzata.
Il mondo mi dà le spalle e anche lui sorride. Che cazzo sorridono tutti quanti?
Dopo qualche altro minuto di silenzio catacombale mi alzo dalla sedia facendo volutamente rumore per far voltare Scorpius dalla mia parte.
Lui mi guarda confuso con quella faccia da pesce lesso che Madre Natura gli ha dato non ho capito in seguito a quale punizione. Con la mano gli faccio segno di seguirmi di sopra.
-Mamma, - proclamo a voce alta- io e Scorp andiamo un po’ di sopra.-
-Dove?- mi risponde senza voltarsi.
-In camera.-
-Andate in camera mia e di tuo padre, starete più comodi!-
Sono senza parole.
Mia mamma, la mia povera madre che pulisce i vetri cinque volte perché casta e pura, spaventata di lasciarli sporchi e tremendamente e rigorosamente legata alle regole mi sta invitando a scopare sul suo letto?
Ma è o meno mia madre?
Scorpius trattiene una risata con la mano al che io gli tiro un calcio in mezzo le gambe; geme.
Mamma mi volta preoccupata con ancora lo straccio rosa tra le mani – tesoro, stai bene?- gli chiede.
Lui sorride e annuisce prima di essere trascinato velocemente da me su per le scale. Mentre corriamo per il corridoio riesco solamente a sentire la voce di mamma ricordarmi che le lenzuola sono pulite e che quindi non ci dobbiamo fare problemi a sporcarle.
 Sporcarle.
 Quella donna sopravvaluta il mio ragazzo, veramente, davvero crede che lui abbia qualcosa che sporchi apparte la bava?
Okay, non voglio sapere risposta… certe volte l’ignoto è la scelta migliore.
 
 
 
 
 E questa è la mia Pasqua.
Sono seduta a terra, con il ragazzo che dovrei amare e che amo, amo nel amore più puro e candido ma anche più segreto nel mondo. Lui non sa di questo mio sentimento.
Nonostante stiamo insieme da quasi due anni non gli ho mai detto ti amo, non ne ho mai sentito il bisogno. A volte quando lui mi stringe forte a se lo penso così intensamente che spero che gli arrivi il mio pensiero, ma ne dubito perché dopo nemmeno due secondi inizia a ronfare e la cosa non prometterebbe niente di buono.
Sono seduta al suo fianco e a dividerci ci sta solo un grande, enorme uovo di pasqua aperto che insieme divoriamo.
Ci guardiamo e sorridiamo.
-Vedo che ti piace la cioccolata.- mi dice.
-La amo.- i miei denti sono ancora pieni di cioccolata eppure Scorpius mi guarda e sorride.  Con amore.
-Non me lo hai mai detto a me,- osserva serio.
Io non perdo il mio entusiasmo- Sì, lo so, ma tu non sei la cioccolata.-
-Ah, no?-
-No! Lei non mi tradirà  mai.-
-E che ne sai tu? Lei va in bocca a migliaia di gente-
-Vero, ma lei ama solo  me. Il nostro è un legame indistruttibile, forte e impenetrabile. Non puoi capire.-
Scorpius stringe tra le mani un grande, enorme direi, pezzo di cioccolata  e rimane così senza morderlo e farselo sciogliere in bocca. Lo fisso inerme senza riuscire a capire come possa resistere al fascino di quella  bontà marrone.
Lo scruto come un assetato guarda l’acqua nel deserto osservando quelle mani che in questo momento immagino stringere di tutto, all’infuori che me.
Lui sorride posando per un attimo la cioccolata a terra il che mi fa sbarrare gli occhi disgustata.  Come può osare mettere per terra tale delizia?
Vorrei  aggredirlo, ucciderlo, ma lui non mi da tempo perché si avvicina a me e mi stringe. Forte.
Mi stringe facendomi cadere dalle nuvole, mi stringe con amore e non con desiderio.
 
Mi ama più adesso che in due anni che stiamo insieme, forse.
Mi ama davvero.
Lascio cadere anche io il pezzo di cioccolata a terra e sorrido, sorrido tra le lacrime.
So che non c’è bisogno di dirlo, so che lui lo sa già eppure una coppia necessita di questo momento.
C’è chi lo fa con la prima notte di sesso, chi dopo due settimane che stanno insieme e chi, come noi, tra i residui di una camera sporca di cioccolata, in una casa che non è la loro e tra un uovo di pasqua rotto e mangiucchiato.
C’è ci lo fa con affetto, c’è chi lo fa con obbligo.
Noi?
Noi lo facciamo in un modo del tutto particolare.
Non piango, non mi commuovo e non rido, ma sono solo me stessa perché poggio la testa sulla sua spalla e penso fortemente che lo amo, lo amo come amo la cioccolata,lo amo come una mamma ama il proprio bambino, come un tifoso la sua squadra di Quidditch.
Lo amo profondamente e lui, questa volta, mia ascolta, si  sincronizza sulla mia stessa frequenza e mi sente veramente.
Sorride, infatti, sulla mia spalla e mi bacia il collo lento e dolce, poi sospira.
-Anche io ti amo, tesoro ma preferisco le fragole alla cioccolata. Nostro figlio sarà un bambino molto grasso se prenderà da entrambi.-
E rido, rido veramente.
Rido perché mi accorgo che lo amo e che forse sarei veramente pronta a innamorarmi di  un altro  lui.
Rido perché sono contenta e perché lui non si addormenta tra le mie braccia.
 
 
 
 
 
Un anno dopo ..
 
 
 -Spiiiinga. Signora, Spinga! Così, ce la sta facendo. Vedo la testa.-
Col cazzo che vedi la testa imbecille, vorrei dirgli, non stai nemmeno guardando tra le mie gambe.
E dovrebbe  però poi penso che la sua scelta è dettata anche da Scorpius che, al mio fianco, trucida con lo sguardo il ginecologo affinché tenga mani e sguardo a posto. Oh, se ci tiene ai suoi arti mi sa che fa bene a metterseli nel culo come aveva prima saldamente consigliato mio marito.
Esatto, marito.
Ci siamo sposati cinque mesi fa, al buio di una stupida giornale invernale.
Faceva freddo, era tutto  spento se solo non ci fosse stata la radiolina di Hugo a illuminare la piccola chiesa. Era una Domenica e lo stupido che mi ritrovo per fratello stava seguendo la partita in diretta della sua squadra preferita.
Ricordo ancora il “ GOAAAL” che urlò  nel mezzo dello scambio degli anelli!
Abbiamo litigato già una cinquantina di volte da quel giorno e uno di questo è stata la sera stessa, eppure abbiamo sempre trovato un modo per fare pace.
E lo amo.
Lo amo perché in questo momento mi stringe la mano facendo finta di non sentire gli insulti che gli sto dicendo e continuandomi a stare accanto.
Mamma e papà saranno contenti, penso, saranno contenti perché alla fine hanno avuto il bambino che desideravano e perché finalmente saranno nonni quando io ho solo ventidue anni.
E sarò contenta anche io quando le smagliature saranno diventate solamente un brutto ricordo e quando il dolore atroce che mi attraversa mi passerà. Sarò contenta perché saprò che la Pasqua e vicina e quindi potrò gustare nuovamente un uovo di Pasqua delizioso, così come piacciono a me.
Sorrido quando l’ultima spinta mi rende madre e libera nuovamente da questo atroce dolore. Mi rilasso e mi lascio andare sui cuscini, stremata.
-Signora, complimenti. Avete partorito una splendida bambina con ..  un grazioso neo sul labbro sinistro. No, mi scusi mi sbagliavo: è una voglia signora, una voglia marrone. Sa cosa potrebbe essere?-
Apro l’occhio sinistro e incontro quello di mio marito che ride senza staccare lo sguardo da me sussurrandomi che sono una pazza, anomala e insensibile donna che ha rovinato per sempre la vita di mia figlia con i miei insulsi desideri. E io, secondo voi, me ne importo veramente?
No.
Più che altro pregusto il mio dolce uovo di cioccolata che mi aspetta come premio di questa fatica di Ercole. Perché Ercole ha ucciso draghi e sconfitto mostri ma credetemi potrà essere stato stanco quanto vuole ma non ha  mai,  e dico mai, partorito una bambina grande quanto un uovo della Kinder gigante.
E non venitemi a dire che io non amo mia figlia, sapete? Perché se l’ho paragonata a della cioccolata c’è un motivo e per me, statene certi, non ci potrebbe essere dimostrazione d’affetto più grande.

Salve a tutti e buona pasqua. Mi sono ripromessa di scrivere di Rose e Scorpius almeno per ogni festa e lo farò. La storia originale Kick Ass non sta avendo più tanto successo, ma spero che almeno questa OS possa piacere. Qui incontriamo dei  personaggi diversi da come li abbiamo sempre visti: Ron adora Scorp come Hermione e Rose è diversa dal solito prototipo ma uguale a quella di Kick.
Hugo è  scemo ma lo adoro e Scorpius è perfettamente il mio ragazzo ideale: dolce, pazzo, isterico, maliziosa ma innamorato.
Questa storia non è stata scritta a fini di lucro perché i personaggi sono di J.K Rowling ma è stata scritta solo per farvi sorridere e per darvi i miei auguroni sinceri. Spero non ci siano grossi errori :)
Fatti e avvenimenti sono frutto della mia fantasia **
Un bacione e ancora Auguri; Mangiate tanta cioccolata Kinder <3

  
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