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Autore: Rei Hino    22/04/2011    9 recensioni
[Pre-Tos/Post TMP] La prima mattina dopo la prima notte con la persona che ami.
Una mattina come tante di vent'anni dopo, con la medesima persona.
Le cose cambiano totalmente... o no?
Jim/Bones [Spock]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco un altro parto delle mie notti insonni XDD Tra un Dumas e un Balzac (dannato esame di letteratura francese -.-) la mia mente necessita Jim e Bones XDD

Good Mornings

"Mmm..."
Mosse pigramente la mano destra sul morbido materasso, alla ricerca del caldo abbraccio nel quale si era addormentato la sera precedente, per la prima volta nella sua vita.
Un forte odore di caffè e cialde appena sfornate invase la stanza da letto, giunse fino al bel volto del ragazzo biondo scuro e illuminò le sue labbra carnose di un delizioso sorriso.
Guidato da quegli odori squisiti il giovane tenente si alzò dalle lenzuola disfatte e un brivido di freddo percorse il suo corpo nudo, già così adulto.
L’acqua bollente della doccia percorreva la sua pelle con grazia e delicatezza, come le mani forti e gentili che lo avevano accarezzato nelle ore precedenti, in quel letto disfatto, con curiosità e intraprendenza, con il desiderio e quel briciolo di nervosismo che sempre accompagnano una nuova meravigliosa esperienza.
Brividi percorsero la sua colonna vertebrale e tutte le membra del corpo al ricordo di quei baci e quei sospiri, quelle sensazioni, del tutto nuove, magiche, infinite.
Si infilò nel bianco accappatoio del dottore e scese lentamente le scale del suo appartamento, facendo tesoro di ogni singola immagine, di ogni singolo istante.
Lo sguardo dorato si illuminò nel vedere il piccolo tavolo della cucina, imbandito di ogni sorta di brioche e frutta, e poco distante, la schiena del medico, leggermente piegata sui fornelli ad attendere pazientemente che il caffè uscisse dalla moca.
“E’ Natale?”
Domandò divertita una deliziosa voce ancora insonnolita, Leonard sorrise e alzò le spalle
“Non sapevo cosa preferissi…”
“E invece di chiedere hai pensato di cucinare di tutto?”
Finì la frase per lui, accorgendosi di non riuscire, stupidamente, ad alzare lo sguardo su l’uomo, in una sorta di imbarazzo, che dopo quella prima notte insieme, probabilmente era del tutto fuori luogo.
“Ho messo il tuo accappatoio, non ho portato il mio, spero non ti dispiaccia”
Disse una cosa qualunque, cercando di apparire tranquillo, rilassato, spavaldo, come sempre.
“Figurati”
La mano del dottore gli fece cenno di sedersi e, restando in piedi accanto a lui, gli versò del caffè nella tazza
“Grazie”
Leonard gli si sedette accanto e aprì una graziosa zuccheriera argentata in mezzo a loro
“Serviti pure”
Disse indicando le numerose leccornie sul tavolino, Jim le osservò una per una con un appetito crescente
“Cominciamo bene, tra una settimana non entrerò più nell’uniforme!”
Scherzò afferrando dei toast e del burro
“A meno che non… si consumino…”
Aggiunse sottovoce, sorridendo, un incitamento a se stesso per riacquistare quella baldanza e quella leggerezza, quella sottile malizia, quella sicurezza, che si erano sciolte la sera precedente, in un turbinio di nuove e pesanti certezze, paure, titubanze.
Vide il dottore sorridere e scuotere leggermente la testa, sempre più sicuro che il ragazzo con il quale si era andato a confondere la vita, fosse la persona giusta per lui. Gli prese il polso, carezzando leggermente il dorso della sua morbida mano col pollice e tirò delicatamente il tenente verso di sé
“Non mi hai ancora dato il buongiorno Jim…”
Mormorò su quella invogliante bocca, Kirk alzò finalmente gli occhi trovando su quelle dolci labbra un tenero sorriso e ancora più su un meraviglioso sguardo color cielo terrestre, che era certo, non si sarebbe mai stancato di avere addosso
“Scusa…”
Sussurrò sorridendo, prima di unire la propria bocca alla sua.
 
Molte cose erano cambiate…
Molte ne dovevano cambiare...
 
§°°°°°§
 
“Mmm… Bones? Spock?!”
L’ammiraglio sbuffò svegliandosi nel letto da solo, per l’ennesima volta. Rumori di pensili aperti e chiusi ripetutamente, provenienti dalla cucina, lo fecero svegliare del tutto e, pigramente, lo accompagnarono fino al bagno.
L’acqua tiepida della doccia si raffreddò ben presto, segno di due docce precedenti. Nervoso e accigliato si infilò, ancora ad occhi semi chiusi, il primo accappatoio che trovò fuori dalla cabina vetrata.
In cucina trovò Bones seduto al tavolo rotondo con davanti una tazza di caffè fumante, intento a leggere le ultime notizie sul giornale elettronico.
“Non è il mio accappatoio quello?”
Chiese il dottore non alzando lo sguardo, Kirk non gli rispose neppure, alzò le spalle distrattamente e si avvicinò ai fornelli per prendersi del caffè
“E’ finito”
Lo raggiunse la voce di McCoy. Sbuffando e borbottando silenziosamente, Kirk si avvicinò al replicatore alimentare per farsi finalmente la sua necessaria tazza di caffè.
Si sedette pigramente accanto al Compagno, dopo un sonoro sbadiglio
“Me l’ha fatto amaro!”
Costatò dopo la prima sorsata
“L’ho riprogrammato, ingerisci troppi zuccheri”
Fu la secca risposta di McCoy, Jim scosse la testa e sorrise avvicinandosi a lui ulteriolmente
“Potresti aiutarmi a consumarli…”
Soffiò maliziosamente sul sensibilissimo lobo dell’orecchio, Bones si scostò con noncuranza
“Ti abbiamo comprato un tapis roulant, non l’hai mai usato!”
L’ammiraglio si accigliò offeso e aprì la bocca per parlare, ma poi decise di restare muto, limitandosi a scattare in piedi.
La presa del dottore gli afferrò saldamente il polso e lo tirò verso di sé
“Non mi hai ancora dato il buongiorno Jim…”
Sollevò gli occhi dal padd per incatenarli ai suoi, sorridenti, brillanti, sotto i quali lo sguardo d’oro non poté non sciogliersi immediatamente e ricambiare la furbetta espressione
“Scusa…”
L’ammiraglio si piegò su di lui catturandogli le labbra in un bacio profondo e passionale mentre le mani del dottore gli strinsero la vita tirandolo a sé ancora di più.
 
…e ogni cosa aveva raggiunto la sua perfezione.
 
**
Liberamente ispirato a un racconto sconsolato di mio padre che ricordava nostalgico i bei tempi quando mamma gli preparava la colazione nei primi tempi del fidanzamento  XDD
   
 
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