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Autore: KillianDestroy    23/04/2011    2 recensioni
il mistero di un futuro fatto di litigi, tradimenti, bugie, segreti e magie. questa sarà la vita di Esmeralda, appena 15enne, dopo l'annunciazione della profezia....
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa volta è molto molto molto probabile che troviate degli errori, però sono veramente molto di fretta che devo ancora finire di preparare la valigia ed è l'una passata. Devo pubblicare per forza oggi che non sarò a casa fino a mercoledì e al mare non ho la connessione ( o magari riesco a prenderla da un'hotel vicino, mi è già successo ... ). Comunque, sono quasi giunta alla fine. Ringrazio come sempre tutte coloro che continuano a seguirmi. un grazie particolare a franciii, Echelon Iaia e kiarame_86. Ragazze, siete favolose, seriamente. Ora, scappo. ci si sente settimana che viene.
Baci
Manu




Mancano poche ore al gran ballo. Solo ora mi rendo conto di come la mia vita stia per finire; stasera sicuramente dovrò compiere l’incantesimo. Almeno, stando alle parole di Francesca, questo è il programma. Shannon si comporta normalmente con Jared, e questo mi preoccupa di più. Chissà cosa starà architettando … non ho dimenticato le sue parole, piene, per la prima volta, dell’odio più puro. Ma com’è possibile? Shan non è mai stato così, ma infondo neanche io sono così. Anche se non ho molti ricordi della mia vita prima della Profezia, rammento solamente che ero la tipica ragazza a cui importava solamente il divertimento. Ai tempi frequentavo un gruppo chiamato “Ampaa”, di cui faceva parte anche mio fratello, e la scuola per noi non esisteva. Passavamo tutte le discoteche della scuola e, anche se eravamo in gran parte minorenni, ci ubriacavamo e, ovviamente, drogavamo. Non avevamo nessun ritegno, io meno degli altri. Ma la morte di Davide mi ha completamente cambiata. Certo, la sua morte non riguardava per nulla le discoteche, gli alcoolici o le droghe, ma mi ha fatto capire che è inutile buttare via la vita che per alcuni può terminare all’improvviso.  Ricordo ancora il giorno in cui mi portarono al Palace of Dreams e mi lessero la profezia: ero senza parole. Infondo ero una ragazzina senza ritegno, come potevo minimamente pensare di avere un compito del genere? Ed ora, eccomi qui, davanti ad uno specchio, con il continuo ticchettare dell’orologio che mi ricorda il poco tempo mancante alla mia fine. Non ho un vestito per la cerimonia e mi rifiuto di mettere quello confezionato da Francesca. Ma non mi interessa; ho troppa paura. Lo so, è tremendamente stupido; dovrei essere coraggiosa, sono un’Attesa! Jared mi distrae dai miei pensieri, entrando nella stanza.
-Hey, piccola, ti ho trovato un vestito per stasera.
-Grazie mille, Jay.
-Come va? Immagino come ti possa sentire, però sappi che io sarò lì, al tuo fianco.
Gli corro in contro e lo abbraccio. È così dolce!
-Ti amo, Jay.
-Ti amo anche io, Esme- mi sussurra tra i miei capelli, stringendomi sempre più- tranquilla, andrà tutto bene. Andrà tutto bene. Ora, è meglio che ti prepari. Vuoi una mano?
-Jared, mi spieghi come puoi essermi d’aiuto? Sei capace per caso di sistemarmi i capelli o truccarmi?- gli dico ridendo.
-No, però potrei aiutarti a toglierti i vestiti … - un sorriso maliziosi gli nasce sul viso. Beh, sarebbe una buona, anzi, un’ottima idea …
-Jared, ti prego … E poi hai da fare! Non devi prepararti?
-Ma mancano ancora tre ore! Intanto …
-Intanto potresti parlarmi del perché in questi ultimi giorni tu e Tomo continuiate ad andare al Palace of Dreams.
-Affari di lavoro. Cose che avevamo lasciato in sospeso anni addietro, e che dovevamo chiarire- risponde frettolosamente.
-Per esempio?
-Niente che ti riguardi.- e aggiunge, dopo avermi sentito sbuffare- Sul serio, amore, non complicarti la vita con affari che non ti riguardano. Credo che tu abbia già troppi problemi.
-E va bene. Ora, lasciami da sola che mi devo preparare- gli dico, spingendolo fuori dalla stanza.
Indosso il vestito, blu scuro come la notte, impreziosito da brillanti che ricordano le stelle. È lungo fino le caviglie, con le bordature in pizzo bianco, un corpetto e la scollatura ampia. I guanti sono bianchi e lunghi fino al gomito. E anche incredibilmente scomodi. Le scarpe sono classiche, bianche, con poco tacco e adatte per ballare. Raccolgo i capelli in un semplice chignon, lasciando qualche ciocca scura a incorniciarmi il viso. Passo al trucco, leggero sulle gote, utilizzando in modo particolare l’ombretto blu scuro sulle palpebre, per richiamare il colore del vestito, e un po’ di bianco brillanti nato, donando così un po’ di luce. Indosso la Triad, nascosta però da un altro ciondolo più vistoso, ed eventuali bracciali anch’essi parecchio vistosi, ma non per questo volgari.
Scendo le scale, facendo attenzione a non inciampare ed avere allo stesso tempo un portamento adeguato. In soggiorno Jared e Shannon mi stanno aspettando seduti sul divano, guardando la televisione senza realmente prestarvi attenzione. Appena si accorgono di me, si girano ed entrambi sono sorpresi. Jared mi viene incontro, prendendomi il viso tra le mani con delicatezza e posando dolcemente le labbra sulle mie.
-Sei bellissima … non esistono parole per descriverti- mi sussurra, con la bocca vicinissima alla mia.
-Hai proprio ragione, fratellino. Esme, sei a dir poco incantevole, lascerai tutti senza fiato.- Shannon non si è avvicinato, ha preferito apprezzarmi da lontano. Vedo i suoi occhi, pieni di desiderio, ma allo stesso tempo di affetto, e non capisco se è il mio Shan, o quello segnato dal controllo di Francesca.
-Oh, ragazzi, però così mi fate arrossire- dico io, abbassando lo sguardo e sentendo le guance avvampare- possiamo andare?
-Certo che sì. Tomo e Sonia ci raggiungeranno più tardi.- dice Jared circondandomi la vita con un braccio e dirigendosi verso la porta. Fuori una macchina bianca ci sta aspettando. Ha una linea classica, come quelle degli anni Cinquanta, sicuramente appena lucidata. Jared apre la portiera e mi fa accomodare sul sedile anteriore, prendendo poi il posto di guida, seguito da uno Shannon sbuffante che si siede nei posti dietro. Durante il tragitto nessuno parla, inizia a calare la sera e il cielo è colorato di arancione. Giunti a destinazione, attendiamo qualche minuto prima di scendere dalla macchina. Fatico a reggermi sulle mie gambe e Jared è obbligato a sostenermi, mentre ci dirigiamo verso il grande palazzo che segnerà, sicuramente, la mia fine. 
  
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