If you really know me
Eccomi qui. In una maledetta scuola di cui non ricordo il
nome. Chissà perché sono qui, alla fine.
Felice di conoscervi, Buffy Summers, diciotto anni. Diciottenne dal futuro
incerto, venuta in questa scuola per svelare i suoi segreti peggiori e nascosti.
Questa scuola è speciale: ci vengono solo i ragazzi che hanno bisogno d’aiuto,
che hanno dei problemi. Vengono qui per aprirsi, per parlare. E, alla fine, si
presuppone che l’obiettivo sia aiutarli. Aiutarli a superare tutto, aiutarli a
cambiare, ad essere migliori.
Entro dall’enorme portone che mi si presenta davanti, e vedo una marea di
ragazzi – diversi, credo – nel corridoio, che si aggirano spaesati.
Nessuno parla con nessuno, qui. Nessuno conosce nessuno.
I miei genitori, Joyce ed Hank, mi ci hanno mandata. Va bene, d’accordo… avrò
qualche piccolo problema nel mio liceo, ma… non è poi così grave! Non voglio
stare qui!
I miei pensieri vengono interrotti da un altoparlante, la cui voce femminile
risuona in tutto l’edificio creando un eco.
Dice che dobbiamo dirigerci in palestra. Io non so nulla di questo posto, quindi
seguo tutti gli altri.
Un ragazzo – che io trovo particolarmente strano – mi sta accanto, guardandomi.
Ha dei capelli così strani! Mai visto un tipo così…
Immagino che la ragazza che ci ha chiamato sappia chi siamo.
Ma torniamo al ragazzo… ha uno strano ghigno disegnato sul volto, come sapesse
già la sua terribile sorte. Che cosa succederà? Mi sta mettendo paura. Oh, Dio…
che occhi… mi sta fissando intensamente! Non fissarmi, non ce la faccio…
Senza che io me ne accorga, siamo nella palestra. Ci sono quattro cerchi di
quattro colori diversi. Giallo, rosso, viola e blu.
Finalmente lo strano ragazzo va per la sua strada, e io rimango impalata come
una cretina in mezzo alla palestra.
Mi si avvicina la ragazza che ci ha detto di venire qui, e dal cartellino che
porta sulla maglietta leggo che si chiama Kate.
Nome strano, penso. Kate… dove l’ho già sentito? È bionda e mi osserva. Con
sguardo inquisitore, per giunta! Chi si crede di essere?
“Tu sei Buffy, giusto? Benvenuta!” mi accoglie, sorridendomi amichevolmente.
“Sì, sono io.”
“Bene, io sono Kate.” Mi porge la mano. “Posizionati in quel cerchio viola, per
favore.”
Oh, no! È il cerchio dello strano ragazzo! Non posso andare da un’altra parte,
magari lontano da tutti?
“Ah… non potrei andare in un altro cerchio?”
“Mi spiace. Lì manca una persona e quella sei tu. Gli altri cerchi sono già
tutti pieni.”
Maledizione! Ci mancava solo questa. Ma dai, Buffy! Cosa può farti uno stupido
ragazzo dai capelli ossigenati che tu trovi strano? Magari è anche simpatico!
“D’accordo.” Annuisco e mi posiziono nel cerchio, stando in piedi.
E il ragazzo biondo mi affianca, di nuovo. Mi sta – ancora – fissando, con i
suoi occhi color oceano.
Dietro di lui, c’è una panchina. Vedo che un ragazzo – capelli bruni, con un
viso d’angelo – se ne sta da solo,
guardandoci tutti. Chissà che problema ha.
Vedo che il biondo guarda dove sto guardando io, facendo una faccia
indifferente. Muovo lo sguardo per un secondo, guardando Kate, e poi lo rivolgo
di nuovo a lui.
Ma dov’è finito? Non lo vedo più! Cerca, Buffy, cerca. Oh, è per terra! Si è
seduto per terra con le gambe incrociate… ma che sta facendo?
Kate lo fissa, espressione severa e arrabbiata, nessuna discussione, chiunque tu
sia, alzati!
“Spike, ti dispiace? Alzati immediatamente!” lo richiama, e lui sbuffa. Non fa
niente, resta impassibile nella sua posizione. “D’accordo, fa’ come vuoi.
Possiamo cominciare.”
Vedo che ci indica delle sedie, e dopo suppongo dirà chi si deve sedere lì.
Un minuto… Spike? Che diavolo di nome è?
“Buffy, Dawn, Spike, Willow e Angel.” Kate riprende a parlare e ci indica una
sedia. Chi saranno gli altri? Beh, Spike so chi è, almeno…
Lo vedo sorridere. Perché diavolo sta sorridendo? Oh, aspettate… sta sorridendo
a me! Oh, mio Dio… qualcuno mi aiuti.
Vedo che altri ragazzi si avvicinano a me, io mi sono già seduta. Stranamente,
ora Spike è di fronte a me, e non accanto. Mi fa un certo effetto…
Ehi! Il ragazzo che se ne stava tutto solo sulla panchina… è qui, adesso! È
carino, in fondo… chissà perché stava solo… magari è un tipo oscuro!
Si siede vicino a me, guardando il pavimento. Mi sembra che abbia paura, o forse
è semplicemente timido. Non saprei.
Altre tre ragazze si avvicinano e si siedono. Una di loro ha i capelli rossi,
leggermente corti. Sembra molto timida anche lei, infatti non guarda nessuno
negli occhi.
L’altra ha i capelli castani, lunghi e lisci. È carina! Credo sia molto
simpatica. Lei non mi sembra timida, anzi… mi sorride. Io ricambio, cercando di
sembrare cordiale.
L’ultima ragazza, invece, ha i capelli biondi, lo sguardo un po’ perso nel
vuoto, a metà fra lo smarrimento e la timidezza.
Chissà cosa faremo, adesso… ritrovarmi fra tutta questa gente è davvero strano…
ma io non dovrei essere una chiacchierona? Che cosa mi prende?
Dovrò conoscerli ed aiutarli, e dovrò parlare di me. Non deve essere difficile,
vero?
Note dell’autrice
Salve a tutti! Che cosa ne pensate?
Spero che vi piaccia questa fic… io ci tengo molto. È tutto in carattere AU, e
tutti i personaggi hanno dei problemi.
In questa scuola, ovviamente, poi nasceranno amori e amicizie, e molte persone
si legheranno.
Buffy, Dawn, Angel, Willow, Tara e Spike, tutti con una storia da raccontare e
con un passato misterioso alle spalle. Un AU un po’ insolito, lo ammetto, ma
spero che possa suscitare il vostro interesse e la vostra curiosità.
Grazie a tutti per la lettura.
Merel