Autore: HarryJo (in questo primo capitolo, anche IzzyMcCartney)
Titolo: Harry Potter e il
viaggio della Giratempo
Personaggi:
Harry
Potter, Hermione Granger, Fred Weasley, Ginny Weasley, Ron Weasley, Luna
Lovegood
Pairing: Harry/Ginny, Fred/Hermione, Ron/Luna
Genere: avventura, sentimentale, fantasy
Rating:
verde
Avvertimenti: What if?
Harry Potter e
il viaggio della Giratempo
Prologo
« STUPEFICIUM! ».
Uno zampillo di luce rossa colpì il Mangiamorte più vicino, che barcollò
all'indietro e urtò contro una pendola, facendola cadere. Il secondo però
riuscì a schivare l'incantesimo con un balzo e puntò la bacchetta contro
Hermione, che stava uscendo allo scoperto per prendere meglio la mira.
« Avada... »
Harry si tuffò sul pavimento e gli agguantò le gambe, atterrandolo e facendogli
sbagliare la mira. Nell'ansia di aiutarlo, Neville rovesciò un tavolo e puntò
tremando la bacchetta contro i due che si rotolavano sul pavimento, gridando: « Expelliarmus! »
Le bacchette di Harry e del Mangiamorte schizzarono via verso la porta della
Sala delle Profezie; un attimo dopo stavano correndo tutti: il Mangiamorte in
testa, Harry alle calcagna e Neville dietro, chiaramente inorridito dal
risultato del suo incantesimo.
Poi, sopra di loro, altre due porte si spalancarono e sette persone irruppero nella
stanza: Sirius, Lupin, Moody,
Tonks, Kingsley, Fred e
George.
« Qualcuno ci ha chiamato? »
chiese Fred, con sorriso beffardo, avvicinandosi.
« Sembrava aveste bisogno d'aiuto » rispose a sua volta George, lanciando
uno Schiantesimo al Mangiamorte più vicino,
tranquillo.
Dopo un primo momento in cui tutti erano rimasti fermi, sorpresi dall'arrivo
tempestivo dei sette, la battaglia ritornò a infuriare, e il Mangiamorte
ricominciò a correre cercando di recuperare la bacchetta, seguito da Harry e
Neville.
« Levati di mezzo, Harry! »
gridò Neville, deciso a riparare il danno.
Harry si tuffò di lato mentre Neville prendeva di nuovo la mira e urlava: « STUPEFICIUM! »
Uno zampillo di luce rossa volò oltre il Mangiamorte per centrare una
vetrinetta appesa al muro, piena di clessidre di varie forme, che cadde e si
infranse in un torrente di vetro, poi tornò sulla parete, perfettamente
riparata, poi ricadde e si frantumò...
Fred ormai era a un passo dalla vetrina che continuava a rompersi e
ricostruirsi, e ormai anche Neville e Harry l'avevano raggiunto.
Da dietro, si sentivano i passi frettolosi di Ron, Ginny e Luna, incostanti,
che si reggevano a vicenda, mentre Ron sembrava delirare e la sorella aveva
problemi a reggersi in piedi, con evidente dolore alla caviglia.
Un lampo di luce verde passò sopra la testa di Fred, che riuscì appena in tempo
ad abbassarsi e schivarlo, volgendo lo sguardo proprio verso una delle cose che
conteneva la vetrina in quell'istante infranta.
Harry, preoccupato, si guardò intorno, cosciente del fatto che a momenti i
Mangiamorte li avrebbero raggiunti, e loro erano
lì fermi, incapaci persino di muoversi per cercare di nascondersi.
« Cosa facciamo?! » si
ritrovò disperato ad urlare agli amici.
Ma nessuno sapeva rispondere. Intanto Fred si era rialzato, tenendo in mano una
specie di collana, con un ciondolo che continuava a girare e rigirare su se
stesso.
« Che cos'è questo coso? E' impazzito o sbaglio? »
Tutti si voltarono a guardare ciò che aveva in mano il rosso, e si incantarono
per qualche secondo a distinguere solo la collanina e un qualcosa che
continuava a muoversi all'impazzata.
« Una Giratempo... » mormorò Harry, piano quasi
da risultare impercettibile.
« Una cosa? » chiese
Fred, un po' allarmato dal fatto che quell'affare non si fermasse.
Tutti si voltarono a guardare Harry, che cercò di spiegare meglio che potè.
« È una Giratempo.
Serve a tornare indietro nel tempo. Ce n'era una teca piena prima, ma lo Schiantesimo di Neville l'ha colpita, per questo dev'essere impazzita... » disse,
più a se stesso che agli altri. Era come se la battaglia fosse a centinaia di
chilometri di distanza, e non solo a qualche metro. Ogni tanto si sentivano
urla e imprecazioni di Mangiamorte e membri dell'Ordine, ma affascinati com'erano
dalla Giratempo, era tutto di un debole sottofondo, e
nessuno pensava più che da lì ad un istante sarebbero potuti crollare colpiti
da un Anatema Che Uccide.
Poi, di colpo, con un scatto netto, la collana smise
di girare su se stessa, e fu come se tutto quanto attorno a loro si fosse
fermato.
Ormai il silenzio avvolgeva tutti quanti, niente si riusciva più a riconoscere
del luogo che li ospitava, nulla si riusciva a vedere se non il contorno di
quelli attorno a Fred e alla Giratempo.
« E' il tempo » sussurrò sgomenta Hermione. « Il tempo... »
Harry capì di aver già vissuto quella sensazione stranissima di essere
trasportato in un viaggio oltre il tempo, all'incirca due anni prima, assieme
alla sua migliore amica. Allora, tre giri e mezzo della Giratempo,
li avevano portati indietro di tre ore... Ma i giri fatti da quella rotta che
aveva in mano Fred erano innumerevoli, e così veloci da non poter neanche
immaginare di riuscire a contarli o a fare una supposizione di quanti potessero
essere...
Guardò Hermione. L'amica sembrava pensare la stessa cosa ed era avvolta nei
suoi pensieri.
Passarono alcuni minuti di oblio, mentre tutti si chiedevano che fine avrebbero
fatto, quando poi tutto si fermò improvvisamente.
Harry non si guardò neanche intorno, ebbe solo coraggio di chiedere la cosa che
più gli fremeva.
« Dove siamo? Che ne è della battaglia? »
Ma più guardava i suoi amici, più dal loro sguardo capiva che si trovavano
confusi almeno quanto lui.
* * *
Hermione si guardava intorno spaesata; la battaglia, i Mangiamorte, il
Ministero… tutto scomparso.
Intorno a lei, spaventati ma sempre guardinghi, c’erano Harry, Ron, che non
sembrava stare molto bene, Ginny, che ancora si reggeva a Luna, e Fred, che
stringeva ancora tra le dita
Per cercare di capire dove si trovassero, la ragazza dedicò maggiore attenzione
al paesaggio che li circondava.
Tutt’intorno a loro si stendevano prati verdi e campi coltivati e, poco più
avanti, v’era un bosco.
Potevano essere ovunque…
Aveva deciso che era ora di darsi da fare per cercare di risolvere quella situazione,
quando Harry parlò.
« Dove siamo? Che ne è della battaglia? »
Si voltò verso di lui, sul suo volto un’espressione di pura preoccupazione.
« Harry… io penso che
Tutti la guardarono sgranando gli occhi; Fred le si avvicinò.
« Vuoi dire che questo aggeggio ci ha trasportati
chissà dove e in chissà quale epoca? » domandò,
continuando a osservare
Hermione annuì.
« Ma magari… che so… ci ha solo portati fuori Londra… » ipotizzò Ginny.
Harry scosse piano la testa e disse: « Non credo sia
possibile, le Giratempo possono solo viaggiare nel
tempo. »
Hermione sospirò e suo malgrado annuì nuovamente.
« Io dico di cercare qualcuno. Chiedere informazioni. » suggerì Fred.
Tutti concordarono e, con Harry che sorreggeva Ron e Luna Ginny, si
incamminarono verso il bosco.
C’era un sentiero che si snodava dritto tra piante e cespugli; Hermione e Fred
camminavano avanti agli altri e cercavano di guidarli fuori da lì.
« Hermione, secondo te dove siamo? O meglio, in che
anno siamo? » le chiese improvvisamente Fred, quasi in
un sussurro.
La ragazza alzò lo sguardo su di lui e rispose: « Non
ne ho la minima idea… per ora. »
Dopo quel breve scambio di parole continuarono a camminare senza parlare più;
alle loro spalle, Ginny zoppicava e Ron faticava a stare in piedi: bisognava
trovare al più presto una qualche soluzione.
Dovevano essere passate almeno due ore da quando si erano incamminati
all’interno del bosco e, finalmente, videro un cono di luce tra gli alberi e
uscirono su una stradina fangosa.
Si guardarono bene intorno: alla loro destra, alla loro sinistra, solo campi.
Davanti a loro, continuando per la stradina fangosa, invece, c’era un
villaggio. Già, proprio un villaggio.
Si avvicinarono di più, giungendo quasi alle porte del villaggio; c’erano carri
e capanne di pietra, donne vestite di miseri abiti coltivavano i loro piccoli e
orti e i bambini correvano avanti a indietro, rincorrendosi per la strada
fangosa.
Hermione spalancò la bocca e si aggrappò al braccio di Fred per non svenire.
« Hermione, tutto bene? »
chiese lui preoccupato.
Lei mollò subito il suo braccio e prese un respiro profondo, voltandosi poi
verso i compagni.
« Ragazzi, penso di sapere dove siamo finiti. » disse piano, soppesando le parole una a una.
Prima che gli altri potessero esortarla a proseguire, un uomo si avvicinò loro,
squadrandoli da capo a piedi.
« Chi siete? Non vi ho mai visti da queste parti… »
disse sospettoso, per aggiungere poi « Siete abbigliati in modo così bizzarro!
»
Anche alcune donne si accorsero della loro presenza e, distratte da quegli strambi
forestieri, abbandonarono i lavori che stavano svolgendo per andare a
osservarli meglio.
« Oh, ma siete così giovani! Che strani abiti
indossate… da dove venite? » iniziarono a tempestarli di domande e, prima che
avessero il tempo d’inventarsi qualcosa, una donna esclamò in tono apprensivo: «
Quel ragazzo coi capelli rossi non sembra stare molto bene… e anche l’altra
ragazzina… bisogna curarli! » e fece loro segno di
seguirla.
Camminavano lentamente alle spalle della donna, quando Harry si ricordò cosa aveva
detto poco prima l’amica.
« Ehi, Hermione » mormorò. « Allora dove… dove pensi
che siamo finiti? », chiese incerto.
Fred si voltò a guardarla e Luna rallentò il passo, erano in attesa.
Hermione non si fermò e disse solo, con tono deciso: «
Medioevo. »
{ Spazio HarryJo.
Salve gente!
Sono di nuovo qui, e stavolta con
una long.
Ci tengo a precisare che questo
prologo era stato già pubblicato nell’account Harry_Jo e Misa N. Difatti era iniziata come una ff a due mani, in cui io avrei scritto la prima parte di
ogni capitolo dal punto di vista di Harry e Misa N (l’attuale
IzzyMcCartney) la seconda, dal punto di vista di
Hermione. Purtroppo non siamo più riuscite ad andare avanti con altri capitoli,
ma io ho deciso di cercare di continuarla, con il permesso di Izzy. Ovviamente senza di lei (♥) la qualità della storia sarà più
scadente, ma accontentatevi v.v
La prima parte di questo prologo
riprende degli spezzoni del quinto libro, in parte modificati per adattare la
trama della storia.
Spero che il prologo sia stato di
vostro gradimento e ricordate che i commenti sono sempre graditi, in particolar
modo le critiche costruttive.
Baci,
HarryJo