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Autore: Lord_Envy    23/04/2011    1 recensioni
Il secondo (atteso?) capitolo della saga "Dèi ed altri dèi" è qui! Avviso chi seguirà la storia che questo secondo 'libro' analizzerà meglio i caratteri dei vari protagonisti e si vedranno nascere relazioni più concrete... ecco a voi una citazione:
''Allora, che vi sta succedendo?'' domandò la donna ma nessuno dei quattro rispose.
''Tranquilli, so tutto di voi'' sussurrò sorridendo e i quattro si irrigidirono scambiandosi sguardi preoccupati ''Mi manda il professor Fos. Lui al momento è occupato con faccende burocratiche troppo noiose'' e gesticolò guardando in alto.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aaaaaaaaaaaaaaaaaaauguri di Buona Pasqua a tutti i miei affiatati lettori ma anche a chi è passato di qui per caso *O*

Volupta

Un pò meno sconvolta di prima ma sempre più sconvolta del dovuto, Luft decise comunque di rimanere il pomeriggio a scuola per l'incontro settimanale con il teatro.
Era dietro le quinte diretta al suo camerino quando il suo marciare fu fermato da un lamento soffocato. Pur conoscendo quella voce si preoccupò e iniziò a cambiare direzione seguendo le onde sonore fino a raggiungere il luogo dei sibili.
La porta non era chiusa bene quindi basto spingerla un poco per vedere cosa stesse accadendo. Torm, senza maglia, cercava di tamponare una ferita su un punto della schiena inarrivabile mettendo a repentaglio l'elasticità dei suoi arti superiori.
Il rumore della porta non più nuova fece roteare lo sguardo di Torm dalla sua spalla riflessa sullo specchio alla figura di Luft un pò più a destra.
Non felice di vederla dopo il volo che gli aveva fatto fare, il ragazzo si limitò a squadrarla di  traverso stringendo i denti dalla rabbia.
''Posso?'' disse Luft timidamente.
''Che c'è? Vuoi terminare il lavoro?'' tuonò Torm seguito dal cielo mentre si girava incrociando le braccia.
''No, voglio aiutarti!'' rispose poggiando la cartella per terra e prendendo un batuffolo di cotone e il contenitore del disinfettante.
Avrebbe voluto rispondere 'faccio da solo' ma le braccia di Torm, come quelle di qualsiasi essere umano, non erano abbastanza lunghe per raggiungere quel punto quindi si limitò a girarsi mentre il suo viso si deformava in un broncio.
''Brucia un pò.'' sussurrò Luft mentre appoggiava il cotone imbevuto di disinfettante sull'escoriazione.
''Ma per favore! Ho usato così tante volta questa roba alla scuola vecchia che ormai sono immune.'' rispose a metà fra una battuta e una triste verità.
Mentre tamponava il cotone sulla ferita, le dita di Luft sfiorarono per dubbia casualità la pelle della schiena di Torm che confuse quella sensazione tattile con le carezze del cotone.
Ammaliata dalla sua pelle, che sinceramente non aveva niente in più rispetto ad altre pelli ma quando la chimica si mette in moto bisogna prepararsi a perdere, Luft abbondò la superficie di contatto tattile fino ad appoggiare completamente la sua mano sula sua schiena cosa che Torm notò.
Spostando il suo sguardo dalla propria mano, Luft finì col guardare il busto del ragazzo riflesso nello specchio e notò qualche cicatrice sottile e poco evidente.
''Questi?'' domandò Luft facendo strisciare le sue mani sul corpo di Torm per accarezzare meglio quei sottili graffi che tanto l'affascinavano.
Sorpreso da quel movimento da parte di Luft, Torm si schiarì la voce e guardandola le fece intuire la risposta.
''Ah!'' commentò appoggiando la sua testa alla spalla del ragazzo. ''Scusa'' aggiunse.
''Non devi scusarti, io ho cercato di fulminarti!'' le sorrise appoggiando le proprie mani su quelle di Luft e stringendole leggermente sorprendendosi di quanto fossero piccole e sottili.
Era così, in quella posizione, lei dietro di lui, sapendo bene che se qualcuno dei due si fosse mosso avrebbe rotto quell'armonia ma Torm decise comunque di provarci.
Si girò mettendosi di fronte alla ragazzina ancora immobile, le sue mani fredde su suo petto e le sue mani rassicuranti sui suoi fianchi mentre i due volti si avvicinavano.
''Non posso'' mormorò Luft distogliendo lo sguardo.
''Non puoi o non vuoi?'' domandò il ragazzo avvicinandola ancora di più alla sua faccia.
''Non posso'' rispose e cedette alla tentazione facendosi baciare prima e baciandolo dopo. Ripetutamente.
  
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