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Autore: LyndaWeasley    24/04/2011    5 recensioni
[Caspian x Edmund] Slash!
«Ma... mi stai dicendo – anzi, facendo vedere – che tu in tutti questi giorni stavi leggendo delle righe immaginarie?».
«Per te sono immaginarie, per me sono la tua storia».

Ovviamente ambientata in un punto imprecisato de "Il Viaggio del Veliero", mentre affrontano i mari in tempesta.
Buona lettura,
Lin.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Edmund Pevensie
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: Purtroppo né Caspian né Edmund mi appartengono (in realtà mentalmente sì, sono miei), quindi non scrivo questa storia con scopi di lucro e robe varie. Tutti i diritti sono riservati a Lews – pace all’anima sua.

 
Note personali pre-storia: Ho scritto questa piccola shot perché avevo una malsana voglia di una slash tra Caspian e Edmund, spero che possa piacere. La vorrei dedicare a tutti coloro che amano questa coppia – come me – ma soprattutto a Catta e a Chiaki (Lellas92 - Chiaki ), che hanno avuto la pazienza e l’ammmmmore di leggerla in anteprima e depurarla dalle sue impurità u.u Tanto affetto per le mie dementille
Ci si risente a fine storia!

 

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HO LETTO UN LIBRO CHE PARLA DI TE

 

 

Lo aveva osservato spesso in quei giorni, e non poteva far altro che confermare la sua ipotesi: Caspian era pazzo.

Chissà, forse era solo colpa del continuo ed estenuante cambio di rotta, o dei frequenti litigi tra l’equipaggio a causa dei mari sconosciuti e infidi, che avevano dato alla testa a tutti.

Lo sorprendeva sempre intento a leggere un foglio spiegazzato e mezzo ingiallito – probabilmente molto vecchio – che custodiva gelosamente nella tasca destra dei pantaloni; come faceva a sapere che si trattava proprio della tasca destra? Beh, non è che lo aveva osservato spesso, ma... sempre, ecco. Insomma, quanto bastava per capire a cosa pensasse in ogni momento.

Non era una spia, semplicemente lo trovava interessante.

Una volta si era perfino avvicinato per cercare di capire cosa attirasse la sua attenzione in quel modo, ma non c’era stato verso: il nuovo Re di Narnia non aveva intenzione di renderlo partecipe dei suoi pensieri.

«Cosa leggi così attentamente?» gli aveva chiesto, ma come risposta aveva guadagnato un occhiolino e nulla di più.

Aveva riposto il foglio – sempre nella tasca destra – per poi uscire dalla cabina e dirigersi a prua, probabilmente ad osservare l’orizzonte. Sì, Edmund sapeva anche che lui amava scrutare l’orizzonte, specialmente al tramonto.

 

***

 

«Si può sapere che mi nascondi?» domandò Edmund una sera, mentre trangugiava una pagnotta.

«Ti interessa così tanto?».

«Beh, te ne stai sempre seduto lì a leggere lo stesso pezzo di carta tutti i giorni e a tutte le ore! Diamine, vorrei sapere cos’è che ti prende così tanto per distrarti da... tutti gli altri, ecco. Da me» rispose Edmund, con una lieve nota isterica nella voce.

Caspian sorrise, il suo solito sorriso sghembo.

«Lo vuoi sapere?».

«Solo se lo vuoi tu». La voce di Edmund tremava e nemmeno lui ne capiva il motivo.

Caspian sospirò e tirò fuori il foglio dai pantaloni: ora che il giovane Pevensie lo vedeva da vicino, quel maledetto pezzo di carta straccia, gli sembrava ancora più vecchio di come se l’era immaginato. Caspian lo spiegazzò, mantenendo un’aria tranquilla e serena, come suo solito.

Fissò per un attimo quella specie di pergamena malandata e poi si rivolse a Edmund.

«Una volta ho letto un libro» disse solamente, spostando lo sguardo da lui alla finestra della cabina. «Questo libro parlava di un ragazzo, un ragazzo coraggioso e forte, fedele alla sua famiglia. Parlava di un ragazzo che inizialmente mostrava un certo interesse per l’oscuro, per il potere, ma che poi ha calpestato quella parte di sé stesso per dedicarsi all’amore e a tutto ciò che lo faceva stare bene».

Bel libro, pensò Edmund, non capendo a cosa si riferisse.

Anche lui – seppur perché costretto da sua sorella Susan – aveva letto una marea di libri, ma non andava di certo a raccontare le trame in giro. E poi non è che gli interessava granché.

«Interessante» commentò, sghignazzando. «E magari questo ragazzo era anche un Principe».

«Non proprio» rispose Caspian pacato. «Era un Re».

Edmund ammutolì immediatamente. C’era qualcosa sia nello sguardo che nel tono del ragazzo che non lo convincevano; trasmetteva emozioni a cavallo tra il triste e il tranquillo, una cosa un po’ strana in effetti.

«Non ti seguo» disse solamente lui, allargando le braccia e accasciandosi su di una sedia.

«Ho letto questo libro... un libro che parla di te» esordì, guardando Edmund dritto negli occhi. «Un libro che parla di te, Edmund».

«Di... me?». Ora era ufficiale: non ci stava capendo un tubo di quella situazione.

«Sì». Caspian stava delirando, questo era poco ma sicuro. «Vuoi sapere che c’è scritto su questo foglio?» disse poi, sventolandoglielo di fronte agli occhi.

Edmund annuì titubante e l’altro glielo passò, sorridendo.

Quello che vide lo lasciò senza fiato: il foglio era vuoto.

«Ma... mi stai dicendo – anzi, facendo vedere – che tu in tutti questi giorni stavi leggendo delle righe immaginarie?».

«Per te sono immaginarie, per me sono la tua storia».

«Non ti sto seguendo, Caspian, davvero. Parla chiaro, sono giovane e non credo di avere ancora tutti i neuroni sviluppati quanto i tuoi!» saltò su il giovane Pevensie, realmente infastidito: ma dove stava andando a parare? Quel discorso non aveva senso. «Insomma, mi stavi dicendo che hai letto un libro – più precisamente un libro su di me, che non ho idea di dove tu l’abbia trovato – e poi te ne salti fuori con un foglio bianco, anzi ingiallito, e poi mi dici che in quel foglio riesci a leggere la mia storia. O sono scemo o lo sei tu, e io sinceramente opto per la seconda».

E’ un Re, e tutto ciò che lo circonda è un mistero. Ma anche lui era un Re e decisamente non era così enigmatico.

«Edmund, io sto aspettando il continuo di quella storia... sto aspettando che quel foglio si riempia di scritte indelebili».

In quel momento non seppe se avessero preso una secca o se il pavimento in legno sotto ai suoi piedi fosse svanito nel nulla: Edmund stava volando, e con lui una serie di pensieri contrastanti.

Poi si accorse che, invece, era solamente preso dallo sguardo scuro di Caspian. Non era successo nulla, lo stava semplicemente fissando senza battere ciglio.

«Okay... sto impazzendo...io-» balbettò senza sapere nemmeno lui cosa dire.

Un’onda piuttosto violenta fece sbandare la barca e in una frazione di secondo si ritrovò catapultato sopra all’amico, evidentemente sorpreso: i loro sguardi così vicini bramavano avidamente il desiderio dell’altro, solamente che questo Edmund non riusciva ancora a comprenderlo.

Si schiarì la gola e tossicchiò, senza riuscire a muoversi. «Ehm, e cosa vorresti ci fosse scritto su quel foglio?».

«Questo» rispose pacato Caspian, sporgendosi verso di lui.

E poi fu in mezzo alle nuvole.

Ho letto un libro che parla di te.

 

 

***

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo me medesima:

 

Ed eccoci qua, alla fine.

Lo ammetto, è una trama un po’ contorta e non so perché m’è venuta in mente. Spero davvero che vi sia piaciuta **

Io amo lo slash, ma è la prima volta che mi cimento davvero: ho scritto qualcosina su Merlin, ma più che altro solo accenni. Sarò riuscita nel mio intento? U_U ci terrei a saperlo, grizie.

Non mi resta che ringraziare ancora Catta e la mia Ente per il betaggio, e ci sentiamo alla prossima storia su Narnia *.* (E’ già pronta, sto solo aspettando il risultato del contest e poi la pubblicherò).

Eeeeee niente, i commenti di qualunque tipo sono ben accetti – sono aperta alle critiche, quindi non abbiate paura di farmene – un saluto a tutti e grazie in anticipo!

Lin :3

   
 
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