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Autore: Lady_R    24/04/2011    3 recensioni
E' la mia prima Fiction e non so se vada bene, è un pò demenziale, praticamente parla del soggiorno della sorella dei fratelli Vargas, Sicilia, nella casa di Germania... E se questa ragazza avesse una cotta per Ludwig? Come se la caverà il nostro amato Doitsu a contatto con una donna? ... Non perdetevi la storia e fatemi sapere cosa ne pensate :) grazie.
Genere: Parodia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano in camera di Etna, Ungheria si sedette sul letto.

-*Istenem … Prima non ci avevo fatto caso, ma …- Osservava l’amica meravigliata, la bruna le sedette accanto.

-Ma cosa?- Sicilia era un po’ confusa.

-Non che gli abiti che indossavi prima non ti stessero bene … ma … Sei bellissima vestita così!- Sicilia arrossì.

-Bellissima?! Andava bene se magari avessi indossato un abito da sera … sembro un maschiaccio!-

-Per me invece stai benissimo, dove li hai presi?-

-I pantaloni sono di Kiku, la camicia di Feliciano … comunque grazie-

-Come mai hai deciso di cambiare Look? A Ludwig piacciono le maschiacce?-

-M-ma sei scema? Certo che no! Non è stata una mia idea- Rispose irritata.

Le raccontò gli avvenimenti di quella mattina: Gilbert che la insulta, Francia che le rovina il guardaroba e Germania che la difende.

-Grrrrrrr … Ma io a quegli *seggfejek li disintegro-  Era furiosa. Scattò all’in piedi e si avviò verso la porta, ma la siciliana la fermò.

-Ferma … A Gilbert lo hai già conciato per le feste, mentre per quanto riguarda Francis sono felice che ci abbia pensato Lud- Sul volto di Sicilia comparve un lieve sorriso, le tornarono alla mente le parole di Germania: “Quando ti ho visto a terra in lacrime … quasi non ci vedevo dalla rabbia”. L’espressione di Ungheria cambiò, si addolcì.

-Com’è carino … ecco un’alta conferma che gli piaci- Disse soddisfatta.

-Mi stava per baciare … se questa non la chiami conferma…?!-

-Come ti invidio- Si sdraiò sconsolata sul letto, l’altra si affacciò alla finestra, vide nel cielo delle grandi nubi, nell’aria si poteva sentire quell’odore ferrato ma leggero dell’imminente arrivo di pioggia.

-Ho trovato!- Annunciò la siciliana provocando un quasi infarto all’ungherese.

-C-cosa?-

-Come poter finalmente stare tra le braccia del mio Lud- Si sedette accanto all’amica.

-E tu mi aiuterai-

-Certo!-

Dopo aver sistemato il prussiano in camera sua, il quale si addormentò all’istante (significa che il nostro caro Germania ha fatto prendere al fratello una pillola speciale ^_^ Nd autrice) (Ho dovuto, si lamentava di continuo -.- Nd Ludwig) , tornò in salotto ma non trovò nessuno, andò in camera di Sicilia ma sentì delle voci ,preferì non disturbare. Decise di incamminarsi verso il suo studio dove potersi dedicare alla lettura di un libro: “Come essere un bravo militare”. Passarono delle ore, Germania, poggiato sulla scrivania sopra il libro, si era addormentato.

-Germania?! Sei qui?- Sicilia entrò piano nella stanza, vide Lud sdraiato sulla scrivania e gli si avvicinò.

E’ bello pure quando dorme” pensò la ragazza. Si abbassò al suo livello e lo osservò, allungò una mano per accarezzargli una guancia ma questo le afferrò il polso spaventandola.

-Cavolo! … mi hai fatto prendere un colpo-

-Scusa … non volevo … è stato un riflesso incondizionato- I due si guardarono negli occhi. Germania teneva ancora il polso della ragazza, l’attirò a se, i loro visi erano a pochi centimetri di distanza, potevano sentire il respiro caldo dell’altro sulla propria pelle. Germania poggiò la mano libera sulla guancia di lei la quale arrossì vistosamente.

-Ludwig- Sussurrò.

Il ragazzo si avvicinò ancora di più a lei, chiusero gli occhi; “mi sembra di sognare” pensò la ragazza.

-Ehi Sicilia … Perché ci stai mettendo tanto?- Feliciano fece la sua brusca entrata suscitando nei due un istinto omicida.

-Eh? Perché mi guardate in quel modo?-Domandò con un sorriso ebete.

Dopo qualche botta in testa da parte della sorella, e qualche sfuriata da parte dell’amico, i tre si avviarono in sala da pranzo dove, questa volta, li attendeva una cena Giapponese assieme a Prussia, Ungheria e ovviamente Giappone. Dopo aver cenato, tra “qualche” battibecco da parte di Gilbert e Elizabeta, e aver pulito la cucina, le nazioni si diedero la buona notte e ognuno andò nelle rispettive case e nelle rispettive camere. Dopo tre ore piene tra gira e rigira nel letto, Lud decise di alzarsi e andare in cucina a prendersi una birra, non capiva perché non riuscisse a prendere sonno. Rimase sorpreso quando sentì un forte tuono avvolgere il silenzio che si era creato in quella casa, guardò fuori da una delle finestre del corridoio.

-Piove-

Osservò la pioggia qualche istante per poi riavviarsi verso il frigo.

-Niente di meglio di una birra per distendere i nervi!- Ne bevve un altro sorso. Dopo che ebbe finito sentì dei rumori provenire dal salotto, andò a controllare. Sicilia era seduta sul divano intenta a guardare delle foto, ogni tanto le capitava di ridacchiare.

-Sicilia!? Non riesci a dormire?- Entrò nella stanza.

-Germania?! Emh … il rumore della pioggia mi dava fastidio e sono scesa, ho trovato queste vecchie foto e non sono riuscita a trattenermi nel vederle- Aveva una luce negli occhi. Germania Le sedette accanto, osservarono quelle foto insieme.

-Questo è Feliciano mentre fa uno dei suoi quadri-

-E’ bravo!-

-Questo invece è Lovino che mangia uno dei pomodori di Antonio-

D’improvviso si sentì un forte tuono e un lampo che illuminò la stanza. Sicilia si spaventò e si aggrappò al tedesco.

-Sicilia … Hai paura?- Domandò preoccupato.

-Chi? Io? No! M-ma che dici …- Un altro tuono, si strinse ancora di più a lui.

-Non ce niente da vergognarsi se hai paura-

-Sicuramente penserai che sono una debole- Aveva lo sguardo triste.

-Non lo penso … ognuno di noi abbiamo le nostre debolezze e le nostre paure … non ce niente di male ad ammetterlo-

-Grazie Germania- Lo abbracciò forte.

-Ti accompagno in camera tua- Detto questo si alzarono e si avviarono verso camera di Sicilia, aggrappata al braccio di Lud.

-Siamo arrivati- Si fermarono davanti la porta.

-Lud!-

-Cosa ce?-

La ragazza divenne rossa in viso.

-E-ecco … ti va di … di dormire con me … almeno per questa notte- balbettò.

Lud a quella richiesta divenne bordeaux.

-B-be … e-ecco …-

-Ti prego- Lo supplicò la ragazza con le lacrime agli occhi, il biondo non seppe dirle di no.

-Ve bene-

Erano sdraiati sul letto di lei, questa ad ogni tuono si stringeva al tedesco.

-Sicilia?! … tutto bene?-

-Si … Soprattutto ora che mi sei accanto- Un sorriso si fece spazio sul volto di lei. Sbadigliò.

-Ehi Lud- Il tono della siciliana si fece più sottile, quasi sussurrava per il sonno.

-Dimmi-

-Io ti piaccio?- Un altro sbadiglio. Etna teneva gli occhi chiusi, il tedesco arrossì di colpo.

-E-e-ecco … emh … c-certo, s-sei una brava *mädchen, solare e simpatica – Era nervoso.

-Veramente … intendevo come ragazza-

-Ecco …- raccolse tutti il coraggio che aveva –Ja Sizilien … *Ich mag dich- Non ricevette alcuna risposta dalla siciliana, si voltò verso di lei e vide che stava dormendo. Gli sorrise il cuore; “E’ bella pure quando dorme” le accarezzò il viso, le diede un bacio sulla fronte e si addormentò.

La mattina seguente …

Un piccolo raggio di sole filtrava dalle tende, andò a colpire il viso addormentato della siciliana.

-“Mmh … è già mattina”- Pensò mentre si rigirava sotto le coperte –COME E’ GIA’ MATTINA?!- Si mise seduta  -Ma Lud dov’è?- Si alzò dal etto, si vestì e andò a vedere se stesse facendo colazione, ma non era ne in cucina ne nella sala da pranzo. Decise di andare a vedere nello studio. Bussò.

-Avanti-

-Germania-

-Oh, Sicilien … guten morger, sai per caso che fine abbiano fatto gli altri? Ho controllato nelle loro camere ma non ci sono-

-E? N-no … i-iu nenti sacciu … sicuramente saranno andati a farsi un giro … eheheh – Rise nervosa.

In tanto in amazzonia …

-Per quanto tempo ancora dovremmo camminare?- Si lamentò Prussia.

-Fino a quando non decido che è ora di fermarci- Rispose severa Ungheria, nel mentre Kiku scattava foto a qualsiasi pianta, animaletto o insetto chi gli si parava davanti.

-Ricordami perché ci hai costretto a seguirti- L’albino era sfinito, sudato e sporco.

-Ma io non vi ho costretto … ho solo detto che facevo una piccola gita in amazzonia e voi siete venuti di vostra volontà- Nel tono di voce dell’ungherese si poteva sentire un “accenno” di ironia.

-Si, certo!? E di nostra volontà ci siamo legati e caricati su un carro che poi ci ha scaricati in mezzo al nulla in questa dannata giungla- Disse sarcastico.

-Dov’è Nord Italia?- Chiese Elizabeta voltandosi indietro dov’era il giapponese.

-Ha detto che tornava a Berlino- Rispose.

-COOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAAAAA???!!!-

A Berlino …

-Com’era la colazione?-

-Sehr gut-

La colazione che gli preparò era a base di: uova, wurstel, salame e caffè, insomma … la tipica colazione tedesca.

-“OK! Ieri sera mi sono addormentata … questa volta ci devo riuscire”-

Cercò di afferrare un barattolo posto sul piano più alto della credenza. Ludwig, vedendola in difficoltà, l’aiutò.

-Ecco- Prese il contenitore e glie lo porse.

-G-grazie-

Erano praticamente appiccicati, arrossirono entrambi. Germania posò le mani sulle spalle di lei.

-Sizilien … io …-

-*LIEV STI MAN A COPP A SOR’IM- Lovino entrò in cucina facendo sbattere la porta.

-VEEEEEEEEEE … scusa sorellina, non sono riuscito a fermarlo- Dietro di lui c’era un Feliciano agitato.

-C-ciao fratello-

-Lovino, cerca di calmarti- Lud non voleva in nessun modo litigare, soprattutto con un tipo aggressivo e testardo come Centro Sud Italia.

-TU STATT ZITT! E VATTENN-

-Lovi aspetta … parliamone- Voleva chiarire col fratello.

-ETNA, VIENI IMMEDIATAMENTE QUA- Centro Sud Italia era veramente furibondo, non sopportava l’idea della sorella tra le braccia di quel crucco mangia patate.

-NO!- Sicilia si aggrappò al tedesco, la quale rimase sorpreso.

-Grrrrr … brutto mangia patate, prima ti prendi mio fratello e ora anche la mia adorata sorellina … MO TI FACC V’RE IJ- Si fiondò su di lui, Germania allontanò Sicilia per poi dare un pugno in pieno stomaco a Lovino.

-B-brutto … c-crucco … q-questa me la … paghi-

-Sei stato tu a cominciare … Non dovresti essere così impulsivo- L’italiano era accasciato a terra contorcendosi dal dolore.

-Fratellone- Etna e Feliciano si avvicinarono a lui preoccupati.

-S-Sicilia … perché … perché mi fai questo?-

-Ma Lovino-

-Prima quel buono a nulla di Veneziano e ora tu …- Centro sud aveva le lacrime agli occhi.

-Idiota! Se tu non lo avessi attaccato lui non ti avrebbe colpito … ha ragione, sei troppo impulsivo!-

-Su sorellina … non essere cattiva con lui-

-E per tua informazione, mio caro fratello, io sono innamorata di Germania, e non ho alcuna intenzione di stare lontano da lui solo perché non lo sopporti- A questa dichiarazione tutti i presenti nella stanza rimasero di pietra.

-C-COSA?!- Gridarono i due italiani.

-Tu sei … i-innamorata … di … di me?-

-Si!- Entrambi arrossirono.

Beh … dopo le diverse volte che provarono a baciarsi avevano ormai capito di piacersi, ma addirittura innamorati?! Germania, di certo, non si sarebbe mai aspettato una dichiarazione del genere.

-Io … non …-Lud guardò un po’ confuso Sicilia.

-NON SARO’ MAI D’ACCORDO SU QUESTA UNIONE, SAPPILO!- Lovino si era ripreso dal colpo.

-Fratellone- Feliciano cercò di calmarlo.

-STATT MUTO TU!-

-E SAI COSA TI DICO … NUN ME NE FOTTE NIENTE … VOI O NUN VOI IU STAIU CU IDDU- Sicilia cominciò ad innervosirsi per il comportamento del maggiore.

-Vi prego, non litigate- Cercò di calmarli Ludwig.

-Doitsu ha ragione … siamo fratelli e dovremmo andare d’amore e d’accordo- Si aggiunse Feliciano.

-TU STARNE FUORE!!- Ringhiarono i due, Nord Italia si fece piccolo e andò a riparasi dietro Germania.

-Come puoi amare un tipo del genere? Non vedi che è solo nu tedesc i merd co vo sul fa a werr –

-Allura si propriu scem … iddu nun pensa sulu a vuerra-

-Iss nun te vo ben, sicuramente ti starà usando per invadere la tua terra-

-Veramente …- Germania cercò di prendere le sue difese.

-E tu che ne sai? Hai mai provato a conoscerlo? Certo che no! Tu giudichi dalle apparenze … Lovino, sei un idiota superficiale-

-E allora tu? Ti sei infatuata di lui solo perché è biondo, ha gli occhi azzurri e qualche muscolo-

-Tu lo sai che non mi sono mai piaciuti i biondi e quelli con gli occhi azzurri-

-Cosa?- Il tedesco rimase incredulo dalle parole della siciliana.

-Eheh … Io lo so qual è il tuo genere preferito- Sul volto del ragazzo comparve un ghigno malefico.

-NO! Lovino ti prego … lui no- Sicilia cominciò ad agitarsi capendo cosa stesse insinuando il fratello. Lovino si voltò verso la porta.

-EHI IDIOTA … TRAS!-

 

CONTINUA ...

 

 

Istenem = Perbacco (ungherese)

Seggfejek = Stronzi (ungherese)

Mädchen = Ragazza (tedesco)

Ich mag dich = Mi piaci (tedesco)

Sehr gut = Molto buono (tedesco)

Liev sti man a copp a sor’im = Togli le mani da mia sorella (napoletano)

 

Note dell'autrice:

E fu così che finì pure il sesto capitolo UwU ... Spero vi sia piaciuto ^^ sopratutto il litigio tra Sicilia e Centro Sud Italia ... Per quando riguarda Lovino ho aggiunto il "Centro sud" perchè sicilia fa parte del sud, spero che il concetto vi sia chiaro ^^ ... Chi sarà mai questo misterioso tipo che rispecchia fisicamente il genere preferito di Sicilia? Credo che ne rimarrete sorpresi ;) ... Vi auguro una buona Pasqua e Pasquetta a voi e famiglia :) ... E volevo ringraziare il mio adoratissimo Andrea di Napoli che mi ha aiutata con il dialetto napoletano ... Al prossimo capitolo, un bacione < 3

  
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