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Autore: Il Saggio Trentstiel    24/04/2011    3 recensioni
...sposa fortunata, si sa! Ma cosa succede quando è lo sposo (o colui che presto vorrebbe esserlo) ad inzupparsi completamente?
Storia classificatasi prima al contest "Smok on the water", indetto da Somochu sul forum di EFP!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry Potter poteva finalmente definirsi un ragazzo normale.
Magia a parte, ovviamente, ma quella ormai era la normalità per lui!
Diavolo, quindici anni nel mondo magico avevano finito col farglielo considerare più reale del mondo Babbano!
Purtroppo, come in ogni mondo che si rispetti, la normalità è un concetto effimero e fortemente soggettivo, troppo spesso preda indiscussa della follia, o dell'idiozia.
Un'idiozia con capelli rossi, occhi azzurri ed un discreto numero di lentiggini sul volto.
"Ronald Bilius Weasley!"
sibilò minacciosa Hermione, chiamando il fidanzato con il nome completo come ogni volta che era  arrabbiata, e in quel momento era veramente arrabbiata!
"Mi stai dicendo che ci siamo persi? Di nuovo?"
Ron, alla guida di un'antiquata BMW 525, balbettò qualcosa che suonava terribilmente come un "E' colpa di queste cartine Babbane"
Hermione, seduta al suo fianco, strinse gli occhi e digrignò i denti, mentre Harry benediceva il notevole buonsenso dell'amica che le impediva di scagliare una fattura al fidanzato in una zona piena di Babbani.
Si voltò verso Ginny che sorrideva divertita, affatto preoccupata dal battibecco tra i due nè tantomeno dal fatto che fossero su un'anonima stradina sterrata in mezzo ad un bosco di faggi, senza un'idea su dove andare.
Dopo un centinaio di metri, e diversi insulti rivolti da Hermione all'indirizzo di Ron, il quartetto notò un grosso cartello di legno nel bel mezzo di un'ampia piazzola di sosta.
"Accosta Ron, magari sul cartello c'è qualche indicazione utile."
suggerì Harry.
Ron annuì, sempre più a disagio, e sterzò bruscamente per poi arrestarsi accanto al cartello.
Tutti gli occupanti dell'automobile scesero in fretta e si asserragliarono davanti al cartello, su cui era affissa una cartina della zona e diverse foto della "Affascinante fauna e flora locale".
Il silenzio gravò su tutti loro, inframezzato dal respiro pesante di Hermione, che forse stava sperimentando il training autogeno Babbano per non aggredire violentemente Ron.
Ginny socchiuse gli occhi quando trovò sulla cartina la scritta verde "Voi siete qui", e mosse appena la testa verso sinistra, proseguendo lungo la strada evidenziata in giallo, che terminava davanti ad un lago.
"Potremmo andare a questo...Lago di Loch Ness, che dite?"
Harry aggrottò le sopracciglia: aveva già sentito quel nome, ma non riusciva a ricordare in che occasione.
Stava per chiedere ad Hermione delucidazioni circa quel lago, ma la ragazza stava già dirigendosi verso la macchina urlando.
"Tanto ormai la gita a Glasgow è saltata, andiamo a vedere questo dannato lago!"
Gli altri tre ebbero il buonsenso di non replicare e, saliti nuovamente in macchina, rimasero in religioso silenzio fino all'arrivo, consentendo ad Hermione di sfogarsi liberamente.
Il lago si mostrò a loro lentamente, una volta usciti dalla boscaglia, in un trionfo di riflessi e luccichii: lo spettacolo era così affascinante che Hermione smise di protestare e rimase a bocca aperta.
Ron lasciò la macchina quasi alla fine della strada sterrata, scendendo per primo e correndo all'altro sportello per aprirlo e, galantemente, aiutare Hermione a scendere: la ragazza aveva però già fatto tutto da sola, ancora persa nella muta ed estatica contemplazione del panorama mozzafiato che li circondava.
Ron si rabbuiò per un istante, ma ben presto non potè più resistere alla bellezza della natura circostante e si lasciò andare ad un sorriso rilassato mentre seguiva Hermione verso il lago.
Harry sorrise, divertito dall'atteggiamento dei due amici: due anime perfettamente complementari che si erano inseguite per troppo tempo prima di incontrarsi.
Per di più erano divertentissimi quando stavano insieme!
Il Ragazzo-Che-E'-Sopravvissuto si incamminò lungo lo stretto sentiero che conduceva al lago, mano nella mano con Ginny, ed abbracciò con lo sguardo la distesa blu cobalto: il sole riluceva allegro sulla superficie quieta del lago, le piante e gli alberi che circondavano lo specchio d'acqua fremevano appena, sfiorati da una brezza impalpabile, e nuvole vaporose e candide come cotone si rincorrevano pigramente nel cielo.
Quello era il luogo perfetto per il piano di Harry.
Sentì Ginny ridere di gusto e, seguendo il suo sguardo, vide Hermione china con un'espressione a metà tra il preoccupato e il divertito su Ron, steso al suolo a pancia all'aria.
Harry ridacchiò a sua volta poi, percependo il cuore accelerare nettamente i battiti, si rivolse a Ginny.
"Facciamo due passi?"
Buttò lì quella domanda, con tono quasi noncurante, sebbene dentro si sentisse come ribollire: fu lieto che perlomeno Ginny avesse accettato allegra, senza fare domande.
I due camminarono per un po' lungo la riva, parlando tranquillamente del più e del meno, gli unici visitatori del lago per quella giornata: forse il clima piuttosto freddo aveva dissuaso i gitanti Babbani dal recarsi lì, chissà...
La coppia si era ormai allontanata parecchio dal punto di partenza, e Harry decise che era giunto il momento, anche perchè erano arrivati in mezzo ad un nutrito e lussureggiante gruppo di azalee: Harry sorrise tra sè e sè, rimirando quella scenografia perfetta.
Si fermò, costringendo Ginny a fare lo stesso: la rossa lo guardò con aria interrogativa, e Harry sorrise a mo' di scusa.
"Mi si è slacciata una stringa, faccio in un attimo!"
Si abbassò rapido, poggiando anche un ginocchio a terra, in modo che la ragazza non notasse che non c'era alcuna stringa slacciata e per poter estrarre dalla tasca quella scatolina cerulea senza esser visto.
Chinò il capo e cominciò a respirare più affannosamente, come se avesse corso per chissà quanto, e si accorse anche che la mano che, finalmente, stringeva la scatolina, tremava impercettibilmente.
Lentamente, cercando di farsi coraggio -diamine, lui che aveva affrontato e sconfitto Voldemort, intimorito da una cosa del genere?- tornò ad alzare lo sguardo, giusto in tempo per vedere Ginny balzare indietro e coprirsi il volto.
Harry non ebbe neanche il tempo di chiedersi il perchè di un gesto simile che venne letteralmente travolto da un'ondata d'acqua lacustre.
Finì completamente disteso al suolo, boccheggiante e, soprattutto, completamente fradicio.
Alle sue spalle udì uno sciaguattare rapido ed insistente, unito a versi inquietanti e sconosciuti: fece forza sulle braccia per assumere una più dignitosa posizione seduta e, dopo essersi asciugato le lenti degli occhiali con una manica, riuscì a distinguere una figura completamente nera che correva sulla superficie del lago!
Dopo qualche istante la creatura lanciò un altro grido acuto e raggelante e si immerse completamente: Harry era completamente sconvolto e, a giudicare dall'espressione di Ginny, anche lei non era da meno.
"Harry! Ginny! State bene?"
Ron e Hermione stavano correndo verso di loro (entrambi, notò Harry, stringevano le bacchette magiche in pugno): lui annuì, stringendo la mano che Ginny gli porgeva e tornando in piedi.
Hermione si fermò ansimante accanto ai due, osservando una Ginny ancora scossa ed un Harry completamente fradicio: agitò la bacchetta e l'amico smise di sentire l'acqua gelida scorrere lungo i suoi abiti.
Subito dopo l'incantesimo la ragazza lanciò un'occhiata di rimprovero a Ron, che fissava il lago con soddisfazione: il rosso si voltò allegro.
"Le leggende Babbane allora sono vere! C'è davvero qualcosa nel lago!"
Harry di colpo ricordò perchè il nome di quel lago gli era sembrato familiare: centinaia di leggende erano fiorite attorno a quello specchio d'acqua, circa la presenza, mai confermata, di un qualche genere di mostro simile ad un dinosauro.
Non riusciva tuttavia a capire cosa fosse effettivamente la creatura che abitava nel lago e perchè era fuggita di gran carriera, quasi sommergendolo: Hermione rispose alle sue domande inespresse.
"Sì, grazie Ronald! Era un Kelpie, il nostro caro Ron ha deciso di lanciare qualche incantesimo sulla superficie del lago per vedere se le storie dei Babbani fossero vere, e...Beh, il resto lo avete visto da soli"
concluse agitata.
Ginny ridacchiò, mentre Harry si sentì sprofondare: aveva perso l'occasione che, così amorevolmente, era riuscito a creare per stare da solo con Ginny...
A quanto pareva però aveva perso anche un'altra cosa: la scatolina!
I suoi occhi smeraldini saettarono da una parte all'altra del terreno circostante, finchè non si posarono su un qualcosa di squadrato e azzurrino: per colmo di sfortuna fu Ron a vederla per primo e ad appropriarsene.
"Cos'è questa?"
domandò rivolto a nessuno in particolare e, prima che Harry potesse fermarlo, fece scattare la piccola sicura e la scatolina si aprì, rivelando al suo interno un sottile anello dorato, con un rubino luccicante incastonato.
Ron fischiò piano, mentre Ginny e Hermione spalancavano la bocca, stupite: Harry dal canto suo avrebbe voluto farsi affogare, stavolta sul serio, dal Kelpie di poco prima.
Sospirò e si avvicinò agli altri, notando come lo sguardo di Hermione da stupito si fosse trasformato in consapevole: la bocca le si distese in un sorriso gioioso, e corse ad abbracciarlo.
Ginny seguì interdetta quel silenzioso scambio tra i due, poi un sospetto connesso alla scusa propinatale poco prima da Harry -si era accorta subito che il fidanzato non aveva le stringhe slacciate, ma era curiosa di vedere dove sarebbe andato a parare- si fece strada dentro di lei.
Sgranò gli occhi castani, muovendoli alternativamente dalla scatola (che Ron teneva ancora in mano) a Harry, visibilmente imbarazzato.
Mosse un paio di passi esitanti verso di lui, per poi lanciarglisi letteralmente addosso, quasi gridando.
"Lo voglio, sì, lo voglio!"
Harry rimase spiazzato da quella reazione, ma Ginny prevenne qualunque obiezione baciandolo con passione, avvertendo come il fidanzato non fosse più bagnato fradicio, ma zuppo d'amore per lei.
Hermione singhiozzò appena e si asciugò gli occhi lucidi con un fazzolettino mentre Ron, stupito e con l'anello tra le mani, osservava la scena.
"Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?"







Grammatica: 19,50
Stile e lessico: 20
Caratterizzazione dei personaggi: 10
Utilizzo delle parole: 10
Originalità: 19
Giudizio personale: 10

Totale: 87,50/90
Innanzitutto, ti facciamo i complimenti per la storia. Molto bella e scorrevole.
Purtoppo abbiamo dovuto abbassare di mezzo punto la grammatica a causa di uno spazio mancato. Lo so, è una cattiveria, ma quel che è giusto è giusto.
Però ti sei rifatto alla grande con lo stile -molto accurato e scorrevole- e con il lessico. Veramente molto notevole, complimenti. I personaggi li abbiamo trovati molto IC: da Ron e la sua "stupidità", a Harry e la sua ansia nel fare la proprosta a Ginny. Per questo anche qui ti abbiamo dato il massimo.
Per quanto riguarda l'originalità, invece, ti abbiamo tolto un punto a causa dell'argomento -ovvero la proposta di Harry- su cui si è letto spesso. Per il resto, non pecca di altro.
Il gradimento personale è alto, come puoi vedere, perché l'abbiamo trovata spiritosa, scorrevole, divertente e ben scritta. L'abbiamo apprezzata veramente moltissimo e ci ha fatte ridere più volte.
Ancora complimenti!
   
 
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