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Autore: Minnow19    24/04/2011    7 recensioni
Dana è un'allegra e spensierata sedicenne inglese, e un'accanita fan dei Jonas. Il giorno del loro concerto a Londra li va a vedere da sotto il palco e alla fine, in un modo o nell'altro, riesce ad imbucarsi nel loro camerino. E si trova davanti a loro. Ovviamente non mancheranno colpi di scena e tante tante avventure, in una storia un po' diversa dalle solite, in cui Dana troverà anche l'amore. Ma nel mondo dello spettacolo è difficile portare avanti una relazione, e c'è sempre chi è pronto a mettervi i bastoni tra le ruote.
Sperando che vi piaccia..
Ju
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera a tutti.
Sì, questo è davvero un nuovo capitolo.
Guardate, ora risponderò a ognuna di voi, ma prima volevo mettere in chiaro questa cosa: io non ho messo quell'avviso per ricevere più recensioni, insomma, non è quello il mio scopo, quelle che avevo mi bastavano. Io l'ho messo perché se per tutta la FF mi hanno recensito le stesse persone, mi ha dato fastidio che al capitolo con la Spannung (momento di massima tensione) ci siano state più recensioni solo per il fatto che era più intricato degli altri, che poi erano recensioni con scritto Brava, aggiorna presto, insomma. Il punto è che mi ha rotto un po' il fatto che le recensioni in più fossero arrivate solo allora, tutto qua, vi prego non pensiate male, sul serio.
Scusate ma sono troppo logorroica, e non voglio perdermi in chiacchiere inutili, sennò non finisco più.
Allora.
@__MariMalfoy, ElyCecy, Lils_ e JBmeansJonasBrothers: a voi rispondo assieme per un semplice motivo. Siete fantastiche, non smettete mai di recensire, e semplicemente vi adoro!! Siete fantastiche, non eravate nemmeno tenute a recensire l'avviso e l'avete fatto comunque. Vi voglio bene:):):)
@Joey24 tranquilla, la scuola prende molto pure a me, sono solo stata un po' impulsiva, mi rendo conto di avere esagerato un pochino. Grazie mille, sono contenta che ti piaccia!
@__Zuzu guarda, ti chiedo scusa io, come ho detto sopra, mi rendo conto di avere esagerato. Grazie mille per i complimenti, non mi sono offesa per niente, come dici tu sei libera di fare quello che vuoi, potevi anche non commentare, invece l'hai fatto e l'ho molto apprezzato, visto che hai detto che non lo fai spesso. Non succederà più, e guarda, la tua recensioni mi ha fatto piacere, non mi ha fatto arrabbiare. Grazie mille.
@FreNick: guarda, come ho scritto sopra, non scrivo solo per ricevere recensioni, ma perché è una cosa che adoro fare. Non mi hai offeso con la tua recensione, fai bene a dirmi come la pensi, e ora mi rendo conto che l'avviso poteva sembrare un modo per riceverne di più, chiedo scusa per questo. Grazie mille, anche per il giudizio di 'fan sparita'. Sono contenta che ti piaccia questa FF. Spero ti piaccia ancora.
@Sbiribanzi94 ahah ti capisco, anche io a volte leggo dal cell, e nemmeno io riesco a recensire da lì. Ti perdono di sicuro, tranquilla per la promessa, non mi arrabbio se non recensisci.. Casomai fammi sapere cosa ne pensi alla fine di tutto, se per te è più semplice.
@Lilly_Jonas mi piacciono i nuovi lettori, e sono contenta che ti piaccia, anche se sei arrivata alla fine. Ecco qui il nuovo capitolo. Spero ti piaccia.
@Annavi hai fatto bene a farmelo notare e ti giuro, non sei la prima che me lo dice, che non recensisco più. Ho avuto dei problemi con EFP, non vedevo più gli aggiornamenti, di tutti in generale, dunque tornerò a recensire il prima possibile. Tranquilla:)

Beh, vi lascio al nuovo capitolo.
 

Ne manca uno + epilogo + eventuali extra, se li volete, ma dipende da voi, fatemi sapere.

A Glimpse Of Heaven

PLEASE FORGIVE ME

“Vuoi andarci ora?” mi chiese preoccupato.
“Che giorno siamo oggi?”
“Sono passate due settimane. Ti senti pronta? Per me possiamo restare quanto vuoi.”
“Ovvio che non sono pronta.
Ma devo esserlo.
Non sarò mai abbastanza pronta, ma devo farlo.
Deve vedere cosa mi ha fatto Joe.
Insomma, guardami. Sono uno straccio. Per colpa sua!” e ancora milioni di lacrime che inzuppavano la sua ennesima t-shirt pulita.

“Dai, piccola. Ce la puoi fare. Ci sono io con te. Andiamo?”
“D’accordo.”

Andai in bagno e mi feci una bella doccia.
Asciugai in fretta i capelli e mi vestii con i jeans, l’immancabile t-shirt e una felpa di Joe.
Avevo freddo.
Mi guardai allo specchio e non potei evitare di notare il veloce cambiamento.
Ero dimagrita di alcuni chili, non mangiavo da giorni senza avere mai fame, i capelli erano sciupati ma passabili.
Il viso era irriconoscibile.
Pallido, di un colorito quasi verdastro.
Gli occhi scavati e rossi, gonfi, lucidi, velati, privi di vita, quasi vitrei non nascondevano occhiaie profonde, pronunciate, quasi viola.
Le labbra erano rosso sangue, tanto le avevo tormentate mordendole.
Non ero più io.
Ecco cosa mi hai fatto Nick, pensai. 

Preparai la borsa in cui Joe aveva messo tutte le nostre cose prima di partire, e fui pronta.
Inforcai degli occhiali da sole enormi, che nascondevano i miei occhi, le occhiaie, e le lacrime che a tratti scendevano dai miei occhi tristi.
L’unica cosa che non riuscivano a nascondere era il buco profondo che aveva preso posto nel mio petto.
Mi sembrava di essere stata perforata da una bomba di cannone.
Il dolore era immenso, e costantemente presente. Un’ombra pesante che mi trascinavo dietro da più di una settimana.

Entrammo in macchina silenziosi.
Erano le due di pomeriggio. Non faceva per niente caldo.
Ecco, sembrava che il tempo rispecchiasse il mio animo.
C’era molto vento, e presto cominciò a piovere.
Paesaggio perfetto per quello che stava per accadere.
In un’ora piena arrivammo a casa Jonas.
Eravamo andati molto lontano infatti, senza che me ne rendessi conto.
Scesi e fui investita dalla solita pioggia di flash che avevo iniziato ad odiare.
Anche lì erano arrivati? Pur di avere la mia reazione all’accaduto, si erano spinti così tanto oltre il limite.
Ero immobile.
Non sapevo che fare, ma non volevo piangere davanti a loro.
Joe mi circondò le spalle ossute e fragili con un braccio e mi portò dentro casa, che mi sembrava deserta. Deserta se non per quei passi che sentivo scendere dalle scale.
Vidi subito le sue scarpe, le solite converse nere, e poi le gambe affusolate, dentro un paio di pantaloni della tuta. Scendeva senza rendersi conto che eravamo lì.

“Mamma..” disse con una voce triste e straziata.
“Siamo noi.” Disse Joe serio e deciso.
Nick inciampò sulle scale, si rimise in piedi e mi venne incontro.
“Sei qui.” Mi disse cercando di incrociare il mio sguardo.
Ma io fissavo le mie scarpe. I miei occhi erano inchiodati sul pavimento.

“Joe” continuò “ci puoi lasciare da soli per favore?”
“Non penso sia il caso Nicholas.” Rispose Joe scontroso.
“Vai, Joe. Ci metterò un attimo.” Gli dissi.
Joe mi abbracciò forte e mi sussurrò “Vai sorellina” all’orecchio, per poi prendere la borsa dalle mie mani e dirigersi in camera sua.

Mi diressi verso il salotto, non sapendo bene dove iniziare.
“Dana..” cercò di chiamarmi Nick.
Ma io non gli rispondevo.
Non riuscivo ad aprire bocca. “Dana” mi richiamò.
Nulla. Da me non veniva fuori nulla.

“Dana, GUARDAMI.” Alzai lo sguardo e lo vidi. Mi persi nei suoi occhi, rossi e gonfi. Le lacrime sulle guance erano lì da chissà quanto tempo. Aveva pianto? Non capivo.
“Guardarti? Io dovrei guardarti Nicholas? IO?? Guardami tu!! Guarda, guarda cos’hai fatto!” mi tolsi gli occhiali da sole, e una lacrima silenziosa scivolò sulla sua guancia.
Lo so bene cosa vedeva. Mi ero vista quella mattina stessa. Se i suoi occhi erano gonfi, i miei lo erano il triplo. Non avevo mai smesso di piangere, per quasi due settimane. Mangiavo poco o nulla. I jeans sembravano enormi e scivolavano dai miei fianchi. Il viso era pallido. Le labbra screpolate e rosse, perché quanto le torturavo mordendole, pensando a quando lui mi aveva baciata.
Il mio aspetto in generale, era quello di una disperata. Sembravo un cadavere ambulante.

“Mi dispiace..” mi disse.
“Ti dispiace? Ti dispiace? Che cosa me ne faccio io delle tue scuse? Che m’importa delle tue scuse?” cominciai ad urlare contro di lui.
“L’hai baciata Nicholas!! LEI!! L’hai baciata davanti a tutti!! Mi avevi detto di odiarla, e invece hai scelto LEI!! Ti odio!! Cazzo Nick, ti odio, non sai quanto. E odio anche me stessa, solo per il fatto di amarti così tanto. Ti odio perché ti amo Nick!! Come hai potuto farmi questo? Mi avevi detto che mi amavi, che per te lei non era nulla!!” crollai sul divano piangendo, rannicchiandomi su me stessa.
“Ti giuro Dana, anche io ti amo. Se solo mi lasciassi spiegare..”
“Spiegare cosa? Cosa c’è da spiegare Nick? Che hai scelto lei?? L’hanno già capito tutti!!”

“No, spiegarti cos’è davvero successo.
Quella sera, non è andata come l’hai vista tu.
Mi ucciderei per quello che è successo, ma devi saperlo, perché sei tu quella che dovrà scegliere.
Alla fine della mia esibizione, Miley è venuta da me per congratularsi, e mi ha chiesto di fare pace.
Ero restio, ma poi ci ho creduto. Mi ha abbracciato, e poi ho cercato di allontanarla.
Ma lei mi ha baciato di colpo, perché eravamo davanti alle telecamere.
Mi sono staccato subito da lei, ma ormai era troppo tardi.
I cameraman erano tutti lì e il danno era fatto.
Poi ho visto il tuo messaggio, e ho capito che avevi visto tutto.
Mi sono sentito malissimo, e sono andato via subito. Ho provato a chiamarti non so quante volte, ma non rispondevi.
Ho preso il primo aereo per Dallas, e mi sono catapultato qui, ma tu non c’eri, e nemmeno Joe.
Ho capito subito che te n’eri andata e ho cominciato a tempestare Joe di telefonate, perché mi dicesse dove foste.
Ma non rispondeva mai.
Dopo due ore dal mio arrivo, mi arrivò un suo messaggio, in cui diceva che stavi male, e che non volevi vedermi.
Eravate assieme, ma lui non voleva dirmi dove foste. Sono stato male per giorni. Non ho mai chiuso occhio da quella sera, non mangio.
Non riesco a vivere senza di te.
Sei l’aria che respiro.
Sei il mio sole di giorno, la mia luna di notte.
Tu sei.. tu sei TU.. ti prego Dana perdonami.
Non so cosa farei senza di te. Ti prego..” mi guardava speranzoso.

Non sapevo cosa rispondergli.

“Non ti credo, Nick.” Risposi ferita.
“Come non mi credi? È la verità! Lo sai bene quante storie montano su delle cavolate!”
“Ma non è una cavolata! Io ti ho visto mentre la baciavi Nicholas!
Tu e lei appiccicati come due schifose sanguisughe.
Le tue mani, quelle che hanno toccato milioni di volte il mio corpo, erano appoggiate sulle sue spalle, e le tue labbra morbide e carnose erano sulle sue!
E la tua lingua magari andava in avanscoperta con la sua!
Cazzo Nick non sono stupida!”
“Non ho mai detto che tu lo sia Dana. Ma ti chiedo solo di credermi! Non ho fatto nulla.”

“L’hai baciata Nick. Tu. L’hai. Baciata!”
“E’ lei che ha baciato me! Ti prego devi credermi. Te lo giuro. Lo giuro sulla mia vita.”
“Io..”
“Ti prego Dana. Perdonami, ti scongiuro. Non posso vivere senza di te.”
“Non lo so Nick. Non so se posso fidarmi ancora. Mi hai ferita troppo.”

“Ti scongiuro Dana.
Ti chiedo solo una seconda occasione.
Io ti amo, ti prego. Ti scongiuro.
Non voglio più perderti.
Passare senza te questi giorni, mi ha fatto capire che senza di te non sono niente.
Non esisto senza di te.
Hai cambiato la mia vita da quando sei arrivata.
Hai cambiato me.
Mi hai reso un uomo migliore.
Io voglio passare la mia vita con te.
E se non fosse che non sei ancora maggiorenne, ti sposerei qui in questo istante.
Ti amo D.. ma devo sapere che mi ami anche tu, perché senza questa certezza mi stai uccidendo. Mi ami ancora Dana?”

“Ma che domanda è Nick?? Secondo te starei così male se non ti amassi? Io ti amo troppo Nick, molto più di quanto tu mi ami.”
“Non credo sia possibile.. Però.. mi puoi perdonare? Ti prego. Perdonami..”

“Io.. io.. non lo so Nick.
Sarà troppo difficile.
Se succedesse di nuovo una cosa del genere, non so se riuscirei a sopportarlo.
Io ne morirei Nick.
Non so come io sia sopravvissuta fino ad oggi.
Non ti immagini nemmeno cosa ho provato, cosa sto provando tuttora.”
Mi coprii il viso con le mani e cominciai a singhiozzare.

“Mi sembrava di avertelo già detto una volta..” disse togliendo le mie mani dal viso e asciugandomi le lacrime.
“Non mi piace vederti triste. Non mi piace per niente vederti piangere.”

Avvicinò il suo viso al mio.

Chiusi gli occhi sapendo che sarebbe arrivato un bacio.

Un addio.

   
 
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