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Autore: WarpedParaPride    24/04/2011    2 recensioni
Questa storia parla della loro vita di tutti i giorni, parla del percorso che i ragazzi affrontano per superare la divisione della band, dei loro momenti felici e quelli tristi, di quello che imparano crescendo e di tutto quello che hanno ancora da imparare.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai quasi un anno che regnava il silenzio, quello che era stato interrotto dalle loro risate. Non più una parola, non più un gesto, non più un incontro, dopo quello. Fino a quella sera. 
Ma tutto stava per cambiare. 
Dopo che si concluse la chiamata, rimisi il telefono al suo posto. Non sapevo cosa provare. Non sapevo cosa provavo. 
Tutto quello che facevo era restare immobile, fissando il muro. 
Non era forse quello che volevo? Non era quello che avevo desiderato per mesi? Evidentemente no.
Me ne rimasi li, imbambolata, fino a che non sentii la macchina di Dakotah risalire il vialetto. 
Erano già le 7!
Per quanto ero rimasta li? 
Corsi in bagno il più velocemente possibile, aprii la doccia e cominciai a spogliarmi. 
Dakotah suonò il campanello. Mi infilai in fretta l'accappatoio e raccolsi alla meno peggio i capelli in una coda, mentre correvo verso la porta. 
Quando l'aprii l'espressione della mia amoca era attonita.
"Ma sei ancora così? Non ci posso credere! Sono già le 7 Hayls! Che hai fatto fono ad adesso?..."
La interruppi a metà interrogatorio.
"Scusami, ho avuto un imprevisto! Mi dispiace..ci metto due minuti, giuro! Intanto tu sceglimi i vestiti!"
Finii di parlare mentre ero già insaponata, sotto la doccia. Sentii Dak sbuffare, andando verso la mia camera. Mi asciugai velocemente, andai da lei e guardai i vestiti sul letto con sguardo rassegnato.
"Dak.." sospirai "quando ti arrenderai?" 
Aveva preparato una gonnellina e una camicia eleganti, abbinate ad un paio di scarpe tacco 12 che non avevo mai visto prima.
"Eddai Hayls, fallo per me! Una sera, solo noi..vedrai che ci divertiremo!"
Disse sfoggiando un sorriso che le copriva tutta la faccia. 
"Non ho nessun dubbio che ci divertiremo, ma ti prego..starei meglio con questi!" 
Cercai nell'armadio e ne estrassi un paio di jeans strettissimi. Guardai Dak sorridendo mentre sbuffava. 
"E poi quelle scarpe..da dove arrivano?.."
Mi interruppe prima che riuscissi a finire, dicendo:
"AH no! Almeno quelle! Le ho comprate apposta per te, per questa sera e..."
Non finì la frase. Mentre cercavo di chiudere i jeans, la guardai con sguardo interrogativo.
"Hai..hai ricevuto anche tu quella telefonata, vero?"
Mi chiese mentre si fissava i palmi delle mani, tesi. 
"Oh, si, quella..bè io..si l'ho ricevuta! E credo che ci andrò." 
Appena le parole mi uscirono dalla bocca, ebbe un sussulto e fece correre lo sguardo su di me, a occhi sgranati.
"Tu cosa?" 
"Io credo di andarci, anzi, ne sono sicura! O quasi.."
Risposi con un tono più deciso. O quasi..
"Hayls ma, hai idea..cioè, sai chi ci sarà? Sai qunti saranno? Saranno dappertutto!"
Disse con vocina stridula e con tono agitato.
"D, tranquilla! Non andrò ad un party di alieni!"
Il mio tono scherzoso la fece scattare come una molla.
"Certo che no! Non saranno alieni, non saranno vampiri, saranno qualcosa di ancora peggiore! Saranno gli amici che ti hanno abbandonata, che ti hanno fatta soffrire, che non riconoscerai! Saranno degli estranei che ti faranno del male, con ogni gesto, ogni parola che faranno o diranno, per tutta la sera!"
La guardai con sguardo perso e mi accasciai sul letto. Come al solito aveva ragione! Dak mi chiese scusa per il tono che aveva usato, ma era già troppo tardi. Appena aveva pronunciato quelle parole,  i pensieri che si erano interrotti con il suono delle ruote che schiacciavano i sassi nel vialetto, avevano ripreso a corrermi liberi nella mente, senza nessun freno. 
Non so quanto rimasi in quella posizione, mentre Dakotah mi accarezzava i capelli, di un colore troppo acceso per quella cosa indifesa che ero diventata. 
Qundo mi ripresi, l'unica cosa che riuscii a dire fu:
"Io ci voglio andare, non m'importa quanto farà male, voglio vedere cos'è cambiato e cos'è rimasto. Mi mancano.."
Lo sguardo della mia amica si fece più deciso. 
"Ti accompagneremo noi. Io, Tay e Jer. E verrà anche Chad! Non ti lasceremo da sola, staremo con te. Potrai fare tutto ciò che vorrai! Persino indossare quell'orribile maglione, di nuovo!"
Disse, indicando il deforme pezzo di cotone, raggomitolato sul fondo dell'armadio, che avevo usato al matrimonio di Josh.
Scoppiammo entrambe in una risata fragorosa che riempì il silenzio assordante della mia casa. 
"In fondo è il party di fidanzamento di Zac ed Emily, mica un funerale!" 
Dissi sorridendo, mentre la pancia brontolava rumorosamente. Finii di prepararmi. 
Erano già le 9!
   
 
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