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Autore: fraloveddy    25/04/2011    5 recensioni
Ciao a tutti! :)
Questa one-shot è una piccola variazione rispetto alla trama originale. E' ispirata alla scena del film dove Elizabeth sente dire a Darcy che non la trova "abbastanza bella da tentarlo".
Non è nulla di spettacolare, ma l'ho scritta semplicemente per il gusto di provare a scrivere con un lessico più antico, e a farlo mi sono divertita moltissimo :) spero che anche voi vi divertiate a leggerla!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NON VI FACEVO COSì SFACCIATO, SIGNORE...


-Passabile, devo dire... ma non abbastanza bella da tentarmi- Disse Darcy, con detestabile indifferenza.

Elizabeth, nell'udire quelle parole, rimase talmente offesa che ebbe immediatamente voglia di lasciare il ballo e senza dare spiegazioni all'amica, scivolò fuori dal loro nascondiglio sotto le panchinate.

La giovane raggiunse suo padre e Mary, che osservavano con distacco le coppie che danzavano.

-Padre, vorrei andarmene se la cosa non vi dispiace- Mormorò nervosa, con le parole del gentiluomo ancora fisse in mente.

-Ma Lizzie, cara, siamo qua da neanche un'ora- Rispose composto Mr Bennet, sorridendo bonariamente alla figlia.

-Lo so... ma la festa è talmente noiosa e non credo che andandocene ci perderemmo qualcosa- Insistette lei, cercando con gli occhi il sostegno della sorella.

Mary sospirò.

-Elizabeth ha ragione... Questo ballo è uno dei più monotoni a cui io abbia mai partecipato- Disse, incontrando lo sguardo riconoscente di Lizzie.

Il signor Bennet ridacchiò.

-Per questo allora, mie care, dovreste chiedere permesso a vostra madre-

Elizabeth sbuffò.

-Ma padre! Speravo nel vostro sostegno!-

-Lizzie, tesoro, non ho le forze per contraddire il carattere di vostra madre, lo sapete bene anche voi-

Elizabeth voleva ribattere, ma un uomo le comparve accanto, chiedendole l'onore di danzare con lui.

La ragazza annuì vaga, allontanandosi con l'uomo e lanciando un'ultima occhiata di supplica al padre.

Finita la danza raggiunse Jane e Mr Bingley, che avevano appena finito la loro ennesima danza assieme.

Le due sorelle inziarono ad interrogare il ricco scapolo sui suoi gusti riguardo la nuova abitazione, e man mano che passavano i minuti, si unirono a loro anche Mrs Bennet e Mr Darcy.

Quando Elizabeth lo notò, celò una smorfia di disprezzo ed evitò di incontrarne lo sguardo.

Dopo varie discussioni, il gentiluomo in questione si rivolse a Bingley.

-Non lo trovate noioso, questo ballo?- Commentò con aria di sufficienza.

Prima che l'amico potesse rispondere, la giovane Lizzie si intromise.

-Non vi facevo così sfacciato, signore- Ammise la ragazza, scuotendo la testa.

La signora Bennet le lanciò un'occhiata di rimprovero.

-Sfacciato, signorina? La mia non era che una semplice osservazione- Si difese Darcy, dando mostra di un qual certo disagio.

-Oh, era senza alcun dubbio un'osservazione signore... ma perdonatemi, a me sembra che le vostre osservazioni siano sempre pungenti e negative- Ribatté Elizabeth, con gli occhi accesi dal desiderio di tirar fuori tutto il suo risentimento.

Jane si mise una mano sulle labbra, imbarazzata, e Mrs Bennet rimase con la bocca semi aperta, incapace di credere a ciò che aveva appena sentito.

Anche Elizabeth sapeva che rivolgersi con tale sfrontataggine ad un uomo di alto rango avrebbe potuto rivelarsi sconveniente, ma era talmente furiosa ed offesa per la rivelazione che gli aveva udito dire poco prima all'amico Bingley, da non preoccuparsi delle conseguenze delle sue azioni.

-Perdonate signorina, ma siete in errore. Potrei chiedervi, ad ogni modo, qual'è il motivo di tutto questo vostro dissapore nei miei confronti?- Disse Darcy senza scomporsi, lanciando una rapida occhiata all'amico che osservava la discussione in silenzio.

-Nessun motivo in particolare, signore- Sibilò Lizzie a denti stretti -Ho semplicemente notato quanto sgradevole e poco gentile si riveli talvolta il vostro atteggiamento-

L'uomo, nel sentirsi rivolgere tali parole in pubblico, sentì la necessità di difendere il suo orgoglio.

-Signorina, sono oltremodo confuso dalle vostre parole- Disse,.

-Sono stupita, credevo di non essere la prima a farvelo notare- Sibilò lei, con un'acidità che non le apparteneva.

-Vi sbagliate, nessuno mi aveva mai detto cose simili- Si difese Darcy, sistemandosi nervosamente gli orli delle maniche.

-Allora non conoscete nessuno abbastanza onesto da dirvi quello che pensa- Sbottò Lizzie, voltandosi ed allontanandosi tra la folla.

  
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