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Autore: Kate_88    25/04/2011    9 recensioni
In secondo superiore nulla è facile, ancor meno se ci sono le prime difficoltà, gli amori e un nuovo nemico che non è per niente facile. Tutto cambia quando si cresce e sapere che un giorno si dovrà indossare una corona, grava ancora di più sulla schiena della povera Usagi.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Minako/Marta, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Capitolo 18 – Marte – Nettuno

 

 

 

Piume nere e corvi che volano, lasciando cadere a terra quelle parti del loro corpo, richiamando con il loro verso la sacerdotessa.

Lei dormiva sulle scalette del tempio, avvolta da una luce rossa, con i capelli neri sciolti che carezzavano i vari gradini ed il kimono da sacerdotessa che veniva scosso dal vento.

« Svegliati »

I corvi parlavano la sua lingua ed iniziarono a volare su quella figura che sembrava morta davanti a quel tempio, poi gli abiti si trasformarono e diventarono veli rossi mentre il corpo si sollevava in aria e la luce rossa si faceva più intensa.

« Svegliati » nuovamente i corvi avevano parlato.

Volteggiavano intorno a questa figura fluttuante finchè non apparse una fiammella che lentamente si diresse verso questa ragazza e parlò: « Svegliarti, Mars. »

Rei aprì gli occhi, vestita di veli rossi mentre i corvi prendevano sembianze umane e con le mani creavano una grande coppa per accogliere quella fiammella.

« Marte vi rendiamo omaggio » esclamò una delle due ragazze che avevano preso il posto dei corvi.

« Grazie Phobos. Grazie Deimos. »

« Dove sono? » chiese Rei osservando le due ragazze con la fiammella.

« In un sogno. Ti siamo apparse in sogno mentre riposi sulla scalinata del tempio. Ti sei addormentata in attesa di Jack e le altre. Devono parlarti dell'ultimo attacco a Pluto e Mercury ma sei molto stanca ultimamente e senza energie ti sei addormentata » Phobos raccontò in breve la situazione prima di passare la parola a Deimos.

« Senti il fuoco più debole, vero? L'ultima battaglia ti ha debilitata e non capisci perché la tua freccia sia così debole, tanto da essere inefficace contro il nemico. »

« Come lo sapete? » domandò la ragazza che ancora fluttuava.

« Perchè la freccia è un'espressione diretta del cuore. » parlò la fiammella sostenuta dalle mani delle due ragazze.

« Chi sei? »

« Sono Marte, il tuo Dio. Svegliati Mars o la tua freccia non sarà abbastanza potente da aiutare colei che in questo momento rischia tutto. Il futuro, se lei verrà presa e plasmata, sarà in serio pericolo. »

« Marte!? Io non vi rendo omaggio come dovrei. È per questo che il fuoco non mi risponde più e la freccia non raggiunge la destinazione? »

« Non cercare il problema nelle preghiere rivolte a me, bensì nella tua anima. Tu sei la guerriera della passione e della guerra e hai messo da parte il tuo vero spirito, chiudendolo in una parte nascosta di te. Non posso aiutarti donandoti la mia freccia se tu per prima non hai il cuore giusto per scagliare il colpo. »

« Come posso fare per avere nuovamente la vostra fiducia? »

« Non hai mai perso la mia fiducia, non temere questo. Ho sempre lo sguardo puntato su di te, Phobos e Deimos mi raccontano tutto ed io so bene cosa attanaglia la tua mente, ma dovrai essere tu ad ammetterlo. Piangi Mars, sfoga la tua rabbia e urlami contro. Dimmi cosa realmente stai pensando in questo momento. »

Marte istigava, da bravo guerriero, Rei che si limitò inizialmente ad osservare incuriosita Phobos e Deimos.

Le due ragazze osservavano oltre quel sogno, scrutando le ragazze che iniziavano ad arrivare al tempio e si avvicinavano a Rei, addormentata sulla scalinata.

« Marte... io non so cosa mi succede, so solo che sono arrabbiata. Non riesco ad aiutare nessuno ultimamente. Vengo atterrata in un attimo, non riesco a fare previsioni con il mio fuoco, le preghiere vanno a vuoto. Sono stata atterrata con un solo colpo di Seiya, Jack osserva i miei movimenti dal suo appartamento ed ha notato un mio indebolimento. Sono inutile. Usagi non ha bisogno di me in questa lotta. »

« Menti! Sei indispensabile per lei. Il fuoco, l'ultima volta che ti ha risposto ti ha dato una visione, la ricordi? L'ultima volta che ti ho mandato un'immagine, aveva un segno preciso. »

« L'ultima immagine è stata alla prima apparizione di Tanos. Anzi, non è stata un'immagine ma un fuoco nero. Ho visto noi tutte con una stella nera sulla fronte poi l'immagine si è interrotta. »

« Quella stella nera è il segno del nemico, la presa su voi guerriere. Tornerai a vedere l'immagine e vedrai che Mercury e Pluto non hanno più quella stella e se tornerai ad essere la mia guerriera, anche tu non avrai più quel segno. Guarda cosa sta succedendo. »

Phobos e Deimos indicarono a Rei ciò che intanto accadeva al piazzale: le ragazze al completo si erano riunite insieme ai generali, Diamond, Mamoru e Taiki.

Erano tutti trasformati, pronti ad attaccare un mostro appena apparso: una raperonzolo dal volto deformato e dai capelli fatti di fili taglienti.

Attaccava Neptune, tentando di rubarle la mente artistica.

« Devo andare ad aiutarle. Non voglio sentirmi ancora inutile ed incapace. »

« Mars, devi credere in te stessa. Hai una freccia, da sempre un simbolo di Amore grazie a Cupido e segno di Guerra a causa delle tante battaglie. » dalla fiammella che parlava, si staccò un pezzo di fiamma.

Phobos e Deimos indirizzarono altre fiamme a quella piccola fiammella che prese la forma di una freccia.

« Credo in te Mars ma non c'è bisogno di dedicarmi la tua intera vita con le preghiere. Proteggi Sailor Moon, la regina del futuro, il suo consorte e la figlia che un giorno avranno. Non raccontarle di questo incontro. A lei spetterà un compito più arduo. Ora vai e segui il mio consiglio: indirizza questa freccia al Maremoto di Nettuno. Dovrai aiutare colei che ammiri in silenzio. »

« Lo farò! Marte vi renderò onore salvando la nostra regina e non reprimerò più i miei sentimenti. Esprimerò ciò che ho dentro, sia questa rabbia, passione o altro! »

A quelle parole, la Fiammella tornò da Phobos e Deimos che indirizzarono altre fiamme a Rei che vide i veli cambiare e prendere la forma della sua divisa.

« Vai Sailor Mars. Salva il futuro. »

 

Raperonzolo attaccava senza tregua ed aveva già legato tutti gli avversari, eccetto Sailor Neptuno che stava caricando il suo Maremoto da indirizzare contro il nemico che, da parte sua, cercava di rubare la mente della ragazza.

Rei si svegliò improvvisamente, ritrovandosi già trasformata e con una piuma di corvo tra i capelli.

Osservò la scena e richiamò l'attenzione del mostro e della Sailor caricando la sua freccia.

« Michiru carica il Maremoto e lancialo contro di me! »

« Sei impazzita? Non dire idiozie! »

« Fidati di me! Carica e lancialo contro di me! »

Sailor Mars aveva la freccia di fuoco tesa nel suo arco in attesa della Sailor.

Il mostro stava iniziando a puntare anche Mars quando Neptuno scagliò il maremoto contro la sua stessa compagna.

Sotto lo sguardo stupito delle compagne sofferenti, Mars scagliò la sua freccia contro il maremoto, colpendo in pieno quella palla minacciosa che ben presto si allargò, creando una cupola fatta di gocce d'acqua, dove il tempo sembrava bloccarsi completamente.

 

La gabbia d'acqua aveva creato un blocco temporale e solo Michiru all'interno riusciva a muoversi, osservando le sue compagne ferme nel momento in cui la gabbia aveva preso forma grazie alla freccia di Sailor Mars.

« Cosa succede? »

Michiru si guardò intorno e in un attimo la sua divisa divenne un insieme di veli color del mare che copriva le forme del suo corpo.

« Neptune, non stupirti di ciò che accade. »

« Chi parla? »

Una voce profonda riecheggiava nella gabbia, come se quel suono provenisse proprio dall'acqua che formava quella cupola.

« Il mio simbolo è impresso sulla tua fronte. Il mio nome pronunci ormai molto spesso. Sono Nettuno, colui che t'ha donato tutto ciò che adesso hai. »

« Nettuno? Perchè accade tutto questo? Perchè le mie compagne sono bloccate? Haruka sta per essere colpita... »

« Ci tieni a lei, non è vero? »

« Si... »

« Eppure un tempo sei stata gelosa, una gelosia che hai portato avanti e che ha intaccato il tuo cuore. »

« Non sono gelosa. La gelosia è un'idiozia. »

« Neptune non tentare di convincerti ora. Sono anni che sei gelosa del rapporto tra Uranus e la futura Regina, anche se sai che quel rapporto non porterà a nulla, se non un amore fraterno. Nell'immensità del mare, hai fermato il tuo sguardo a ciò che si vede a prima vista. »

« Io... è difficile essere sempre perfetti. »

Michiru abbassò lo sguardo, forse per la prima volta in tanti anni e chinò il capo, giudicata da quell'enorme gabbia.

« Non ti ho mai chiesto la perfezione. Nessuna delle mie onde è perfetta, tutte formano una spuma diversa l'una dall'altra. Neptune, tu porti il mio simbolo, tu muovi le mie onde facendo le mie veci. Non chiedere a te stessa una perfezione che non esiste. Sei il mare, comportati come esso, buttati in balia delle emozioni, danza sulle note del tuo violino che come un mare in tempesta avvolge e coinvolge ogni tuo ascoltatore. Neptune, sii imperfetta ogni tanto perchè è nella tua imperfezione che si nasconde il tuo vero potere. Sei rimasta in disparte per troppo tempo e la principessa ha bisogno anche di te. Tutti gli Dei si stanno riunendo perchè voi guerriere dovete dare il vostro supporto a colei che rischierà di perdere tutto. »

« Cosa succederà alla futura erede al trono? »

« Non possiamo rivelare cosa è stato visto, ma dovete dare il vostro supporto a quella ragazza che ancora non riesce a portare sulle spalle il peso del futuro. Non rivelare a nessuno di questo nostro incontro. Ogni Sailor avrà il suo momento, ora preparati ad accogliere il potenziamento del tuo maremoto, sarà la mia ira che scaglierai contro il nemico, sarà la vera imperfezione di Nettuno! »

« Sono pronta! »

Michiru allargò le braccia e dalla gabbia partirono vari getti d'acqua che colpirono in pieno la ragazza, vestendola nuovamente con la sua divisa e lasciandola fluttuare in aria per qualche secondo.

« Neptune hai pochi secondi per salvarle tutte. Preparati e ricordati, osservando il mare avrai sempre una mia risposta. »

Il segno di Nettuno brillò sulla fronte di Sailor Neptune ed in breve la gabbia d'acqua sparì.

 

 

Nei secondi che seguirono, le Sailor e i vari aiutanti cercavano di liberarsi dalle loro prese mentre il mostro aveva lanciato un attacco contro Sailor Neptune.

Sailor Mars osservava impaurita, iniziando a caricare una nuova freccia, prendendo la mira, ma in pochi attimi il mostro sparì, colpito in pieno da un maremoto di Nettuno con una potenza devastante di uno Tsunami che travolse solo il mostro e liberò gli altri presenti.

Non c'era bisogno per Sailor Moon di usare lo scettro e portò le mani alla gola per riprendere fiato.

Dai giorni precedenti aveva ancora i lividi sulle braccia, ora aveva anche i segni dello strangolamento sul collo.

« Usako stai bene? » chiese Mamoru decisamente preoccupato mentre Jack correva da Rei, ancora sugli scalini del tempio, stavolta in piedi.

« Si sto bene » rispose la futura regina mentre si appoggiava a Mamoru.

« Tu stai bene? Mi hai fatto preoccupare prima! Stai diventando dormigliona! » esclamò Jack in quel rimprovero misto ad un urlo.

« Smettila di urlare, sai? Anche io ho i miei problemi eh! Razza di antipatico, fannullone! »

« Vuoi la guerra? Razza d'ingrata! Ed io che mi preoccupo per te! La prossima volta ti porto di peso all'ospedale senza neanche chiederti il permesso. »

Entrambi urlavano l'uno contro l'altro finchè Rei, aiutata dagli scalini che colmavano il dislivello tra i due, si sporse verso il ragazzo e lo baciò con delicatezza, prendendolo piacevolmente alla sprovvista.

« Jack, sai una cosa? Parli troppo! » aggiunse la mora mentre gli altri si riprendevano da quella lotta.

« Michiru stai bene? »

Haruka subito annuì e strinse Michiru, un po' più piccola rispetto a lei.

Le cose nel gruppo stavano cambiando: Rei stringeva la mano di Jack mostrando il suo animo anche in quella semplice stretta; Michiru nascose alcune lacrime contro il petto di Haruka, regalandosi quell'abbraccio; Setsuna arrossì accorgendosi degli occhi di Diamond puntati su di lei; Ami si scambiò uno sguardo di complicità con Taiki senza aver bisogno d'altro; Usagi e Mamoru sorrisero, realizzando tutto ciò che stava accadendo intorno a loro.

C'era aria di cambiamento.

 

Tanos! Troppi insuccessi! Perchè non agisci?

« Mia Suprema Strega, non capisco cosa accade. I miei mostri è come se fossero più deboli di fronte alle Sailor. Si stanno verificando strani fenomeni. »

È l'influsso della Luna e degli Dei che la proteggono! Dannati! Hanno mosso le loro mani! Lei ancora non è pronta per la battaglia finale. Cerca di distruggere le Sailor più deboli, colpisci anche il Principe! Colpiscili tutti! Voglio regnare su ogni cosa! Non temo l'ira degli Dei!

« Ho già individuato una preda debole nel gruppo. Una ragazza fin troppo insicura a mio avviso. Vedrete Suprema Strega, non vi deluderò. »

Tanos aprì nuovamente il suo libro: un nuovo mostro avrebbe colpito il gruppo.

 

 

 

 

 

 

Eccomi nuovamente qui!
Volevo aggiornare ieri ma si era fatto troppo tardi e non avevo finito il capitolo.
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo dedicato a Rei e Michiru che ammetto non sono le mie sailor Preferite, quindi mi scuso se non le ho trattate benissimo, purtroppo è difficile trovare "punti deboli" in personaggi che proprio non ci piacciono.
Nel prossimo capitolo vedremo chi sarà la predestinata del prossimo attacco.
La battaglia finale si avvicina. Spero di non farla durare in eterno questa storia che per quanto mi stia a cuore, comprendo che si sta allungando molto.

Un bacione a tutti!

Spero abbiate passato una Buona Pasqua!

Come sempre ringrazio chi segue, chi recensisce, chi l'ha messa tra i preferiti/seguite/ricordate etc... Ringrazio anche chi semplicemente legge, rinnovando il mio invito a lasciare una recensione con i vostri pareri perchè mi fanno sempre piacere e stimolano la scrittura.

A presto!


Kate!

   
 
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