“Andrè…”
“Sì?”
“…ti amo…”
 
***
 
Dove le nuvole sono più candide. Dove il cielo è più terso. Dove l’aria è più dolce. Là hanno sede gli angeli e tutte le creature celesti.
In un angolo qualsiasi del cielo, esplose una piccola luce “guardate –risuonò delicata una voce- sta per nascere un nuovo angelo” infatti la piccola luce andò a posarsi su una nuvola e si trasformò in un minuscolo esserino con due ali enormi che  lo proteggevano.
Pochi istanti prima della comparsa di quella luce, sulla terra, tra l’odio più feroce, la disperazione più nera e la paura più assoluta, due anime si erano fuse. Erano due anime particolari, che avevano sempre vissuto vicine pur non incontrandosi mai, ma proprio adesso che erano in arrivo tempi cupi, quelle due anime si sfioravano, si toccavano, si univano in una sola fatta di luce pura, la stessa luce che aveva generato il piccolo angelo…
 
Il piccolo angelo aprì gli occhi, due occhioni color dell’aria si volsero curiosi all’intorno e subito un sorriso spuntò sulle piccole labbra, guardandosi le spalle vide le enormi ali “Lo sai? Le hai così grandi per uno scopo preciso” disse una voce delicata, il piccolo angelo si volse prestando attenzione “Devi fare un lungo viaggio, infatti sei un angelo speciale, sei destinato alla Terra…” il piccolo angelo accentuò il sorriso.
Si mise in piedi, spiegò le ali e cominciò la sua discesa.
Era partito da poco quando un dolore lancinante lo colpì al petto facendolo ruzzolare su una nuvola. Ripresosi, vide che una macchia rossa era comparsa sulla sua tunica…
 
***
 
“Andrè?!”
“O…Oscar…”
“Andrè! Andrè no!!”
 
***
 
Il piccolo angelo sentì qualcosa di umido salire a bagnargli gli occhi, toccò, erano lacrime…non era ancora arrivato sulla Terra ma aveva già sperimentato il dolore.
Rimase qualche attimo a guardarsi la manina bagnata poi, riprese il suo volo, ma scendendo, sentiva qualcosa di pesante dentro si sé…
La causa di ciò era il fatto che una delle due anime si era spenta e l’altra, lasciata sola, cominciava a perdere la sua luce, travolta sempre di più dal vento dell’odio e della disperazione…
Poco dopo, l’animo del piccolo angelo era tornato sereno e continuava il suo viaggio, ma non immaginava certo che qualcosa sarebbe cambiato…
All’improvviso una fortissima folata di vento lo colpì in pieno facendogli perdere la rotta e non fece in tempo a realizzare l’accaduto che le sue ali, vennero sferzate dal vento finchè esplosero, come fossero di vetro, e il piccolo angelo cominciò a cadere, cadere, cadere…
 
***
 
“Oscaaaaar…..!!!”
 
***
 
Quando si risvegliò, il piccolo angelo si trovò tra le candide nuvole che aveva vistola prima volta, ma si accorse che le sue ali erano diventate molto più piccole “Il disegno su di te è cambiato –la dolce voce di sempre- non andrai più tu, verranno loro…”
I suoi grandi occhi erano interrogativi ma bastò un cenno a fargli capire di voltarsi e vedere che non lontano da lì un’anima appena arrivata, ancora di forma umana, si stava guardando intorno, non riconoscendo il luogo in cui si trovava. Il piccolo angelo si rigirò, nel suo volto sorridente una domanda, nel muto cenno la risposta, allora gli si mosse incontro, raggiuntala la guardò negli occhi e poi la prese per mano, stringendo quella piccola delicata manina, l’anima ritrovò la sua pace. Venne delicatamente portata in un altro angolo di quel posto per lei ancora misterioso e ritrovò l’atra parte di se stessa che sulla Terra le era stata strappata via. Le due anime si ricongiunsero poi, si voltarono verso il piccolo angelo, non sapevano perché, ma sentivano di appartenersi reciprocamente… rimasero qualche attimo a guardarsi, ma al piccolo angelo bastò per leggere nei loro occhi tutta la loro vita e capire che non si erano incontrati per caso.
Il piccolo angelo abbracciò le due anime che rimasero sorprese “Questo piccolo angelo –disse la dolce voce- è il concretizzarsi di una cosa meravigliosa… un amore, il vostro. Sulla Terra, è  stato un amore meraviglioso e puro, troppo prezioso perché venisse corrotto dai mali del mondo, così è stato deciso che rimanesse qui… Ma voi, autori di ciò, siete stati quassù perché lo poteste vedere, perché poteste rendervi conto di che cosa grande e meravigliosa avete fatto…”
Le due anime si guardarono… guardarono il piccolo angelo…capirono… Capirono anche che le loro sofferenze erano finalmente finito, tutto il dolore era cessato, adesso dovevano solo pregare per coloro che erano rimasti indietro perché loro, da adesso, sarebbero vissuti sereni e nella gioia per l’eternità.