25/04/2011
4 recensioniAuthor: Merel
Written: aprile - maggio 2011
Disclaimer: E’ tutto di Satoshi Tajiri. Non uso nessun personaggio a scopo di lucro.
Pairing: c’è da chiedere? Rigorosamente Ash/Misty! Altre coppie, magari, saranno la Vera/Drew… ma niente di speciale, davvero!
Time: senza tempo. Nessuna serie.
Rating: PG13, credo
Subject: Ash, Misty, Vera, Drew, Paul e Lucinda. Tutti con un passato alle spalle e con una storia da raccontare. Tutti insieme, ancora una volta.
NOTE: AU! Alternative Universe. Spero possiate apprezzarla comunque.
NOTE 2: la narrazione è sotto il punto di vista di Misty.
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Eccomi qui. Non so neppure perché ci sono venuta, in questo posto, alla fine. Per parlare, per aprirmi e bla bla bla… ma a cosa mi serve? Dio solo sa chi mi ha costretta a venire qui. Anzi, lo so anche io. Le mie sorelle, che per ora odio.
Comunque, cominciamo con le presentazioni! Piacere, Misty Waterflowers, diciotto anni. Ebbene sì, ho appena raggiunto la maturità. Da qualche giorno. Non è meraviglioso?
Ora posso fare tutto quello che mi pare: firmare le giustifiche al liceo da sola (o meglio, all’università), prendere la patente, fare mille altre cose vietate ai minori di cinquant’anni…
Sono qui per aprirmi, come dicevo. Tralasciando cavolate varie, questa è una sorta di scuola. Ma non è come tutte le altre! Qui niente lezioni (almeno spero!).
Qui ci vengono i ragazzi che hanno dei problemi. Tipo me, per esempio. Io ho problemi con la mia famiglia, e altre svariate cose… c’è questo enorme portone davanti a me e io non mi decido ad entrare. Ma come posso entrare se non so neppure dove andare? Migliaia di ragazzi – diversi, suppongo – attraversano quella porta che segnerà la mia vita per sempre. Va bene, fatti coraggio, Misty. Entro.
Oh, che bello! È meraviglioso! Già mi piace. Anche se i muri potevano verniciarli con qualche altro colore migliore, magari… giallo paglia. Giallo paglia, capite? Nemmeno i miei capelli sono giallo paglia!
Mentre mi perdo nei miei pensieri più profondi e lugubri, un ragazzo mi sta accanto. Ha i capelli corvini (nerissimi!) e gli occhi nocciola, almeno così mi sembra. E mi sta fissando.
Che bello! La mia prima conquista. Forse.
Comunque sia, sentiamo una voce femminile da un altoparlante che ci dice di dirigerci in palestra. Io non so minimamente dove sia, perciò seguo questo misterioso ragazzo che mi fissa ininterrottamente. (Che abbia qualche problema agli occhi? Chi lo sa, tutto può essere, qui.)
Ora siamo in palestra. Posso finalmente vedere chi ci ha detto di venire qui. Bionda, capelli lisci e lunghi. Dice di chiamarsi Camilla. Mah, porta cose nere. Che cos’è quello? Uno strano coso… nero?! E ti pareva.
Finalmente il ragazzo dai capelli corvini (strano, direi) va per la sua strada e io rimango come una cretina impalata al centro della palestra, non sapendo che diavolo fare.
Camilla mi viene vicino e mi dice di andare nel cerchio viola. Cerchio viola? Oh, è vero. Sul pavimento sono disegnati dei cerchi. Rosso, giallo, blu e viola. Aspettate… cerchio viola?! Il ragazzo strano e bello è lì! E mi fissa ancora.
“Ehm… non potrei andare in un altro cerchio?”
Non fraintendetemi. Io l’ho chiesto soltanto perché quel ragazzo mi fa un certo effetto… non di certo perché mi piace! Cosa andate a pensare?
“No, mi spiace” mi risponde Camilla, sorridendomi. “In quel cerchio manca una persona e quella sei tu. Gli altri cerchi sono già pieni.”
Dannazione! Perché tutto a me?
Mi posiziono nel cerchio e quel ragazzo continua a fissarmi. Ma che cos’ho, i capelli in disordine? Ho qualcosa in bocca? Che diavolo ha da fissare?
“Ehi, tu.” Gli dico, guardandolo. “Sei hai qualche problema non me ne frega niente. Smettila di fissarmi!”
“D’accordo, scusa.” Mi risponde, alzando le mani in segno di resa.
Mm. Mi è sembrato sincero, perciò lo perdono.
Non dovrebbe essere molto difficile stare qui. Oh, fisso una panchina dietro di noi, a qualche metro. C’è uno strano ragazzo, lì seduto tutto solo… ma… ha i capelli viola! Oh, mio Dio! Dove sono finita?
Beh, comunque, non devo scoraggiarmi. Non devo perdermi d’animo. Devo credere in me stessa, così dicono. Non sarà difficile restare qui, non per ora. Dovrò solo parlare, aprirmi ed esprimere i miei sentimenti più profondi, giusto? Niente di grave, allora! Meraviglioso…!