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Autore: madamina    26/04/2011    4 recensioni
Uno dei capitoli più oscuri ma anche più emozionanti dell'intera saga di HP è certamente quello che narra la battaglia della Torre di Astronomia. Questa oneshot cerca di rivivere quei momenti attraverso gli occhi di Silente, mostrandoci i suoi pensieri e i suoi ricordi.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Draco Malfoy, Harry Potter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La Battaglia della Torre Nota: le parti in corsivo sono più o meno liberamente tratte dal libro “Harry Potter e il Principe Mezzosangue” capitolo 27

La Battaglia della Torre

Sono sulla Torre di Astronomia, e sento che tutto sta per finire. Arrivo Ariana, solo un po’ di pazienza, il tempo di sistemare alcune faccende e poi potremo finalmente essere di nuovo insieme.
Spero ardentemente che Harry non tenti di intervenire, come l’ho pregato di fare, ma so di non potermi fidare di lui, il suo cuore ricolmo d’amore tenterà in tutti i modi di salvarmi senza sapere che, invece, io devo uscire di scena. E’ così che deve andare. E io sono così stanco…
“Petrificus Totalis” penso con la poca forza che mi è rimasta dopo la dura prova che ho appena affrontato. Perdere l’uso della propria mente è qualcosa di davvero terribile.
Non appena ho lanciato l’incantesimo verso Harry, vengo disarmato dalla persona che è appena entrata nella torre.
“Buonasera Draco” dico con il mio solito tono tranquillo. So che mi resta poco tempo, ma posso ancora salvare questo ragazzo, se me lo permetterà. Sento in lui la paura, ma non è paura per ciò che sta succedendo, ma per quello che potrebbe succedere a lui, o peggio, alla sua famiglia. Del ragazzo arrogante e viziato che è entrato qui sei anni fa, non c’è più traccia, me ne rendo conto mentre continua a parlare, cercando di impressionarmi, ma in realtà sta prendendo tempo, tentando in tutti i modi di allontanare da sé l’orrore del compito che gli è stato assegnato. Sapevo che c’era lui dietro tutti gli attentati che ci sono stati in questi mesi, ma non ho potuto fare altro che chiedere a Severus di vegliare su di lui.
Ed eccoli, sento dei passi, sono venuti a controllare che il ragazzo porti a termine la sua missione, ed eventualmente a svolgerla al suo posto. Non mi rimane più molto tempo, adesso o mai più.
“Io posso aiutarti, Draco…” mormoro a fatica.
“Non può invece – dice con voce resa acuta dalla disperazione, mentre la mano che regge la bacchetta trema ormai senza controllo – Nessuno può aiutarmi. Mi ha detto che se non lo faccio mi ucciderà. Non ho scelta”.
“Passa dalla parte giusta, Draco. Possiamo nasconderti meglio di quanto tu possa immaginare. E, cosa più importante, manderò dei membri dell’Ordine da tua madre stanotte, per nascondere anche lei. Tuo padre per ora è al sicuro ad Azkaban… Quando verrà il momento potremo proteggere anche lui… Passa dalla parte giusta, Draco… tu non sei un assassino.” termino con voce accorata. Lo penso davvero, lui non è un assassino, non voglio che lo diventi, fosse anche per proteggere sua madre, la sua anima non deve essere macchiata. Posso quasi sentire gli ingranaggi nella sua testa che lavorano febbrilmente, cerca di valutare tutte le possibilità, eppure resta immobile, incapace di prendere una decisione.
“Ma sono arrivato fin qui, no? Credevano che sarei morto, e invece sono qui… e lei è in mio potere… Ho la bacchetta in pugno… Lei è qui, a chiedermi pietà…”
“No Draco – ribatto tranquillo – E’ la mia pietà, non la tua, che conta adesso”.

E finalmente mi rendo conto che ha capito, lentamente inizia ad abbassare la bacchetta, quando la porta viene spalancata violentemente ed entrano quattro Mangiamorte. Questa proprio non ci voleva, spero che Severus possa arrivare prima che la situazione precipiti.
Cerco di intrattenerli, di perdere tempo. Mi muovo lungo il bordo dei bastioni, come a simulare un timore che non ho. Non ho paura della mia amica di nero ammantata, la aspetto anzi da tempo. Il mio timore è per gli altri, in particolare per i due ragazzi che sono qui con me, in questa torre, stanotte. Continuo la mia sceneggiata, finchè dalla porta non entra la persona che stavo aspettando con tanta trepidazione.
‘Finalmente Severus’ penso tra me e me, quando capisco che Draco ha superato la prova, lui non è un assassino, lo ha dimostrato e così si è salvato. C’è ancora una speranza per lui. Non parlo della salvezza del corpo, di quella nessuno può essere certo finchè questa assurda guerra continuerà, parlo della sua anima. E’ rimasta candida e pura come quella di un bambino, cosa che intimamente è, anche se ha dovuto assistere a scene atroci il cui ricordo lo accompagnerà per sempre. Forse neanche Harry è mai stato esposto a tutto quell’orrore. In fondo Harry è stato sempre protetto dall’amore di tutti, Draco è amato moltissimo dai suoi genitori che darebbero la vita per lui, ma che non possono proteggerlo davvero in questo momento. Non dall’anima nera di Voldemort e dalla brama di potere di tutti i suoi servi. Nulla possono per proteggerlo davvero.
Getto una veloce occhiata verso Harry, che mi è visibile nella sua immobilità nonostante il mantello, lui che non ha davvero capito cosa sta per succedere, al contrario dell’altro ragazzo che si trova davanti a me e vede tutta la vita scorrere davanti ai suoi occhi.
Poi un breve impercettibile segno a Severus. Il momento è arrivato. Ma lui esita.
“Severus…” mormoro con dolcezza esortandolo ad onorare quella promessa che gli ho estorto tempo fa.
E davanti alla sua immobilità, mi trovo a richiamarlo ancora, per mettere fine a tutto questo: “Severus… ti prego…”.
“Avada Kedavra” mormora infine Severus e vedo il famoso raggio verde volare veloce verso di me che sono qui in piedi sul bordo della torre di astronomia.
Il colpo non è violento come mi ero aspettato, un forte calore mi pervade e dal petto si irradia al resto del corpo. Dolcemente vengo spinto all’indietro e il vuoto si apre alle mie spalle.
Un ultimo respiro mentre precipito, un ultimo sguardo verso la torre dove molti destini sono in sospeso, un ultimo pensiero d’amore per Harry.
Poi il mio corpo non percepisce più niente. E’ morto. Ma non la mia anima che viene sostenuta da un abbraccio gentile e conosciuto e, mettendo a fuoco la vista come in realtà non ho più bisogno di fare, finalmente ti riconosco Ariana. Mia dolce Ariana. Siamo di nuovo insieme come ti avevo promesso tanti anni fa, quando eri tu ad aver appena abbandonato la vita. Delicatamente mi accompagni a terra, ma senza mai lasciarmi andare. Adesso sono tra le tue braccia e finalmente mi sento in pace. Ho aspettato questo momento per tanto, troppo tempo. E finalmente ora posso riunirmi a te, mia amata sorella. Perso nel tuo sguardo colmo d’amore fraterno, non vorrei mai distogliere gli occhi dai tuoi, ma devo, sento di avere un’ultima cosa da fare prima di essere davvero pronto a seguirti. E così vedo uscire dalla torre di astronomia e passarmi accanto, Draco e Severus, entrambi profondamente sconvolti per ciò che è successo. E poi ciò che avevo sperato di evitare per tutto il tempo. Harry, abbandonata ogni prudenza li insegue nel disperato tentativo di vendicare qualcosa che non richiede vendetta, perché da tempo programmato ed aspettato.
Per favore Severus, non permettere ai tuoi sentimenti di rabbia e frustrazione di prendere il sopravvento, so che ti ho chiesto molto, ma sai come me che era inevitabile, in fondo io ero una pedina sacrificabile, ma non lui. Ti vedo, con gli occhi fiammeggianti di rabbia rispondere alle sue provocazioni, e mi accorgo che stai quasi per perdere il controllo, così non mi rimane che rendere per qualche secondo visibile la mia sagoma opalescente alle spalle di Harry e rivolgerti un sorriso dolce e sereno, per farti capire che va tutto bene, che sono finalmente in pace. Vai Severus, proteggi Draco come puoi, e continua la tua missione.
Quando mi vedi, le pupille tradiscono la tua sorpresa, ma è solo un attimo. Ti liberi velocemente di Harry senza ferirlo davvero e poi scompari nella notte insieme a quel ragazzo che hai giurato di proteggere.
Io torno alla mia dimensione e mi volto, ritrovando finalmente il dolce sorriso di mia sorella, che mi tende una mano e quando la afferro per stringerla calorosamente tra le mie, mi accorgo che non c’è segno dell’età, degli anni che sono passati senza averla al mio fianco. Siamo di nuovo soltanto Albus ed Ariana, come era tanto tempo fa. E lasciandomi guidare da lei, sento che sono finalmente pronto per seguirla.

Madame's space: salve a tutti, eccomi qui a pubblicare una fanfiction dopo tanto tempo. Si tratta di una storia che ho scritto tempo fa per un altro sito e che ho deciso di pubblicare anche qui su EFP, seguita a breve dalle altre. Fatemi sapere cosa pensate di questa shot, non ci vuole molto a lasciare qualche parola di commento ;)
Un saluto speciale al mio Gryffindor Prince e alle mie carissime F.e R. ^^

Disclaimer: i personaggi citati ed il mondo di Harry Potter sono di proprietà di J.K.Rowling. La storia non è stata scritta a scopo di lucro.

  
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