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Autore: dariuccia91    26/04/2011    4 recensioni
Continua la vicenda dall'ultima puntata 2x17.Quindi vi è un POSSIBILE RISCHIO SPOILER.Elena e Damon si ritrovano a tenere un'improbabile conversazione a cuore aperto,che porterà a una lunga notte di interrogativi e tanta confusione.Non dirò altro,se siete curiosi,abbandonatevi alla lettura di questa storia!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elena chiuse il suo diario,ma continuò a ripensare a tutto ciò che poi l'aveva indotta,finalmente, alla fatidica scelta.

FLASHBACK

Dopo essere riuscita a salvare in tempo Damon da morte certa,era collassata tra le sue braccia.Non ricordò nulla di ciò che le era accaduto in quei frangenti,solo che al suo risveglio si era ritrovata in un letto di ospedale e che,una volta aperti gli occhi ,tutti erano lì,ad attendere che lei si riprendesse;tutti molto spossati e angosciati.Potè perfettamente ricordare le loro buffe espressioni di stupore,quando lei,svegliatasi,aveva affermato:"Cosa sono quelle facce da funerale!".Bonnie si era letteralmente precipitata su Elena,in preda ad una vera e propria crisi di pianto,mentre gli altri osservavano la scena,facendo sfoggio di smaglianti sorrisi di felicità.Elena potè osservare che tra loro non era presente Damon,e questo la rattristò parecchio.Come poteva non essere lì?Come mai non si era degnato neppure di appurarsi che lei stesse bene?Mille interrogativi le ronzarono nel cervello,fino a quando Stefan,cauto,le si avvicinò,sorridendole:"Ehi,non sai quanto ci hai fatto preoccupare!Ti ci sono voluti cinque giorni,per riprenderti del tutto.Hai perso molto sangue,per cui i medici hanno effettuato una trasfusione.Le tue condizioni erano pessime,quando sei giunta qui.Questo è davvero un miracolo!"L'abbracciò con tanta forza,tanto da indurle dolore."Ahia!"gracchiò Elena."Perdonami...è che è tanta la voglia che ho di abbracciarti da giorni,ormai,che non riesco a contenere la felicità che ho nel sapere che finalmente stai bene!" Elena lo ringraziò,per poi assumere un'espressione triste.Stefan parve capirne il motivo e ,come risposta ai suoi pensieri,le informò:"Sai,Damon,non è qui al momento..."La giovane ,subito ,si volse ansiosa a guardarlo negli occhi."Si sente molto in colpa per ciò che è successo.Pensa di essere stato la causa di ciò che ti è accaduto.Un pò lo sarebbe ,in effetti,ma quando tu hai donato il tuo sangue ,per salvargli la vita,nè tu nè lui ,avete fatto i conti con il fatto che,una volta datone una grossa quantità,questo ti avrebbe portato a gravi conseguenze.Ma basta pensarci!L'importante è che tu stia bene!"Le sfiorò il viso,dolcemente.Elena gli strinse la mano,per poi tornare a fissarlo intensamente negli occhi e affermare:"Bisogna che qualcuno gli dica che io stò bene!" Stefan annuì con un cenno del capo e la rassicurò:"Bè,potrai dirglielo tu di persona,se vorrai!"Elena sorrise ,speranzosa.Si,le sue condizioni si era ristabilite e a presto,sarebbe potuta tornare a casa e incontrare Damon di persona.Non sapeva esattamente cosa avrebbe voluto dirgli,ma era certa che gli avrebbe spiegato che di sicuro,non era stata sua la colpa di nulla.

I caldi raggi del sole penetravano dalla finestra dell'ampia stanza da letto.Damon,sdraiato comodamente tra le lenzuola di seta rossa,guardava fisso,dinanzi a sè,perdendosi nei suoi pensieri.Elena.Il suo chiodo fisso.Ripensò a quel giorno,post apocalisse.Ricordò ancora il suo viso bianco cadaverico,quando era svenuta tra le sue braccia.Quanta paura e quanta amarezza.Tutte le notte,dal primo giorno del suo ricovero, l'aveva sorvegliata in quel letto d'ospedale,attendendo con ansia il suo risveglio.Quando, poi,al mattino,avvertiva l'arrivo di qualcuno del gruppo,spariva in un lampo....si,perchè era troppa la vergogna che provava.Non avrebbe dovuto essere lì;era stato lui a ridurla in fin di vita.Mille sensi di colpa l'attenagliarono incessantemente.Non potè fare a meno di pensare che se lei fosse morta per mano sua,non avrebbe avuto più senso continuare a vivere.Si rigirò tra quelle coperte,agitato,cercando di scacciare via quel tormento amaro.Decise di alzarsi.Sarebbe sceso giù in salotto,a prepararsi un bel drink ,per schiarirsi le idee e abbandonarsi al puro piacere dell'alcool,una vera e propria medicina per i mali interiori,in grado di lenire le pene.Cominciò a servirsi,quando sentì un rumore di passi dietro di sè.Credendo fosse Stefan,cominciò a farneticare:"Sei tornato!Vedi come si è ridotto tuo fratello?Un misero essere tormentato.Si,proprio essere,perchè di certo uomo non sono!No,dopo quello che ho fatto!" Continuava a bere il suo scotch,aggrottando la fronte e stringendo con forza la presa sul bicchiere."La mia vita è tutto un fallimento!Sono riuscito a fare del male anche all'unica persona a cui non avrei mai voluto farne.Ho giurato e stragiurato di volerla proteggere a tutti costi e poi?Ho lasciato che lei si sacrificasse per salvarmi la vita!Al diavolo,la mia vita!"Pronunciò quelle ultime parole,con astio."Cosa c'è,non mi rispondi neanche più.è tanto il disprezzo che ,ora ,nutri verso di me?"esordì,girandosi piano,per ritrovarsi di fronte,non suo fratello Stefan,come immaginava,ma Elena.Il bicchiere gli scivolò di mano,frantumandosi in mille pezzi sul pavimento.La sua espressione fu indecifrabile,un misto di puro stupore e immensa e incontenibile felicità."Elena..."riuscì a sussurrare,senza voce.La giovane gli sorrise di rimando,rimanendo ancora lì ,impalata.Damon,ripresosi dallo chock iniziale,corse verso di lei e l'avvolse in un caldo abbraccio.La sollevò in aria,perdendosi in quel turbinio di sentimenti.Inspirò profondamente il profumo di fragola dei suoi capelli e la strinse più forte a sè,per l'inconscia paura di poterla perdere nuovamente.Sciolsero quell'abbraccio,per potersi guardare negli occhi.Fu un'emozione indescrivibile per entrambi,poter nuovamente rivedersi,sani e salvi,dopo tante peripizie.Elena posò il capo sul petto di Damon,continuando a tenere le braccia avvolte intorno alla sua vita e ,cominciò a parlargli:"Non sai quanto sono felice di rivederti!Quando mi sono risvegliata,non vedendoti,ho avuto un tuffo al cuore!Pensavo che tu..."Tante lacrime le scesero giù,senza sosta, ,infrangendosi sulla maglia del giovane.Damon le prese il viso tra le mani e se lo portò vicinissimo al suo.Attraverso un solo sguardo,le trasmise l'intenso amore che nutriva per lei e con un bacio,sigillò quel sentimento ,per sempre.Proprio in quel momento,fece il suo rientro a casa ,Stefan,il quale ,vista la scena,preferì non interromperli,e tornò indietro,richiudendosi la porta alle spalle.Ormai,da tempo,aveva compreso il forte legame che univa suo fratello e la donna che amava.Per quanto avesse cercato di nascondere l'evidenza,rincuorando sè stesso,attraverso mille scuse,oramai la realtà gli era apparsa chiara e tonda dinanzi agli occhi.Più evidente di così!Anche se dentro di sè dirompeva più che mai un forte moto di gelosia e rabbia,per aver visto i due baciarsi e dopo aver acquisito consapevolezza che oramai l'aveva del tutto persa,in favore del fratello;la razionalità ,che l'aveva sempre contraddistinto,prevalse,sulla sua natura di vampiro,e questo lo indusse a capire che ,doveva lasciar correre il destino,liberamente.Sapeva che non avrebbe portato a niente lottare per riconquistarla.Riuscì perfino a provare compassione per quel fratello che non era mai stato amato,neppure dalla loro madre.Per cui potè solo pensare che così sarebbero dovute andare le cose,per quanto questo lo facesse sentire male.Si...perchè aveva perso l'unica persona che aveva mai amato in tutta la sua vita.E non avrebbe cambiato le cose perchè,in fin dei conti,sentiva che Damon ,ora ,se la sarebbe meritata,più di lui.Con quei pensieri,abbandonò il pensionato,decidendo che al più presto avrebbe dovuto parlarne con i due,per mettere in chiaro la situazione e prendere i giusti provvedimenti.

"Elena,sò che non dovrei chiedertelo ,ma...." Damon si interruppe,umettendosi le labbra,nervoso,per poi proseguire:"...ho bisogno di sapere cosa c'è in realtà tra di noi.Cosa sono per te?E Stefan e...tutti e...!"Elena lo guardò,divertita,nel vederlo così in difficoltà.Damon se ne accorse e la guardò interrogativo:"Cosa c'è da ridere.Sai ,non è bello ridere delle disgrazie altrui!"ironizzò,sorridendole."Se pensi che possa essere una disgrazia,amare!"affermò Elena,avvicinandosi a lui,con grazia.Il giovane la guardava perplesso,attendendo una risposta."Cosa c'è tra di noi,Damon?"esordì Elena.Ma quella non era una domanda ,diretta a lui.Ma a sè stessa.Damon continuò a rimanere interrogativo.Cercò di dire la sua,ma fu interrotto dalla ragazza,che parlò:"Cosa siamo io e te?"Damon aveva compreso il suo intento.Si divertiva a tenerlo sulle spine.Il giovane lasciò fare,perchè presto o tardi le avrebbe confessato la verità,bella o brutta che fosse."E tu,cosa provi per me?"gli chiese,raggirando la domanda,nel tentativo di posticipare la risposta,che avrebbe,prIma o poi,dovuto dargli."Sai bene,cosa provo per te,Elena.Non c'è bisogno che io ti dia altre conferme!"le rispose Damon,di getto."A questo volevo giungere.Tu...mi stai chiedendo cosa provi io per te!Io ti ho riformulato la stessa domanda e tu mi hai risposto che mi hai dato conferma di ciò che provi!Conferme reali,tattili!"Dicendo così,lo toccò proprio nel punto in cui ,un tempo,batteva il suo cuore,che se avesse potuto,l'avrebbe rifatto.Damon guardò quella mano,sospirando freneticamente."E tu mi chiedi cosa provi io per te?Non ti basta ciò che ho fatto IO per dimostrartelo?"Damon la guardò sbigottito.Cominciò a capire meglio il suo intento."Avrei fatto di tutto,per tenerti in vita.A costo della mia,Damon!"sussurrò ad un centimetro dalle sue labbra.Il giovane si volse ad osservare la sua bocca,così perfette,e desiderò attrarla alla sua."Ti ho dimostrato ,in questi mesi,quanto non potessi fare a meno di te.Non nel senso fisico del termine.Io non posso fare a meno del tuo amore!"Gli accarezzò il viso,trepidante.Damon chiuse gli occhi,ad ogni lieve tocco."Ti amo!" Damon ,riaprì gli occhi,e di rimando,la baciò con passione.Elena si staccò da lui e ,continuando a sorridergli,si allontanò ,abbandonando la stanza.

Stefan era seduto su una panchina del parco,guardando dei bambini giocare a nascondino.Sorrideva loro,ricordando come ,a quell'età,si divertisse un mondo,a fare lo stesso gioco,insieme a Damon.Quanto erano uniti,in quel periodo della loro vita,come se l'uno dipendesse dall'altro.Quanta nostalgia di quei bei tempi andati!Restò a fissarli ancora,perso nei ricordi,quando una voce,lo riportò alla realtà."Stefan,sei qui.Ti ho cercato dappertutto!" Era Elena.Il giovane continuò a guardare i bambini giocare e parlò:"Io e Damon ,un tempo,eravamo molto uniti,inseparabili!" Elena si sedette accanto a lui e ascoltò,con attenzione,le parole del ragazzo."Quando nostra madre è morta,lui si è sempre preso cura di me.Niente e nessuno ci avrebbe separati.Era troppo l'amore che nutrivamo l'uno per l'altro!" Elena sospirò,guardando verso il basso."Come vorrei che tutto potesse ritornare come prima.Quando avremmo donato la nostra vita l'uno per l'altro!"Ci fu un attimo in cui nessuno dei due parlò.Poi Elena affermò:"Potrebbe ancora essere così,sai!Nulla è perso.Penso che l'affetto non sparisce,così di colpo.Per quanto quel grande affetto fraterno ,sia stato sepolto col tempo,penso che esso ancora esista.Se solo voi smettiate di farvi la guerra e vi decidiate a deporre le armi,mettendo da parte il rancore.Tra di voi potrebbe ristabilirsi la pace.Io vi ho vissuti,Stefan e percepisco che voi ,in fondo,vi volete un gran bene.Solo che non avete il coraggio di ammetterlo l'uno all'altro.E tu qui,in questo istante,mi stai dimostrando che ancora ci potrebbe essere una speranza .Coltivala e vedrai,tutto potrebbe cambiare!" Stefan,si volse,finalmente a guardarla.Le strinse una mano ed esordì:"Grazie ,Elena!Grazie di tutto!Ti ringrazio del tuo immenso supporto e delle tue parole.Ti ringrazio di tutti i momenti belli ,vissuti insieme.Ho capito,Elena,che davvero tu sei una persona speciale.E sono contento di averti incontrata lungo la mia strada.Sei un dono raro e prezioso.E chiunque,in questo lungo percorso che è la vita, avrà la possibilità di ottenere la mia stessa fortuna,sarà un uomo davvero completo,accanto ad una grande donna come te!" Elena ,compiaciuta di quelle dolci parole , posò il capo sulla sua spalla e così rimasero, sorridendo,osservando il favoloso tramonto,che cominciò ad apparire ,lentamente ,nel cielo.

FINE FLASHBACK

Elena ripose il suo diario,nella nicchia ,dietro al quadro ,raffigurante tanti cavalli in corsa.Trasse un gran sospiro,quando ricoprì il buco nel muro,con la tela.Un voce la fece sobbalzare,nel buio della stanza:"Elena,ancora sveglia?Dai su,torna a dormire!" Elena,si risistemò tra le coperte e abbandonò il capo,sul petto di quel giovane,che aveva saputo conquistarla,pian piano,rendendola schiava del suo amore.Squadrò con orgoglio i lineamenti perfetti del suo uomo e si spinse verso di lui ,per baciare quelle labbra soffici e attraenti.Il ragazzo ricambiò,con crescente trasporto,per poi sussurrarle,con dolcezza:"Ti amo tanto!" Elena cominciò a sfiorargli ,timidamente,quegli occhi,che anche nel buoi,rilucevano,come non mai."Ti amo,anche io,Damon!"ammise candidamente,con convinzione."Si,ma devi ancora spiegarmi,cos'è che scrivi in quel tuo diario,che si trova,proprio lì!" e indicò il quadro,sulle loro teste."E no.Questo rimane a me,se permetti!"esordì,ironicamente."Ma,non avevi detto che tra noi non ci sarebbero stati segreti?Che avremmo condiviso tutto?"ricordò,precisando con cura."Bè...non proprio tutto,dai!" disse la giovane,ripensandoci su."Ah,continui a mentirmi!" affermò Damon,cominciando a solleticarla.Cominciarono a stuzzicarsi ,tutta la notte,tra risa e attimi di vera felicità,per poi abbandonarsi al puro piacere dell'amore,così intenso e travolgente,che solo due anime gemelle come loro,avrebbero potuto provare.

FINE

  
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