Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: _CrazyWriters_    26/04/2011    2 recensioni
Chi avrebbe mai pensato che la cosa che amavo di più al mondo mi si sarebbe rivolta contro? Chi avrebbe mai pensato ad una cosa simile? Una sola domanda… perché? Forse una risposta non la troverò mai… forse dev’essere così e basta…
E poi… lui è un vampiro. Insomma chi sarebbe tanto scema da mettersi con un vampiro? Ovvio, solo io...
*Ila*
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Ila*

Capitolo 9: Decisioni

“Dove te ne vai?” mi chiese sentendomi mentre mi alzavo dal letto.
“Credo che sia ora di fare colazione, è tardi.” risposi sorridendogli.
Avevo dormito a casa di Damon anche quella sera e anche quella sera eravamo stati molto “intimi” approfittando della mancanza di Stefan che secondo me ci aveva lasciati soli apposta.
“Vengo con te.” disse il vampiro moro sollevando le coperte.
“No. Faccio io, non preoccuparti. Te la porto qui, resta rilassato.” gli sorrisi ancora e mi infilai la sua camicia nera che mi stava parecchio grande.
Dovevo parlargli di Elijah. Non avevamo ancora affrontato l’argomento e quello poteva essere il momento giusto. Avevo rimandato la chiacchierata già troppo e dovevo raccontare tutto a Damon.
Mentre preparavo le fette biscottate con la marmellata e un caldo cappuccino all’italiana, pensai a come avrei potuto iniziare il discorso, ma ne conclusi che ci avrei pensato quando avrei guardato il mio ragazzo negli occhi. Prepararmi i discorsi non mi era mai servito, anche perché facevo sempre una pessima figura e rovinavo tutto.
Entrai in camera sua reggendo il vassoio su una mano mentre con l’altra chiudevo la porta alle mie spalle.
Damon aveva seguito il mio consiglio ed era rimasto accoccolato sotto alle coperte.
Era incredibile. Damon Salvatore che se ne stava beato al calduccio. Se l’avessi raccontato in giro mi avrebbero sicuramente preso per matta e mi avrebbero riso in faccia.
Era conosciuto come il maggiore tra i due fratelli Salvatore, scorbutico ma incredibilmente sexy. Quello dei due che si era fatto tutte le ragazze di Mistyc Falls e nonostante tutto era ancora single. Insomma, il contrario di suo fratello minore, il piccolo e dolce Stefan, romantico e sensibile.
Sorrisi tra me e me a quei pensieri e gli porsi il vassoio.
“Hmm, che squisitezza.” disse lui pregustandosi la colazione con gli occhi.
Mi sedetti dall’altra parte del letto e lo osservai mentre immergeva una fetta biscottata nella tazza.
Era il momento. Feci un bel respiro e iniziai.
“Credo che dovremmo parlare… Soprattutto di quello che è successo con Elijah.” dissi.
Si voltò a guardarmi.
“Ti ascolto. Ma prima, dimmi, ti ha fatto del male?” rispose Damon.
“No no! Non mi ha nemmeno toccata.” lo rassicurai.
“Bene.” deglutì.
“Anzi, è stato molto gentile. Mi ha offerto un bicchiere di sangue per rimettermi in forze.” continuai cercando di non allarmarlo più di tanto.
“E l’hai bevuto?” mi chiese sbarrando gli occhi.
“Si, be… ho dovuto. Non è stato male.” dissi io arrossendo un po’.
Ma infondo cosa c’era da vergognarsi? Assolutamente niente. Ero un vampiro, e si sa che i vampiri bevono sangue. Non dovevo certo arrossire per una cosa simile.
Damon mi aveva guardata con gli occhi sgranati ma poi era tornato a concentrarsi sul suo cappuccino, non riteneva la cosa così strana come invece avevo fatto io.
“Cos’altro è successo?” chiese ancora lui.
“Mi… mi ha proposto… ehm… un patto.” dissi balbettando, insicura.
Lasciò perdere la colazione ancora una volta e si girò di nuovo a guardarmi, questa volta con un sopracciglio sollevato per la curiosità. Ma nel suo sguardo traspariva un che di diffidenza.
“Che tipo di patto?” disse di nuovo alzando ancora di più il sopracciglio.
“Lui vuole… che… insomma che…” non riuscivo a parlare, le parole non volevano uscire dalle mie labbra.
“Che cosa Jinny?” incalzò Damon.
“Vuole che lo aiuto ad uccidere Klaus!” risposi tutto d’un fiato.
Per poco il vampiro non si soffocò con la fetta biscottata.
“Lui vuole cosa??” rispose tossendo e schiarendosi la gola.
“Che lo aiuto ad uccidere Klaus.” ripetei con meno convinzione.
“Non esiste!” concluse e si alzò dal letto portando con se il vassoio.
“Ma Damon! E’ importante!” cercai di supplicarlo.
“Non se ne parla neanche!” ripeté con più sicurezza di prima.
“Sembri mio padre invece che il mio ragazzo!” gli urlai contro.
“Non mi interessa, la mia risposta è no. Ti faccio lo spelling se vuoi.” sorrise beffardo guardandomi prima di uscire.
Gli lanciai un cuscino addosso ma lui si difese chiudendo la porta davanti a se.
“Perfetto.” concluse sempre con quel sorrisetto sulla faccia e mandandomi un bacio.
Chiuse del tutto la porta e io incrociai le braccia.
Non lo sopportavo quando faceva così.
 
 
“Jinny, devi capire che è pericoloso. E se fosse un piano di Elijah per consegnarti a Klaus?” disse Stefan guardandomi con i suoi occhi saggi.
“Stefan, lui mi aveva in pugno. Ero lì, mezza morta. Secondo te se voleva veramente portarmi da Klaus non l’avrebbe fatto in quel momento?” domandai a mia volta.
In effetti il mio ragionamento quadrava, infatti Stefan poggiò la schiena sul divano e allargò le braccia pensieroso.
“Si be, supponiamo che sia così. Comunque sia la situazione ora, tu non sei abbastanza forte per combattere contro un vampiro Antico. Nemmeno un vampiro esperto riuscirebbe a farlo, come credi di poterlo fare tu? E due vampiri non bastano certo per sconfiggere Klaus.” disse Stefan tornando a guardarmi.
Sospirai e mi rilassai sul divano.
Anche lui aveva ragione, non ero abbastanza forte.
“Be, sta di fatto che Klaus verrà a cercarmi. Qualcosa bisognerà pur fare.” dissi fissando il pavimento.
“Si ok, ma in tal caso penseremo noi ad ucciderlo e non ci alleeremo di certo con Elijah che ha tentato di uccidermi e che, ricordiamo, ti ha rapita.” parlò Damon che se ne stava vicino al tavolino dei liquori.
“Oddio Damon! Come devo ripetertelo ancora? Mi ha rapita perché doveva parlarmi e ti ha ferito perché tu lo avresti ostacolato.” risposi guardandolo.
“Poteva venire a parlarti come una persona normale, senza rapire o ferire qualcuno.” controbatté lui.
“Si e tu glielo avresti permesso? Ti saresti fidato di lui?” domandai.
Non rispose ma si limitò a guardarmi negli occhi.
“Avete bisogno di Elijah. Io mi fido di lui.” conclusi tornando a Stefan.
Ovviamente c’erano anche Elena e tutti gli altri, ma non avevano aperto bocca.
Ci fu un momento di silenzio in cui nessuno parlò. Riuscii a sentire i respiri di ognuno.
“Ok. Va bene. Ma prima voglio parlargli.” disse ad un tratto Stefan.
Sorrisi soddisfatta.
“Ma sei pazzo?!” la voce di Damon interruppe brusca il mio compiacimento.
“Piantala Damon, lo sai anche tu che è giusto così.” lo zittì il fratello.
“Si, d’accordo, lasciamola andare ad ammazzarsi, tanto chi se ne frega!” sbraitò lui.
Senza guardarmi uscì dalla stanza e corse su per le scale.
Abbassai lo sguardo.
Era quella la cosa giusta da fare? Dovevo fidarmi di Elijah?
Il mio istinto diceva di si.

..continua...
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: _CrazyWriters_