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Autore: ClaireTheSnitch    26/04/2011    22 recensioni
James si mise le mani tra i capelli, senza riavviarseli.
Era indubbiamente disperato.

Piccolo sprazzo di demenza. *__*
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Comet
 

 
 
-Se il signor Potter volesse degnarci della sua attenzione, potrei anche limitarmi ad un solo tema.
James alzò la testa dalla complicata battaglia navale che aveva ingaggiato con Sirius, e sorrise alla McGranitt con aria innocente.
-La mia attenzione è tutta per lei, professoressa.
-Ne dubito, Potter.- ribatté lei, asciutta, dirigendosi verso il suo posto con tutta l’aria di volerlo decapitare. -I suoi appunti sono misteriosamente assenti.
James lasciò perdere con riluttanza l’angolino di pergamena su cui stava giocando, sorrise ancora e si picchiettò la tempia.
-Non si preoccupi,- sussurrò, accattivante, -…è tutto qui, nella mia testa.
Le narici della McGranitt divennero bianche.
Probabilmente avrebbe dovuto smetterla.
-Molto bene. Per domani, presentatemi un saggio sulla trasfigurazione animale, un rotolo di pergamena.- sbottò, e girò sui tacchi.
Prese ad impilare fogli, mentre gli studenti riempivano le proprie borse e si dirigevano verso la Sala Grande per il pranzo.
-Peter è già sparito.- sussurrò Sirius. -Oggi dev’esserci il budino.
-Al cioccolato.- confermò Remus.
-Ehi, James, ti stavo battendo.
James scosse la testa. -Colpa della McGranitt. Ha interrotto le mie strategie militari e…
-Si fermi un attimo, Potter!
La voce della professoressa era esplosa a qualche metro da lui. Non era esattamente un buon segno.
James si voltò. Aveva improvvisamente l’aria da studente modello spiaccicata in faccia.
-Ehm… sì?
-Volevo semplicemente avvertirla che ho deciso di smetterla con il buonismo. Spero che lei abbia programmi diversi dal solito per il martedì e il venerdì sera.
-Vuole mettermi in punizione quando ho gli allenamenti di Quidditch?
La McGranitt, però, non rispose e se ne andò.
Ed era strano.
-Ti ha messo in punizione!- esclamò Remus. -Fottuta battaglia navale, io ti avevo detto che…
-Macché, Moony.- intervenne Sirius. -Gli ha appena chiesto due appuntamenti. James ha conquistato la McGranitt.
-Andiamo a pranzo, dementi.- li zittì Ramoso. -La beccherò da qualche altra parte e le chiederò cosa vuole esattamente.
 
 
 
[Quattro ore dopo, in Sala Comune]
 
-Maledetto Salazar, non ho cercato la McGranitt!
-Idiota di un cervo.- sentenziò Remus, lanciandogli una pallina di carta.
Sirius rise. -Mi è sembrato che all’ultimo plenilunio ti fossero cresciute le corna, sai?
Per tutta risposta, James tirò la pallina in faccia a Felpato. -A me invece sembrava che puzzassi più del solito, Pad.
-Oh, bene, ragazzi… Continuate pure a parlarne come se niente fosse, tanto potrebbero soltanto espellerci.- sbottò Remus, come al solito. -Siete degli idioti.
-Sono un idiota!- gridò James.
Moony sollevò la testa. -Quanto sei sveglio, Prongs.
-No, non è possibile. Non può essere vero.
-Sì, invece.- disse Sirius. -Se non capisci niente sei un idiota. Trasparente come l’acqua.
-Non avete capito niente!
-Oh, allora stai dicendo che gli idioti siamo noi!
-La McGranitt è venuta qui e mi ha sequestrato la scopa!
-Ehi, certo che dev’essersi presa una bella cott… CHE COSA?
James si mise le mani nei capelli, senza riavviarseli.
Era indubbiamente disperato.
-La mia Comet! La mia dolce e bellissima Comet! Come faccio a vincere la prossima partita, eh? Come faccio?
Remus cercò di consolarlo. -E dai, James, la prossima partita è tra due mesi. È sicuramente una punizione provvisoria!
-No, Moony, tu non capisci! Io rivoglio la mia scopa, adesso!
 
 

[A cena, Sala Grande]
 
-Devi scusarti con la McGranitt.- disse Peter, affondando il cucchiaio in una mousse.
-Secondo me invece devi farle capire che Grifondoro non vincerà, se tu non riavrai la tua scopa.- propose Remus.
-Tanto siamo al primo posto, e giocheremo tra un sacco di tempo.- replicò James, fissando sconsolato il suo piatto.
Sirius gli batté una mano sulla spalla ed esclamò: -Forza, Prongs, concedile questi due benedetti appuntamenti e falla finita.
-Magari si trattasse di questo… Ma è Quidditch! La mia vita!
-Ci serve una soluzione.
-Devo dimostrarle che ho bisogno della mia Comet.
-E vuoi darle la soddisfazione di averla vinta?- Sirius sogghignò. -Sentimi, James, tu devi farle capire che sai volare senza scopa, ma che sarebbe meglio se avessi la tua.
James saltò sulla panca. -Sirius, sei un genio!- Poi s’interruppe. -Ascoltami, barboncino dei miei stivali, io non so volare senza scopa.
-Be’, questo lo dici tu.
E Sirius gli lanciò uno dei suoi sguardi cospiratori.
 
 
[Mattina del giorno successivo]
 
Il parco era illuminato dal primo sole di aprile e gli studenti passeggiavano, chiacchieravano e giocavano - ma non studiavano - su quel prato verde intenso.
I Malandrini, diversamente dagli altri, stavano complottando.
Complottavano in grande.
-D’accordo, siediti sulla mia borsa dei libri.- disse Sirius, guardandosi attorno. -Dobbiamo aspettare il segnale da Remus.
-Peter sta sorvegliando l’ufficio della McGranitt, vero?
-Sì. Dovrebbe correre da Moony, nel Salone d’Ingresso…
-…appena la professoressa entra in ufficio.- completò James, soddisfatto. -E Remus avvertirà noi con delle scintille.
-Perfetto, e poi… procederemo.
Rimasero ad aspettare, fermi.
Schiamazzi.
Grida.
Il sole, caldo per la prima volta, che bolliva sulle loro camicie.
Sirius si alzò di scatto. -Ma che…?
D’un tratto, una figura con il braccio sollevato in aria schizzò dal portone d’ingresso, a velocità forsennata, inciampò, rotolò per qualche metro e poi si alzò di nuovo con una capriola.
Moony.
Sirius era inorridito. -Remus dovrebbe fare un po’ di sport.
-Concordo.- mormorò James. -Non ho mai visto nessuno rotolare in quel mod… Oooh, eccole! Le scintille! Forza, Padfoot!
-Ci sono.- Sirius piantò la bacchetta dentro la borsa su cui era seduto James.
-Confringo!
James saltò in aria.
Salì spinto dalla forza dell’incantesimo, vide la torre farsi più vicina e, per un folle istante, ebbe paura che Sirius avesse sbagliato i calcoli.
Ma Sirius non sbagliava.
 
E fu così che James Potter fu scaraventato verso l’ufficio della McGranitt.
Perché ci sono cose che i professori possono ottenere semplicemente sequestrando una Comet.
Cose come avere il viso di James contro la propria finestra.









Buon pomeriggio a tutti!
Oh, anch’io voglio il viso di James Potter contro la mia finestra. Se poi si porta dietro anche Sirius e Remus, ancora meglio *___*
Che ne dite?
La mia Demenza c’è? È tornata in modo degno?
 
Chiara


   
 
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