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Autore: MelCullen    26/04/2011    3 recensioni
Spin off di Insidias Amoris, mia ff su HP. Piccolo sfogo su un personaggio che ancora devo presentare al meglio. (26/04/2011) Spero vi piaccia.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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L’ennesima scemata alla Mel. Ero triste, non sapevo che fare, e mentre il capitolo è in costruzione, ho pensato di fare una one shot dedicata alla mia storia Insidias Amoris. Non abbiamo Callie o Ginger, non c’è il tenebroso e dolce Thomas o lo stolto James, ma qualcun altro, che ancora non ho descritto. Spero vi piaccia.

Vostra Mel.

 

Just one dance.

 

 

Io amo ballare. Lo amo con tutta me stessa, e spesso mi piacerebbe essere in una scuola normale, lontana da qui e dalla magia. Certo, Hogwarts è bellissima, ma non è la stessa cosa. Per chi ama davvero una cosa, è difficile rinunciarvici per fare altro, ed io non sono poi così tanto forte.

Ma poi è arrivato lui.

 

Mia madre, babbana, dice che il miglior compagno di vita che possa avere deve fare sia da partner che da amante. Deve essere marito e ballerino insieme, e non è una cosa facile. Infatti, lui non sa ballare. Lui sa solo volare, e anche molto bene, ma quando si tratta di muovere due passi a ritmo di musica allora va nel pallone.

Ci ero riuscita, un giorno, a farlo provare. Stavo provando di nascosto nella stanza delle necessità, con la musica al minimo, e lui era entrato. Stava cercando un libro che aveva perso, e quando lo trovò mi chiese che stessi facendo. Stavo ballando, gli risposi senza trattenere un sorriso, e lui mi guardò stupito. Mi chiese da quando lo facessi, e si stupì ancora di più sentendo la mia risposta. Io ballo da quando ero piccola, quattro anni o poco più.

Vidi qualcosa in lui, qualcosa che mi diceva che era interessato; ed io, sognando in grande, gli chiesi se voleva provare.

Sognavo il partner perfetto. Sognavo LUI come partner perfetto da troppo tempo, e se fossi stata io a insegnargli come si ballava allora sarebbe stato ancora più bello.

 

Era riluttante e imbarazzato, ma quando lo portai in mezzo alla sala e feci partire la musica di un valzer, si sciolse un po'; sorrisi soddisfatta di me stessa, mi sembrava un sogno.

Devo ammettere che è davvero imbranato, un dolce e tenero imbranato, con cui avrei potuto passare la maggior parte della mia vita solo a danzare in quel modo impacciato e timoroso. Ma riuscii comunque ad insegnargli qualche passo, e lui ne era davvero felice.

 

Passammo ad un lento, e si avvicinò piano a me; misi le sue mani dove doveva metterle, e piano piano iniziammo a ballare. Impacciato e tremante lui, rassicurante e felice io. Dopo qualche istante, quando iniziò a capire bene i passi e quando farli, mi concessi un momento per appoggiare la mia testa sul suo petto, proprio vicino al suo cuore.

Fu bellissimo. Il momento più felice che abbia mai potuto desiderare, date le circostanze.

 

Non ci volle molto tempo prima che lui si scostasse imbarazzatissimo chiedendomi scusa, e quando vide la mia espressione confusa mi disse che doveva andare a ripassare pozioni, e si congedò sussurrando veloce un grazie.

Un grazie che rimase a ronzare nella mia mente, come una sorta di lamento. Un grazie imbarazzato, che sotto nascondeva qualcosa di più.

 

Mi accorsi, mesi dopo il fatto, che lui era interessato ad un'altra. Non ne rivelo il nome, non mi sembra giusto, ma dovete sapere che io ci rimasi molto male. Avevo sperato con tutto il cuore che dietro a quel grazie ci fosse un sentimento nei miei confronti, avevo sognato il momento in cui lui sarebbe tornato in quella stessa stanza per riprendere a ballare. Dopo quella sera ci tornai ogni sera, indipendentemente dai compiti o dagli allenamenti di quidditch.

Ma, purtroppo, dietro quel grazie si nascondeva un'altra frase. Scusa se ti ho usato, Scusa se ti ho illusa.

Quella sera lui aveva voluto provare a ballare non per me, ma pensando ad un altra. A quell'altra. A come poterla invitare al ballo, a come conquistarla, a come farla felice.

 

Quel momento, anche se mi aveva usata, rimane il più bello che ho. Non riesco ad odiarlo, tento di andare avanti, ma quel momento rimane ciò che ho di più prezioso al mondo. E lo sarà per sempre.

 

Mi chiamo Valerie, Corvonero. La mia amica, Callie, ha altre due migliori amiche, quindi spesso sono sola. Sono stata adottata da due straordinari babbani, che amo da impazzire, e non so chi siano i miei veri genitori. Sono brava a quidditch, ma il mio vero amore è il ballo.

Sono colpevole di essermi illusa che il mio compagno perfetto, partner e marito, potesse essere lui, Albus Severus Potter, ma mi sbagliavo.

Continuo ad amarlo, cercando di godere il più possibile della sua amicizia, e mi  nutro di quell'unico ricordo, di quell'attimo speciale passato insieme.

 

L'amore a passo di danza è sempre un'illusione.

   
 
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