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Autore: mazza    27/04/2011    7 recensioni
La nostra casa aveva un giardino verde e fiorito. Te lo ricordi, Al, il profumo delle viole? Ti entrava dentro, pizzicava il naso e scendeva, riscaldava il petto, inebriava la mente. Tutto sembrava colorarsi di viola.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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∙Casa: Grifondoro
∙Titolo: “Il profumo delle viole”
∙Personaggi: Albus Silente. Accenni di: Ariana, Aberforth, Harry Potter
∙Pairing: /
∙Genere: Drammatico, Introspettivo
∙Rating: Verde
∙Avvertimenti: One-Shot
∙Tema:  Uno o più membri dello staff di Hogwarts;
"Un uomo è vecchio solo quando i rimpianti in lui, superano i sogni." (A. Einstein);
Hogsmeade;
Whiskey Incendiario.
∙Introduzione:  “La nostra casa aveva un giardino verde e fiorito. Te lo ricordi, Al, il profumo delle viole? Ti entrava dentro, pizzicava il naso e scendeva, riscaldava il petto, inebriava la mente. Tutto sembrava colorarsi di viola. “
∙NdA: / 

 

 

Il profumo delle viole

 

 

 

 

La nostra casa aveva un giardino.

Circondava l’appartamento e la mattina, appena svegli, potevamo sentire  il canto degli uccellini come buongiorno.

La nostra casa aveva un giardino verde.

Ci stendevamo sull’erba, con gli occhi socchiusi rivolti verso il cielo, e ci lasciavamo accarezzare dai pochi raggi che filtravano dalle nubi spesse. Mi piaceva addormentarmi sfiorata dal sole, con le risate tue e di Aberforth a farmi da ninna nanna. Mi sentivo tranquilla, felice.

La nostra casa aveva un giardino verde e fiorito.

 Alla mamma piaceva colorare il verde del prato di puntini gialli rossi e bianchi, come stesse disegnando. Un giorno comprò a Diagon Alley, al Serraglio Stregato, dei semi di viola canterina.

Verde giallo rosso bianco e viola. La melodia dei fiori ora accompagnava il cinguettare degli uccellini.

La mia prima magia è stata dipingere le rose bianche di viola, poi quelle rosse.  Stendersi sull’erba accanto a voi, ora, era ancora più bello, cullata dall’essenza dolce.

La nostra casa aveva un giardino verde e fiorito. Te lo ricordi, Al, il profumo delle viole?

Ti entrava dentro, pizzicava il naso e scendeva, riscaldava il petto, inebriava la mente. Tutto sembrava colorarsi di viola.

Non ti ho mai chiesto quale fosse il tuo colore preferito, Al. Non ce ne è mai stato bisogno. Il viola è il colore di casa. Il viola è il colore del sole, delle risate, di Aberforth, degli uccellini. Il mio colore. Il nostro colore.

 

Barcolli per Hogsmeade con il freddo che ti penetra nelle ossa e si stringe prepotente al tuo petto, abbracciandoti forte.

La gola brucia, le gambe tremano, i pensieri vagano confusi nella tua testa, sparpagliati, aggrovigliati come la tua barba bianca.

Non hai mai sentito così forte nelle orecchie la voce di Ariana.

Albus. Albus. Ti chiama.

Ti aggrappi più forte ad Harry, mentre il passato infrange la tua barriera costruita negli anni più a fondo che mai. Crolla pietra per pietra, come una casa demolita dal terremoto. Ti scuote questo terremoto soffocato negli anni, ti scuote così forte che non sei più sicuro di tremare per il freddo.

Sei tornato al giorno della morte di tua madre, anche senza chiudere gli occhi puoi vedere davanti a te la sua bara chiusa e le strette di mano gravi della gente. Senti quel senso di abbandono che parte dallo stomaco, sale per la gola, spinge, soffoca e arriva fino agli occhi. Bruciano, bruciano tanto.

Tornati a casa tu e Aberforth vi siete seduti sul prato del giardino, con ancora gli abiti eleganti del funerale, e avete fatto materializzare due bicchieri.

Uno, due, tre. Una bottiglia vuota. Due.

Anche quella volta non riuscivi a reggerti in piedi e sentivi freddo, freddo dentro.

Oggi sarebbe meglio aver bevuto come allora Whisky Incendiario, invece di quella pozione.

 

Trascini i piedi e tieni lo sguardo a terra.

-Ci siamo quasi, Signore, ci siamo quasi- sussurra Harry, il respiro affannato.

Davanti ai tuoi occhi c’è ancora Ariana, Aberforth. Gellert e i vostri piani perversi. Tuo padre, tua madre. Davanti ai tuoi occhi è tornata la giovinezza.

Quando Harry si blocca all’improvviso capisci che deve essere successo qualcosa. Alzi lo sguardo e nei tuoi occhi azzurri si riflette la luce verde del Marchio Nero.

Il giovane Malfoy. I Mangiamorte. Severus.

Sarà questa sera, non potrà tirarsi indietro. Te lo ha promesso.

Un brivido ti scuote più forte.

Devi tornare a scuola e proteggere i tuoi studenti.

Devi tornare a scuola e andare incontro alla tua ora.

Te lo ricordi, Al, il profumo delle viole?

Un fiume viola bollente ti percorre il petto e ti accelera i battiti del cuore.  Chiudi gli occhi e inspiri forte con il naso l’aroma dolce stampato nella memoria.

Sorridi pensando agli sciocchi desideri di gioventù.

L’ultimo nemico sconfitto sarà la morte.

Fissi intensamente le mura del castello e il sigillo di Voldemort.

Sei pronto, sì, sei pronto.

E’ arrivato il momento di abbandonare la vita, consegnarsi alla morte e ritrovare tutto ciò che hai perso in questi lunghi anni.

Ogni respiro mozzato che emetti ti allontana da ciò che sognavi in quella giovinezza tanto rimpianta. Fama, immortalità, gloria. Agli occhi di chi assisterà morirai debole e indifeso tradito da Severus, ingannato.

Non sanno che ormai sei stanco, vecchio. Che quella morte te la sei scelta proprio tu, e ora la desideri più di ogni altra cosa, balsamo agognato per questo dolore.

Un uomo è vecchio solo quando i rimpianti in lui, superano i sogni.

Vieni, Al. Ci stenderemo al sole su quel prato verde e annuseremo le viole canterine.

   
 
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