I tedeschi, la crudeltà gli ha colpiti. Mi chiamo Fatima, sono una ragazzina Ebrea. Quando avevo solo sei anni mi hanno preso e portato qui, nei campi di concentramento. Non so il perché. Da quel giorno non ho più visto la mia famiglia. Hanno portato via mia madre Anna e mio padre Yankele. Non so se sono morti, qui i tempi sono duri. Dormiamo su dei letti che si reggono a malapena, spesso io non dormo neppure. Non mangiamo, e se lo facciamo ci danno degli avanzi, bucce di patate. Fanno dei filmini dove sembra che noi stiamo bene qui, ma è un centro di concentramento. Una cosa orrenda! Ogni tanto arriva una guardia che prende un gruppo di noi e gli dice di andarsi a fare la doccia. Nessuno di loro è più tornato.