Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Agartha    07/02/2006    11 recensioni
Mentre rileggevo il quarto libro di Harry Potter ho cominciato a farmi molto domande tra cui……e se il torneo Tremaghi si fosse svolto ai tempi dei malandrini e se Remus, James e Sirius non avessero frequentato la stessa scuola ma ognuno una delle tre scuole che dovevano fronteggiarsi cosa sarebbe successo? E così è nata questa fic. E’ nata all’improvviso e non ho resistito……dovevo scriverla. E’ una storia che dovrebbe parlare sia di Amicizia che di Amore (io dopo tutto adoro le Sirius x Remus per cui……………..).E spero di renderla al meglio. Ah……i primi tre capitoli saranno introduttivi visto che spiegherò come i tre malandrini sono inseriti nella storia ovvero le loro storie prima dell’incontro………poi comincerà la sfida. Spero che possa piacere. Fatemi sapere cosa ne pensate tramite i vostri commenti. Ci conto!!! Agartha
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ecco il nuovo capitolo

Ecco il nuovo capitolo.

Ricomincia l’azione.

Spero vi piacerà.

Un bacione.

Agartha

 

P.S. Un ringraziamento speciale a per l’ottimo lavoro di beta reader che fa sempre ed a Kaya per la sua preziosa consulenza. Un grazie caloroso. Agartha.

 

Questo capitolo è dedicato a LucieLupin per il suo compleanno. Spero gradirai questo pensiero e che il capitolo ti possa piacere. Agartha.

 

CAPITOLO 27 – LA SECONDA PROVA (INIZIO)

 

Con grande maestria, James guidò il cavallo alato nei vari cunicoli che formavano il labirinto.

Mentre con la mente ripensava alla cartina per ricordarsi la giusta via, con gli occhi si guardava intorno alla ricerca di ogni eventuale pericolo.

All’inizio le cose gli andarono benissimo.

La sua intesa con il cavallo alato fu fin da subito perfetta. Sia l’animale, sia il cavaliere erano due tipi orgogliosi e superbi, e subito sintonizzarono i loro movimenti.

All’inizio James svoltò a destra per un paio di volte, poi a sinistra per poi proseguire dritto fino al bivio successivo in cui sarebbe dovuto andare a destra.

Le vie che stava percorrendo non erano troppo lunghe e Potter già pregustava un rapido arrivo alla fine del labirinto.

Fino a quel momento, inoltre, non aveva scorto nessun tipo di pericolo: l’unica difficoltà immediata che aveva sostenuto, erano state le luci pressoché inesistenti nel labirinto che gli limitavano la visibilità e che lo avevano obbligato ad estrarre la bacchetta prima del tempo per illuminare la zona con un incantesimo.

Ad un tratto, però, si accorse che c’era qualcosa che non andava.

Se ricordava bene la cartina, il bivio successivo non avrebbe dovuto essere tanto distante dal precedente, eppure gli sembrava di aver volato per troppo tempo senza trovarlo.

Che a causa della scarsa illuminazione non avesse visto la svolta a destra?

Decise di tornare indietro a controllare.

James ritornò fino all’ultimo incrocio che aveva superato, ma della stradina a destra non scorse traccia.

Fermò il cavallo alato ed estrasse la cartina dalla tasca per consultarla.

Come si ricordava la nuova intersezione doveva essere lì vicino, solo che c’era anche un tassello, quindi un ostacolo, a presiederla.

Quell’ostacolo doveva aver nascosto la via in modo che non la vedesse.

Cosa doveva fare?

Rimise a posto la cartina e spronò il cavallo alato a rimettersi in moto, stavolta, però, con un’andatura moderata.

Rese più potente la luce che illuminava l’estremità superiore della sua bacchetta e cominciò a guardare con attenzione ogni centimetro quadrato del muro d’erba del labirinto.

Doveva pur esserci qualcosa che gli facesse capire dov’era l’apertura, bastava soltanto che stesse attento.

Presto la sua meticolosità venne ricompensata; notò, infatti, che in un punto del muro l’erba era di un verde più scuro.

Si allontanò di qualche centimetro per osservare che ampiezza avesse la macchia d’erba più scura e non fu sorpreso nel notare che era estesa per un paio di metri; inoltre formava un rettangolo perfetto, molto simile ad una porta.

James sorrise furbescamente: aveva trovato la sua apertura.

Sollevò la bacchetta e subito ne uscirono delle fiamme che colpirono la chiazza verde scuro incendiandola. Una pianta a cespuglio, che usava le sue radici come piedi, cominciò a muoversi furiosamente per spegnere l’incendio lasciando sguarnito il bivio che avrebbe dovuto percorrere il campione.

Velocemente Potter attraversò il varco e, quando fu dall’altra parte, dimostrando il suo buon cuore scagliò dell’acqua sulla pianta per aiutarla a smorzare il fuoco.

Senza aspettare di vedere se c’era riuscito perfettamente, dato che non si aspettava ringraziamenti da parte di un vegetale, ricominciò di nuovo a volare per le vie del labirinto, stavolta, però, stando bene attento a fermarsi ogni pochi metri per controllare sulla cartina se ci fossero nuovi pericoli oppure ostacoli in agguato.

In quel modo rallentò la sua corsa, ma evitò di ripetere la stessa strada tantissime volte, visto che trovò altre tre piante simili alla prima che dovette affrontare in altrettanti bivi.

Quando annoiato cominciò a pensare che i pericoli del labirinto fossero solo di quel genere, e quindi abbastanza ridicoli, arrivò in un luogo che ebbe il potere di farlo ricredere.

All’improvviso non ebbe più bisogno della bacchetta per illuminare il labirinto: arrivò in un piccolo spiazzo aperto, illuminato a giorno, in cui scorse qualcosa che gli mise i brividi addosso.

Di fronte a lui, ad ostruirgli la via, c’era un maestoso albero senza foglie dai cui rami partivano grandissime liane. Quest’ultime sembravano elastiche ma resistenti e venivano agitate per impedire a chiunque di avvicinarsi più del dovuto al vegetale.

James si fermò a distanza di sicurezza per osservare meglio il posto e, quindi, preparare un piano d’azione. L’uscita da quello spiazzo era proprio dietro l’albero.

James si rese conto di avere solo una possibilità: doveva riuscire a passare tra le liane ed intrufolarsi nello spazio tra il corpo della pianta e l’uscita in tutta velocità prima di essere colpito.

Era impossibile per lui abbattere quel vegetale, non conosceva incantesimi così potenti, però poteva provare a fregarlo in velocità.

Per qualche istante accarezzò il cavallo alato che, alla vista di quell’enorme pianta, si era agitato quanto lui. Provò a tranquillizzarlo e a rassicurarlo a parole, mentre cercava anche in se stesso il coraggio per iniziare la sua gara di abilità.

Aveva battuto le arpie in volo durante la prima prova, perché ora doveva temere quella pianta? Non c’era motivo.

Ma allora perché quelle liane gli apparivano come qualcosa di terrificante?

Forse perché, quando venivano agitate e sbattute sul pavimento, creavano dei solchi di circa un metro? Sì, doveva essere per quello! James si rendeva perfettamente conto che, se fosse stato colpito anche solo una volta, non avrebbe più potuto continuare la gara. Sarebbe stato ridotto malissimo, sempre se fosse sopravvissuto.

Passarono alcuni minuti e, finalmente, Potter si decise a fare qualcosa. Era inutile pensare troppo a quello che gli poteva capitare se fosse stato colpito, doveva essere ottimista: sarebbe riuscito a schivare tutte le liane, ne era sicuro.

Incitò il cavallo alato a riprendere la corsa e volando radente al suolo, raggiunse l’albero.

La prima liana lo schivò di pochi centimetri e lui, con rinnovato vigore, con gambe e mani indirizzò il cavallo a volare a destra ed a sinistra, schivando tutto quello che gli arrivava addosso, senza pensare troppo a cosa si trovava di fronte.

Raggiunse l’apertura che formava l’uscita e tentò di intrufolarvisi.

Ormai, avendo superato la pianta, poteva ritenersi quasi al sicuro. Stava già per esultare, quando una liana si attorcigliò alle zampe posteriori del cavallo alato, trascinandolo indietro.

Con rammarico, James si rese improvvisamente conto che quelle liane erano in grado non solo di colpire, ma anche di afferrare qualcosa, vista la loro elasticità.

Vide un’altra liana avvicinarsi a lui e stavolta fu chiara la sua intenzione di sbatterlo al suolo.

James urlò la sua rabbia ed agì d’istinto.

Con una magia trasformò le redini in un lungo coltello e recise con un taglio netto la liana che teneva legato il cavallo alato.

Quando si trovò libero, l’animale si precipitò in avanti giusto in tempo per schivare la seconda liana che colpì solo l’aria conficcandosi al suolo.

Dopodiché James colpì il cavallo sui fianchi e lo incitò a volare più rapidamente oltre l’uscita e, finalmente, la superò.

La bestia, desiderosa solo di allontanarsi dal pericolo, continuò a volare senza una meta per diversi metri e Potter la lasciò fare. Stava ancora pensando al pericolo appena affrontato, complimentandosi con se stesso per averlo superato, quando capì che non era ancora giunto il momento di tirare un respiro di sollievo.

Davanti a lui i muri ai due lati del labirinto cominciarono ad avvicinarsi l’un l’altro, rivelando la presenza di altre creature vegetali. La via diventava sempre più stretta e James rischiava di venire schiacciato.

Aveva un’unica possibilità, spronare il cavallo ad andare più veloce, mentre lui tentava di arginare la chiusura di quei muri su loro stessi usando il fuoco.

Incendiò quante più piante possibile per frenare la loro avanzata, ma riuscì solo a rallentarla di poco.

‘Ma quante erano?’, si chiese. E soprattutto quanti metri doveva ancora percorrere prima di essere al sicuro?

Quando ormai disperava di riuscire a cavarsela e sentiva il panico cominciare ad impossessarsi di lui, il cavallo alato con un potente colpi di reni riuscì a superare l’ultimo tratto di quella via piena di insidie.

Correndo ad una velocità pazzesca, cavallo e cavaliere si ritrovarono in un nuovo spiazzo.

James fece rallentare il cavallo temendo che ci potesse essere una nuova pianta con le liane. Per affrontarla avrebbe avuto bisogno di trovare un po’ di calma.

Il cavallo ridusse l’andatura e Potter notò che in quello spiazzo sembrava non esserci nulla di pericoloso, c’era solo un bellissimo ed illuminato campo fiorito.

Si rilassò e solo allora sentì un profumo intenso invadere le sue narici. Quel profumo proveniva dagli innumerevoli fiori rossi che padroneggiavano quel posto.

James si ritrovò a pensare, suo malgrado, che quei fiori erano bellissimi e che sarebbe stato bello poterne cogliere qualcuno per regalarli a Lily.

Quel profumo era talmente forte e piacevole che sarebbe stato delle ore lì in quel posto a sentirlo.

All’improvviso le sue labbra fletterono, provocandogli uno sbadiglio.

Sentì i suoi occhi diventare sempre più pesanti.

Le sue membra provavano un disperato bisogno di dormire.

Decise di assecondare quel bisogno.

Non si ribellò nemmeno per un secondo: la sua mente era vuota, invasa da sogni piacevoli che riguardavano lui e la sua Lily in atteggiamenti intimi.

Era così bello.

Cadde da cavallo e si ritrovò steso sul campo fiorito.

Il cavallo alato guardò il suo padrone con un cipiglio perplesso. Sembrava chiedersi il motivo di quella caduta e con il muso provò a svegliarlo agitandogli il corpo, ma l’altro non si destò.

Il cavallo alato, allora, scrollò la lunga criniera e volò un po’ in disparte dove cominciò a brucare l’erba.

Se il suo cavaliere non aveva più bisogno dei suoi servigi, lui avrebbe aspettato lì il suo risveglio.

Nel frattempo, il corpo di James cominciò rapidamente ad essere coperto dall’erba e dai fiori rossi.

La sua mente era invasa dal sonno, mentre il suo corpo stava per venire inghiottito dalla terra.

 

* * *

 

Dopo cinque minuti dall’entrata di James nel labirinto, Sirius lo aveva seguito a bordo del suo ippogrifo.

Aveva optato per la strada intermedia, non perché avesse paura di quella più breve, ma sospettando che già Potter l’aveva intrapresa, lui non voleva far credere che avesse copiato. Non voleva approfittare del fatto che James gli facesse d’apripista per arrivare in fondo al labirinto per primo.

Se l’altro avesse sconfitto degli ostacoli, lui non li avrebbe trovati e non voleva quei favoritismi. Voleva vincere dimostrando tutta la sua abilità.

Le vie da percorrere si rivelarono abbastanza lunghe, ma grazie all’ippogrifo non fece nessuna fatica e le percorse rapidamente.

La bestia che aveva scelto era veloce e coriacea. Era davvero un grande aiuto.

Così come James, anche i primi vegetali che Sirius incontrò furono le piante che con l’inganno tentavano di nascondere le vie del labirinto, sostituendosi alla porta. Anche Black le superò usando il fuoco senza grosse difficoltà.

Ne incontrò due prima di arrivare ad un grande spiazzo.

Uno spiazzo che, per contrasto all’oscurità dei cunicoli precedenti, era illuminato a giorno.

Gli occhi di Sirius impiegarono qualche secondo per abituarsi alla luce e fu solo allora che vide la pianta di fronte a lui.

Era un enorme fiore, completo di petali, dal cui stelo partivano delle foglie allungate a formare delle lunghissime corde.

La cosa che però disgustò più di tutto Sirius fu scorgere due occhi, un naso ed una bocca al centro della corolla. Quel fiore non poteva che essere una pianta carnivora.

La pianta sembrò scorgere Black, perché cominciò a guardarlo con bramosia.

Sirius capì che già si pregustava il momento in cui l’avrebbe divorato.

Il ragazzo si guardò in giro alla ricerca dell’uscita da quello spiazzo e notò che era giusto dietro la pianta.

Per raggiungerla doveva per forza affrontare quell’enorme fiore.

Ci pensò su per qualche minuto e poi decise il da farsi.

Fortunatamente, giusto qualche giorno prima, per prepararsi alla prova aveva aperto il libro di Erbologia ed aveva letto qualcosa riguardo alle piante carnivore. Era stato un caso, ma ora gli sarebbe tornato molto utile. Quella era la sua giornata fortunata, pensò Sirius.

Sapeva benissimo cosa fare per abbatterla.

Certo correva dei rischi, ma non aveva altra scelta.

Fece segno all’ippogrifo di atterrare.

Scese dall’animale e gli disse di aspettarlo fermo in quel posto fino a quando non sarebbe tornato.

Dopodiché, guardando con un cipiglio severo la pianta, estrasse la bacchetta e cominciò ad avanzare.

La pianta iniziò ad agitare le corde che aveva al posto delle foglie per colpire Sirius.

Il ragazzo le schivò per un paio di volte per non destare sospetti e poi si fece catturare.

Le corde si attorcigliarono lungo le sue gambe e lui si ritrovò a testa in giù.

La pianta trascinò Black fin sopra alla sua bocca.

Sirius tentò di resistere al sangue che gli andava alla testa per via di quella brutta posizione. Doveva rimanere lucido, perché per abbattere quella pianta, non aveva che un’unica possibilità.

Strinse la bacchetta con maggiore forza ed aspettò fino a quando la pianta non aprì le sue fauci per ingoiarlo.

Un fetore tremendo arrivò a Sirius che tentò di contrastarlo pensando all’incantesimo che doveva scagliare.

Con quanta forza aveva in gola urlò e subito dalla sua bacchetta uscì un raggio di luce che finì al posto del ragazzo nella bocca della pianta.

Subito l’enorme fiore richiuse le fauci, ma fu troppo tardi. Il raggio di luce vagò nel suo corpo e lo intossicò.

La pianta cominciò a tossire e fu costretta a far cadere Sirius che sbatté con il sedere sul suolo.

Il fiore rantolò per diverso tempo prima di afflosciarsi su se stesso, non morto ma comunque sconfitto.

Sirius fu lesto ad allontanarsi prima che la caduta della pianta lo travolgesse.

Con un sorriso raggiante, guardò al fiore abbattuto pensando che era una vera fortuna che quelle piante fossero sì pericolose, ma tanto stupide.

Se fosse stata un po’ più intelligente, si sarebbe resa conto che lui si era fatto catturare apposta per farle fare quella fine, ma d’altra parte era meglio così. In quel modo aveva trionfato in quella sfida, facendo ottima figura.

Ritornò dall’ippogrifo che aveva guardato tutto lo scontro con approvazione e ricominciò la sua corsa.

Attraversò lo spiazzo ormai incustodito, visto che la pianta ci avrebbe messo ore a riprendersi da quell’intossicazione e si ritrovò ad attraversare nuovi cunicoli.

Sicuro di sé, ed ancora galvanizzato dalla vittoria, passò un nuovo bivio e subito qualcosa di vischioso lo colpì sul viso vicino agli occhi.

Sirius si portò la mano sul volto per ripulirsi e si accorse di essere stato colpito da un liquido grigiastro.

Un’altra raffica di quello stesso liquido lo colpì di nuovo coprendogli tutto il viso e stavolta Sirius riuscì ad intravedere chi l’aveva lanciato: una piccola pianta nascosta tra le coltri del muro.

Quella fu anche l’ultima cosa che Black vide per un po’.

Infatti il liquido grigio era un potente inibitore che bloccava certe funzioni corporali dell’uomo e lo rese cieco.

Anche quella pianta, come la precedente, doveva essere carnivora, pensò Sirius, solo che essendo piccola utilizzava il veleno per bloccare le sue vittime per poi divorarle con tutta calma.

La pianta sparò altro liquido dalla sua bocca e stavolta colpì Sirius ad un braccio. Fortunatamente non era quello con cui usava la bacchetta.

Facendosi forza Black chiese all’ippogrifo di portarlo a tiro della pianta, si fece indirizzare dall’animale e poi scagliò un mare di fiamme verso il vegetale.

Prima di finire in cenere la pianta riuscì a lanciare ancora una volta il liquido grigiastro che raggiunse Sirius alla gamba sinistra.

Black sentì ogni parte colpita del suo corpo perdere di sensibilità.

Doveva fare qualcosa per arginare il problema prima che fosse troppo tardi.

Si fece condurre dall’ippogrifo a terra, si tolse il giubbotto della divisa usando il braccio sano e cominciò a strofinarsi prima il volto, poi il braccio ed infine la gamba.

Per pulirsi fu costretto ad usare la sua saliva.

Ormai il suo volto era così inebetito da non riuscire più a sussurrare incantesimi o ragionare con lucidità.

E quando sentì che la bocca era diventata arida, senza sentirsi disgustato accettò la saliva dell’ippogrifo per continuare la sua opera di pulizia.

In quel momento non poteva essere schizzinoso, doveva salvare la sua gara. Se si fosse lasciato andare, sarebbe stato congelato per chissà quanto tempo e di sicuro avrebbe perso la prova.

Strofinò il suo corpo a lungo e finalmente ottenne qualche risultato.

Sentì l’energia ritornare nei punti colpiti dal liquido.

Ben presto ricominciò a parlare e poté fare di nuovo incantesimi.

Con l’acqua, allora, finì l’opera di pulizia.

Riprese ad usare la gamba, il braccio ed anche la vista gli ritornò.

Anche se era ancora scosso, quando si sentì meglio risalì in groppa all’ippogrifo e ricominciò a percorrere le vie del labirinto, sperando che per quel giorno le brutte sorprese fossero finite.

Non sapeva quanto si sbagliava.

Arrivò in uno spiazzo nuovo, lo stesso in cui James giaceva addormentato.

Era lo spiazzo in cui tutte e tre le strade si ricongiungevano.

Ancora leggermente imbambolato dall’incontro con la pianta carnivora, Sirius ci mise qualche secondo a scorgere il campione di Hogwarts, il cui corpo era ormai ricoperto per metà da fiori rossi ed erba.

Cosa gli era successo? Dov’era il suo cavallo alato?

Notò che la bestia pascolava là vicino con noncuranza. Perché?

Fece per avvicinarsi a James per aiutarlo, era preoccupato per quella situazione, gli sembrava molto surreale e pericolosa, quando improvvisamente anche alle sue narici arrivò lo stesso odore piacevole che aveva attirato l’attenzione di Potter.

Era il profumo dei fiori rossi.

La mente di Sirius, già poco lucida per l’incontro avuto poco prima, si svuotò di ogni cosa. Non era più preoccupato.

Improvvisamente cominciò a pensare a quanto sarebbe stato bello fare un pic-nic in quel posto con James e Remus, ma poi capì che sarebbe stato meglio farlo solo con quest’ultimo, così forse si sarebbe dichiarato. Sì, ora era sicuro, lui voleva dire al licantropo che gli piaceva da impazzire, l’altro di sicuro avrebbe ricambiato e poi si sarebbero baciati fino a sfinirsi.

Anche i suoi occhi si fecero pesanti e li chiuse cadendo addormentato.

Cadde dall’ippogrifo, il quale dopo aver provato a destarlo, indispettito si avvicinò al cavallo alato rimanendo in attesa, a sua volta, del risveglio del suo cavaliere.

Anche la mente di Sirius, come quella di James, in quel momento era invasa da sogni piacevoli, mentre il suo corpo cominciò ad essere inghiottito da erba e fiori.

 

* * *

 

Nel frattempo Remus aveva iniziato la sua prova.

Aveva optato subito per la strada più lunga. Meno pericoli affrontava, meglio sarebbe stato.

Non gli importava se la via e i cunicoli erano più lunghi: il Thestral era un animale velocissimo ed estremamente resistente. Veniva scelto da un sacco di maghi per viaggi lunghi ed urgenti.

Con la sua solita calma Lupin cominciò a percorrere il sentiero. Ogni suo senso era proiettato per captare ogni più piccolo movimento. Non voleva trovarsi di fronte a degli ostacoli, senza essere pronto ad affrontarli.

 

FINE CAPITOLO 27 – LA SECONDA PROVA (INIZIO)

 

Ecco qui la prima parte della seconda prova.

Cosa ve ne pare per il momento?

Vi piace? È carina come la prima prova? Oppure vi aspettavate qualcosa di più?

Sono curiosa.

Aspetto vostre considerazioni.

 

Ed ora i ringraziamenti a chi commenta:

 

Per neve272. Grazie. Sono davvero felice di sapere che hai letto tutti i capitoli che compongono per ora questa storia e che ti sono piaciuti trovando che i personaggi nonostante l’AU sono loro stessi, e che la trama è avvincente. Io, però, al contrario di te adoro le AU perché mi permettono di calare i personaggi in un contesto diverso, capire come avrebbero agito se le cose fossero andate diversamente. Anch’io, invece, come te adoro Remus per cui sono felice di sapere che ti è piaciuto come l’ho reso. E di nuovo anch’io come te adoro le Sirius x Remus. Per me sono la coppia più bella del mondo ed infatti non faccio che scrivere su di loro. La parte del ballo del ceppo è stato un pretesto per far instaurare dei legami profondi tra i personaggi. Sirius è talmente cotto dall’essere geloso anche di Hagrid, anche se in verità come hai inteso tu, quest’ultimo ha altre mire. Eh eh eh. Spero che la seconda prova ti piaccia quanto la prima. Grazie per avermi fatto sentire la tua voce. Un bacione.

 

Per Saphira89. Purtroppo mi sa che per la dichiarazione dovrai aspettare ancora un pochino. Dopotutto un conto è sapere cosa si prova, ed un contro è sapere cosa sente l’altro e trovare il coraggio di accertarsene. Tu cosa ne pensi? Comunque vedrai che presto tutto si risolverà. Ora come ora però vorrei concentrarmi sulla seconda prova. Come l’hai trovato? Spero ti abbia fatto piacere. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per l3la. Sirius è sempre più perso come avrai notato in questo capitolo, ormai è proprio cotto. Solo che deve trovare il coraggio di dirlo a Remus ed accertarsi dei sentimenti dell’altro. Ci riuscirà mai? Visto che scrivo io, secondo te cosa accadrà? Eh eh eh! Sono davvero felice di sapere che ti piace anche questa mia fic e grazie per avermi fatto sentire la tua voce. Beh… dell’indovinello, l’ippogrifo era l’animale più facile da indovinare visto che è l’aiuto di Sirius. Il resto era un po’ più difficile per cui anche se hai indovinato solo una opzione su tre, ti faccio lo stesso i miei complimenti. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie ancora. Un abbraccio.

 

Per Francesca Akira 89. Spero che per quanto riguarda gli sviluppi action questo capitolo ti abbia soddisfatto pienamente. E spero che tutto sommato ti abbia soddisfatto anche dal punto di vista love. Cosa te ne pare? Per quanto riguarda Hagrid, credo proprio che tu abbia visto giusto, ma avrai la conferma al cento per cento solo continuando a leggere. Eh eh eh. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per fairy81. Beh… diciamo che l’animale più facile da indovinare era l’ippogrifo visto che era l’aiuto di Sirius. Per gli altri la situazione era un po’ più complicata, per cui ti faccio lo stesso i miei complimenti per questa intuizione. No, non credo che Sirius abbia scelto l’ippogrifo per pura casualità, nel suo destino c’è questa creatura magica e lui non può opporsi. Tu cosa ne pensi? Sirius e James sono fatti così, si buttano a cento su una cosa e molto spesso finiscono con il mettersi nei guai. Remus invece è calmo e posato. Prima di fare una cosa ci pensa tante volte, per cui gli capita di rado di essere completamente preso alla sprovvista. Anche in questa prima parte della seconda prova, infatti, i primi due sono nei guai, l’altro invece guardingo sta procedendo per la sua strada con tranquillità. Chissà cosa accadrà d’ora in poi però. Quando si ama si è gelosi di ogni cosa. Certo è che per esserlo di Hagrid, Sirius deve proprio essere perso. Eh eh eh. Tu pensi davvero che sarà Moony a fare il primo passo per far diventare il suo legame più profondo con Sirius? Mah! Chi lo sa. Agartha lo sa. Eh eh eh! Come vedi le cose nel labirinto sono più difficile del previsto. Spero che anche la seconda prova ti piaccia quanto la prima. Fammi sapere. Ed ora ricomincio con il giro di aggiornamenti come al solito. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per imooto. Sono felice di sapere che hai trovato bellissimo anche il precedente capitolo e che hai trovato gli abbinamenti campione-aiuto molto azzeccati. In questo capitolo finalmente hai scoperto cosa queste "coppie" hanno combinato all’interno del labirinto. Se la sono cavata abbastanza bene, fino ad un certo punto, vero? Per quanto riguarda la dichiarazione di Sirius dovrai aspettare ancora un pochino; anche perché sei sicuro che sarà Sirius a dichiararsi? Sei stata brava ad indovinare uno degli aiuti. Ti rinnovo i miei complimenti. Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto piacere. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per Momo_san. Sono felice di sapere che hai trovato bellissimo anche il precedente capitolo. Complimenti per aver indovinato l’ippogrifo. Sono soddisfatta di averti sorpresa con il cavallo alato e sì nella mitologia greca Pegaso, il cavallo alato, per essere sellato accettava solo la sella d’oro. Io ho copiato l’idea. Eh eh eh! Grazie per il continuo appoggio. Un bacione.

 

Per Nadeshiko. In effetti non si può proprio negare. Sirius è geloso di tutto e tutti e questo dimostra che è profondamente ed inesorabilmente attratto da Remus. Non ci può fare niente. James si sta comportando da perfetto amico, anche lui, non solo Remus è adorabile. Non trovi? Se avessi perpetuato l’agonia di Sirius, avrei finito con il rovinare la scena che ho in mente e che dovrebbe accadere fra un po’, per cui ho preferito interrompere il suo imbarazzo grazie all’aiuto di Silente. Vedrai un giorno mi ringrazierai per questo, puoi scommetterci. Davvero vorresti essere un Thestral per ricevere le coccole di Remus? Se Sirius lo venisse a sapere non so cosa ti potrebbe fare. È altamente possessivo quando si tratta del suo Moony. Però se vuoi a sua insaputa potrei sostituirti con il Thestral che sta usando ora Remus. Cosa ne pensi? Fammi sapere. Per quanto riguarda Hagrid sono così limpide e cristalline le sue intenzioni? Non ti sfugge nulla, vero? Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto piacere. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per FaithLupin. Secondo me nessuno è completamente privo di perspicacia. Qualcuno la usa in un contesto, qualcun altro in un altro. Dipende. Spero di aver soddisfatto pienamente la tua curiosità su come si svolgerà la prova in questo capitolo. Ti è piaciuto? Si sa che quando ci si innamora, non si riesce più a tenere sotto controllo le proprie pulsazioni ed a Sirius con Hagrid è successo questo. È geloso marcio di tutto e tutti perché vorrebbe Moony tutto per sé e come si può dargli torto, vero? Povero Hagrid! Non sarà un sex symbol secondo i nostri canoni, ma qualcuno potrebbe gradire anche lui, non credi? Sono felice di sapere che ti piace la caratterizzazione che sto dando a James. È il migliore amico che tutti vorremo. Sempre disponibile, sempre attento alle esigenze degli altri. Come fa Lily a non capire quanto meraviglioso sia? Mah! Secondo me con le tue previsioni ci azzecchi più di quello che pensi. Per quanto riguarda C.S.I. ora io sono preda di un dubbio, seguire New York o Don Matteo. Vedremo cosa sceglierò. Ti piace Senise? In effetti è un attore davvero carino. Hai ottimo gusto. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per eiden. Avevi indovinato due aiuti su tre? Complimenti! Sei una delle poche. La maggior parte, infatti, ha indovinato solo l’ippogrifo. Nessuno ha indovinato tutti e tre. E tu ed un’altra ragazza ne avete azzeccati due. Sei veramente in gamba. Sono felice di sapere che anche lo scorso capitolo ti è piaciuto. Sinceramente il modo in cui Sirius e Remus si dichiareranno, potrebbe sorprenderti. Resta sintonizzata e lo scoprirai. Anch’io adoro la coppia Sirius/Remus ma credo si capisca da quello che scrivo, vero? Mi fa piacere sapere che la mia storia continua a piacerti e spero che questo capitolo sia arrivato abbastanza presto. Per quanto riguarda Remus, non credo che sarebbe riuscito a portare via l’ippogrifo a Sirius. Sirius e l’ippogrifo sono uniti dal destino, nessuno può separarli. Eh eh eh. Però in futuro potrei anche scrivere una nuova fic in cui Remus, James e Sirius si trovano a combattere davvero l’un l’altro in un combattimento. Chissà cosa ne verrebbe fuori. Mah. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Muse. Spero davvero che la seconda prova che sto descrivendo in questo momento regalerà delle belle sorprese. È così? Sono davvero felice di sapere che ti piace sia come scrivo, sia la storia. Per quanto la fic, diciamo ora come ora siamo arrivati a metà della trama principale. Per quanto riguarda Sirius e Remus, credimi potrebbero dichiararsi prima di quello che pensi. Eh eh eh. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per GeorgiaLupin. Bene! Bene! Bene! Vedo che sgridarti dà i suoi frutti, d’ora in poi ti obbligherò più spesso a commentare, anche se non arriverei mai sul punto di frustrati per avere un tuo parere. Ti voglio troppo bene. Eh eh eh. Hai indovinato due aiuti su tre? Complimenti! Sei una delle poche, la maggior parte, infatti, aveva indovinato solo l’ippogrifo. Già, il rapporto tra Sirius e Remus si fa sempre più profondo, chi lo sa però chi dei due si deciderà a dichiarare i propri sentimenti. Mah. Speriamo in bene. Spero che la seconda prova che inizia con questo capitolo, non ti deluda. Ti è piaciuta? Non avrei mai creduto possibile che tu facessi il tifo per Remus. È impossibile. Pensavo tifassi James. Eh eh eh. Ovviamente scherzavo, visto il tuo cognome Georgia non puoi che tifare per un Lupin. Grazie per il commento. Aspetto quello per questo capitolo. Un abbraccio.

 

Per Chu. Davvero non avevi minimamente pensato alla possibilità che fra gli aiuti ci fosse un Thestral od un cavallo alato? Secondo me il primo è la creatura più affascinante del quinto libro di HP, è una anche delle poche cose che si salvano di quel romanzo a dirla tutta. Il secondo visto la tua passione per la mitologia pensavo ti sarebbe stato facile indovinarlo quando ho parlato di sella d’oro. Ma si sa non si può avere sempre la testa dappertutto, vero? È triste che Remus possa vedere il Thestral, ma d’altra parte nella mia storia suo padre è morto contro il lupo mannaro e lui era presente, per cui non può che essere così. Per quanto riguarda James sono felice di sapere che ti è piaciuto come ha domato il cavallo alato. Per Sirius in qualsiasi universo alternativo si trovi, nel suo destino c’è un ippogrifo, non può farne a meno. Per quanto riguarda il dubbio che hai, così come avevo scritto nel capitolo precedente a quello che sto commentando, i tre ragazzi sono emozionati, ma la nuova intesa che hanno trovato permette loro di essere anche più spavaldi. Inoltre, il fatto che Sirius e James non vedessero il Thestral, e l’abbiano detto, ha permesso a Remus di dare spiegazioni e si sa che, anche quando si è tesi, non appena le chiacchiere rompono gli argini, aiutano a distrarsi. A me è capitato durante l’esame di maturità. Spero di essere stata chiara. Io credo che uno dei problemi di Sirius nell’ammettere del tutto i suoi sentimenti, sia proprio da ricercarsi nel fatto che fino a quel momento non ha mai amato davvero, né è mai stato amato davvero. Teme un po’ quel sentimento che prova, e vorrebbe analizzarlo nel dettaglio prima di lasciarsi andare e coinvolgere una terza persona. Ma si sa l’amore non si può analizzare, lo si può solo vivere per cui… Per sapere altro, non potrai che continuare a leggere. Spero che questo capitolo con l’inizio della prova non ti abbia delusa. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per ClyClu. Diciamo che sapevo quel era la vera descrizione del Thestral, ma ho preferito trasformarlo nella mia versione per facilità di narrazione. Chiamiamola licenza poetica, okay? Sono felicissima di sapere che la mia storia t’incuriosisce sempre di più. Spero che questo capitolo non ti abbia delusa. Da quel che mi dici non ti piacciono molto gli horror, eh? Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Kaya. Italia. Ministero della Magia. Ufficio del Primo Ministro. Segreteria. Che bello! Allora sei tu la mia nuova collega di cui mi hanno parlato. Non posso quasi crederci. Sono molto felice. Finalmente potremmo pettegolare fra noi anche durante le ore di lavoro, ma forse questo è meglio non dirlo. Il primo Ministro ha molte orecchie e potrebbe decidere di licenziarci. Eh eh eh. Ti sei divertita durante la pausa pranza? Spero di sì. No!!!!!!!!!! Anche stavolta niente classifica. Come farò a resistere? Spero la prossima volta che tu abbia tempo perché adoro quella classifica. ^____^ Anche se più che altro spero che anche la prossima volta tu sia serena, però stavolta senza essere abbacchiata, okay? Sono felice di sapere che anche lo scorso capitolo ti è piaciuto. James ha la vista lunga e quindi ha capito cosa i suoi due nuovi amici provano l’uno per l’altro. Solo che invece gli altri due fra loro sono ottusi e non riescono a dirselo. Sono un po’ babbei. I punti sono trenta a testa ripartiti per tutti i giudici, esattamente. Hai capito perfettamente. Spero anch’io presto di mandarti l’altro capitolo. 143 galeoni per iscriversi al tuo fan club? Comincio ad intuire perché non abbia molto successo. Ma a cosa ti servono tutti quei soldi? Stai facendo un fondo per darlo a Remus visto che versa in condizioni misere? Non credo che la Row mi faccia un baffo, io seguo la mia personalità, lei la sua. No, l’idea del labirinto vegetale ce l’avevo già da prima di vedere il film HP ed il calice di fuoco, anche perché come tu sai il mio labirinto, è completamente diverso da quello di quel film, no? Come va ora con il lavoro? Sei riuscita a recuperare il ritardo? Questo non era uno sproloquio obbrobrioso, non dirlo mai più. A me è piaciuto molto. La McGranitt ha lasciato Abertforth perché l’ha beccato con Hagrid mentre… Per la barba di Merlino. Questa sì che è una notizia bomba. Ma dimmi siamo sicuri che quello fosse proprio Abertforth e non la Maxime con la pozione pulisucco? Sai per evitare controlli imbarazzanti alla dogana per via dell’alleanza tra Lord Voldemort ed i giganti ora la donna per viaggiare deve ricorrere a dei mezzi subdoli. Tu cosa ne pensi? Adesso ti saluto. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Grazie anche a chi legge e non commenta.

 

Commentate.

 

Agartha.

 

 

 

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Agartha