Capitolo 3. - Parte
prima
Ore 6:47
Domenica 7 Dicembre
1941 – Nei pressi delle Isole Hawaii
Ormai siamo giunti in prossimità
dell’arcipelago delle Hawaii. Poco fa uno dei nostri sommergibili
è stato attaccato da un cacciatorpediniere americano e affondato, ma siamo
sicuri che non è stato identificato. Benedetti americani, come vorrei anch’io
far finta che non stia accadendo proprio niente…
Non
avevo mai visto un tale spiegamento di forze: Con la nostra Soryu,
in tutto contiamo sei portaerei, due corazzate, due
incrociatori pesanti, nove cacciatorpediniere più altre navi in appoggio e 27
sommergibili per arrestare la fuga prevista delle navi americane.
Qui c’è un grande
fermento, la prima ondata offensiva la guiderà il Maresciallo Koga*, lo youkai lupo sarà a capo
di un battaglione di 183 velivoli, spetterà a lui il compito di dare il via
all’operazione. Koga e i suoi uomini sono gia partiti, alle sei in punto, saranno lì verso le otto,
scatenando l’inferno.
La seconda e ultima ondata sarà guidata da Inuyasha. Morte certa.
Si guardò furtivo
alle spalle, come per aspettarsi un colpo improvviso o un rumore, che però non
venne.
Io e Inuyasha, tra
dieci minuti circa, saliremo a bordo di un
bombardiere, probabilmente un vecchio B 5 N, accompagnati da un terzo uomo. Con
noi, prenderanno parte alla seconda ondata altri 166 aerei, speriamo
bene. Purtroppo (la solita sfiga) è stato preveduto
che la seconda ondata sarà quella che correrà più rischi, in quanto ci si
aspetta una qualche forma di resistenza americana.
Forse queste sono le ultime righe che
scriverò…
Avrebbe voluto dire
tante cose, ringraziare tante persone.
L’eco di una sirena
lontana gli giunse alle orecchie. Non c’era più tempo.
…Grazie di tutto.
Mise il quadernino nello zaino, alzandosi. Forse l’aveva buttata
troppo sul drammatico…
Si avviò al ponte della nave, dove ad attenderlo con una sigaretta in
bocca appoggiato ad un aereo, c’era Inuyasha.
I due si guardarono un attimo.
“Paura?”
Chiese Miroku, sistemandosi il piccolo zaino in modo
da non interferire con la sua mobilità.
“No, oggi no.”
Rispose Inuyasha con un ghigno, buttando la cicca a
terra e schiacciandola con il tallone. Miroku sorrise
tra se e sé, Inuyasha era sempre così orribilmente
sarcastico nei momenti delicati.
“Caporalmaggiore,
Sergente, sono il soldato semplice Shippou,
lieto di unirmi a voi nella missione, Signori.” Uno youkai
volpe, al massimo di diciassette anni, apparve rigido
di fronte a Inuyasha e Miroku,
rimasti impressionati dalla giovinezza del militare.
“Devi essere il
secondo pilota.” Non era una domanda.
“Esatto Signore.” Disse Shippou pomposo.
“Ascoltami bene tu.”
Inuyasha si avvicinò con fare minaccioso al soldato
semplice, incutendogli non poco timore. “Abbandona questo ‘Signore’ o ti spacco
la faccia intesi?”
“Sissign…volevo
dire…Si, intesi.” Miroku sorrise alla vista di uno Shippou
spaventato a morte. Ricordò le parole di Inuyasha come se fosse ieri.
“Tutti questi
‘Signore, Signore…’ mi sento un vecchio!” Aveva detto
l’hanyou, il giorno dopo aver ricevuto la nomina di
Caporale.
Ore 6:59
Erano pronti a
partire, avevano preso posto nell’aereo, un
bombardiere in picchiata Mitsubishi Nakajima classe B 5 N, fedele alle forze aeree Imperiali
fin dal 1937.
Inuyasha mosse a fatica il busto, stretto com’era in
quella piccola cabina di pilotaggio, piegandosi per afferrare la
ricetrasmittente.
“Qui Shikon pronto al decollo. Ripeto: Shikon
pronto al decollo, passo.” Avvertì Inuyasha
alla radio. Shikon era il suo nome di battaglia.
Buffo. Lo aveva sentito nominare in qualche antica leggenda ascoltata chissà
dove e gli era piaciuto.
“Qui Torre di
comando. Confermato decollo per Squadrone Shikon. Che
l’Imperatore sia con voi.” Rispose una voce metallica.
“Come no...” Inuyasha tese le braccia, e sganciò i fermi. L’aereo si
mosse, prendendo a vibrare all’ accensione dell’unico
motore. Una volta staccato dalla portaerei, Inuyasha appoggiò la testa al sedile, rilassandosi.
“Abbiamo due orette
di viaggio davanti, prendiamocela comoda.” Disse l’hanyou, sbadigliando vistosamente.
Shippou era a dir poco rimasto incredulo
dall’atteggiamento di quel Caporale, sembrava che non gliene importasse nulla
di cosa faceva, e perché.
Nonostante il palese
menefreghismo di Inuyasha,
nessuno parlava. Miroku si sentiva le budella
attorcigliate ed era un po’ pallido. Guardò giù, stormi di
piccoli uccelli volavano sotto di loro. Ad un tratto cambiarono
direzione, mirando più a est. Quanto avrebbe voluto
seguirli…
Fine Capitolo.
* Koga è un personaggio reale. Abile stratega, nel maggio del
1943 Mitachi Koga prese il posto di capo della flotta a causa della morte
dell’ammiraglio Yamamoto. Muore un anno dopo
precipitando con un aereo diretto a Singapore. Naturalmente non c’entra nulla
col nostro youkai lupo… Ma che caso eh?