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Autore: MarchesaVanzetta    27/04/2011    8 recensioni
Il matrimonio di Rose... e lo sposo sbagliato.
Ho davvero scritto qualcosa sulla nuova generazione.
Non posso crederci. Tutta colpa della persona più viziata del mondo che cerca ancora (inutilmente) di condurmi sulla retta via, torturandomi con questi due.
Spero che questo ti basti, piccola, dolce, subdola, ricattatrice Serpeverde!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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 Non ci credere quando ti dicono che sei speciale:

i complimenti costano poco e certe volte non valgono di più.

Chissà se stai dormendo, Jovanotti

 
 
Una calca era ammassa intorno alla coppia di novelli sposi.
La fresca moglie di Lysander Scamandro, Rose Weasley, si godeva i complimenti e le lodi per essere così bella, così innamorata e così accorta nello sposare un ragazzo così affascinate e perbene… a proposito di ragazzi affascinanti e –poco- perbene: dov’era Scorpius Malfoy? La rossa si guardò intorno, ansiosa: dov’era il suo incubo scolastico?
Appena si rese conto di cosa stesse facendo –aspettare con ansia quell’arrogante?! Ma in quale mondo?!- cercò di scacciare il pensiero del ragazzo ed evitare di voltarsi di scatto a ogni accenno di biondo platino che vedeva baluginare. Cosa assai difficile considerando il colore di capelli della suocera…
Se ne era quasi dimenticata, tra i balli e le foto con parenti e amici, quando una voce strascicata le giunse all’orecchio e il fiato caldo che sapeva di menta e tabacco le solleticò il collo: “Non ci credere quando ti dicono che sei speciale: i complimenti costano poco e certe volte non valgono di più.
“Ma come sei gentile Malfoy!” esclamò fintamente piccata la sposa.
“Rossa, vedo che neanche quella torta che fa venire il diabete solo a guardarla è riuscita ad addolcirti!” disse Scorpius.
“Ehi, a me piace!”
“Weasley, non pensavo ti piacessero le torte multistrato di pan di spagna ripiene di cioccolato, panna, crema chantilly e vari gusti di marmellata… ti facevo più tipa da crostata.” Constatò il biondo, stuzzicandola
“Come fai a sapere cosa c’è nella torta?! Non l’abbiamo ancora tagliata!”
“Ho le mie fonti.”
“Mi spii?”
“Ti darebbe fastidio?”
“Rispondi!”
“Prima tu!”
“Io ti ho fatto la domanda per prima, devi rispondere prima tu!”
“Rose, stiamo di nuovo litigando come due bambini!” Rose… di nuovo il suo nome che usciva da quelle labbra così invitanti, ormai a pochissima distanza dalle sue.
“Certo, tu vieni qui a rovinarmi il matrimonio!”
“Io non ho fatto niente. O forse speri che ti rovini il matrimonio con l’uomo che non ami e con cui ti sei sposata per fuggire dalla mia proposta di matrimonio?”
“Tu non mi hai fatto nessuna proposta!”
“Ah no? E l’anello che hai accidentalmente trovato dentro una mia cravatta nel tuo cassetto della biancheria cos’era?”
“La dimostrazione che anche dopo cinque mesi di convivenza non avevi ancora imparato quali erano i tuoi cassetti!”
“Era lì apposta!”
“Lo so!” gridò esasperata la sposa.
Lo sapeva perfettamente che Scorpius voleva sposarla e che quella era la sua dichiarazione. Come sapeva che il biondo aveva ragione: era fuggita. Era fuggita perché in fondo ancora non sapeva se poteva fidarsi del suo fidanzato storico. Era così volubile e viziato! Come poteva sapere che non era solo un capriccio momentaneo? Come poteva-…?
“Weasley, non perderti nei tuoi pensieri come al solito!” la riportò alla realtà lui “Comunque, se lo sapevi, perché sei scappata e dopo sei mesi sono al tuo matrimonio?”
“Perché avevi ragione Malfoy dei miei stivali, per quanto mi sia difficile ammetterlo! Non sapevo se tu fossi sufficientemente affidabile per poter costruire con te una famiglia, come desideravo da molto. E siamo qui perché invece Scamandro mi da questa sicurezza.
“Scamandro?! Lo hai sposato e non lo chiami neanche per nome?”
“Fatti gli affari tuoi!”
“Tu sei affar mio, che ti piaccia o no! Rose, puoi ancora cambiare idea, puoi divorziare, io ti dimostrerò che sono affidabile e poi ci sposeremo in riva al mare e-…”
“No Scorpius, basta. Basta con queste parole vuote e questo romanticismo che si esaurirà prima di dare forma a un pensiero minimamente coerente. Sono sposata ora. Vattene, ti prego.”
La sua voce era calata man mano, le ultime parole erano quasi un sussurro.
Ma Scorpius le aveva sentite benissimo.
Sapendo che contro la testardaggine della sua Rose, che non sarebba stata mai più sua, non c’era niente da fare, se ne andò.
Appena lui si fu smaterializzato, la rossa sia accasciò a terra, piangendo. Aveva davvero rotto definitivamente con l’unico uomo che aveva amato davvero, di quell’amore travolgente delle eroine dei romanzi e delle canzoni d’amore.
Ma lei era forte, poteva sopravvivere anche a questo. Anche a sposare un uomo che non amava per non ferire il suo cuore e non rischiare di essere abbandonata.
Sì, poteva farcela.
  
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