V Capitolo
<< Cosa?>>
Mi girai verso quel grido e
notai Take e Yamamoto a bocca aperta e impietriti.
Io in quel momento mi sentii
piccolissima, mi sentivo debole e la testa mi incominciò a girare molto
velocemente.
Per un momento mi riaccomodai
sul muretto mentre Yano si avvicinò ai ragazzi.
<< Perché mi hai
chiesto di sposarmi se ami ancora lei Yano?>> sentivo le urla di Yamamoto
e mi sentivo ancora più in colpa, alzai lo sguardo e vidi che Takeuchi rimase
tutto il tempo in silenzio mentre gli altri e due litigavano, poi
improvvisamente si avvicinò a me.
<< Quindi Misaki è mia
figlia?>> la sua voce era veramente tranquilla, non sembrava né
arrabbiato né altro, era stranamente tranquilla << Si…>> risposi
timidamente, non riuscivo a guardarlo negli occhi << Domani posso passare
una giornata con lei?...sempre se vuoi…>> mi girai verso Take molto incredula
e con gli occhi gonfi dalle lacrime << Ehi…non piangere non è successo
nulla>> e mi strinse forte tra le sue braccia. Diceva che non era
successo nulla, quando io gli avevo nascosto una figlia, non potevo credere che
fosse così adulto da prendere una notizia in un modo così composto <<
Certo che potrai stare con lei>> gli dissi mentre il mio volto era posato
sul suo petto.
Poi mi strinse la mano e ci
avvicinammo a Yano e la ragazza che stavano ancora litigando << Noi
andiamo, ci sentiamo telefonicamente>> disse Takeuchi mentre la mia presa
alla sua mano divenne sempre più forte. Yano mi fissò in modo strano e poi si
soffermò a fissare le nostri mani intrecciate, non fece nulla solo un cenno con
la testa per approvazione.
Io e Take passeggiammo tutto
il tempo stretti l’uno all’altro, sentivo che con lui mi potevo sentire
protetta, ero certa che nulla sarebbe accaduto; poi arrivammo davanti casa mia
<< Allora domani posso passare per vedere Misaki? Possiamo pure non dirle
che io sono il papà per ora…>> << Certo vieni pure quando
vuoi>> e poi chiusi la porta dietro di me.
Da quella sera era passata
una settimana esatta e noi ci trovavamo in aereoporto per partire per Mosca.
Il rapporto tra me e Take era
sempre più solido, Misaki lo adorava infatti era venuta in aereoporto per
salutare me e lui.
Mentre con il papà della
bimba le cose andavano alla grande, con Yano le cose erano peggiorate
inaspettatamente, infatti non riuscivo a capire il perché da quella sera lui
non mi rivolse neanche più uno sguardo.
Salimmo in aereo e io mi
accomodai di fianco a Take << C’è qualcosa che non va?>>
sicuramente si era reso conto che in me ci fosse qualcosa che non andava
<< Ci sono delle cose che non mi fanno stare tranquille…>> avevo
voglia di sfogarmi e quindi non mi avrebbe dato fastidio se lui avesse
continuato il discorso << Se ti va ne possiamo parlare>> meno male
<< Innanzi tutto stare tutto questo tempo lontano da Misi non aiuta, poi
il nostro rapporto confuso e poi c’è Yano…>> a quel nome la mia voce si
bloccò per qualche secondo, nonostante il pessimo rapporto tra me e lui, il mio
cuore e il mio corpo reagiva in modo strano ogni volta che lo pensavo <<…
Non capisco perché Yano non mi parli più, dovrei essere io arrabbiata con lui e
non viceversa sbaglio?>> Take mi guardò e poi fece un timido sorriso
<< Io penso che questo viaggio vi farà bene, da Mosca non potete scappare
e sicuramente arriverà il momento dei chiarimenti…poi per quanto riguarda il
nostro rapporto anche io sono un po’ confuso…>> si bloccò e abbassò lo
sguardo, dopo poco riprese << Tu mi piaci Nana, però so che per te è
diverso e non posso incolparti per questo e poi ad unire me e te ci sarà sempre
la piccolina e questo non potrà cambiare mai>>.
Ancora una volta Takeuchi mi
aveva impressionato in positivo, il mio inconscio sapeva che con lui sarei
stata tranquilla e non mi sarei mai dovuta preoccupare di nulla, però al cuore
non si comanda giusto?
<< Take…un giorno
troverai la donna adatta a te e sono sicura che io la invidierò per tutta la
mia vita…>> e un timido bacio sulle labbra gli lasciai.
Avevo detto bene sicuramente
sarei stata gelosa di qualsiasi donna al sua fianco, ma come aveva detto lui ad
unire il nostro rapporto ci sarebbe stata per sempre Misaki; ora avevo solo un
obiettivo cercare di comprendere per l’ennesima volta quel testone di Yano e
queste due settimane mi avrebbero aiutato di certo.
Scendemmo dall’aereo e un
pullman ci accompagnò all’albergo, molto carino e più o meno al centro di
Mosca.
Il tempo era bello, c’era una
timido sole però la temperatura era molto bassa 0° ci avevano avvisati che
avremmo trovato molto freddo, per questo motivo noi tutti decidemmo di non
uscire ma di rimanere a cenare in albergo.
Io Mizu-chin e Take ci
accomodammo ad un tavolo per sei << Ehi ragazzi venite qui che ci sono 3
posti liberi!>> Mizu invitò Yano e Yamamoto a sedersi con noi e, forse,
per non dare troppo nell’occhio accettarono senza alcun problema.
Il clima al tavolo era molto
imbarazzante, nessuno aveva il coraggio di parlare se non per chiedere di
passare qualcosa << Allora…fredda Mosca no?>> Mizu cercò in qualche
modo di sciogliere questo ice-berg che si era creato << Bhè ci avevano
avvisato, però dobbiamo abituarci altrimenti resteremo per 2 settimane intere in
albergo>> commentò Take che continuò a parlare tranquillamente con Mizu
mentre Yano si alzò dal tavolo per tornare in camera.
Io e Yamamoto ci alzammo
insieme, entrambe per seguire il ragazzo. Ci scambiammo uno sguardo cattivo tra
di noi, ma mentre lei si riaccomodò io mi incamminai verso la camera di Yano e
Take. Arrivai davanti la camera 215 e bussai, ma nessuno rispose, continuai a
bussare senza avere alcuna risposta, poi decisi di parlare comunque <<
Yano…non capisco sinceramente perché tu adesso sei così arrabbiato con me,
dovrebbe essere il contrario no?>> mi fermai per pensare un po’ a quello
che dovevo dire, mentre cercavo di non far uscire le lacrime << Tu hai
urlato un mio segreto e io non ho detto nulla, mentre io a te non ho fatto
nulla, si può sapere perché ce l’hai tanto con me? Perché non ho fatto l’amore
con te? Dammi tu adesso una risposta!!>> il mio tono era arrabbiato e
pretendevo una risposta.
Finalmente la porta si aprì e
vidi lui bello da morire come sempre << Mi dispiace…>> disse
timidamente <<…mi dispiace perché a causa mia piangi sempre e io non lo
voglio>> mi toccai il volto e sentii delle lacrime che mi rigarono il
volto << Accomodati >> e mi fece entrare nella sua camera.
Poi continuò a parlarmi
<< Io non ce l’ho perché non hai fatto l’amore con me, io sono rimasto
deluso dal fatto che tu lo abbia fatto con lui…e poi il giorno che avevamo
stabilito di farlo io e te>> si lui aveva ragione ma quel giorno lui
aveva preferito stare al fianco di Yamamoto invece che stare con me << Tu
quel giorno ti ricordo che hai preferito stare con quella invece di venire da
me pur sapendo cosa avremmo fatto…>> lui si accomodò sul letto << E
poi come mai sei finita al letto con lui?>> << Io ti stavo
aspettando davanti al cinema, ero stata lì per circa un’ora arrivò Take che mi portò
a casa e mi preparò una bella tazza calda e me la portò a in camera dove stavo
piangendo a causa tua e come si avvicinato è successo quel che è
successo>> abbassai lo sguardo immediatamente. Molto fu l’imbarazzo che
ci fu in quella stanza in quel momento.
Yano si alzò improvvisamente
e mi baciò, un bacio tanto atteso e molto appassionato, poi mi spostò
leggermente verso il letto poggiandomi delicatamente su di esso << Se
vuoi mi posso fermare>> mi sussurrò delicatamente << No non farlo,
finalmente sono pronta>> dopo queste parole i nostri corpi cominciarono a
muoversi in modo complice, come se fosse la cosa più banale al mondo per noi
due.
Finalmente mi sentivo felice,
sentire Yano dentro di me era la cosa più bella che mai potessi provare nella
mia vita << Sarai mia per sempre!>> mi sussurrò mentre i nostri
corpi continuavano la danza dell’amore.
Angolo autrice:
spero che questo capitolo vi piaccia, ci sono delle cose che non mi convincono
molto, fatemi sapere cosa ne pensate.
Ah e date che non
lo faccio spesso ringrazio tutte le persone che seguono la mia storia e l’hanno
messa tra le preferite e tra le seguite…grazie a tuttiiiiiiiiiii baci Scoutina