Piccolo Gabriel
Draco, seduto in un tradizionale pub scozzese e babbano, si stava gustando una birra mentre ripensava ai
suoi ultimi giorni nel Mondo Magico quando beveva una
burro birra o alcolici degni di quel nome. Erano due anni che viveva nel mondo babbano, ma ancora non era riuscito ad accettare quelle
differenze che lo rendevano un mago, le sopportava
certo, ma voleva tornare ad essere un Malfoy. Voleva
tornare nel suo mondo dove da qualche parte si trovava
sua moglie.
Sua moglie. Inconsciamente prese a rigirarsi l’anello
che portava al mignolo, un anello semplice ma
nell’interno vi era scalfita la sua promessa:
“Tua, da ora e per sempre”. Era stata sua per tre magnifici anni, fino alla sua
condanna. L’aveva aiutato a scappare, a crearsi una nuova identità e aveva
sviato le indagini. Gli aveva promesso che al suo ritorno sarebbe stata nella
loro casa ad aspettarlo, ma ora era venuto a sapere di una sua uscita in
pubblico dopo tanto tempo accompagnata da un damerino del Ministero.
Ora
era giunto il tempo di tornare a casa e riprendersi sua moglie.
Hermione era seduta sul grande tappeto che
occupava la sala con Gabriel che giocava davanti a lei e Blaise
che la informava delle ultime novità seduto sul divano. Un rapimento, un furto,
un assassinio, un torneo e un ballo. Era contenta di avere Blaise
che la teneva aggiornata sul mondo che la circondava: da quando sua marito era fuggito non era più uscita di casa volentieri
e non aveva frequentato nessun evento pubblico. Fino al
giorno prima. Blaise l’aveva convinta e rimettersi in
sesto, a riprendere ad uscire, a ridere e a scherzare,
ma di sicuro non pensava che lei sarebbe uscita con Terence. Non lo immaginava
neanche lei, ma lui l’aveva invitata ed era simpatico. E lei si sentiva sola.
C’erano sempre Blaise, Ron ed Harry
al suo fianco, ma quella sera aveva sentito il bisogno di passare qualche ora
libera. Libera di sognare una vita felice e serena. Spesso si era chiesta se
avesse fatto bene a sposare Draco: lo amava
profondamente, ma era tutto così difficile senza di lui. Non voleva arrendersi,
ma la vita le stava passando davanti senza che lei se ne accorgesse quasi e si
stava perdendo tante cose belle.
Gabriel
era l’unica luce che brillava in quella casa, era il suo bambino ed era la
fotocopia del padre. Era un Malfoy.
-Ora
devo andare Hermione. Ci vediamo
domani?-
-A
domani Blaise. E non preoccuparti troppo per me, so cavarmela-
-Lo
so, ma… ho promesso di vegliare su di te e continuerò a farlo-
Dopo
aver messo a letto il suo angioletto Hermione
si concesse una doccia veloce prima di infilarsi sotto alle coperte. Quella sera
era intenzionata a finire di leggere i pochi capitoli rimasti di un vecchio
libro di favole a lieto fine. E mentre era concentrata
sulla lettura non si accorse di stringere tra le mani
il ciondolo che le pendeva dal collo con inciso “Tuo, da ora e per sempre”.
Draco si Materializzò davanti a casa sua. Con decisione si diresse
verso la porta e bussò forte. Sapeva che ad aprirgli non sarebbe venuto un elfo
e sperò vivamente che non venisse quel babbeo del Ministero altrimenti lo
avrebbe ucciso seduta stante. Sua moglie era intoccabile.
Ad
aprirgli fu proprio la persona che si aspettava, Hermione.
Ciò che non si aspettava era di vedere sua moglie con un bambino in braccio.
-Draco- la voce della riccia era tremolante e
sbalordita.
-Ciao
Hermione- la sua voce invece era ferma e incolore
come sempre, ma dentro di lui sentiva un tumulto di emozioni che si
combattevano. Provava gioia nel rivederla, passione tenuta a bada troppo a
lungo, ansia per ciò che lo attendeva, rabbia nel ricordarsi di Terence e
confusione alla vista del bambino.
Dopo
il momento di stupore Hermione lo abbracciò forte e
lui ricambiò l’abbraccio stando attento alla piccola creatura.
-Finalmente
sei tornato. Ti prego non lasciarmi mai più!-
-Non
ti lascerò mai più Hermione-
-Mamma?-
La giovane sorrise a suo figlio e guardando Draco con tutto l’amore che provava gli disse:
-Ti
presento il piccolo Gabriel-
Lui
baciò la testa di suo figlio e poi diede un bacio a sua moglie, un bacio in qui erano racchiusi tutti i suoi sentimenti per
lei.