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Autore: StillAnotherBrokenDream    27/04/2011    5 recensioni
2014: Castiel è diventato esattamente come aveva visto Dean nel futuro. O anche peggio...(Linguaggio colorito. NO SLASH!!)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quinta stagione, Nel futuro
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- Questa storia fa parte della serie 'Castiel's soul'
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Don't go

 


Castiel rimase privo di sensi per diverse ore, sorvegliato a turno da Chuck e Dean.

Temevano potesse avere nuove crisi e pur non essendo medici, intuivano che avrebbe potuto essergli fatale.

Ma non successe niente, Cass semplicemente dormì – o più correttamente rimase svenuto – senza quasi muoversi.

Ehi capo, va' a dormire, resto io qui col coglione” disse Chuck vedendolo distrutto.

Dean si strofinò gli occhi.

In effetti casco dal sonno” ammise “sono stato in giro e poi inchiodato qui a controllare che non gli prendesse un colpo. Ho decisamente bisogno di dormire.”

Si alzò dalla sedia e si sgranchì le braccia, poi gettò un'occhiata all'orologio e vide che erano solo le ventuno.

Ma tu ce la fai a resistere?” chiese all'ex profeta “la notte è lunga e non possiamo lasciarlo solo.”

Chuck sospirò e guardò Cas steso sul letto.

Cercherò di stare sveglio il più possibile e quando non ce la farò più, farò un sonnellino sulla sedia. Sta' tranquillo Dean, per ora non sento stanchezza, resisterò a lungo.”

Il cacciatore ci riflettè su, era quasi certo che Chuck si sarebbe addormentato da lì a un'ora al massimo, ma d'altronde non poteva costringerlo a stare sveglio. Così come non poteva stare sveglio lui, per forza di cose.

Okay, dagli un'occhiata finchè ce la fai” si raccomandò “poi mettiti a dormire, intesi?”

Agli ordini capo!”

Si salutarono e il cacciatore uscì dalla baracca di Cass, dirigendosi verso la propria.

Era stanco e stressato, le cose si mettevano sempre più male per tutti e non ce la faceva più a reggere da solo quel ritmo. E quello stronzo di Cass invece di migliorare, peggiorava.

Sospirò scuotendo il capo, quando nel buio intravide un'ombra che gli veniva incontro. Gli ci volle un attimo per capire che fosse una donna e due per riconoscere gli era.

Facile, con quei capelli lunghissimi che svolazzavano liberi.

Eileen, cerchi qualcuno?” le chiese quando ancora entrambi stavano camminando.

La donna si fermò e si mise le mani nelle tasche posteriori dei jeans.

No, non proprio” iniziò “in realtà stavo andando da Castiel. Sai...per vedere come sta.”

Si sentiva in colpa verso quel rottame d'uomo.

Era una cosa incredibile anche per lei stessa ma era così, per quanto lo biasimasse per il suo modo di vivere e l'assoluta mancanza di criterio, le aveva fatto specie vederlo in preda a convulsioni incontrollabili.

Le era sembrato...vittima di sé stesso, intrappolato in un corpo che in realtà non era il suo e che lo stava soffocando. Era stato orribile, ed era stata colpa sua.

Dean capiva il punto di vista della ragazza, era ovvio che non voleva ammazzarlo, ma stava di fatto che l'aveva quasi fatto e che nonostante fosse evidente il suo senso di colpa, forse era meglio se non si faceva trovare da Cass, al suo risveglio.

Ascolta, capisco come ti senti ma credo sia meglio se non ci vai” le disse senza giri di parole “conosco abbastanza bene quell'idiota da sapere che scatenerebbe un inferno se ti trovasse accanto al suo letto. Nel migliore dei casi direbbe qualcosa a sfondo sessuale, nel peggiore potrebbe tentare di ucciderti. Quello che gli hai fatto è grave, soprattutto per le conseguenze.”

La giovane donna annuì mordendosi l'interno di una guancia.

Lo so, me ne rendo perfettamente conto. E non ho scusanti soprattutto perchè io...sarei del settore, in un certo senso. Non era mia intenzione farlo andare in crisi d'astinenza, non immaginavo una reazione del genere” ammise lei sincera.

L'uomo sospirò. “Lo so, anzi lo sappiamo tutti quanti, probabilmente lo capirebbe anche Castiel dopo un paio d'ore e qualche bicchierino di vodka, ma resta il danno. Quello che Cass ha immaginato, le sue allucinazioni dico, sono ciò che più lo terrorizza e onestamente spero che al risveglio non ne abbia memoria” disse serio, ma poi vedendo l'espressione contrita di Eileen, cercò di minimizzare “ma tu non preoccuparti, quello lì ne ha viste e subite di ogni tipo, tra qualche giorno sarà come nuovo e tornerà il vecchio alcolizzato bastardo di un tempo.”

Lei abbozzò un sorriso, guardandosi intorno.

Sì, hai ragione, ho commesso un errore e non so nemmeno spiegarmi bene come ho fatto a commetterlo, avrei dovuto immaginarlo. Cioè, una cosa del genere avrebbe messo K.O. chiunque, avrei dovuto immaginare che...che uno come lui poteva avere una reazione ancora più incontrollabile, ma non l'ho fatto. Spero solo che si rimetta presto, senza altre conseguenze.”

Sarà così” la rassicurò Dean fiducioso “è un osso duro, non è facile metterlo al tappeto, se la caverà come sempre.”

In realtà non ne era sicuro, ma lo sperava davvero. Per il bene di tutti ma soprattutto per il proprio bene. Cass era un soldato, e Dean aveva maledettamente bisogno di aiuto.

Sì, se la caverà” rispose lei con poca convinzione.

Ora scusami ma...vorrei andare a dormire un po', è stata una giornata infernale, in tutti i sensi. Va' a casa anche tu Eileen, fa freddo qua fuori” la esortò Dean con fare paterno.

Eileen sorrise ed annuì. “Okay, scusami tu se ti ho trattenuto qua. Buonanotte.”

Si separarono ed ognuno raggiunse il proprio rifugio.

 

 


***

 


 

Luci, musica...dove cazzo era finito? Merda, un'altra allucinazione.

Prese a camminare guardandosi attorno sospettoso, dove l'aveva portato la sua follia chimica? Chi sarebbe apparso questa volta? Raphael? Uriel?

No fratello, ritenta”

Si voltò lentamente, ritrovandosi di fronte ad un uomo che non conosceva ma che conosceva lui. Alto, vestito elegantemente, di mezz'età.

Lo guardò bene, cercando di trovare nella sua memoria il ricordo di quella faccia, ma non trovò nulla. Forse la sua mente aveva creato un personaggio immaginario.

Chi sei?” gli chiese.

L'uomo sorrise e avanzò. “Davvero non mi riconosci? Mi dispiace Cass...diventare umano ti ha fatto diventare più rincoglionito di quello che eri” lo guardò per alcuni istanti, come se lo stesse esaminando “in compenso finalmente ti sei tolto quella famosa scopa dal culo. Però hai un tantino esagerato...”

Castiel strinse gli occhi, quasi volesse metterlo a fuoco. Poi come un lampo, capì chi era.

Balthazar?” chiese sgomento.

Bingo!” esclamò l'altro “ne è passato di tempo, vero fratello? Beh per noi in realtà è un soffio, ma in termini umani sei anni sono tantissimi.”

L'ex angelo lo fissò senza parole, scioccato nel trovarselo di fronte. Perchè era sicuramente lui, non conosceva il suo tramite ma quel figlio di puttana non aveva perso la sua sagacia.

Peccato fosse solo un'allucinazione e che quel tramite fosse solo una scelta arbitraria del suo cervello.

Sì, è tanto tempo” convenne serio “e vorrei che tu fossi vivo sul serio. Ma non esisti Balthazar, sei morto in battaglia sei anni fa...sei solo un'allucinazione...”

Era sul punto di piangere. Se lassù aveva avuto un vero fratello, quello era stato Balthazar. L'unico se avesse osato mettersi contro i superiori per difenderlo, l'unico che come lui veniva a volte assalito dal dubbio.

La sua mente cercava conforto nel ricordo di un amico.

Andiamo Cass, non ti metterai a piangere spero!” lo canzonò con un sogghigno “anche tu mi sei mancato ma non mi lascio certo andare a sentimentalismi!”

Castiel scosse il capo, ricacciando indietro quelle lacrime amare.

Sei sempre il solito bastardo” lo rimbrottò “non cambierai mai.”

Proprio così” confermò Balthazar “non cambierò mai. Non nella tua testa almeno. Lì sarò sempre il solito Balth...”

Mi hanno abbandonato tutti” lo interruppe Cass “se ne sono andati tutti quanti, lasciandomi qua da solo, a combattere una guerra di merda persa in partenza.”

L'angelo di fronte a lui corrugò la fronte guardandolo severo.

E tu sbattitene i coglioni! Che ti frega di che fine abbiano fatto quei rammolliti? Alcuni sono morti, altri sono scappati...altri ancora hanno fatto il salto della quaglia passando al nemico! E quindi? L'universo è pieno di esempi di tradimento e sconfitta, ma va ancora avanti. Dunque smettila di fare il tossico depresso e usa le palle in modo più costruttivo” lo spronò con veemenza, prendendolo per le spalle.

Io non ce la faccio...senza...”

Oh ma per favore! Ti comporti come un vecchio decrepito, o peggio come un bambino! Che diavolo ti prende? Smettila e combatti, hai capito?”

Vorrei, davvero” si difese Castiel “ma non posso, il peso dei ricordi, le mie paure...”

Balthazar roteò gli occhi. “Sì okay, tutto quello che vuoi, ma tu sei più forte di tutto ciò. E io ne sono la prova. Il tuo cervello mi ha creato perchè da solo non riusciva a mandarti gli input necessari. Tu vuoi farcela, anche se non te ne rendi conti, ma hai bisogno di qualcuno che ti sostenga. Guardati bene intorno, e troverai quello di cui hai bisogno.”

Io non...”

Ma Balthazar sparì, e tutto divenne nero.



***



 

Dean aveva ragione, probabilmente Castiel avrebbe reagito in modo violento o per lo meno aggressivo, ma Eileen era una di quelle persone che più si diceva loro di non fare una cosa, più quelle la facevano.

Così aspettò circa un'ora, affinchè fosse sicura che il gran capo fosse andato a nanna, e poi andò spedita da Cass.

Non è che le stesse particolarmente a cuore...cioè le dispiaceva umanamente e si sentiva in colpa, ma non più di tanto.

Ci andava perchè se non lo faceva quella notte, avrebbe avuto problemi ad affrontarlo per sempre, e in una situazione estrema come quella non ci si poteva permettere il lusso di non parlarsi.

Così senza pensarci due volte, spinse la vecchia porta di legno ed entrò.

Chuck?” chiamò, sicura che ci fosse lui di guardia.

Seguì un rumore di sedia che strisciava sul pavimento e dopo un momento, l'ex profeta si affacciò dalla porta della camera da letto.

Eileen, che ci fai qui?” le chiese preoccupato.

Anche lui la pensava come Dean, era evidente.

Sono venuta a vedere come sta Castiel...ha avuto altre crisi?” domandò.

L'uomo la guardò interdetto, poi scosse il capo. “No, tutto tranquillo. Dorme... no, è privo di sensi da stamattina. Praticamente non si muove” le raccontò stringendosi nelle spalle.

Capisco...beh è un buon segno, la morfina ha agito bene e in fretta e ora sta recuperando le forze. Starà bene” replicò Eileen sorridendo.

Già, è quello che speriamo tutti. Okay, io...torno di là, in caso dovesse succedere qualcosa” disse l'uomo, sperando che lei andasse via.

Aveva sonno, da morire, e sperava di poter schiacciare un pisolino sulla sedia visto che Cass era tranquillo.

Sembri stremato Chuck” rilanciò Eileen seria “dovresti riposarti. Se vuoi posso dare io un'occhiata al tuo amico, mentre ti riposi un po'.”

Chuck sgranò gli occhi. “Ehm...no ti ringrazio, sto benissimo...” ma uno sbadiglio non gli permise nemmeno di finire la frase.

Ascolta Chuck, io soffro d'insonnia” iniziò “per cui restare alzata un paio d'ore in più per me non è un problema, tu invece stai crollando dal sonno. Dammi retta, vai a dormire un po'. Tra qualche ora verrò a svegliarti io e potrai tornare a sorvegliarlo. Ti va?”

No, non gli andava per niente. Dean probabilmente si sarebbe incazzato, per non parlare di Cass se si fosse svegliato con accanto la donna che l'aveva quasi ammazzato.

Beh...non credo sia una buona idea” ammise.

Come vuoi” rispose la donna alzando le spalle “volevo solo aiutarti, ma se per te restare almeno altre... otto ore sveglio non è un problema, buon per te. Buonanotte, Chuck”

Altre otto ore? No, non poteva farcela. E Dean avrebbe capito.

Aspetta” la fermò prima che se ne andasse “o...okay senti, è vero, non riesco a tenere più gli occhi aperti e la sedia lì è scomoda come un letto di chiodi. Ho bisogno di dormire almeno un paio d'ore...ti dispiace dargli tu un'occhiata?”

Eileen annuì seria. “Certo, va' pure. Tra qualche ora verrò a svegliarti io” gli assicurò.

L'uomo non se lo fece ripetere due volte, andò a dare un'ultima occhiata a Cass e poi se ne andò a dormire.

Rimasta da sola in quella specie di cucina, Eileen si chiese se non fosse impazzita completamente, ma in fondo sapeva bene perchè l'aveva fatto.

Certo, le dispiaceva per Chuck, era un brav'uomo e meritava di essere aiutato, ma in realtà sperava che Cass si svegliasse per chiarire quello che era successo.

Lo sapeva, nessuno le avrebbe chiesto di farlo, ma non voleva passare per un'assassina, lei non gli aveva bruciato tutta quella roba per ammazzarlo, anche se tutti al campo sospettavano il contrario.

Trasse un profondo respiro ed entrò nella sua camera, trovò Castiel addormentato, steso tranquillamente a letto con addosso solo un lenzuolo, mentre la coperta era stata praticamente buttata a terra.

Scosse il capo, pensando a quanto fossero sprovveduti e disordinati certi uomini.

Alzò la coperta da terra e la sistemò come meglio poteva sull'uomo addormentato, poi andò a sedersi poco più lontano e si mise ad aspettare.

Lo osservò attentamente in viso, la barba incolta e il viso emaciato gli davano un aspetto strano. Non era brutto no, anzi l'esatto opposto, ma era... strano.

L'esatto opposto? Che razza di ragionamenti stava facendo?

Sto impazzendo” mormorò “avere a che fare con questo idiota mi sta facendo impazzire...”

Sospirò sistemandosi meglio sulla sedia – Chuck aveva ragione, era scomodissima – e si guardò intorno. La stanza era spoglia e decadente, un vago odore di muffa a completare un panorama desolante.

Tale casa, tale inquilino” commentò sarcastica.

In effetti quell'ambiente rispecchiava il suo proprietario, a parte l'odore di muffa. Non l'aveva frequentato molto da vicino ma le era sempre sembrato un uomo che curava la propria igiene, per quanto si potesse farlo in quelle condizioni.

A parte la barba incolta, era una persona pulita. Ironico, se si pensava alle porcate che faceva a letto. O magari era proprio per questo che ci teneva, visto il numero e il tipo di incontri che aveva.

Un colpo di tosse la distrasse dalle sue considerazioni sarcastiche, si girò a guardare verso l'ex angelo e lo vide agitarsi nel letto.

Temendo una nuova crisi, si precipitò accanto alla sedia che fungeva da comodino, dove gli altri avevano poggiato la morfina già pronta. Prese la siringa e si girò verso di lui, pronta ad iniettargliela.

Lo sapevo.. sono all'inferno...” biascicò lui con un filo di voce, guardando la siringa in mano alla donna.

Eileen sobbalzò e per poco non si lasciò sfuggire la siringa.

No, sei nel tuo letto, a casa tua” rispose lei fingendosi calma.

Appunto, sono all'inferno...” insistette Cass con un sospiro, coprendosi gli occhi con una mano.

Lei restò in silenzio, non sapendo che dire. Posò la siringa sulla sedia e si rimise dritta.

Cass si massaggiò la fronte, aveva un forte mal di testa e i suoi ricordi erano confusi. Poi improvvisamente ricordò Zachariah, le torture, il terrore...

Un moto di orrore lo pervase, impallidì e iniziò ad agitarsi. E se fossero tornati per finire il lavoro? Come aveva fatto a salvarsi? Era stato tutto un sogno?

Vedendolo agitato, Eileen si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla. “Ehi calmati...” gli disse a bassa voce.

Potrebbero tornare...siamo tutti in pericolo...” farfugliò guardandosi intorno.

Non verrà nessuno, erano allucinazioni, non era vero niente!”

Ti sbagli, era tutto fottutamente reale...” le assicurò ansimando.

Il cuore gli batteva talmente forte che lei poteva sentirlo sotto la mano che gli aveva appoggiato sulla spalla.

Castiel, non è vero. Erano allucinazioni, creazioni della tua mente, non c'era nessuno” ripetè Eileen in tono pacato, guardandolo negli occhi.

Lui parve calmarsi, la fissò confuso e poi si coprì il viso con le mani sospirando.

Merda...ho le allucinazioni...non posso crederci” mormorò esasperato.

Allora tutto quel dolore era frutto della sua mente? Non ci poteva credere, gli era parso così reale il coltello che lo tagliuzzava, aveva davvero sentito il sangue scorrere dalle sue ferite, aveva davvero sentito le risate perversamente divertite di quel fottuto macellaio di Zachariah.

Invece era stato tutto una specie di sogno malato. Fanculo.

Sì, le hai. Dunque se dovessi vedere altre cose che non dovrebbero esserci, sappi che non sono reali, ma le vedi a causa dell'astinenza” gli spiegò la donna con calma.

L'uomo si passò le mani nei capelli e si schiarì la voce.

E tu che ci fai qui? Eri venuta a controllare se eri riuscita ad ammazzarmi?” le disse in tono acre.

Eccoci, pensò Eileen.

No, sono venuta a dare il cambio a Chuck, visto che lui e Dean ti stanno tenendo d'occhio da stamattina.”

Cass corrugò la fronte. “Che altruismo da parte tua, il buon samaritano ti fa un baffo” commentò velenoso.

Eileen prese un grosso respiro, decisa a chiarire.

Okay, tagliamo la testa al toro” iniziò gesticolando “mi dispiace aver...distrutto tutta la tua roba, non avrei dovuto farlo, non completamente almeno. Avrei dovuto immaginare le conseguenze e non l'ho fatto, è stata mia leggerezza.”

Lui inarcò le sopracciglia. “Wow, Terminator si dispiace, che gentile. Ora sì che starò meglio, già! Ogni volta da ora in poi che i fantasmi del mio passato mi prenderanno in ostaggio penserò a te che ti dispiaci e mi sentirò meglio!”

Sto cercando di chiederti scusa, se non l'hai notato!”

Non me ne faccio niente delle tue scuse! Ti sei permessa di decidere per me, tu non sei nessuno e non mi conosci, non dovevi farlo, hai capito stupida umana?” gridò stringendo i pugni.

La donna lo guardò truce. “Stupida umana? Perchè, tu cosa diavolo sei, bastardo tossico? Continui con questa storia della superiorità della tua razza? Sei solo un pov...ma che diavolo sto facendo? Ti do anche corda? Sei solo un povero idiota, va' a farti fottere.”

Girò sui tacchi e si allontanò, maledicendosi per essere stata così stupida da aver sentito il bisogno di scaricarsi la coscienza con quel coglione.

Castiel con uno scatto si alzò dal letto, ma perse l'equilibrio e cadde in ginocchio con un tonfo.

Lei lo sentì ma non si voltò, troppo infuriata per l'ennesimo sgarbo subito da quell'uomo impossibile.

Scappi? Certo, come al solito, non hai il coraggio di affrontare le situazioni, è tipico di voi umani!” le urlò dietro rimettendosi in piedi.

Sei solo un figlio di puttana, non mi abbasso al tuo livello” rispose piccata girandosi di colpo “sì, sono umana, gli umani chiedono scusa quando capiscono di aver sbagliato e io l'ho fatto con te, ma tu sei troppo in alto per capire questo concetto, vero? Così in alto da non avere il coraggio di guardare in faccia i tuoi fantasmi e prenderli a calci nel culo una volta per tutte! Sì hai ragione, non sei umano, sei solo un pagliaccio. Addio, idiota” concluse furente.

Sembrava una tigre, gli occhi accesi d'ira e i capelli leggermente arruffati le davano qualcosa di...selvaggio.

La guardò allontanarsi senza riuscire a replicare, tra lo stordimento e la rabbia, ma alla fine la paura ebbe la meglio.

Aspetta” tentò di fermarla facendo qualche passo, ma lei continuò a camminare, uscendo dalla camera da letto.

Eileen, aspetta!” gridò ancora Cass affacciandosi in cucina.

Lei si fermò e si girò a guardarlo. “Che cazzo vuoi?” ruggì.

Castiel deglutì a vuoto, guardando altrove prima di guardarla in faccia.

Non...non andare” mormorò a bassa voce.

Perchè?”

L'ex angelo si poggiò all'anta della porta, portandosi una mano sulla fronte.

Perchè ho paura a restare da solo” confessò in un sospiro “ho paura delle allucinazioni...ho paura di me. Resta, per favore.”

Eileen credette di aver sentito male e per poco non scoppiò a ridere.

Oh ma davvero? Prima mi accusi di volerti ammazzare, mi dici che sono solo una stupida umana, e ora vuoi la mia compagnia?” obiettò ridacchiando.

Credi che sia facile per me chiedertelo?” le domandò con amarezza “io non avevo paura di niente e nessuno...e ora sono terrorizzato. Quindi per favore, evita di infierire...e aiutami.”

Era umiliante per lui, terribilmente umiliante, ma non aveva scelta. Non voleva restare da solo e anche se l'aveva attaccata, sapeva che non c'era stata intenzione di fargli del male.

Probabilmente ad un umano comune non sarebbe successo niente di quello che era successo a lui, ma Cass non era un umano comune e non lo sarebbe stato mai.

E non voleva restare da solo con quella parte che non sarebbe stata mai umana, quella parte che poteva ucciderlo.

Eileen lo guardò negli occhi e lesse paura e smarrimento. Quell'uomo era pazzo, era un coglione e un bastardo. Tutto quanto, ma stava soffrendo e in parte era colpa sua.

Per cui sospirò stringendosi nelle spalle e si avvicinò a lui.

Okay, resto” annunciò rassegnata “tra qualche ora andrò a chiamare Chuck che prenderà il mio posto.”

Grazie.”

Non ringraziarmi, non lo faccio per te, ma per me stessa. Non voglio sentirmi più in colpa nè sentirmi costretta a chiederti scusa” precisò seria.

Grazie lo stesso” insistette lui “ora torno a letto...mi gira la testa...”

Cass si girò per tornare in camera, ma dopo aver mosso solo due passi le gambe iniziarono a piegarsi e sarebbe caduto se prontamente Eileen non l'avesse sostenuto.

Sei un rottame” gli disse ironica, mentre a fatica lo riportava a letto.

Lo so...pensa che un tempo volavo” commentò lui stendendosi.

E ora ti hanno tarpato le ali, me l'hai già raccontato. Ora chiudi il becco e dormi. Prima ti riprendi e prima mi allontano da te. Sei nocivo per la mia salute mentale, Castiel.”

L'uomo le rivolse un sorriso ambiguo. “Mi verrebbe da fare qualche battuta scabrosa, ma mi tratterrò.”

Eileen sospirò rassegnata, quell'uomo era incorreggibile ma doveva aver pazienza.

Andò in cucina e tornò con un bicchiere d'acqua, Castiel lo bevve quasi in un unico sorso, poi si stese di nuovo e sospirò chiudendo gli occhi.

Stai bene?” gli chiese la donna.

Non molto, ma andrà meglio.”

Restarono in silenzio, finchè lui lentamente non si assopì di nuovo, senza altre allucinazioni.

 

 


 

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Non ho mai fatto una cosa del genere, ma mi vedo costretta a mettere il copyright. Qualsiasi parte, idea o concetto di questa storia, o di altre mie storie, usate in altre storie senza il mio consenso, è da considerarsi plagio.  E' brutto accorgersi di essere stata in qualche modo copiata, chi scrive dovrebbe farlo per esprimere la propria creatività, dunque non capisco perchè copiare. Una frase, una situazione, una singola parola vi ispira altre storie? Benissimo, ditemelo! Sarò felice di darvi il permesso di usare quella cosa che vi ispira per la creazione di una nuova storia. Chi scrive per puro amore mi capirà. E chi è onesto si atterrà a questa mia richiesta. Man mano aggiungerò questa postilla in tutti i capitoli di tutte le storie.

 



 



 



 



 

   
 
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