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Autore: Mpc_Pao    28/04/2011    4 recensioni
Una storia sugli dei dell'Olimpo dal punto di vista di povere fanciulle naufragate al liceo classico (almeno una delle due).
Il punto di partenza è l'arrivo di Ganimede sull'Olimpo che creerà non poco scompiglio tra gli dei.
E comunque questa storia si scrive da sola!(o almeno è quello di cui cerchiamo di convincerci).
Tutto iniziò durante un incontro nudico di gruppo, indetto da Zeus, per l’appunto nella città di Troia...
Genere: Demenziale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo scriviamo dopo

 

“L’importante non è vincere. L’importante è competere, senza perdere né pareggiare.”


Sappiamo che a questo punto vi interesserebbe solo sapere come finisce la Love Story tra Poseidone e Atena, ma riteniamo sia più corretto tornare un po’ indietro nel tempo, per schiarirvi le idee riguardo alcuni avvenimenti passati.
Dovevamo trovare un modo intelligente e obbiettivo per dare lavoro a quei tre sfaticati dei figli XY di Crono. Dopo aver escluso la gara a chi piscia più lontano, perché si sa, gli dei sono troppo dei per pisciare o simili, giunsero (NdA: eventuali cambiamenti di soggetto sono puramente voluti) a una sola soluzione del problema: una partita di Strip Poker.
I nostri tre organizzatori di giochi nudici di gruppo si trovavano in una “chiamiamolacripta”, con un tavolo verde e tondo al centro e alle spalle di Zeus un quadro di cani che giocavano a poker. Ora non vi possiamo spiegare perché in una “chiamiamolacripta” c’era un quadro di cani che giocavano a poker, primo perché voi siete degli inetti e non capireste, secondo perché chi siamo noi per giudicare i desideri di un defunto?

Mentre gli dei erano vestiti con un sobrio smoking personalizzato – colorato [NdA: insomma, non abbiamo voglia di descriverli, immaginateveli!], le dee erano state più originali. Afrodite indossava, o meglio non indossava, un costume (su richiesta di Ade) che da questo giorno in poi passerà alla storia come “costume da coniglietta di Playboy”, con tanto di codino e orecchie. Era, poiché non doveva essere neutrale, aveva un costume da cheerleader, o pon pon e uno stand di souvenir a forma di saetta, con scritto: “Date il benvenuto alla nuova signora dell’Olimpo!
All’epico scontro era stata richiesta come giudicia Rea, tornata per l’occasione dall’Isola dei Beati. Si era presentata ai cancelli dell’Olimpo con un tuono disegnato sul petto, un cappellino con una molla alla quale era attaccata una nuvola, dalla quale spuntava Zeus con una saetta in mano e un dito di gomma gigante con scritto: “Vai, bambino mio!”, ma sfortunatamente era stata intercettata dal corpo di polizia della moda, le Ore. Questo corpo di polizia era stato istituito dalla capricciosa, razionale, bellissima e gentilissima
[NdA: Questa parte è stata –forse- manomessa e riformulata da qualcuno NdEra: Io sono innocente!
NdEbe: Certo, mamma, come no … Hai la coda di paglia?]
Era, che impediva l’accesso sull’Olimpo a chi non era propriamente vestito.
Le tre dee le avevano legato i capelli in un elegante chignon e l’avevano costretta ad indossare una finissima tunica bianca, i cui veli erano fermati da una spilla tridimensionale
[NdEbe: perché, di solito come sono?! * sopracciglio inarcato *]
con scritto “Io sono imparziale”, stessa scritta che le era stata tatuata in fronte con un delicato ed elegante arancione evidenziatore.
Rea aveva poi percorso le vie dell’Olimpo con una cartina turistica del luogo, mentre rifletteva sul fatto che fosse passato troppo tempo dall’ultima volta che lo aveva visitato, alla ricerca della “Chiamiamolacripta”. Come la rintracciò, stracciò la cartina, lanciandole in aria i pezzi come fossero stati coriandoli e iniziò a battere le mani allegramente.
[NdEra: come una comune plebea!]
Dopo aver manifestato i suoi sentimenti in modo così regale e discreto, iniziò a scattarsi foto da sola con la “chiamiamolacripta” sullo sfondo per documentare questa sua scampagnata.
Si ricompose e si rassettò i vestiti con noncuranza poco dopo e dunque si avviò ancheggiando verso la porta. E, essendo una gran fan di “Le follie dell’Imperatore”, molto in voga su tutte le Isole dei Beati del mondo, non riuscì a trattenersi dal fare un’entrata come quella di Kuzco.
Tirò un  poderoso calcio alla porta, spalancandola, e gridò: “Bam Bum Baby!”, e poi decise di dare un tocco personale alla recitazione. “E’ qui la festa?!”. E tutti si girarono a guardarla perplessi, mentre i grilli facevano cri cri.
Appena i nostri nullafacenti preferiti si furono ripresi dall'ingresso trionfale del giudice, Era - da brava lecchina futura padrona del mondo - si avvicinò per dare il benvenuto alla madre. Esordì, con un sorriso molto gelido, dicendo: "Mamma, ma che bello averti qui! chi ti ha chiamato?".
Lanciandole un caldo e affettuoso sguardo da BruttaVaccaGuardaCheLoSoCheL'HaiDecisoTu Rea rispose: "Sono stata convocata dalle Moire. Si richiedeva un po' di saggezza tra voi giovani sconsiderati."
"Ah, certo... Ma che bello, vuoi un drink?" E le porse un bicchierino pieno di un liquido color delle feci, poi lo fece per sbaglio cadere addosso alla donna e subito emise strilli, che suonarono circa come: "Oh no! Che disdetta! I tuoi, cioè MIEI! Vestiti!"
Facendo un fischio molto "femminile", Era chiamò allora le ore, che arrivarono in un attimo con lo smacchiatore. Dopo aver fissato con orrore le macchie sulla candida veste circondarono Rea con aria minacciosa.
"Signora Rea, ma ha idea di quanto costi quella veste? C'è criiiiisi! Lei sperpera il denaro dell'Olimpo!" .
E avrebbero continuato per ore se Zeus non si fosse alzato e avesse annunciato: "Credo sia giunto il momento di iniziare la partita. Conosciamo tutti le regole?"
A quelle parole tutti si voltarono verso di lui: i cuori galoppavano le speranze si infiammavano e le carte furono mischiate! La partita aveva inizio!

Scriveremo un breve riassunto della partita per non annoiarvi troppo.

Breve riassunto.

Alla fine, per la gioia delle nostre divine dee, i tre erano rimasti come mamma li aveva fatti. Prima dell’annuncio del vincitore, passarono alcuni minuti, per aumentare la suspense.
Alcuni minuti.
Alcuni minuti.
Alcuni minuti.
Alcuni minuti.
Alcuni minuti.
Alcuni minuti dopo, Era si alzò dal suo posto in prima fila, posò i pon pon con aria molto trash e, posizionando le mani in stile Mr Burns dei Simpson, annunciò:
“La regia mi ha appena recapitato i risultati, a breve scopriremo il vincitore di questa esaltante partita, che ci ha coinvolti tutti”, fisso i tre partecipanti negli occhi ad uno ad uno e continuò: “Al terzo posto, poiché rimasto completamente nudo … Ade!”
Ade era scioccato! Sapeva di essere rimasto nudo, ma non credeva di perdere.
Rea, comparve dalla sua postazione di giudicia e disse: “Ad Ade spetta dunque il Regno dei Morti!”.
Ade mise il broncio, con gli occhi che gli si riempivano di lacrime. Lanciò uno sguardo triste ai suoi allegri e colorati vestiti, abbandonati a terra. Avrebbe dovuto dire loro addio per sempre e iniziare a vestirsi come si conveniva a un Signore dei Morti: con borchie e pelle!
Rea, da brava madre premurosa quale era [NdEbe: Non  nel senso di quale era la dea u.u], fece pat pat sul naso ad Ade e lo ignorò [NdEra: si vede che è la mia mammina!]. Era si schiarì la voce per attirare nuovamente l’attenzione su di sé: “Decidere chi inserire al secondo posto è stato difficoltoso, dopo aver a lungo discusso riguardo questo problema, abbiamo deciso che gli occhiali da sole valgono come abiti.” Mentre Posidone iniziava ad imprecare e a prendere a calci il tavolo verde, Rea uscì di nuovo dall’ombra e disse:
“Perciò a Poseidone, il secondo classificato, andrò il Mare!”
Poseidone interruppe la madre e urlò irritato: “Io con i pesci non ci voglio stare! Non so nemmeno nuotare!”
Ma le sue parole (e anche quella vergognosa ammissione) andarono sprecate, perché Rea sovrastò le sue urla, dicendo: “Mi sembra evidente chi sia stato a vincere questa partita e dunque ad avere il comando sull’Olimpo e sui cieli!”
Mentre Era ballava la samba, Afrodite consolava i due perdenti e Rea gongolava tutta gasata, Zeus sorprese tutti e se ne uscì con:
“Mamma, scusa … Io non ho capito … Chi è che ha vinto?”
 Era si tirò un colpo sulla fronte, rendendosi conto per la prima volta, che barare per far vincere quel “……” non era stata una delle sue idee migliori.
[NdEra: Perché nessuna delle mie idee è cattiva!]
L’unica a provare abbastanza affetto nei confronti di Zeus e anche che potesse accollarsi il gravoso compito, era quella beata dea di Rea.
Tirò fuori tre barbie e iniziò a spiegare al suo figlioletto le questioni della vita.
Sì, aveva LEGGERMENTE perso il filo del discorso.
Alla fine. Dopo sei ore di interminabili mimo – spiegazioni, Rea lo lasciò a meditare da solo. Un lampo di genio attraversò la mente di Zeus, che si alzò rovesciando il tavolo e ruggì: “Sono il re del mondo! Grrrr!”
Rendendosi conto, troppo tardi, che tutti se ne erano già andati da un pezzo, si rannicchiò in un angolo, mentre si dondolava e si succhiava il pollice e a intervalli regolari mugolava: “Nessuno mi apprezza! Non dovremmo festeggiare? Ma sono solo!”
A tratti si sentiva anche il suono della sua trombetta da party.
Prrrrr.




Guida all’INcomprensione del testo

Come potete notare questo capitolo è un flash back! Tratta, appunto, di come venne diviso l’Olimpo … Farli giocare a dadi ci sembrava troppo banale, ecco!u.u
Abbiamo messo tutti gli dei che (teoricamente) a quel tempo dovevano già essere nati, tutti gli altri a quel tempo non c’erano!:)
Rea è la madre di Zeus e anche di tutti i presenti in questo capitolo, salvo Afrodite.
Zeus è naturalmente il suo prediletto!xD (come si può intuire!)
Se c’è ancora qualcosa che vi è poco chiara, chiedete!:D

Angolo in cui le autrici parlano senza coerenza

In realtà oggi parlo solo io, MPC, perché sto pubblicando io!xD Sì, faremo a turno..Ci scusiamo per l’immenso ritardo! Solo che abbiamo avuto problemi con il mio computer. Che ha deciso di rompersi, facendomi perdere un bel po’ di lavoro.
Ma non temete! Ho dovuto solo faticare il doppio per ricopiare una seconda volta!
Aggiorneremo ogni due settimane, probabilmente nel fine settimana, salvo eccezioni (che speriamo segnalino un anticipo e non un ritardo).
Che ne dite di questo capitolo? La storia si farà sempre più demenziale, eh!xD
(a partire dal titolo, sì..xD) (che è quello vero, non un titolo provvisorio!u.u)
Se l'HTML è sballato fate finta di non notarlo, eh?xD NVU ce l'ha con me!ç_ç
Grazie infinite a chi ha letto e anche a chi ha addirittura recensito! * commozione generale *
Ciao, al prossimo capitolo!:)
(e se volete magari recensite! In cambio saremo più incentivate, eh!xD Anche solo per segnalare errori o disappunto!)

  
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