Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Reghina    28/04/2011    4 recensioni
[RoyxEd]
Parte da poco prima della conclusione del manga, narrando le avventure dei nostri eroi una volta separatisi. Edward è a Creata, a Ovest, mentre Alphonse è a Xing, a Est. Qui, Al viene a sapere che Ling ha dichiarato guerra ad Amestris senza motivo apparente e decide di andare dal fratello che, nel frattempo, ha incontrato Mustang e scoperto un modo per riavere la sua Alchimia.
I commenti, le critiche e – perché no – i consigli su come continuare sono ben accetti.
È la prima storia che scrivo su Full Metal Alchemist, quindi non sono sicura del risultato, ma ci tengo parecchio, quindi spero che mi facciate sapere!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Ling Yao, Pride, Roy Mustang
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Full Metal Alchemist Return.

 

43. Epilogo – un nuovo inizio.
Era rientrato a casa più tardi del solito.
A dirla tutta, se fosse stato possibile, avrebbe evitato del tutto di rientrare: dopo quasi due mesi di convivenza ogni angolo della casa gli faceva venire in mente Edward.
Era strano, costatò, sedendosi su una delle sedie che ornavano il tavolinetto della cucina.
Quella casa gli sembrava più grande e vuota del solito.
Eppure gliel'aveva detto, Edward.
Aveva messo subito in chiaro che non sarebbe mai rimasto nello stesso posto
per un lungo periodo di tempo, neanche per lui.

Roy però c'aveva sperato davvero, quando i giorni erano diventati settimane, ma una mattina di punto in bianco Fullmetal aveva tolto la sua roba dall'armadio e l'aveva rimessa in valigia.
Nessun preavviso, niente che potesse far pensare che sarebbe tornato o che avrebbe sentito la mancanza delle loro sfide e del rapporto che avevano avuto in quel periodo.
Il militare sospirò, sentendosi patetico.
Quello era il primo rifiuto che riceveva, da parte del primo uomo che corteggiava e, tanto per concludere in bella, della prima persona che gli piaceva veramente.
Si chiese se Edward gli avesse creduto anche solo una volte, di tutte quelle che gli aveva ripetuto che gli piaceva, ma sospettava che l'Elric sarebbe rimasto scettico anche se glielo avesse ripetuto tutta la vita.
Ma non era forse anche per questa sua testardaggine che gli piaceva?
Si strofinò gli occhi, costatando che erano umidi.
Probabilmente c'era qualche tubo che perdeva, si disse, per poi ridere di se stesso”E poi ho il coraggio di dare del ragazzino a Fullmetal”mormorò, sospirando affranto.
Niente, gira e rigira il pensiero tornava a lui.
Si trascinò pigramente su per le scale, fino alla porta davanti la stanza degli ospiti, dove c'era camera sua.
Non che fosse molto diversa da quella che gli stava di fronte, si sarebbe capito lontano un miglio che quella casa non era affatto vissuta.
Si stese sul letto e chiuse gli occhi, concentrandosi sul buon odore di pulito delle lenzuola, sulla frescura dell'aria notturna, sui rumori delle rade macchine che passavano, sul battere insistente e violento alla porta.
Scattò in piedi perplesso, guardando d'istinto l'orologio.
Chi era il pazzo che alle tre di notte bussava a casa sua come se volesse sfondare la porta e sgozzarlo?
Gli venne in mente solo un nome, forse fu per questo che si catapultò per le scale, senza preoccuparsi di sembrare un drogato in crisi d'astinenza, aprendo immediatamente la porta ”Era ora Colonnello di merda!Voleva che sfondassi la porta?!” sbottò Edward, entrando.
”Fullmetal?” domandò l'uomo, chiudendo la porta.
”Perché, chi altri le sembro?” chiese ironico il ragazzo, salendo le scale con la pesante valigia.
”Non eri partito?” domandò spaesato il Flame Alchemist, seguendo il ragazzo.
Questi cominciò a sistemare di nuovo i suoi vestiti nell'armadio della stanza degli ospiti ”Sono partito e sono anche tornato. Posso stare qui o devo trovarmi un albergo?Me lo dica prima che finisco di sistemare, grazie!” sbottò il giovane.
”Mi prendi in giro, Fullmetal?Sei partito solo dodici ore fa” il ragazzo alzò un sopracciglio.
”Se vuole me ne vado” disse, scrollando le spalle, già pronto a fare dietro-front.
”Non intendevo questo” s'affrettò a dire il Generale.
Il ragazzo sghignazzò, sistemando le ultime cose e buttando la valigia sotto al letto”Sono arrivato al confine, l'ho attraversato, poi sono tornato indietro. Ecco tutto”spiegò, buttandosi sul materasso.
”E perché l'avresti fatto?” chiese, con aria di chi guarda un'idiota, il padrone di casa.
”Pensavo che si sarebbe annoiato senza nessuno da insultare” alzò le spalle il ragazzo.
”Fullmetal, ti ricordo che sei tu ad insultare me, non il contrario” ironizzò Mustang.
”Il concetto è quello” borbottò l'Alchimista d'Acciaio.
”Sì, certo” sghignazzò il Generale
”Beh, se le da fastidio me ne torno a Creta” sbuffò il più giovane.
”Ti offendi dannatamente troppo facilmente, Fullmetal, ma è anche per questo che mi piaci” scherzò Roy.
”Lei è dannatamente ripetitivo ed è per questo che mi da ai nervi, Taisa” ribatté subito Edward.
Mustang sorrise appena, divertito ”Precisamente ciò che ho detto io, Fullmetal” annuì convinto.
”Senza ombra di dubbio, Taisa” rispose l'altro, sorridendo a sua volta.
Il militare si ritrovò a pensare che sarebbe stato praticamente impossibile far capire ad Edward che lui era serio, quando gli diceva che gli piaceva, ma infondo era proprio per questa sua testardaggine che era diventato dipendente da quel ragazzino.
Sorrise ancora, avventandosi sulle labbra del giovane e ricevendo pronta accoglienza – pronta accoglienza per una guerra, ovviamente.
Fullmetal era tornato e avrebbe avuto tutto il tempo per convincerlo.



Tranquilli, non è ancora finita <3
A Giovedì!

   
 
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