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Autore: BlackLilium    28/04/2011    2 recensioni
Si odiano, sono anime maledette, e quel che è peggio è che sono fratelli. Lo stesso sangue scorre nelle loro vene, quello stesso sangue infetto dall’una e dall’altra casata, che li trasformò da figli dello stesso giorno ad acerrimi nemici per l’eternità.
Genere: Dark, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Vieni pure avanti, bambolina.”
Andy sobbalzò. L’aveva seguito nella hall del suo palazzo e si era nascosta dietro ad una colonna, aspettando che il ragazzo sparisse nell’ascensore. Ma quello aveva fermato le porte con una mano e le aveva fatto segno di seguirlo dentro l’abitacolo.
Andromeda sgattaiolò fuori e, lo sguardo fiero, entrò nell’ascensore con William.
“Sei coraggiosa, ma già lo sapevo. Mio fratello non sceglie mai donne deboli.”
Arrivarono al piano del vampiro ed entrarono in casa, lui con passo sicuro e consapevole del da farsi, lei in tensione e con le orecchie ben aperte a qualsiasi cedimento del ragazzo.
William andò al banco degli alcolici e preparò due bicchieri: “Posso offrirti qualcosa?”
Andy tacque.
“Bene.” Disse lui, riponendo un bicchiere nella vetrinetta. “Cosa ti porta qui? Vuoi giungere ad un accordo con me?”
“Non essere ridicolo.”
“Non lo sono affatto. Pensaci. Diventi dei miei, una mia corvina, e ci alleiamo contro Mark.”
“Perché dovrei farlo?”
“Oh, insomma, mi credi davvero così stupido e indifferente? Credi non sappia quello che ti ha fatto?”
“Come fai a…? Beh, non c’entra. Io non mi alleerei mai con uno come te.”
“Peccato. Somigli così tanto a tua sorella. Lei era una combattiva, come te, ma per motivi subdoli e per niente nobili. Tu, invece, sei così pura nella tua ostinazione…”
“Diventerei una tua Rubina, e io non sono una puttana.”
“Bada a quel che dici. Io ho parlato di Corvina,… al mio fianco, come mia amante. Come mia compagna. Mia amica, confidente.”
“Hai già Andrew per questo.”
“Mpf… Andrew… mi tradirà, molto presto.”
“Se non l’ha fatto finora, forse ti ama davvero.”
“Ama? Ah, ah, ah! Non capisci nulla del nostro mondo. No, hai ragione, non potresti mai essere una Corvina… amore… inutile.”
“Odiare è il modo migliore per farsi odiare, e tu ci stai riuscendo alla grande.”
“Quando tutti ti disprezzano, quando tutti ti vogliono morto, ecco… è quello il momento in cui sei più al sicuro, perché sei troppo potente per essere abbattuto.”
“Davvero la pensi così?”
“Non sarà una ragazzina a farmi cambiare idea, quindi risparmia il fiato. L’amore è per gli uomini, per chi ci crede, per chi lo vuole vedere e vuole sentirsi amato. Tutto ciò non rientra nei miei interessi, quindi, se non c’è altro, puoi pure andartene…”
“…e mi lasceresti andare via così? Senza uccidermi? Io, che sono entrata nella tana del lupo…”
“Piano con le offese, qui non c’è nessun lupo.”
“Perché odi tanto Mark?”
“Io non lo odio, è lui che mi detesta. Crede abbia fatto male ad uccidere nostra madre. Illuso…”
“Scusami?”
“Bisogna uccidere i propri genitori per andare avanti, per potersi creare una vita nuova e diversa.”
“E tu ci sei riuscito?”
William tacque e sorrise.
“Mark ci è riuscito. È diventato un lupo, maledetto vampiro che non sei altro… tu non sei cambiato, tu non sei andato avanti e la tua vita non è cambiata. Hai avuto più soldi, sì, ma nient’altro.”
“Chiamalo poco… i soldi sono potere, Andy. Io ho potere. Io posso fare quello che voglio e nessuno può mettersi contro di me. Questo è lo stato cui sono arrivato con il mio stile di vita, ma cosa lo spiego a fare a te…? Credimi, non puoi capire.”
William si sedette sul divano in salotto e guardò la ragazza che lo fissava, arrabbiata, le braccia conserte e le gambe irrequiete.
“Ehi, siediti tranquilla. Non ti farò del male. Sto bevendo…” sorrise lui, sorseggiando con malizia dal suo calice.
“Perché hai ucciso tua madre?”
“Ancora? Te l’ho già spiegato… era necessario.”
 
 
“Mi vuoi dire cosa sta succedendo? Riguarda Andy?”
Mark stava impazzendo, seduto com’era sulla sedia di legno al centro della stanza.
“No, Mark, stai tranquillo. Devi solo sederti qui e fidarti di me.”
“Greg… non mi fido di questo tuo tono… non l’hai mai avuto prima, non puoi pretendere che ti creda.”
“Cazzo, Mark! Siediti e falla finita. È per la tua sicurezza!”
“Dimmi cosa sta succedendo!”
Gregory aprì l’armadio e tirò fuori le catene cigolanti.
“…e quelle?”
Il vampiro spinse Mark a sedere e cominciò a girargliele intorno.
“No, no, fermo! Che cazzo stai facendo?!”
“Te l’ho detto, è per la tua sicurezza…!, e la nostra, a dirla tutta. Chissà quella che diavolo sta combinando…”
“Greg, spiegami!”
“Non lo so, Mark! Non so cosa dirti! Sto cercando di aiutarti! Sto cercando di salvarti, per quanto mi sia possibile…”
“Da cosa?!”
“Siediti e stai zitto.”
Gregory prese un collare largo quanto un giovane tronco d’albero e lo pose intorno al collo di Mark. Aveva il terrore che il ragazzo potesse trasformarsi da un momento all’altro e di trovarsi impreparato. Il lupo che ne sarebbe uscito non sarebbe stato docile, affatto.
“Gregory… dimmi cosa sta succedendo…”
“Lo vedrai da solo. Io devo eseguire gli ordini, ma credimi che sto cercando di salvarti la vita.”
“E perché queste catene? Non ho intenzione di trasformarmi in lupo! Te l’assicuro!”
“Non avrai scelta.”
 
 
Andromeda si calmò e guardò fuori dalle vetrate. Fece un lungo sospiro e si mise a posto i capelli. Dopodiché tornò a guardare il vampiro che ora la stava fissando con occhi maliziosi, profondi, scuri e contornati di nero. Vogliosi. Magnetici. Lei la percepiva, quella sua smania di avere, di possedere, di controllare tutto ciò cadesse nella sua tela. Gli si avvicinò piano e gli prese il calice con fare elegante, posandolo sul tavolino accanto.
William la squadrò di nuovo dal basso all’alto, quegli occhi tanto scuri quanto penetranti a conficcarle spine nel cuore.
Andy gli si mise a cavalcioni e lui la guardò, sorridente e soddisfatto: “Lo sapevo… alla fine sei come tutte le altre. I soldi e il potere valgono molto di più di uno squallido lupo vagabondo.”
“Non mi parlare di lui, adesso… sono qui con te.”
“E mi lasceresti andare avanti?”
“Te l’ho detto, sono qui per te. Altrimenti perché t’avrei seguito?”
“Per uccidermi.”
Andy sobbalzò ma non cambiò espressione. Si sarebbe tradita.
“Certo, ucciderti… e pensi che mi sporcherei le mani di un delitto simile?”
“Non lo so, dimmelo tu. Sei tu quella con un coltello infilato nel reggiseno.”
“Lo vuoi vedere?” sorrise lei, cercando di incuriosirlo.
“No, ti voglio vedere senza…”
Andy si sfilò la maglietta e liberò la folta chioma nera facendola ricadere sulle spalle e giù, lungo il seno.
William le prese i fianchi e assaporò il caldo corpo di lei, salendo lungo la schiena e facendole venire i brividi per via delle mani gelide e violacee.
“Mio fratello aveva dei gusti raffinati, dopotutto…”
“Non parlare di lui, William. Baciami.”
Andromeda scese su di lui e gli posò le labbra soffici sulla pelle liscia e perfettamente bianca, facendolo sciogliere per un momento sotto la sua dolcezza inaspettata.
“Cosa vuoi dirmi, Andromeda?! Cosa vuoi da me?”
“Voglio te e basta. Hai ragione tu. Non c’è potere più forte a questo mondo del potere del denaro, e del successo. Prendimi con te, William.”
“Non ci posso credere…” ridacchiò lui, “…come farti cambiare idea con due parole. Denaro. Potere. Donna, alla fine sei pur sempre una donna.”
 
 
“…scusami?”
“Andromeda ha preso una decisione drastica. Era sconvolta, ho cercato di farla ragionare… insomma… sta andando ad uccidere William.”
“Che cosa?!” Esclamò Mark, cercando di alzarsi dalla sedia e cadendo a terra. Gregory lo fece rialzare e Mark lo strattonò per la maglietta: “E tu l’hai lasciata andare?! Tu l’hai fatta andare da quel pazzo?!?”
“Se la sa cavare, Mark. Non sono un incosciente.”
“Ma cosa c’entrano queste catene?”
“Tua madre mi ha rivelato una connessione tra te e tuo fratello. Se lui morirà, tu diverrai un lupo per sempre… ecco perché ci siamo sempre andati con i piedi di piombo su questa cosa…”
“…e Andy lo sa?”
Gregory abbassò lo sguardo, maneggiando le catene.
“Andy lo sa?!?”
“Sì, lo sa! Lei lo sa benissimo, ma non abbiamo scelta. Io mi sono sempre opposto a questo deliberato attacco sia perché sei un amico fraterno per me, sia perché so quanto lei ti ama.”
“E ora? Cos’è, non mi ama più?”
“Mark… non lo so… ma effettivamente è l’unica soluzione che abbiamo… pensaci!”
“Diventerò un lupo, Greg! Non la potrò più amare! Non la potrò più vedere!”
“Hai voluto tu diventare un lupo, nessuno ti ha obbligato! Hai preferito Mashka al tuo clan, e l’hai preferita anche ad Andromeda… non puoi meravigliarti, ora, se le cose stanno degenerando! L’hai umiliata, l’hai tradita!”
“Ecco perché… la vuoi tutta per te, non è così?”
“Cosa?”
“Sì, vuoi Andy tutta per te, Freddo che non sei altro! Non hai potuto avere Cassandra, ma la rivedi nella sorella come se fosse lei… e la vuoi tutta per te…”
“Ti sbagli, non è così.”
“La farai diventare una vampira! Una Corvina! Ne farai la tua sposa! Mentre io, chiuso nella forma di un lupo selvatico, potrò solo vagare per i boschi e sbranare qualche bestia… maledetto!”
“Non è così, Mark! Finiscila!”
“E dopo che sarò diventato un lupo, che farai?”
“È per questo che ti sto dicendo che voglio salvarti la vita. Lei non ce la farebbe a vivere sapendoti in questo stato, e ti vorrebbe al suo fianco ma sa che è impossibile…”
“E quindi? Cos’ha in mente di fare la mia dolce metà? Vuole uccidermi?”
Gregory strinse l’ultima catena alla sedia: “Sì, Mark, ti farà fuori.”
 
 
Lei gli prese saldamente la testa per i capelli e la tirò indietro, baciandogli il collo con le labbra appena socchiuse.
“No, il collo no…” sussurrò lui, scostandole la testa.
“Bene, allora vado subito al sodo.” Rispose lei.
Fece scivolare la mano sulla schiena e sfilò dai pantaloni un coltellino lucente e affilato. Lo impugnò saldamente e, tenendo sempre ferma la testa di William, tagliò il collo da parte a parte, inondandosi di schizzi di sangue.
William la scaraventò a terra e da dietro la porta della camera fece capolino Andrew, inorridito.
Andromeda si tirò indietro, il coltellino sempre in mano, il polso fermo.
“Andy…” sussurrò William, guardando l’amante; “Andy fai qualcosa…”
Il giovane biondo si appoggiò al muro, impotente, mentre la ragazza saltava alle spalle di William per completare l’opera.
Lo guardò negli occhi sopra di lui e gli diede un lieve bacio sulle labbra, per poi affondare di nuovo la lama e andare più in profondità nella carne fredda e violacea.
William si dimenava come un matto sul divanetto ormai inondato di sangue non suo. Andromeda si fece sempre più decisa ma ad un tratto si fermò, rispecchiata com’era nello sguardo terrorizzato di Andrew.
Lasciò il vampiro agonizzante e andò dall’altro, ormai accasciato a terra.
“Andrew, ti senti bene?”
“Will… William…”
“Andrew, ascoltami! Vattene da qui, o accuseranno te di quest’omicidio! Hai capito? Vattene!”
“No… William…”
“Doveva morire, lo sai bene!”
“Lasciami stare! Maledetta! Vattene tu!” Urlò lui, scaraventandola a terra.
“Fai come ti pare, Andrew. Solo vattene… lo dico per te…”
 
 
Mark cominciò ad ansimare sempre più, soffiando come se fosse isterico. Le vene del collo e delle braccia si fecero via via più grosse e divenne tutto rosso in faccia. Si piegò a scatti su se stesso, liberando urla d’ogni sorta. Questa volta la trasformazione era dolorosa… più del solito. Cominciò a chiamare il nome di Gregory e di Andromeda, divincolandosi sulla sedia ma stretto dalle catene. Greg gli girò intorno, cercando un appiglio sicuro dalle catene da non lasciarlo scappare.
Il ragazzo si trasformò in fretta e presto le gambe cambiarono forma, diventando zampe pelose e agili; continuò a dimenarsi cercando in tutti i modi di liberarsi da quella stretta, ma invano.
Completò la trasformazione con un ululato che gli modificò l’intera testa, facendogli spalancare delle fauci feroci e affilate.
Gregory indietreggiò e impugnò saldamente le catene, pronto a liberarlo dalla sedia. La bestia si stava divincolando sempre più, impedendogli ogni controllo.
“Avanti, Mark… collabora!”
La bestia ruggì e a momenti graffiò Gregory.
“Mark! Dobbiamo andare da Andromeda! Finiscila!”
Il lupo non ne volle sapere.
Gregory lo legò di nuovo alla sedia e uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Infilò la mano in tasca per assicurarsi che la pistola fosse ancora lì. Sentì il metallo freddo oltre i guanti di pelle e sorrise, più tranquillo.
“Andromeda, sbrigati…”
 
 
La ragazza sparì in bagno con una grossa fitta al petto che non voleva andarsene. Mark. Aprì il rubinetto e fece scorrere l’acqua. Si tolse tutti i vestiti e si diede una sciacquata veloce. Corse poi in camera e rovistò nel guardaroba di William, indossando una sua camicia e dei jeans stretti. Tornò in salotto: William strisciava come un verme per terra, cercando senza sosta di rialzarsi.
Andromeda gli andò accanto: “Dovevo farlo io, William. Dovevo farlo io…”
“Ma… Mar…”
“Mark è un lupo ora, lo so bene, ma non ho nient’altro da perdere, ora, al mondo. E nemmeno tu. Lunga vita a William Maurice Trumper.” Concluse lei, lasciandosi l’abitazione alle spalle.
Corse verso l’ascensore e ancora, una grossa fitta al petto. Mark.
Pensò per un fugace istante alle sue condizioni, in quel momento. Mark. Un lupo per sempre. Come aveva potuto fargli questo?
Eppure era proprio per lei che nulla era mai stato fatto…
L’ascensore trillò e Andy entrò nell’abitacolo. Le porte si richiusero e cominciò a scendere. Non si accorse nemmeno della non-presenza di Andrew l’ultima volta che era tornata in salotto, prima di andarsene.
Non si era accorta che era uscito sul terrazzo, a guardare la città, cercando di calmarsi.
Non si era accorta che, con la disperazione che galoppava nel suo petto e più coraggio di quanto ne avesse mai avuto, aveva impugnato saldamente la balaustra di vetro.
Andrew non avrebbe mai avuto il coraggio di uccidere la sua testarda metà, ma il coraggio per porre fine alla sua vita senza di essa l’aveva trovato.
Non si era accorta che Andrew si era alzato in piedi, sulla balaustra di vetro coperta di marmo, alto, sulla città, guardando la notte in faccia, dando un ultimo sguardo a William agonizzante, per poi tuffarsi nel vuoto della notte e finendo così il suo giorno mortale.
Andrew se n’era andato.
Andromeda era appena partita.
Il lupo la stava aspettando.
 
 
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A tutti, un mega scusa per il ritardo.
A tutti, un mega scusa per come finirà questa storia.
A tutti, a presto.
B.L.
 
 
 
  
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