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Autore: sam_twins    29/04/2011    2 recensioni
-Io non posso ancora crederci- sospirai aggrappandomi al suo petto.
-A cosa?- mi fissava incuriosito, con i suoi occhi come il ghiaccio.
-A noi, a tutto quello che è successo alla mia vita, a quel primo giorno che ti ho incontrato- e a quelle parole lui si avvicinò a me e mi baciò, come solo lui sapeva fare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo ragazzi!! Allora questo capitolo è un pò corto lo so, ma lo continuerò al più presto, solo che ultimamente sono presa molto dagli allenamenti che quasi riesco a pensare ad aprire i libri per studiare! Che dire godetevi il capitolo! Bacioni *Alex*


 
What Are You Up to?



Alex's Version


Una volta arrivati nel parcheggio del set, scesi velocemente dall’auto per dirigermi all’interno del grande edificio.
Mentre mi avviavo verso il mio camerino fui travolta dall’onda di cameraman, truccatrici, sceneggiatori e quant’altro che c’era sempre prima dell’inizio delle riprese.
Mi avviavo sempre più velocemente al corridoio, l’unica cosa che speravo era che nessuno mi stesse seguendo.
Mi sentivo uno schifo, ancora peggio di come mi sentivo poche ore prima.
“L’avevo detto che non era una buona idea!” Strillai a me stessa chiudendo alle mie spalle con un sonoro tonfo la porta.
“Ma perché devo sempre essere io quella incasinata! Non mi posso godere la mia nuova vita in pace almeno un minuto!” Continuavo a ripetermi le stesse cose ogni secondo, ma poi ebbi l’illuminazione.
“Sono io, sono solo io, sono io che mi ficco nei casini, e poi mi lamento, allora basta che li evito i casini.”
Ian Somerhalder era solo un altro casino, vita nuova, problemi nuovi, era un grosso, fico, occhi azzurri, moro problema, e allora? Avevo finalmente tutto, ero un’attrice, e non in un film da quattro soldi, ma in uno degli show più gettonati del mondo, avevo un contratto che durava per un’intera stagione, avevo una famiglia che si fidava di me, un cast che mi aveva accolta e che era mio amico e un ragazzo, che mi amava. 
FINE DELLA STORIA!
Avevo tutto e non avevo bisogno d’altro.
Intanto ero accasciata sulla porta, ansante, sopraffatta dai pensieri.
Il mio sguardo si posò su una scritta sul muro bluastro della mia stanza-camerino.
Ancora mi ricordavo quando Nina l’aveva fatto.


 
-Okay, allora, questa sarà la tua prima dedica nella tua stanza!- esclamò Nina incominciando a scrivere qualcosa sulla parete con un pennarello bianco.
-Che cosa mi scrivi?- chiesi io curiosa cercando di dare senso alla sua scrittura leggermente illeggibile.
-Ecco qui, fatto!- tutta sorridente Nina si scostò per lasciarmi vedere.
La scritta diceva: Alla mia stellina che di meglio non ce n’è, sta attenta a non odiare troppo Elena che sennò si offende, ho un bel finale, Sam ed Elena che se ne vanno via da Mystic Falls tutte contente e che si lasciano alle spalle tutti i problemi… Nina
-Ohh!!- riuscii a dire io commovendomi. 
Sotto c’era anche il disegno improvvisato di un paio di canini e un collo sanguinante.
-Wow, il disegno è molto trugolento, sai dovresti fare la sceneggiatrice dello show!- esclamai io ridendo e lei fece altrettanto –okay, ora tocca a me, dammi il pennarello!- 
Mi diressi nella sua stanza e le lasciai una dedica altrettanto carina: Sta attenta a non cadere dalle tue scarpe da Kat e finire al pronto soccorso! Se mi lasci sola qui con questi maniaci te la faccio pagare! Divertiti con Stefan anche per me, eh!
Aggiungendo sotto un esempio delle sue scarpe vertiginose ma che io adoravo.
Era incredibile come io e Nina eravamo diventate velocemente amiche, non avevo mai avuto un’amica come lei.

 
 
Accanto a quella dedica ne era apparsa un’altra, che fino a quella mattina non c’era.
Hey piccoletta, è meglio se tu ed io stiamo lontani dai paparazzi, non vorrei un altro schianto come tempo fa! –I
Non ci potevo credere, l’aveva fatta lui, non avevo messo piede nel camerino da quando avevamo iniziato a girare la mattina.
-Ti piace? L’ho fatta mentre giravi ed io mi giravo i pollici, quindi…- si avvicinò a me socchiudendo la porta alle nostre spalle.
-Cos’è che vuoi, eh? Cosa vuoi da me…- lo sentivo dietro di me, stava per appoggiare le sue mani sulle mie spalle ma io mi allontanai.
-Devo prepararmi per le riprese, e lo dovresti fare anche tu, anziché girarti i pollici…- dissi con un sorriso sul viso.
-Hey, Alex, hai la prova vestito- Lindsay si era affacciata alla porta, facendomi segno di andare con lei.
Io sorrisi ad Ian e piano mi allontanai, senza guardarmi indietro.
 
C’erano voluti quasi 20 minuti per infilare a me e Nina quei vestiti.
Era la prova vestiti del 600, un nuovo secolo visto sulla tv, ma gli abiti erano davvero stupendi, quello di Nina era rosso, con dei ricami in pizzo nero, tipico di Katherine, mentre il mio era di un azzurro mare sempre con dei ricami in pizzo però bianco.
Avevo sempre sognato di provare un vestito di quel genere e finalmente era arrivato il momento, che però era stato rovinato dalla loro scomodità, solo per infilarmi la ruota, che era la base per far si che il vestito aveva la sua gonna ci erano voluti 15 minuti e poi con il corpetto non si riusciva a respirare, a ogni stretta di laccio, era come una coltellata nello stomaco.
Respiravo come se aveva fatto una corsa di 500 km, e pensare che ci avrei dovuto recitare, dentro a quella trappola.
-Oh, mio Dio, tu hai sofferto questo ogni volta?!- chiesi senza fiato a Nina che non riusciva nemmeno a ridere, per la mancanza d’aria.
-Tutte le volte, ma dopo un po’ passano le coltellate allo stomaco…- mi dannai per aver riso a ciò che aveva appena detto.
-Okay, per i vestiti ci siamo- ci informò Dana, la costumista.
Per i capelli aggiunsero ad entrambe delle extension, dato che prima i capelli non si tagliavano, dovevamo sembrare Raperonzolo.
Nina mise la sua collana con il profilo della donna in lapislazzuli e io la mia, che era completamente diversa.
A quanto pare i vampiri non potevano camminare alla luce solo con i lapislazzuli, la mia collana consisteva in una punta di cristallo di Rocca che era incastonata in un piccolo inserto in argento.
  
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