Fanfic su artisti musicali > Miley Cyrus
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Autore: xvespersgoodbye    29/04/2011    2 recensioni
Merda! Era successo ancora, aveva sgarrato. Solo che questa volta era grossa, l'aveva fatta grossa. Se suo padre l'avesse saputo sarebbe già stata nella tomba. Ma come avrebbe detto a Liam che...?
Voglio dedicare questa FF alla mia migliore amica, Miriana, che grazie a lei ho provato delle emozioni adolescenziali stupende e a volte terribili. Un'altro accenno a tutte le persone importanti nella mia vita, ricoprite un ruolo speciale in me, vi amo in ogni piccolo gesto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Volevo ringraziare tutti coloro che seguono questa FF anche se non è un granchè (:
Buon divertimento e buona lettura!


Percorsero la strada in auto, in silenzio. Gli ansimi dovuti al pianto di Miley parlavano da sé. Cercò di non essere invadente, non voleva sembrare ossessivo, ma se aveva chiamato lui e non qualcun'altro ci doveva essere un motivo. C'era Liam, il suo ragazzo. Una sola chiamata e sarebbe corso da lei, per quanto ci tiene. Eppure no, aveva pensato a lui. A Nicholas. Fino a qualche giorno prima non ci avrebbe creduto nemmeno. 
Arrivarono a casa di Nick e lui rallentò, per poi parcheggiare la sua macchina nell'apposito spazio. Lui scese, Miley non aveva ancora smesso di piangere, sembrava una fontana. Si stava chiedendo perchè. Ormai si era risolto tutto, lui era andata a prenderla e adesso era al sicuro. Qualcosa non andava... aveva l'estrema curiosità di capire cosa diavolo fosse. Andò ad aprirle lo sportello, la prese per mano. Chiuse la macchina e la trascinò fino la porta di casa, lei biascicò. Sembrava fatta. Sembrava avesse fumato una canna. La tenna stretta a sé per un fianco, e le sorrise come per rassicurarla.
Ehy... non piangere chiuse la porta della sua stanza dietro di sé e la fece sedere sul letto, si accasciò fino a poterla guardare negli occhi, pieni di lacrime. Erano rossi, forse le bruciavano. Voleva chiederglielo... voleva chiederle un sacco di cose, ma al loro tempo.
Sono uno schifo, Nick! mentre lo diceva i suoi occhi si riempivano di altre lacrime, che cadevano sulle sue guance fino a bagnarle tutte, e rendendo il suo viso un insieme di rabbia e... innocenza. Sembrava una bambina, di quelle che quando si rompe un giocattolo si disperano perchè l'aveva comprato loro il papà.
Non è vero... mi dici che è successo? il suo tono era preoccupato e incuriosito allo stesso tempo... anzi no, decisamente molto più preoccupato. 
Tutto quello che faccio è uno schifo... la mia vita è uno schifo, io sono uno schifo di persona... e con quello Nick capì tutto, in sole quattro parole capì che Miley intendeva il suo comportamento. Non che lei fosse in quel modo, lui l'aveva creduto ma ancora una volta, per lei, quello che credeva si stava frantumando piano piano, come il mare che porta via la sabbia. Le si avvicinò, le asciugò le lacrime e l'abbracciò. - Ci sono io - disse, stringendola.
 
Miley continuava a piangere senza sosta, come se le fosse morto un parente o fosse successo qualcosa di realmente grave. La testa le pulsava più del solito, più che mai. Ogni singhiozzo era come se le facesse uscire le vene del cervello di fuori, come se le facesse scoppiare. Il mal di testa aumentava man mano che lei continuava a calmarsi. Lentamente i suoi nervi si tendevano e il suo cervello incominciava a non funzionare. Associava tutto quello al pianto. Quando si piange troppo, infatti, la testa ti fa male. Ma quel mal di testa non era normale, qualcosa di insolito ed inspiegabile. E poi ce l'aveva sempre, da quando metteva piede a terra il lunedì mattina, fino alla sera, la notte si svegliava perchè a volte aumentava e doveva andare a prendere un bicchiere d'acqua, e camminare fino la cucina le veniva arduo e pesante. Quando Nick l'abbracciò si sentì meglio ma fu una cosa di pochi minuti, addirittura pochi secondi, ma solo perchè aveva messo la testa sulla sua spalla, l'aveva poggiata. Poi non capì più niente, ad un certo punto non riuscì a tenersi neanche tra le sue braccia. Si accasciò. Che le stava succedendo? Si dice che quando muori la vita ti passa davanti...
 
Sentì Miley stretta a sè, non solo per la sua presa ma anche quella della ragazza. Ad un certo punto la sentì mollare, come quando hai una penna in mano e poi la lasci cadere. -Miley?- la guardò, aveva gli occhi chiusi, sembrava addormentata. Era bellissima, le lacrime sulle guance le donavano un qualcosa in più del solito e il trucco sbavato le metteva in risalto gli occhi chiusi. Lei non rispose però, e Nick incominciò a preoccuparsi sempre di più. -Miley?!- ripetè, a voce più alta, scrollandola. Perchè non rispondeva, che le stava succedendo? Incominciò a preoccuparsi.
Le accarezzò il viso, i capelli ma niente, lei non si svegliava. -MILEY! urlò, e sentì gli occhi diventare lucidi, fino a quando non si aprì la porta di camera sua: Joe.
  
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