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Autore: sarolein    29/04/2011    2 recensioni
Tu sei il cielo dove vorrei volare, dove certamente cadrei. Morirei allora.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'De Amore? De-cadenza.'
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Mi sento sempre più piccola. Meno intelligente, meno scaltra, più ingenua. Sto decrescendo senza riuscire a fermarmi. Ogni giorno perdo anni, col rischio di ritornare bambina.
Mi sembra di vivere un incubo e pregare che finisca presto, inconsciamente. È come ritrovarsi in un bosco; avere dieci anni e perdere il senso dell’orientamento. Perdere la testa e poi il controllo. E correre, correre per paura che il buio mi raggiunga. Poi risvegliarmi e sentirmi piccola, insignificante, indifesa. Sommersa dall’oscurità.
Non ho altre possibilità, se non crescere. Correre, scappare.
Tu sei il mio bosco, il mio incubo. La foresta dove mi perdo ogni notte. Il rifugio esasperato e oscuro di ogni mio sogno senza luce, di tutte le mie illusioni. Sei quel qualcosa da cui provo a scappare, ma che mi trova sempre. Sei il luogo dove io cerco solitudine, magia, e dove vedo solo odio. Quel luogo lontano e irrangiungibile a cui attingono le mie lacrime e la forza per respingerti ogni volta.
Tu sei il cielo dove vorrei volare, dove certamente cadrei. Morirei allora.
Sei un’ombra, un fantasma. Un ricordo che non mi appartiene e che mi ostino a vivere come fosse mio. È sempre il mio egoismo a vincere. L’evidente odio che provo per me stessa. Per te.
Mentre tu mi sorpassi, io indietreggio. Mentre vinci, io mi arrendo.
Vorrei solo un istante di silenzio nella mia mente.
Vorrei che i miei occhi non mentissero, che mi lasciassero vedere la tua oscurità, la tua cattiveria; vorrei che mi obbligassero a guardare quell’isola di desolazione che sei tu per me.
Tu sei come l’acqua. Il mare dove mi immergo di giorno. Quell’acqua che mi toglie l’aria e che brama per vedermi annegare e scendere giù. Giù, sempre più in profondità.
Non sono più forte come prima. Questa volta non posso partecipare al tuo sporco gioco. Non ne ho la voglia, non ne ho la forza. Resterò a guardarti mentre tu farai ogni cosa per vedermi andare giù. Per vedere non rialzarmi più.
Ti sei preso ogni cosa, ti sei preso il mio respiro. Ti sei preso ogni mio battito, ed ogni mio pianto. Mi hai rubato senza averne il diritto. Ed io non sono stata capace di fermarti. Cos’altro puoi volere di più?
Tu non ne vali la pena. Non vali tutto questo. Tu non meriti più un solo pensiero che io ti rivolgo. Non meriti più ogni mio urlo.
Non vincerò mai con te, tu mi sbatterai sempre a terra. Mi colpirai, mi strapperai, mi picchierai. E per che cosa?
Qualora vincessi, perderei soltanto; perché io non potrei mai sopravvivere a qualcosa di così forte. Solo perché tu per me sei ancora perfezione.

   
 
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