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Autore: Infinite Sky Driver    29/04/2011    4 recensioni
Non lasciarmi sola, ti prego.
Salì in macchina, sempre lo stesso volto di qualche attimo prima. Non riuscivo a vedere niente, se non quei fari rossi che si allontanavano da me sempre di più.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie mille per le recensioni ^o^ Mi fa piacere che questa fic vi piaccia ^^ Ecco, il nuovo capitolo in cui molti dubbi hanno le loro risposte... <.< mmm xD Buona lettura ^^

Mi preparai per la serata che avrei trascorso con il solo scopo di riuscire a capire chi fosse la ragazza che piaceva a Key.
Per l'occasione, visto che uscivo raramente, misi quel vestito bianco che avevo comprato, e mi avviai alla porta.
Il cellulare suonò all'improvviso. Taemin
-Si?-
-Amore!-
-Si, sono io!-
-Oh, allora ho sbagliato numero-
-Tae!-
-Ahahah, scherzo!-
Cercai di non ridere, quel tono che aveva quando mi prendeva in giro era da prendersi la pancia in mano.
-Senti....e se sta sera, dopo tanto tempo, qualcuno ti facesse una sorpresa e ti portasse in quel parco che ti piace tanto? Con quella passeggiata lungo il lago? Con tutte quelle panchine molto....e dico “molto” comode? Accetteresti?- Disse tutto pimpante.
-Oh......ecco...- Maledizione, era da un'eternità che non uscivo con lui e quell'occasione per poter restare soli era davvero invitante, ma avevo preso parola con Key.
-Ecco io...avevo già un appunt...no, meglio...un'uscita con Key, mi dispiace così tanto...-
-Ah...va beh, n-non fa niente..tranquilla....starò....starò a casa allora...ti vengo a prendere in macchina allora...?-
-Tae, non scomodarti...davvero...-
-Neanche...quello?-
Il suo tono si stava abbassando in una maniera folle, tanto che cominciai a preoccuparmi.
-Tae non fare così, dai...allora vieni a prendermi. Per le...11? Va bene?-
-Si...va bene, ciao...-
Sembrò intento a riattaccare, così cercai di fermarlo per un attimo.
-T-Taemin!-
-Si-
-Ti..ti amo-
Una pausa, eterna, che mi spezzò il cuore.
-......Anch'io- Cercò di far sembrare il suo tono dolce, ma non poteva fingere con me. Era ferito.
Attaccò velocemente e mi lasciò lì impalata con quel telefono in mano, a sperare che mi richiamasse.
Ma perchè mi preoccupavo? Avrei risolto tutto quando sarebbe venuto a prendermi quella sera. Ora doveva solo godermi quella serata in compagnia, e aiutare Key.


Lo intravidi da lontano, portava una giacca nera molto elegante, jeans bianchi e all star. Si poteva notare subito la sua passione per la moda.
La mia attenzione andò alla maglietta che portava sotto la giacca, quella con la chiave, che gli avevo consigliato io.
-Key!- lo salutai con la mano.
Lui si voltò, e notai la sua espressione felice nel vedermi, doveva essere li da parecchio tempo ad aspettarmi.
-Je! Finalmente!- Si mise a ridere e corse verso di me.
Si bloccò nel suo intento di abbracciarmi e si mise le mani in tasca schiarendosi la voce.
-Sei, sei molto bella...- disse sottovoce.
Come sempre, quando ricevevo un complimento, abbassai lo sguardo arrossendo e mi torturai le mani.
-G-grazie...-
Passeggiammo lungo la via semi deserta del lungo mare, il vento ci scompigliava i capelli, o almeno credevo fosse così.
I miei capelli castani volavano in tutte le direzioni, vista la loro lunghezza, ma quando mi girai vidi che l'acconciatura di Kibum era rimasta quasi invariata.
-Ma...come fai?- gli chiesi ad un certo punto.
Lui si girò di scatto guardandosi poi intorno. -Come faccio cosa?-
-Ad avere sempre i capelli così perfetti!-
-Oh...segreto professionale...- rise.
-Beh, se ti fa piacere me li scompiglio pure io!- Continuò.
Si mise le mani nei capelli e si strofinò la testa con forza, finchè non ebbe la testa che sembrava quella di un porcospino.
Lo guardai divertita e scoppiai a ridere, seguita quasi subito da lui.
La sua risata risuonava nell'ambiente circostante e non passava inosservata, tanto che dovetti tirargli un colpetto sul braccio per farlo smettere.
Ci sedemmo su un gradino che dava sul mare.
Da li si sentiva la brezza estiva accarezzare il viso, era una sensazione molto gradevole e faceva venire una grande nostalgia, non di una cosa in particolare....semplicemente nostalgia.
-Allora, hai fame?- Cominciai io.
-Non molta...mi dispiace...-
-Ma di cosa? Tranquillo- guardai verso l'orizzonte socchiudendo gli occhi. -Allora?-
-Senti....ti devo chiedere aiuto su una questione...-
Mi girai verso di lui e vidi che si massaggiava le gambe con le mani.
-Dimmi tutto, sai che con me puoi confidarti...-
-Mi.....piace una ragazza-
La mia espressione mutò in un dolce sorriso; lo sapevo già, ma avrei retto il gioco.
-Che bello!......e..?-
-E.....lei sembra non ricambiare- abbassò lo sguardo sulle sue scarpe.
-Ma, la conosco?-
-Ecco..io..n-non so...ormai la conosco da parecchi anni, e un giorno senza di lei è come sprecato...-
-Perchè dici che non ricambia?-
-Perchè è già fidanzata....-
Mi portai una mano al mento, come per pensare meglio.
-Situazione difficile....-
-Secondo te...cosa dovrei fare?-
-Lei ti piace veramente?-
-Si- rispose sicuro voltandosi verso di me, poi gli occhi gli diventarono lucidi e cercò di sorridere, senza successo.
-Farei di tutto per averla...- Trattenne le lacrime guardando in basso, ma una gli rigò lo stesso la guancia.
Sorrisi nuovamente per quelle parole, così piene di amore e dolcezza.
-Allora prendila alla sprovvista- i miei occhi iniziarono anch'essi ad inumidirsi, forse per la mia sensibilità a veder piangere qualcuno.
-Prendila alla sprovvista e dille che la ami più di qualsiasi altra cosa al mondo-
Lui mi guardò, mentre ascoltava attentamente, e riuscì a sorridere per un momento.
-Grazie, sapevo di potermi fidare di te....-
Mi prende una mano con le sue e me la stringe forte.
-Ma di che? Ti aiuterei sempre, e in qualsiasi momento, non esitare a chiamarmi- Passammo il resto della serata a camminare lungo il lago, tra risate e divertenti storie sulla nostra infanzia. Passammo davanti ai gradini sui quali ci eravamo seduti che era ormai buio. -Ma di qui non ci siamo già passati?- Chiesi guardandomi intorno. Non c'era quasi più nessuno per le strade.
Guardai l'orologio, era quasi mezzanotte. -Oddio ma è tardissimo! Come ho fatto a non accorgermi dell'ora!- -Già mezzanotte? È passato in fretta il tempo...-si girò verso di me sorridendo.
-Mi dispiace, ora devo andare Key, Taemin mi sta aspettando qui vicino, ci vediamo domani ok?-
-Ok, buona notte allora...e..ancora grazie..- si passò una mano dietro il collo. Perchè sembrava così imbarazzato?
Mi avviai verso la piazza dove era posteggiata l'auto di Tae, quando sentii una voce lontana che mi chiamava. Mi voltai, e vidi che era Key che mi stava raggiungendo correndo.
-A-aspetta!- Urlò da una trentina di metri.
Cosa voleva ancora? Che avessi scordato qualcosa sui gradini?
-Jessica non posso più fare finta di niente perchè...perchè io potrei scoppiare! Capisci? Non ce la faccio più!-
-Key stai calmo! Cosa c'è!-
Mi si avvicinò pericolosamente prendendomi per le spalle e mi fece indietreggiare.
-K-kibum...?-
-Io non so se davvero ne vale la pena. Ma almeno ci voglio provare-
Alzò lo sguardo e fissò i suoi occhi nei miei, e non capii più niente. I contorni degli oggetti sfumavano, la luce della luna non esisteva più, eravamo solo noi, in quel momento, ed ebbi paura di quella sensazione così dolce e terrificante.
Prima che me ne potessi accorgere, appoggiò le sue labbra sulle mie, in un bacio che non mi sarei mai aspettata. E stavo li, immobile sotto il suo tocco, indecisa su quello che dovevo fare. Cercavo di pensare, ma il potere che quel bacio aveva su di me non me lo permetteva, sembrava fosse stregato.
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò ancora, questa volta più deciso, pieno di passione, le sue labbra avide sulle me e fui ad un passo dal ricambiarlo.

“Cosa stai facendo? Tu ami Taemin. Perchè gli fai questo?” Bastò questo pensiero per farmi staccare da lui con forza.
-Key, n-non posso- abbassai il capo non riuscendo a guardarlo negli occhi.
Lui sembrò ancora più imbarazzato da me e iniziò ad indietreggiare. Sussurrò qualcosa, che percepii lievemente, poi si girò iniziando a correre lontano da me.
Un terribile senso di colpa mi arrivò sulle spalle, cosa avevo fatto? Avevo davvero baciato il mio migliore amico? Come avrei potuto guardare Tae negli occhi? Ma realmente mi era passata per la testa l'idea di ricambiare il suo bacio?
Troppe domande, troppi dubbi, corsi verso la piazza, ma appena vidi l'auto parcheggiata, il mio cuore sembrò fermarsi.

  
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