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Autore: Clappy    29/04/2011    2 recensioni
Celeste, una giovane ragazza di 25 anni si ritrova a Londra per una promozione sul lavoro, ma è obbligata a seguire un corso di inglese. Là rincontra Federico, il suo primo vero amore, il professore d’inglese con cui ha avuto una storia l’ultimo anno di liceo.
Non si vedono da 7 anni, lei non l’ha mai veramente dimenticato, lui si è sposato ed è rimasto vedovo talmente presto da nemmeno rendersene conto… questo nuovo incontro farà riaffiorare la passione? E lui riuscirà ad amare di nuovo?
seconda classificata al contest "l'amore a ogni età" di _Mary_Swan_
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
 
Di nuovo presente.
 
È passato un mese da quando si sono ritrovati, hanno parlato e chiarito davanti a una tazza di caffè fumante, lei gli ha chiesto vedendo la fede al dito se è sposato, e lui sapendo che di Celeste si  può fidare le ha confidato tutto il suo dolore: sua moglie è morta per un grave incidente stradale solo sei mesi dopo il matrimonio. Talmente presto da nemmeno riuscire a rendersi conto di essere sposarti.
Nessuno meglio di Celeste può capirlo, ha perso sua madre quando era poco più che una bambina e sa cosa vuol dire perdere qualcuno talmente presto da credere che si è passato con quella persona troppo poco tempo.
Mentre la ragazza ha raccontato a lui del suo fidanzato, ma solo vagamente, non soffermata più di tanto a parlare di Riccardo, si sente in imbarazzo a parlare con il suo ex, nonché il suo primo grande amore, del suo attuale ragazzo.
Dal giorno del caffè, però i loro rapporto non sono stati idilliaci, sono professionali e attenti, ma quando sono fuori dalla classe c’è talmente tanto imbarazzo da non poterlo controllare, specialmente da parte di Celeste, la quale non vuole cedere al fascino del suo professore, sa benissimo che non gli è indifferente e non vuole rischiare di perdere ancora una volta la testa, soprattutto perché ora nella sua vita c’è Riccardo e ci tiene a lui.
«Celeste…» è proprio lui a chiamarla alla fine del corso.
Lei vorrebbe far finta di non aver sentito, ma non può, è sempre stata una persona matura, non può iniziare ora a comportarsi come una bambina.
Si gira nella sua direzione e annuisce.
«Senti, tra noi c’è troppo imbarazzo, è vero in classe non più di tanto, ma si percepisce ugualmente, tutti i ragazzi se ne sono accorti e…» fa una pausa per cercare le parole, è sempre stato uno attento alle parole adatte prima di dire qualsiasi cosa.
«Avevo pensato di uscire insieme per parlare e toglierci da questo imbarazzo una volta per tutte, a quanto pare il caffè non è bastato. Che ne dici? Tra me e te non c’è mai stato imbarazzo nel parlare e non vorrei che si creasse ora, mi dispiacerebbe.»
«Anche a me dispiacerebbe, io e te abbiamo sempre parlato di tutto e fatto lunghe chiacchierate.» si ricorda Celeste con un sorriso. Anche lui sorride ricordando i giorni passati al bar vicino alla scuola insieme.
Accetta di uscire con lui e gli chiede quando ha intenzione di fare. Si è lasciata conquistare dal suo sorriso.
«Stasera? Puoi?» annuisce e si danno appuntamento sotto casa di Celeste per le 9.
Per l’appuntamento la ragazza di prepara con grande cura, facendo insospettire i suoi coinquilini, i quali sono convinti che la loro amica è ancora innamorato del suo professore.
Alle 9 puntuale Federico è sotto casa sua, è Celeste che ancora non è pronta.
Lui è sempre stato preciso, lei sempre in ritardo. Lui il giorno, lei la notte. Lui il sole, lei la luna. Due caratteri opposti, ma simili per il dolore che hanno affrontato, talmente simili da non poter stare separati.
Con 10 minuti di ritardo Celeste lo raggiunge e gli chiede scusa, ma aggiunge che è migliorata e lui scoppia a ridere come a voler dire che non lo è per niente. Celeste fa finta di offendersi.
Si punzecchiano subito, ma almeno l’imbarazzo è scomparso e sono tornati a essere Federico e Celeste che sono sempre stati. Nessun problema, nessun dolore, come succedeva a entrambi ogni volta che erano insieme, solo allegria, amore e felicità. Solo loro due e nessun’altro.
È stato Federico a prenotare il posto, è un ristorante che conosce lui. Ha sempre avuto buon gusto per la scelta dei posti… questo, a parere di Celeste, è proprio perfetto.
Il cameriere al loro arrivo li accompagna fino al tavolo, fa accomodare Celeste, aspetta che si siede Federico e ci saluta con un inchino dicendoci che presto sarebbero venuti a prendere la nostra ordinazione.
Il tavolo è ornato di fiori profumatissime e una candela anch’essa profumata.
«Non ti smentisci mai, ti è rimasto l’appetito.»  dice ridendo Federico per quello che ha ordinato la ragazza. È sempre stata una persona di buona forchetta.
Lei fa finta di non cogliere la provocazione e si dedica a parlare del ristorante, dicendo che è davvero carino, fin troppo per come si è vestita e rimprovera Federico per non avergli detto che sarebbero andati in un posto così di classe.
«Stai benissimo vestita così.» risponde lui con sincerità.
Appena l’ha vista uscire dal portone di casa sua è rimasto senza fiato nel vederla con quel vestito rosso lungo, ma non troppo, con le mezze maniche, lo scollo a V che le mette in evidenza il decolté e i tacchi, i quali la fanno sembrare più alta, più donna… non l’ha mai vista così bella.
Ma questo non può certo dirglielo, per questo motivo si è limitato a dire semplicemente che sta benissimo.
Per Celeste quel benissimo è sufficiente per scaldarle il cuore e arrossire. Non ha perso il suo appetito e nemmeno il suo arrossire ai complimenti.
«Come procede il lavoro in cooperativa?» chiede Federico per rompere il ghiaccio che si è creato.
«Benissimo. I ragazzi sono fantastici e mi sembra di sognare… ancora non ci credo che sono io la responsabile della cooperativa – casa famiglia.» i suoi occhi  brillano per l’emozione, a Federico non sfugge il suo ardore ed è di conseguenza felice per il suo successo.
«Allora me li devi presentare un giorno.»
«La prossima volta che usciamo e sono in ritardo sali e li conosci, i ragazzi della cooperativa ti riempiranno di domande, anche imbarazzanti a volte, ma sono simpatici. I ragazzi della casa famiglia fanno i spiritosi e anche loro a volte ti fanno imbarazzare. Gli altri operatori sono impiccioni, ma simpatici, ci siamo trovati subito in  sintonia.» Celeste vive nella cooperativa – casa famiglia. È una struttura composta da più edifici. Il primo edificio è composta dai laboratori mattutini per i ragazzi del centro, nel secondo edificio è dedicato allo sport, tutti i ragazzi lo praticano, a seconda delle loro difficoltà ne praticano uno. Nel terzo edificio c’è la casa famiglia, composta da bambini dai 10 ai 18 anni, bambini che hanno perso i genitori o con difficoltà economiche da parte dei genitori.  Il quarto edificio è la casa vera e propria, è dove alloggiano tutti, operatori e i ragazzi. È l’edificio più grande attrezzato di tutto, camere, cucina, doppi servizi ed è situata su più piani. È composto da 5 piani.
Celeste spiega a Federico come funziona la cooperativa – casa famiglia, le attività, la giornata tipo, la struttura come è composta.
«e tutto questo impero meraviglioso è tuo!»
«Già. Chi l’avrebbe mai detto, fino a qualche mese fa mi sembrava un sogno lavorare in una cooperativa a Roma, ora sono qui con un sogno ancora più bello del precedente…» non riesce a finire di parlare per la forte gioia. Ma Federico ha capito.
«E il tuo ragazzo quando me lo presenti? Piuttosto come si chiama? Ti prego non mi dire che è Matteo.» la ragazza ride, le torna alla mente la gelosia del prof per il suo primo ragazzo: Matteo. L’ha sempre odiato.
«no non è Matteo, tra l’atro non lo sento da un secolo… il mio ragazzo si chiama Riccardo, si è laureato da poco in giurisprudenza, lavoro allo studio di mio fratello, tra l’altro l’ho conosciuto proprio là, mentre faceva uno stage.» spiega. Si sente un po’ imbarazzata, ma se è stato lui a chiedere vuol dire che è interessato a saperne di più, e meno interessato a lei se si informa del suo ragazzo, è quello che pensa Celeste, la quale è rimasta pessimista quando si tratta di questioni di cuore.
«Avvocato, però te lo sei scelto bene… e da quanto state insieme?»
«Da 2 anni. Certo che credi che me lo sceglievo anche male, io ho buon gusto sai?» solo dopo averle pronunciate le parole si rende conto di quello che ha detto e abbassa gli occhi. Ha fatto una figuraccia.
Lui la guarda divertito.
«voglio dire… bè si hai capito che intendo no?» parla Celeste balbettando.
«Si chiarissimo, so di essere bello sai?» e la provoca facendo la sua imitazione nel dire “sai”. Lei si è sempre divertita a provocarlo e prenderlo in giro, ma anche lui.
Si sono sempre punzecchiati a vicenda.
«E anche modesto!»
Finalmente hanno rotto il ghiaccio. Parlano, ridono, scherzano come se niente fosse cambiato, come se non si fossero mai separati.
«Se Sali un attimo da me ti do le dispense e poi ti riaccompagno a casa» propone Federico.
Celeste è mancato due lezioni fa e non ha i fogli che il professore ha dato di quello che ha spiegato. Almeno studia da sola.
Accetta l’idea.
La casa di Federico ha sempre lo stesso stile di quella romana, cambia il fatto che ora è leggermente più femminile. Ed è decisamente molto più grande.
Federico gli porge i fogli e lei li prende senza smettere di guardarlo negli occhi.
Si guardano negli occhi. Si avvicinano l’uno all’altro attratti da una forza irrefrenabile, come due calamite.
Si uniscono in un bacio infuocato e ardente… i fogli che Celeste ha in mano si disperdono sul pavimento e i vestiti volano, in un attimo sono già in camera da letto.
Federico le bacia la bocca, il collo e arriva sempre più giù, fino a baciarle la pancia e risalire.
Celeste si morde il labbro per il forte desiderio, si lascia completamente andare ipnotizzata, mentre gli tocca il petto con le mani.
Fanno l’amore con ardore, desiderio e passionalità. Si addormentano abbracciati distrutti dopo due ore di quella meravigliosa ed eccitante danza d’amore.
È Celeste la prima a svegliarsi. Le basta aprire gli occhi per ricordare tutto ciò che è accaduto. Lei è Federico hanno fatto l’amore.
Sconvolta, turbata e anche in ritardo per la colazione alla cooperativa, si alza cercando di non svegliare Federico, raccoglie le sue cose e se ne va.
Ha tradito Riccardo e si sente un verme. Lui non si merita di essere tradito, non si merita una ragazza come Celeste, la quale è caduta di nuovo tra le braccia di Federico senza minimamente pensare alle conseguenze delle sue azioni.
Il suo gesto è sbagliato da tutti i punti di vista: lui è il suo prof. Lei è fidanzata. Lui è ancora troppo legato al ricordo della moglie.
È stato l’errore più stupido della sua vita.
Arriva a colazione quando sono tutti svegli, fingendo di essere uscita presto per portare i cornetti.
«Tu che ti alzi presto per andare a prendere i cornetti? Ma per favore.» ride un suo collega, si chiama Justin, è londinese ed è simpatico, divertente e sempre con la battuta pronta.
«Ieri sei uscita con il prof, secondo me è con lui che hai preso i cornetti, non so se mi spiego.» questa volta a parlare è uno dei ragazzi della casa famiglia, Peter.
Ha 17 anni ma la maturità di un ragazzo dell’età di Celeste. Anche lui ama scherzare ed è socievole con tutti. È lui e altri due che fanno ambientare i nuovi arrivati. Sono i veterani della casa famiglia e aiutano anche economicamente, hanno tutti e tre un lavoretto.
Celeste arrossisce e dice ai due di smetterla, ma loro per prenderla in giro non smettono.
Al corso, come al solito Celeste arriva tardi, per cambiarsi e svolgere alcune pratiche in cooperativa c’ha messo più di quanto si aspettava.
«Buongiorno, scusa il ritardo.» dice rivolta a Federico, sono già tutti in classe. Sono tutti puntuali.
Lui annuisce dicendo che non c’è problema, intanto la guarda in modo strano, quasi a volerle chiedere il perché se ne è andata senza dire una parola.
«Che scusa hai oggi per il tuo ritardo Celestina?» un ragazzo che segue il corso, il quale le ricorda tanto Matteo, scherza con lei, facendo ridere il resto della classe.
«Questa mattina… ho dovuto salvare due pulcini, tre agnellini e quattro canguri.» ironizza lei tirando addosso al ragazzo un pezzo di carta che ha trovato sul tavolo.
È Federico ha riportare la serietà in classe e iniziare la lezione.
Per tutto il giorno Celeste cerca di evitare il suo professore per non dover parlare con lui di ciò che è successo, ma mentre lei cerca di evitarlo, Federico fa di tutto per cercare di chiarire con lei.
Lei sfugge. Lui la rincorre.
Solo a fine corso riesce a raggiungerla per parlare.
«Perché mi eviti? Non credi che dovremmo parlarne?» è riuscita a raggiungerla vicino a casa della ragazza.
«Parlare di cosa?» Celeste fa finta di non capire, non vuole rovinare tutto, non vuole doverlo perdere di nuovo, non vuole soffrire ancora a causa sua, perciò preferisce rimanere impassibile.
«Come parlare di cosa? Ieri abbiamo fatto l’amore.» risponde lui alterato. Il suo comportamento lo sta facendo star male, è come quando ancora non stavano insieme sette anni fa e lei gli ha dato del lei per provocarlo e mostrargli il suo dolore. Oggi sta facendo lo stesso.
«Si ma è stato un errore. Federico dimentica quello che è successo tra noi.»
Lui la guarda con gli occhi sofferenti, da cucciolo bastonato.
«Io sono fidanzata.» continua a parlare Celeste non dando il tempo a lui di replicare.
«Dopo che sei venuta a letto con me te lo ricordo che hai un fidanzato? Ieri non hai pensato minimamente a lui.» la rimprovera Federico.
«Parli tu che sei ancora legato a tua moglie? Ha la fede al dito, soffri per lei e hai fatto l’amore con me, mi hai usato per dimenticarla?»
Federico prova a dire qualcosa, ma le parole gli rimangono bloccate in gola come dolorosi macigni. Celeste lo procede ancora una volta, interrompendolo bruscamente.
«Non dire niente Federico, ho capito tutto. Dimentichiamoci di ieri sera e torniamo a essere alunna e professore, è meglio per entrambi.» dice Celeste con la voce ferma, ma calde lacrime stanno rigando il suo viso, per fortuna la pioggia che sta scendendo le copre.
«Celeste, abbiamo un problema vieni?» è un suo collega a parlare.
Gli dice che arriva subito e guarda Federico, gli sorride tristemente e sparisce dietro la porta.
Federico resta immobile nel punto in cui si trova cercando di pensare lucidamente. Lui è ancora innamorato di sua moglie, non riesce a dimenticarla e vorrebbe che fosse qui, su questo Celeste ha ragione.
Ma perché pur essendo ancora innamorato di sua moglie, non riesce a stare lontano da Celeste? Perché la desidera, la vuole baciare, abbracciare e fare l’amore con lei? Nella sua testa troppe domande a cui non sa trovare una risposta, domande che lo rendono confuso, triste e arrabbiato. Arrabbiato perché lui non è mai stato il tipo di uomo che si fa domande, lui cerca le risposte, questa volta però non ci riesce, forse perché ha paura delle risposte del suo cuore.
Sa solo che Celeste ha ragione e sapere che gli ha spezzato il cuore, di nuovo, lo fa star male.
 
Due giorni dopo la loro discussione, Celeste non è più riuscita a parlare con Riccardo per più di 5 minuti, si sente troppo in colpa.
Il suo ragazzo si è accorto della sua voce strana al telefono così ha deciso di farle una sorpresa, una grande sorpresa.
Celeste esce dal campus con altri ragazzi del corso e Federico, decisi ad andare tutti quanti in un pub carino per la serata. Appena varca la soglia del portone del campus, vede Riccardo che l’aspetta sorridente e felice.
«Ricc che ci fai qui?» Celeste gli si avvicina sorpresa, ma non sa se è felice di vederlo.
«Ho pensato che non avessi l’ombrello e te l’ho portato.» scherza lui avvicinandosi e comprenderla dalla pioggia.
«Non sei felice di vedermi? Non mi dai un bacio?»
Celeste si avvicina al fidanzato e lo bacia sulle labbra.
Federico guarda la scena e poi si gira dall’altra parte non riuscendo a vedere oltre.
«E così tu sei il famoso Riccardo? Celeste non fa altro che parlarci di te. Io sono Derek, stiamo andando in un pub vieni anche tu?» è il ragazzo che assomiglia un po’ a Matteo a parlare e rivolgersi a Riccardo, con un inglese molto stretto, per fortuna che Ricc sa parlare molto bene l’inglese.
Accetta di unirsi alla combriccola capendo che Celeste ci tiene ad andare con loro. Quello che la sua ragazza desidera, lui è felice di accontentarla.
Arrivano al pub, si prendono da bere e parlare.
Alla domanda di una delle ragazze del corso, Christina, molto amica di Celeste, Riccardo risponde che la risposta è molto semplice, si gira verso la sua ragazza e continua a parlare: «Sono qui per dirti una cosa. Avrei voluto aspettare che fossimo soli, ma non posso più aspettare e i tuoi amici capiranno… io ti amo Celeste, tu lo sai, ti ho amato dalla prima volta che ti ho visto e ho capito quel giorno che sei la donna della mia vita.» si inginocchia davanti a lei, tira fuori dalla tasca dei jeans una scatolina e continua il discorso: «mi vuoi sposare?»
Celeste resta paralizzata, non sapendo cosa dire. Mentre Federico che sentendo le parole iniziali del ragazzo si è affrettato a bere per cercare di non sentire, ma appena ha sentito la proposta quello bevuto gli va di traverso, risputandolo nel bicchiere.
Tutti si girano verso di lui, compresa Celeste, e bofonchia un leggero “scusate” detto poco convinto, in realtà è contento di aver interrotto il momento magico.
«Ricc… io… mi hai colto di sorpresa io…» guarda il suo fidanzato e poi con la coda nell’occhio Federico, quest’ultimo anche la sta guardando e si accorge dello sguardo di Celeste su di se.
«Lo so e non ti chiedo di darmi una risposta adesso, io ch’ho pensato a lungo prima di prendere una decisione e voglio che tu faccia altrettanto. Prenditi tutto il tempo che ti occorre, ti amo e so aspettare. Okay?» dice Riccardo premuroso e comprensivo.
Celeste annuisce sorridendo timidamente, ma in realtà quello che all’apparenza è un sorriso timido, è invece un sorriso confuso e incerto. Perché è così che si sente: confusa e incerta. Dovrà prendere una decisione e non sa proprio cosa scegliere, cosa fare.
«Okay… che ne dici di stare un po’ insieme adesso, cosi parliamo…» propone Celeste. Non ci riesce a stare nello stesso poso con Federico, non riesce più a sostenere il suo sguardo che la fissa, non riesce a pensare se lui la guarda così.
Riccardo annuisce felice, ha proprio voglia di stare solo con lei.
«Sai caro Riccardo che Celeste è sempre in ritardo? Anche il giorno del matrimonio ti farà attendere.»
«è per questo che mi piace tanto! Vorrà dire che il giorno del matrimonio le dirò che è un’ora prima così è puntuale, faccio sempre così con lei.» scherza Riccardo con Christina, la quale però guarda Celeste con rimprovero, sa tutto di lei e Federico e la sta esortando a decidere in fretta.
Federico invece non smette di guardare i due fidanzatini e capisce che lui è veramente innamorato di Celeste, si vede da come la guarda, le parla e scherza con lei. Facendo aumentare la sua gelosia, non è mai stato geloso in vita sua, nemmeno di sua moglie, e lo è sempre stato di Celeste. Non si spiega come mai, in questo momento l’unica cosa che sa è che se non si affrettano ad andarsene potrebbe dire qualcosa di cui poi pentirsi per il resto della sua vita.
Per fortuna i suoi desideri vengono esauditi prima di quanto avrebbe mai creduto, i due fidanzatini salutano e escono mano nella mano, facendo impazzire ancora di più Federico, il quale si butta sull’alcol per cercare di non pensare, ma è impossibile, il pensiero di lei, di lui, di loro insieme lo tormenta per il tutto il resto della serata, portandolo persino, una volta a casa, a non dormire.

   
 
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