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Autore: innocent    29/04/2011    1 recensioni
E' la prima fan fiction che scrivo dopo quasi 1 anno, non sono bravissima, ma mi piace raccontare ciò che la mia mente immagina prima di dormire o durante le lezioni noiose a scuola. Non sarà il solito polpettone: sconosciuta-amore-tradimento-addio-amore di nuovo o cose simili, ve lo prometto! :)
C.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiusi la porta e mi poggiai dietro di essa, wow avevo rivisto il tizio dell’aereo con il quale mi ero baciata, e non era stato come le altre volte, mi aveva fatto senso baciarlo.
Il fatto che aveva sentito, sicuramente di proposito, dove abitassi mi aveva sconvolto ancora di più.. gli avevo detto di non cercarmi mai più e di dimenticarsi come mi chiamavo, ma non l’aveva fatto!
Abbandonai i miei pensieri su Nicholas concentrandomi su altri pensieri più importanti: la mia prima lezione al college di quel pomeriggio.
Passai il resto della mattinata a guardare la tv e alle 13.00 in punto pranzai, per evitate di fare tardi di pomeriggio. Dopo mi preparai e mi vestii semplicemente: camicetta a maniche corte bianca con dei fiorellini, jeans blu scuro e ballerine rosa. Presi tutto ciò che mi serviva e con la mia macchina, che i miei genitori mi avevano fatto trovare lì negli Stati Uniti, mi diressi alla Columbia College Hollywood.
 
Day 2 – Columbia College Hollywood, I’m afraid.

California, 2 settembre 2011 ore 16.40
 

-Sono nella hall del mio college e sono abbastanza spaventata. Sono arrivata troppo in anticipo, e non è il mio solito eh! Alle 15.30 hanno fatto la cosiddetta “cerimonia” per le matricole e a quanto pare, le lezioni iniziano alle 17.30 quindi diciamo che ho abbastanza tempo per rilassarmi.-
Mi guardai intorno, tutto sapeva di college, di essere grandi e di dover maturare. Lì dentro c’era gente davvero seria, lo si notava dalle camice dei ragazzi abbottonate fino all’ultimo bottoncino, le ragazze tutte con le code alte e occhiali che sapevano tanto di professoresse, i corridoi silenziosi e rispettosi nei confronti degli alunni che fanno lezione. Tutto era davvero strana, non ero abituata a niente di questo a Londra.
-La prima lezione di oggi è dizione. Per fortuna il mio accento inglese non si sente molto, e lo stesso vale per le altre lingue che parlo. Spero di avere una dizione più o meno decente, non mi va di essere criticata e guardata da tutti il primo giorno di lezione all’università!
Ma, nonostante questo, il mio college mi piace. L’aria seria mi ispira cultura e lo stesso vale per la mega biblioteca a sette piani che si trova sul lato ovest del campus. Mamma ancora non mi ha chiamata, sicuramente starà operando chissà chi e lo stesso vale per papà, anche lui sarà super impegnato.-
«Non ho letto cosa c’era scritto sul tuo diario, ma dato che ci scrivi così tanto sarà davvero qualcosa di importante!» disse una voce maschile in un ghigno alle mie spalle.
Mi voltai di botto e non volevo credere a ciò che avevo davanti a me.
«Ma tu cosa ci fai qui?»
«Credo la stessa cosa che fai tu no..? Studio!»
Ma perché nella mia università? Ma perché proprio a me?
«Non mi avevi detto che studiavi..» dissi io cercando di cancellare quei pensieri dalla mia testa.
«Diciamo che nel bagno non abbiamo parlato molto eh!» disse ridendo e sedendosi accanto a me.
Scossi la testa guardandolo. «Ricordi ancora il mio nome e cognome... Per favore, puoi fare finta di non conoscermi?»
«A me non costa nulla, ma posso sapere il motivo?» chiese sistemandosi un ricciolo che gli cadeva proprio davanti agli occhi.
Ecco, a quella domanda non sapevo cosa rispondere. Un motivo, effettivamente, non lo sapevo neanche io se c’era. Dopo quello che era successo con Joe, non volevo più cadere nella stessa trappola, nella trappola dell’amore anche se non ero sicura di tutto questo.
«Non...»
«Non cosa Stevens?» chiese lui guardandomi negli occhi e picchiettando le dita sulla mia gamba sinistra.
In quel momento capii che non c’era nulla di sbagliato, in fin dei conti Joe stava con Kathrine. Non eravamo più fidanzati dal momento in cui io lo vidi nudo sul suo letto con lei.
«No nulla.. Hai ragione, non c’è un motivo per il quale tu debba fare finta di non conoscermi» dissi spostando lo sguardo verso la sua mano sulla mia gamba.
«Oh! Davvero? Wow ne sono onorato allora! Ho una nuova amica che è per giunta matricola!»
«Perché, tu a che anno sei?»
«Al terzo e tu solo al primo, hai ancora da imparare piccola!» disse alzandosi e dandomi un bacio in testa «Devo andare in bagno se non ti dispiace. Ci becchiamo in giro!!» mi fece l’occhiolino e lo vidi allontanarsi nel corridoio est della grande sala dove ero io.
Era assurdo, questa non era una semplice coincidenza! Non poteva esserlo!
-Ma tutte a me capitano? Ma è possibile? Sono sicura che certa gente direbbe che sono una delle ragazze più fortunate al mondo, io però non la penso così. È vero, più cerchi di allontanarti da una persona, più questa ti è vicina.-
Passò un’ora e la mia lezione era decisamente alle porte, mi diressi con una cartina verso la mia aula, verso la mia prima lezione e verso quello che sarebbe stato il mio futuro.
  
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