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Autore: rubin89    08/02/2006    1 recensioni
Quando hai perso la persona che ami, spesso la vita ti porta a compiere gesti estremi. Tuttavia la protagonista di questa storia farà un incontro che le farà capire che deve andare avanti verso il futuro.
Genere: Triste, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN MIRACOLO DEL DESTINO …

UN MIRACOLO VOLUTO DAL DESTINO …

By Rubin89

 

Era inverno. Erano le sei del pomeriggio del 24 di dicembre del 2004 e l’indomani per una volta dopo tanti anni si sarebbe potuto godere davvero di un Bianco Natale come dice la canzone. Seduta su una poltroncina davanti al caminetto guardavo fuori dalla finestra che dava sulla piazza. Era la vigilia della nascita di Gesù, e fuori vedevo tanti alberi di Natale, qualche gruppetto di bambini che giocava gioioso tra le neve e fuori vedevo tanta, ma tanta gioia…

Invece io in quest’ ultimo periodo stavo letteralmente nelle tenebre più nere, dopo che “lui” era venuto a mancare. Ci eravamo sposati a maggio, la luna di miele in Grecia, era stata quasi come un idillio, passeggiate romantiche in riva al mare, la mattina presto salivamo in cima al promontorio per guardare il sole che sorgeva dal mare e altre cose simili. I primi mesi li avevamo passati felici, ma questo paradiso purtroppo era destinato a spezzarsi, Noel, il mio Noel… proprio due mesi fa un incidente stradale ti strappò via da me…

Quella sera decisi di uscire e di andarlo a trovare in cimitero, almeno per cercare di averlo vicino almeno nella vigilia di Natale, se tutti quella notte erano felici, perché io non potevo esserlo?

Presi il cappotto e la borsa dove avevo messo delle pastiglie. Sì avete capito bene… quella notte volevo essere finalmente felice nel cielo insieme alla persona che amavo... quello credevo sarebbe stato il mio destino, la mia pace... Ma sapete cosa successe?

Quando entrai nel cimitero, con il buio vedevo tante luci di lumini sulle varie tombe, evidentemente in quel giorno molte persone erano venute a dare un omaggio ai propri cari, ma io non ero solo venuta per visitare mio marito, come ho già detto volevo solo ricongiungermi con lui, ormai non avevo più niente da perdere su questa terra, e così davanti alla sua lapide presi quelle pasticche di cianuro e ne presi una. Gli effetti cominciarono a farsi vedere subito, avevo già cominciato ad accusare forti mal di testa e nausea, poi un dolore atroce al ventre e dopo un po’ cominciai a vomitare sangue. Svenni.

Non so cosa successe, ma lentamente mi sembrò di cadere in un mondo di pace, vedevo una distesa di  bianco luminoso e un cielo così azzurro… sembrava veramente il paradiso. Una sensazione indescrivibile, bellissima, ma non vi sono parole per definire quello che provai, sentii solo che mi alleggerivo sempre di più e continuavo a provare una sensazione di pace con l’anima incredibile, come l’arcobaleno dopo una tempesta. Subito dopo cominciai a sentire una presenza vicino a me, sembrava quasi famigliare, in quel momento, un solo istante, vidi un flashback di quando anche “lui” era in vita, precisamente il momento in cui mi chiese di sposarlo… rivissi la felicità di quella volta, ma poi… provai una tale nostalgia…

All’improvviso sentii qualcuno pronunciare il mio nome… e ancora…

- Brenda…-  

Riconobbi subito quella voce, come avrei potuto dimenticarla… mi venne quasi da piangere e sussurrai:

-Noel…-

Mi voltai, lui era lì davanti a me, più bello che mai… Indossava una tunica che sembrava fatta di luce e da dietro la schiena un paio di ali bianche, immacolate. Ma allora… quello era davvero il paradiso?

Quindi ero davvero morta?

- No. Non sei morta. Questo è il limbo tra la vita e la morte… -

A parlare era stato Noel, sembrava quasi che mi avesse letto nel pensiero, forse essere angeli significava anche questo?  Lui mi sorrise e  disse:

-Non è ancora giunto il tuo tempo, Brenda. Il disegno di Dio per te deve ancora realizzarsi…-

In quel momento non capii molto di quello che voleva dire, anche perché non ne ebbi il tempo per chiedere spiegazioni. Mi ricordo soltanto che all’improvviso cominciai a precipitare verso l’ignoto per poi tornare alla realtà. Quando mi svegliai mi ritrovai ancora davanti alla tomba del mio Noel, e fui presa da un tale stupore… dovevo essere morta, ma allora che era successo? Ero svenuta, ma poi? Avevo forse sognato?

Ero in preda a queste domande quando mi accorsi di stringere qualcosa nella mano destra. La aprii e guardai cosa avevo. Era un rosario dorato insieme ad una piuma bianca.  Osservai meglio quel rosario, non l’avevo mai visto… Guardai sul retro del crocifisso e vidi delle scritte.

“-Non dimenticare la tua missione…-  Noel

Quando lessi queste parole, cominciai a capire che quello che avevo fatto non era stato solo un sogno, Noel era venuto dirmi di continuare a vivere. Sorrisi forse era vero, nella vita probabilmente avevo ancora qualcosa da fare… questi furono i miei ultimi pensieri in quella notte santa.

È passato ormai un anno da allora, e nella mia vita sono cambiate tante cose. Per esempio dopo quel giorno ho scoperto di essere incinta di due mesi. Ho avuto una gravidanza difficile, ma ce l’ho fatta: adesso ho una bambina di pochi mesi che ho chiamato Irien. È davvero bellissima, ha degli occhioni castano chiaro e il suo viso roseo è incorniciato da tanti boccoli dorati  tipo gli angeli del cielo.

E chissà… forse ho capito quelle parole del rosario, credo che la missione che Dio ha disegnato per me era proprio il mio piccolo angelo, Irien, che più che altro la vedo come un miracolo voluto dal destino. 

 

FINE

  
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