C'era qualcun'altro. Qualcuno era seduto sulla sua panchina, alle quattro e mezza di mattina.
Le gambe si mossero da sole e mi portarono sempre più vicino, fino a quando non arrivai di fianco ad essa, curioso di scoprire chi fosse quel pazzo, o pazza che......che nulla,Gerard. Sei pazzo anche tu.
Guardai il ragazzo seduto ,e con un gesto automatico -come il vestirsi di qualche minuti prima- mi sedetti accanto a lui.