Susan odiava gli ospedali, li odiava con tutto il cuore, ma non ora.
La donna si trovava seduta a osservare il figlio che andava avanti e indietro come un leone in gabbia. “Crhis, calmati, andrà tutto bene.”
“Ma se a Eva o a Lucy dovesse succedere qualcosa...?”
Susan non sta ascoltando, il cuore le batte forte nel petto mentre guarda il figlio, il quale con preoccupazione si stringe i capelli neri e si mordicchia le labbra.
“Ripeti! Ti prego ripeti, come vuoi chiamare la tua bambina?”
Suo figlio, si volta e sorride. “Lucy, come tua sorella mamma, non sei contenta?”
In quel momento un medico entra nel corridoio nell’ospedale reggendo in mano un fagottino urlante, pulito e vestito di tutto punto.
“È andato tutto bene sing. Kingtt: sua moglie e la sua bambina stanno bene. Ecco, la prenda.” il medico affida alle mani tremanti quel fagottino.
Sorridi andando vicino a loro, ti fai prendere un dito dalla bambina e ti volti verso tuo figlio. “Lucy?” “Lucy, mamma, Lucy.” ti conferma lui e la piccola smette di piangere. “Guarda ma, è un segno del destino, le piace.”
-Grazie Aslan.- pensi mentre tuo figlio ti mette in braccio la bambina che culli un po’.
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Scusate, il ritardo gente, ma ho avuto da fare in questi giorni.
Comunque eccomi qui, beh questa dovrebbe essere la penultima flashfiction, spero vi sia piaciuta ^__^!