Presentazione:Salve a tutti mi chiamo Veronica e questa è la prima storia fantasy che tratto.Ci tenevao inoltre a dire che il Wiccan esiste realmente (ve ne parla una ragazza che si sta avvicinando ad esso) e che la categoria fantasy è stata impostata per questa ff solo perchè potrebbe contenere cose non propriamente attinenti con il Wiccan.Non mi resta che dirvi,dopo questo piccolo avvertimento,buona lettura!
Erano circa le 13.00 di una giornata di sole quando Selene Morrison ,16 anni,aprì la porta
di casa sua,tornando da una faticosa giornata di scuola.Fortunatamente ,essendo
Aprile,mancava poco più di un mese di scuola alla fine e l'estate iniziava a non sembrarle
più così lontana.
-Ciao mamma!-
-Ciao tesoro.Come è andata oggi a scuola?-classica domanda
-Bene!-classica risposta.Selena salì le scale del corridoio che conducevano alla sua stanza
e dopo aver apreto la porta bianca si ritrovò finalmente nel suo piccolo e roseo
mondo.Pareti rosa pastello, letto bianco con coperte del medesimo colore della parete,una
scrivania in legno di ciliegio e un piccolo notebook che primeggiava al centro di essa.I
libri erano ripostei ordinatamente su scaffali di colore chiaro,forse lo stesso degli
armadi.Più che una cameretta era una mansarda.Infatti ,stendendosi sul letto, poteva
osservare il cielo dalla finestrella sul soffitto.Spesso trascorreva le ore a dare una
forma alle nuvole candide che passavano o a tentar di scoprire qual'era la stella più
luminosa in cielo.Adorava quel suo piccolo spazio riservato solo a lei.Basta pensare che
trascorreva la maggior parte del tempo o lì o nella natura.
Posò la cartella di scuola affianco alla scrivania,tolse le scarpe,raccolse i suoi capelli
in uno chignon leggermente improvvisato e accese il computer.
-Bene,vediamo un pò cosa si dice in giro...- disse Selene quasi in un sussurro.-
Mmm...matrimonio di william e Kate,festeggiamenti per il matrimonio di William e
Kate,L'abito di Kate al matrimonio ...che barba!- La ragazza sbuffò piano.Beh le news non
la interessavano particolarmente negli ultimi mesi!Che poi news....
-Selene è pronto il pranzo!- chiamò la voce squillante della madre scuotendola leggermente
dai suoi pensieri.
-Arrivo!- rispose entusiasta la ragazza.Aveva sempre una fame da lupi quando tornava da
scuola...diciamo che aveva sempre una fame da lupi.E non mangiava da meno pur avendo un
fisico invidiabile.
-Cosa si mangia oggi?-chiese curiosa la ragazza una volta scesa nella cucina.
-Lasagne di tua nonna- annunciò la donna iniziando a distribuire pezzi del pasto nei due
piatti.Uno per lei uno per la figlia.
Il pomeriggio di Selene era trascorso tra i compiti di grammatica latina,una tavoletta di
cioccolato e esercizi di algebra.Quando finalmente potè rilassarsi.Ormai considerava la
giornata finita ed era ora di scrollarsi di dosso tutti i pensieri della giornata
trascorsa.
La doccia la attendeva con la calda acqua che provocava l'abbondante vapore e avvolgeva
tutto il bagno in una nuvola.Un piede dentro la doccia,poi l'altro e la ragazza potè
finalmente abbandonarsi al piacere del scrosciare delle goccie morbidi e dura nel medesimo
istante.Dopo cinque minuti uscì dalla doccai avvolgendo il suo telo attorno al corpo.Spannò
lo specchio posto di fronte la doccia con la mano un e si specchiò.Sciolse i capelli dalla
morsa dell'elastico .Essi morbidi lunghi è biondicci le cadevano sulle spalle.Gli occhi
grandi e verdi esprimevano tenerezza ma voglia di essere qualcuno e di credere fermamente
in qualcosa.I denti bianchi si setnedvano in un sorriso delicato.
Selene indossò il suo pigiama e con la sua tazza di latte e cacao accese il notebook.Si
sedette sul letto ma ben presto si accorse di aver dimenticato la porta della sua camera
aperta. Sbuffò e un pensiero la colse improvvisamente-Sarebbe bello avere dei poteri magici
per chiudere quella dannatissima porta-. A dire la verità non era nuova di questi
pensieri...
Digitò velocemente sulla tastiera le parole "Streghe e magia",così ,per gioco ma non sapeva
che da ora in avanti sarebbe stata una persona diversa,una ragazza che non avrebbe mai
pensato di poter essere realmente.