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Autore: sedmokraska    29/04/2011    2 recensioni
A 14 anni una persona si aspetta di vedere una bambina gioiosa e biricchina, che si viva la giovinezza e assapori ogni parte di essa. Una bambina no. Lei affogava le sue lacrime sopra un diario nero, seduta sotto un enorme salice piangente. Un pezzetto della mia fancullezza in poche righe...
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime


Come l’acqua scroscia e fluisce nel suo letto e sulle rocce, così le lacrime fuoriescono e scivolano dai miei occhi alle mie guance, cercando di far fluire con il salato liquido anche il dolore.

Come le radici degli alberi ruberanno la pura acqua dal ruscello, così il mio fazzoletto assorbirà le lacrime sgorganti dai miei vuoti occhi. Come il rumore della limpida acqua sulle rocce lisce ormai dal tempo, così i miei singhiozzi, che scuotono il mio corpo, mi accompagneranno lungo la ricerca della calma.

Ma il ruscello riuscirà ad arrivare verso un pacifico lago o un cristallino mare, ma potrà il mio dolore arrivare verso il mio pacifico lago oppure al cristallino mare? Riuscirà il mio mare arrestare la tormenta e cercare di evitarla?

No.

Perché come il ciclo continuo delle piogge, così il ciclo del dolore arriverà un’altra volta, e forse ancora più impetuoso di prima.


(quando avevo 14 anni)

  
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