30/04/2011
5 recensioniObito Uchiha odiava due cose nella vita. Dover essere puntuale e i mandarini.
Obito Uchiha correva per le strade di Konoha. Non era colpa sua se ogni qual volta doveva andare a un appuntamento gli capitava sempre qualche inconveniente.
E puntualmente si beccava la ramanzina di Kakashi sul rispetto delle regole e sull’essere puntuali.
Ma questa volta no. Questa volta, ne era certo, l’avrebbe lasciato senza parole.
Era partito da casa con un’ora di anticipo proprio per essere il primo ad arrivare sul luogo del ritrovo. Il team 7, guidato da Minato Namikaze, avrebbe dovuto scortare la figlia di un importante impreditore di Konoha fino a Suna, dove viveva con il marito. Non avrebbe fatto la figura del pasticcione ritardatario davanti alla figlia di un personaggio importante. Anzi, avrebbe dimostrato la sua serietà e il suo valore presentandosi in anticipo.
Con questi pensieri, il giovane shinobi, correva per le strade di Konoha facendo lo slalom tra signore con borse della spesa, bambini ridacchianti con gelato alla mano, gruppi di ragazze chiacchierine, signori in bicicletta e simpatiche vecchiette.
Ne era certo. Avrebbe stupito tutti. Anche Minato-sensei. E magari sarebbe anche riuscito a conquistare il cuore della dolce Rin … Al pensiero della giovane kunoichi, un sorriso si allargò sul suo volto, e accelerò l’andatura finché… SBAM!
<< Ma che diavolo succede?? Guarda che disastro hai combinato ragazzino! Non ti hanno insegnato a guardare dove vai mentre cammini?? >> urlò, il proprietario di un banchetto di frutta. Obito Uchiha giaceva sepolto da una decina di casse piene di mandarini. Mentre era immerso nei suoi pensieri, infatti, non aveva visto la vecchietta che gli era sbucata davanti agli occhi all’improvviso e nel tentativo di evitarla, aveva praticamente travolto le casse, impilate davanti al banchetto, spargendone il contenuto ovunque. Quando ne riemerse, si ritrovò il viso del fruttivendolo a pochi centimentri dal suo viso. Mani sui fianchi, espressione poco amichevole sul viso … Oh oh! Stavolta l’aveva combinata grossa!
<< Ehm … mi scusi tanto signore, ma sa mentre camminavo, una vecchietta mi è sbucata davanti all’improvviso e per evitarla … >> tentò di difendersi lo shinobi
<< Hai deciso di distruggere il mio banchetto! Ma sentitelo! Che scusa patetica! Invece di dare la colpa alle vecchiette guarda dove metti i piedi la prossima volta! >>
<< Certamente signore! Non capiterà mai più! Ora però devo proprio andare … mi scusi ancora … >> disse Obito. Non poteva assolutamente permettersi di arrivare in ritardo.
<< Dove credi di andare?? Dopo aver combinato questo casino pensi di svignartela così facilmente? Nossignore!! Rimetterai in ordine tutto e pulirai questo macello! Non te ne andrai finchè ogni singolo mandarino non sarà tornato nel posto in cui deve stare. Nelle casse!!!! Fila! >> urlò il fruttivendolo, il quale nella foga, aveva assunto un colorito violaceo e una vena sulla tempia gli pulsava pericolosamente. Rassegnato, Obito non potè fare altro che chinarsi, raccogliere i mandarini sparsi per ogni angolo della strada e riporli uno a uno nelle apposite casse. Il tutto sotto lo sguardo truce del fruttivendolo, pronto a riacciuffarlo nel caso avesse tentato una fuga. Esausto, l’Uchiha ripose l’ultimo mandarino nella cassa. E con questo ho finito, pensò asciugandosi le gocce di sudore dalla fronte.
<< Bene allora io me ne … >> Oh no!! E adesso che devo fare??
Il fruttivendolo lo guardava con aria sadica reggendo una scopa.
<< Pulire!!! >> disse il veditore come se gli avesse letto nel pensiero.
Mezz’ora dopo, Obito raggiunse sfinito il luogo del ritrovo e si accasciò a terra. Come temeva, c’erano già tutti. Era l’ultimo.
<< Sei in ritardo Obito >> disse Kakashi squadrandolo dall’alto con le mani sui fianchi.
<< Non essere così duro Kakashi. Sono sicuro che Obito ha una valida spiegazione per il suo ritardo, non è così? >> disse Minato incapace di trattenere un sorriso.
<< Esattamente! Sono partito con un’ora di anticipo da casa per non fare tardi … >>
Sì certo. Un’ora di anticipo ..crediamoci …pensava Kakashi guardandolo con aria scettica.
<< … quando una vecchietta mi è sbucata davanti all’improvviso … >>
E ti pareva! Eccola lì! La vecchietta non può mancare! Se non ce ne infila almeno una nelle sue storie non è contento …
<< … e per evitarla sono andato a sbattere contro un banchetto di frutta!!... Ho dovuto raccogliere tutti i mandarini sparsi per Konoha e ripulire tutto! Sono esausto… >> concluse Obito sollevando la mascherina per sfregarsi gli occhi.
<< Male! Dobbiamo partire per una missione e ci servi lucido e scattante! Aspetteremo cinque minuti che tu ti riprenda e poi partiremo. Siamo già in ritardo sulla tabella di marcia >> disse Minato, con la solita tranquillità che lo contraddistingueva.
Maledizione! Per colpa di quei dannati mandarini sono arrivato tardi anche stavolta! E Kakashi non ha perso l’occasione per farmelo notare. Di nuovo! Di questo passo non riuscirò mai a far colpo su Rin … pensava Obito, quando a un tratto, vide sua madre correre affannata verso di lui gridando:
<< Obito!! Obito! Ricordati che quando torni devi aiutare il nonno a raccogliere i mandarini della pianta in giardino!! Lo sai che ci teneva tanto a raccoglierli insieme a te! >>
Avvilito, lo shinobi dai capelli corvini si accasciò a terra.
Sì, decisamente. Obito Uchiha odiava i mandarini.
Ecco un'altra delle mie cavolate!! xD Piccolo tributo al vecchio team 7, che adoro, e in particolare all'Uchiha più pasticcione del mondo!! ^^
un bacio Faith__